Pupazzi di neve

Scuoto la testa. «No, neanche questa le rende giustizia. Non è lei.»

Mi volto e cerco un nuovo blocco di neve ghiacciata da scolpire.

«Dovresti tornare a Forks» dice una voce femminile alle mia spalle.

So chi è, l'ho sentita arrivare quattro sculture fa. Nella sua mente c'è preoccupazione per me e quindi mi guarda silenziosa. Non ho voglia di parlare per cui continuo ad ignorarla.

«Torna a casa, Edward.»

«Se tornassi le farei del male; è la mia cantante.»

Una nuova scultura è pronta. Bella, questa volta, ha una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro e un'espressione triste.

«La ami, è evidente.»

«L'ho incontrata una sola volta» obietto, testardo.

«Per quelli come noi, basta una sola occhiata per riconoscere il compagno della nostra lunga vita.»

«Questa volta è diverso: lei è umana. Questo è un ostacolo impossibile da superare» bisbiglio, disperato.

«Eleazar era un Volturo. Portarlo via da Volterra era impossibile» ribatte con un sussurro Carmen.

«Potrei ucciderla!»

«Lotta per lei.»

Scuoto la testa.

Carmen si avvicina e mi prende le mani tra le sue. «Anche se la battaglia ti potrà sembrare dura, combatti. Io lo feci per Eleazar, anche se tutte le possibilità erano contro di me, e vinsi. Contro i Volturi, contro Aro!»

«Per me è diverso: dovrei battere la mia stessa sete, sconfiggere il mostro che vive dentro di me. Ho paura di non esserne capace...» dico coprendomi il viso con le mani.

«Se la ami veramente, nessun nemico, nemmeno te stesso, potrà batterti» mi incoraggia Carmen.

Mi volto, guardo le decine di Bella di neve che mi circondano e finalmente il tormento interiore svanisce.

«Tornerò e vincerò» annuncio.

Prendo Carmen per mano e lentamente torniamo verso casa.

Note: Questa storia partecipa al contest di Aniasolary.

Una persona a caso mi ha coinvolta (ti fischiano le orecchie Sandra?) e chi sono io per non rispondere a una sfida?

Questo è una specie di missing moment di Twilight. Edward ha incontrato Bella e ha scoperto che è la sua cantante. Quindi, per resistere alla tentazione del suo sangue, fugge in Alaska dal clan di Denali. Però poco dopo cambia idea e torna a casa. Perché? Questa è la mia personale interpretazione di cosa potrebbe essere successo.

Ringrazio Aniasolary per il contest e Sandra che mi hanno costretto, dopo tanto tempo, a riprendere la penna in mano. Ringrazio la mia superbeta Vannagio e tutti voi che avete letto e, spero, gradito la mia storiella.