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Autore: Ari_JD    19/07/2013    24 recensioni
[Avviso: fanfiction interattiva creata al solo scopo di condividere una storia e non per aumentare le recensioni]
Un altro anno è passato ed è nuovamente giunto il momento dei test attitudinali.
Per Elias è il secondo anno da responsabile dei test.
Per Liliana è il primo.
I due non si aspettavano proprio di rincontrarsi così; dopo cinque anni di lontananza, l'incrocio dei loro sguardi provoca ad entrambi un doloroso flusso di ricordi passati, che non torneranno mai più. Ma il lavoro li attende, non c'è tempo da perdere. I test devono cominciare e venti nuovi ragazzi stanno per intraprendere il viaggio che li porterà verso la loro nuova vita.
Resta solo una domanda, che fluttua nell'aria: "Mi apparterrai per sempre?"
Genere: Avventura, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Prologo: Mi apparterrai per sempre?

 




 
 
  Per Elias era il secondo anno in cui presiedeva il test attitudinale: era stata dura, per lui, fare in modo che la gente ai piani alti lo ritenesse all’altezza di quel mestiere. Chi era lui, se non un Allenatore Pacifico, in fondo?
 Portò una mano a scompigliarsi i capelli biondi e si posizionò davanti alla porta a lui designata: la numero 6.
 Non poteva entrare, non fino a che non avrebbe sentito il segnale acustico vibrargli nelle orecchie. Posò la schiena contro il muro e si sedette a terra con fare stanco e annoiato. Tirò su le maniche della sua larga maglietta gialla in modo da avere i gomiti scoperti.
 Si mise ad osservare lo stipite in metallo della porta, tenuto su da dozzine di chiodi. Iniziò a contarli.
 Uno, due, tre, quattro, cinque…
 La sua attenzione venne attirata da una figura giovane e snella in vestiti bianchi e neri. Si mise davanti all’entrata della stanza numero 7.
 Non guardò Elias neppure per un secondo.
 Ma lui guardò lei.
 Le sue iridi azzurre percorsero il profilo delicato di quella figura, il naso all’insù, le orecchie leggermente a sventola accentuate dai capelli castani chiari legati dietro la testa nella tradizionale acconciatura candida.
 «Liliana…» fu tutto ciò che disse, sperando che l’altra non lo sentisse.
 Lei lo fece e, non appena si voltò, i suoi occhi assunsero un’espressione di acuta incredulità: in fondo, non aveva mai pensato che l’avrebbe rivisto.
 «Elias, qual buon vento?» domandò in un tono un po’ troppo acido. Il ragazzo si alzò e si diresse verso di lei, stringendola tra le sue braccia. Erano passati sei anni dall’ultima volta che l’aveva fatto.
 «Pensavo che non ti avrei mai più rivista.» disse il ventunenne con la massima semplicità. Liliana era stata la sua migliore amica, l’unica ragione per cui aveva dubitato della sua scelta: sarebbe rimasto nei Candidi solo per stare con lei. Eppure il suo egoismo lo aveva portato a seguire i suoi sogni, dimenticandosi di lei.
 «In realtà, io lo speravo.» perché sì: rivedere Elias era davvero l’ultima cosa che Liliana aveva intenzione di fare. Era da cinque lunghissimi anni che tentava di dimenticarlo, che cercava di cancellare il suo viso con scarsi risultati: Elias era rimasto impresso nella sua mente, con gli stessi abiti e la pettinatura del giorno in cui aveva deciso di andarsene senza di lei.
 «Cosa fai adesso? Vedi ancora Soraya? Come sta?» le domande del ragazzo travolsero l’altra, facendola affogare nei ricordi. Come avrebbe potuto dire ad Elias che Soraya, sua sorella – la sorella che aveva abbandonato, era morta durante l’iniziazione da Intrepida giusto l’anno prima?
 «Sono un’Allenatrice.» sviò la domanda.
 «Sì, ma Soraya come sta?»
 «Soraya è morta, Elias. Si è ammalata quando tu te ne sei andato e non si è mai più ripresa.»
 Le lacrime bagnarono gli occhi celesti del ventunenne. Soraya non poteva essere morta: Soraya era immortale. Soraya, sua sorella, l’unica ragazza che aveva davvero amato in tutta la sua vita. Soraya se n’era andata, per colpa sua.
 Osservò attentamente le rughe intorno agli occhi di Liliana.
 «Stai mentendo. – sussurrò poi. – Dimmi com’è morta mia sorella.»
 La ragazza non era incline alle bugie, eppure le era sembrato che quello fosse il caso di mentire ad Elias. Il Candido che era in lui, però, aveva riconosciuto i segni di chi non raccontava la verità.
 «È vero:  s’è ammalata. Ma non è morta per questo: un’Intrepida che conoscevo mi ha detto che è caduta dal treno durante l’iniziazione.»
 Elias tornò a sedersi contro il suo muro, in silenzio. Non aveva la forza di parlare: voleva solo tornare a casa, chiudersi in camera e affogare le proprie lacrime sul cuscino. Quando sarebbe uscito, nessun Pacifico gli avrebbe detto niente perché, tra loro, era normale piangere. Soraya, la bimba che si divertiva a lanciarsi sulle sue spalle e a saltare dal piano alto dal letto a castello. Aveva scelto la sua strada ed era morta per la libertà, proprio come avrebbe fatto lui. Per un attimo, fu immensamente fiero di lei.
 Poi il dolore tornò a prendere il sopravvento.
 Il segnale acustico lo costrinse ad alzarsi ed entrare nell’ampia aula.
 Una voce dietro di sé gli chiese: «Mi apparterrai per sempre?»
 Era la domanda che Liliana gli aveva fatto la sera prima della Cerimonia; una domanda a cui Elias non era mai stato in grado di rispondere.
 Stessa domanda, stessi ricordi.
 Era stata la domanda che aveva messo in dubbio la sua vita, le sue convinzioni, tutto ciò che aveva intenzione di fare.
 Altro futuro, altri progetti.
 Come quella sera di cinque anni prima, Elias non rispose mai.










_____________________________________________

 Parla Adolf.


 Sì: comanda lei, quindi parla Adolf.
 E sì: amiamo profondamente il pov di Elias e Liliana, quindi li abbiamo usati.
 Siamo JD e Arii e abbiamo seri problemi se stiamo davvero facendo tutto ciò.
 Ora vi posto le regole che dicono tutti e molti bao a tutti.

 

 

  1. Questa storia non è stata scritta con lo scopo di “raccogliere” recensioni: è scritta al solo scopo di raccontare una storia in cui poter rendere partecipi i lettori.
  2. Le prenotazioni avverranno in recensione solo ed unicamente in questo capitolo. Non si accetteranno recensioni del tipo “voglio il tizio molto bao di questa fazione, baci e abbracci.” La recensione deve essere una recensione degna di questo nome.
  3. Non si prenota a nome degli altri: i posti sono limitati e non trovo giusto che una persona si trovi garantito il personaggio che vuole grazie ad un’altra. Ognuno dovrà prenotare da sé e, se non ce la fa, pace e amore.
  4. In ogni fazione ci saranno quattro iniziati – due maschi e due femmine, un allenatore e un capofazione (salvo Pacifici e Candidi per cui gli allenatori saranno Elias e Liliana, e che, quindi, non saranno creati da voi ma da noi).
    In totale ci saranno 28 personaggi, che bastano e avanzano per fare tutti contenti.
  5. Non accettiamo capifazione belli e fighi e giovanissimi e fotomodelli. Vogliamo una storia realistica, per questo serviranno anche adulti vaccinati, e non solo ragazzini che giocano a comandare.
  6. Non siamo alla ricerca di Mary Sue/Gary Stu (personaggi perfetti senza la minima ombra di difetto).
  7. Vogliamo personaggi coerenti con la propria fazione iniziale: niente Abneganti con lucenti capelli al vento, Eruditi pieni di piercing o Pacifici tatuati. E non solo per quanto riguarda l’aspetto fisico, ma anche per quanto riguarda il carattere: non potrebbero esistere nati Pacifici che fanno rissa a destra e manca, Intrepidi che hanno paura delle farfalle, Eruditi analfabeti, Candidi bugiardi oltre ogni cosa o Abneganti che ammazzano gente a destra e manca senza il minimo rimorso.
    Vi chiediamo solo un minimo di coerenza.
  8. Per ogni fazione, vi richiediamo almeno un iniziato interno ed uno esterno.
  9. Sarete contattati da noi per scalette e quant’altro. In particolare chi fa gli allenatori, a cui sarà spiegato – a grandi linee – cosa farà il suo personaggio durante la storia.
    Comunque, se ci fornite il vostro profilo feisbuc per messaggio, vi aggiungeremo al gruppo dove troverete tutte le dovute spiegazioni e/o chiarimenti.
  10. Onde evitare personaggi che non siamo in grado di gestire, le schede non potranno essere più lunghe di 5000 parole.
  11. Ultimo punto importante che trovo doveroso affrontare: i Divergenti.
    Per evitare di avere diciannove Divergenti su venti iniziati, saremo noi autrici a decidere chi sarà Divergente, come, perché e che conseguenze avrà tutto ciò sulla sua vita nella Fazione.


 Pace, amore e i biscotti sono nostri.
 Ariii e JD

  
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