Fra
un’ora arriva Kate, a domani - mi dice Oscar prima di lasciarmi sola come ogni
giovedì pomeriggio, lavoro al bar da due mesi e non mi sono ancora abituata del
tutto al dover gestire il locale autonomamente.
Mi
chiamo Courtney e ho 17 anni, vado alla Shakespear School unico liceo
linguistico nei pressi di Londra. La scuola è iniziata due mesi e mezzo fa, ho
deciso di trovare un lavoro da frequentare dopo scuola per procurarmi un po’ di
soldi, lavoro dalle 14.00 fino alle 17.00 il martedì, mercoledì, il giovedì
mentre il sabato sto al bar fino alle 18.00, i restanti giorni sono libera. Abito
insieme alle mie migliori amiche e per questo mi serve denaro.
Mi
sto preparando il solito cappuccino in tazza grande quando sento la campanella
posizionata al di sopra della porta suonare, strano… di solito non si vede
nessuno fino alla fine della prima mezz’ora del mio turno. Guardo la porta che
si apre e vedo spuntare la faccia di un ragazzo più o meno della mia età, di
solito gli adolescenti vengono il sabato per prendere da bere dopo aver giocato
nella sala giochi che affianca il locale.
Arriva
al bancone e apre bocca – Ciao! - io rispondo – Ciao… - constatando che è
proprio un bel ragazzo, sorride e dice – Mi potresti fare un cappuccio, per
favore? - lo guardo sorridendo e annuisco. Glielo porgo e comincio a chiedermi
come mai un ragazzo della sua età ora è in un bar invece di essere in giro con
gli amici, probabilmente si è accorto che lo sto fissando e ride
silenziosamente, distolgo velocemente lo sguardo.
Lui
prende un giornale e comincia a leggere i titoli in prima pagina, mentre ancora
fissa il quotidiano mi dice – Probabilmente ti stai chiedendo perché io,
ragazzo diciassettenne sono in bar invece di essere in giro. – alza lo sguardo e
io sorrido prima di rispondergli – Si, in effetti… - lui mi guarda ridendo
stavolta non silenziosamente perché la sua risata rimbomba in tutto il locale
vuoto.
Ha
una risata bellissima. Ma cosa penso?!?!
Una
volta finito di ridere mi dice –Mi sono appena trasferito da Doncaster – fa una
pausa e continua – Domani incomincio la scuola di qui e quindi non saprei con
chi uscire, ma visto che avevo voglia di fare una passeggiata per vedere la
“Fantastica e meravigliosa Londra”… - ridacchio e continua facendomi vedere di
nuovo il suo splendido sorriso - … ho cominciato a gironzolare e ho visto
questo bar, e quindi ho deciso di prendere un cappuccino – dice per poi bere
l’ultimo sorso del suo cappuccino chiaro e finire – Che devo dire è veramente
buonissimo -, ci mettiamo tutti e due a ridere.
Ad
un certo punto guarda l’orologio spalancando gli occhi e dicendo – Scusa ma
avevo detto sarei tornato in mezz’ora e sono quaranta minuti che sono fuori,
quindi… - lo guardo e annuisco comprensiva, poi si gira e prende un tovagliolo
dal portatovaglioli a forma di Estathè e scrive qualcosa con una penna tirata
fuori dalla sua tasca.
Me lo porge e vedo un numero di telefono con scritto sopra “Louis” e mi dice – Mi chiamo Louis e chiamami magari, ok? ciao – annuisco e prima che esca dico – Ah! Io mi chiamo Courtney – lui sorride e dice – Allora… Ciao Courtney! – ricambio il sorriso e dico – Ciao Louis! – e rido fra me e me.
Questa è la mia prima ff,
so che come inizio non è
niente di che, ma spero di
riuscire a migliorare con gli altri capitoli.
Baci Irene