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Autore: PewdieFan    17/07/2013    4 recensioni
La protagonista di questa storia sarà Gwen che dovrà affrontare varie difficoltà quotidiane con l'aiuto delle sue più care amiche... Ma qualcosa di strano sta per accadere, un ragazzo dai ciuffi verdi non fa altro che tormentarla... Chi sarà??
Ragazzi, questa è la mia prima fanfiction, spero vi piaccia ^3^
P.S. Il personaggio di Gwen è OOC
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Duncan, Gwen, Nuovo Personaggio | Coppie: Duncan/Gwen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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"Ma che ti salta in mente, non è assolutamente vero!"
"Per rimanere con te nella stanza ho dovuto dire che sei la mia fidanzata"
"Ok, ma è solo una fantasia inventata da te. Tu… non sei affatto il mio tipo…"
"Duncan lasciale la mano. Gwen odia il contatto fisico"
"Lo so, credi di essere il suo angelo custode?" disse Duncan guardandolo minacciosamente.
"Non mi credo affatto il suo angelo custode, voglio troppo bene a Gwen e la conosco meglio di chiunque altro. Se non fosse mia cugina credo che… mi innamorerei di lei."
A quelle parole il mio cuore stava per scoppiare; Toby, il ragazzo dei miei sogni, aveva detto che si sarebbe potuto innamorare di me.
Era troppo bello per essere vero.
"Vado a prendere un po' d'aria"
Si alzò dalla sedia e sbattè la porta.
"Duncan è davvero un ragazzaccio, non so come fai a sopportarlo cugina"
"Toby, non pensare che lui sia una cattiva persona è solo un po' ribelle, ma è davvero gentile. Mi ha portato fin qui in ospedale nonostante avessi solo uno stupido calo di zuccheri"
"Da come ne parli sembra quasi che ti piace"
"Che?! Non mi potrebbe mai piacere un tipo come lui, fidati"
"Io ora devo andare, mi raccomando non farmi preoccupare"
"D'accordo. Ciao"
Mentre Toby chiudeva la porta mi fermai a pensare a come era cambiata la mia opinione nei confronti di quel ragazzo.
All'inizio credevo che fosse solo un ragazzino dispettoso, che voleva farmi incazzare ma poi ho capito che desiderava davvero stare al mio fianco e per qualche strano motivo anch'io volevo stargli vicino.
A un certo punto sento la mia guancia ghiacciarsi, era Duncan che mi aveva portato una lattina di thè.
"Grazie"
"Chi ha detto che è per te?"
"Oh allora scusa, pensavo che per una volta facessi il gentiluomo…"
"Dai stavo scherzando"
"Perché devi essere sempre così cretino?"
Duncan cambiò improvvisamente espressione mi guardò negli occhi e disse:
"Come mai Toby ti piace così tanto?"
"Eh?! Perché fai queste domande così strane, non diventare così serio, mi spaventi!"
"Ti prego rispondimi"
"Se proprio insisti… Allora come posso iniziare… credo che Toby sia il mio tipo ideale proprio perché è il mio esatto contrario"
"In che senso?"
"Io vorrei essere diversa, praticamente cambiare totalmente… Essere solare, amichevole è praticamente impossibile per me…"
Duncan si alzò in piedi prese il mio viso fra le sue mani, e gridò:
"Non devi pensare a queste cazzate! Tu sei una ragazza speciale, non ti conformi con le altre. È proprio per questo che mi piaci tanto e giuro che riuscirò ad avere il tuo cuore!"
Detto questo se ne andò.
Il cuore mi batteva all'impazzata, non mi era mai successa una cosa simile, nemmeno con Toby.
In quel momento stavo impazzendo, perché avevo avuto una reazione così esagerata?
Mi alzai dal letto e notai per terra degli occhiali da sole, erano di Duncan.
Li presi in mano e li infilai nella borsa.
Quella stessa sera mi dimisero dall'ospedale; mia madre venne a prendermi.
Ritornai a casa e andai subito a dormire.
Il mattino seguente alle 7 ero già in piedi così decisi di uscire.
Pensavo ancora a quella strana reazione e al viso di Duncan davanti al mio, quei suoi splendidi occhi blu che mi avevano stregata.
Avevo ancora i suoi occhiali nella borsa, però non sapevo come ridarglieli. Non avevo il suo numero sapevo solo dove abitava.
Forse era il caso di darglieli di persona, anche per ringraziarlo.
Comprai un scatola di biscotti e andai verso casa sua. Di solito ero sempre sotto pressione quando entravo in quel portone per colpa di Toby, ma allora perché stava succedendo la stessa cosa con Duncan?
Presi l'ascensore e arrivai finalmente davanti alla sua porta.
Era la prima volta che andavo a casa sua, come avrebbe reagito?

*****

Eccomi qui con il settimo capitolo^^ Mi sono divertita tanto a scriverlo poichè alcune cose raccontate mi sono successe veramente (per quanto riguarda la lattina e il calo di zuccheri), ma ciancio alle bande, spero che vi piaccia e che continuate a seguirmi. Un bacio e mi raccomando recensite :D 

   
 
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