E poi arriva
la fatale chiamata
Di chi
sceglie cosa farne
Del mio
sangue, della mia carne
e della mia
vita tanto amata.
Oh tu che
resti comodamente seduto
Su quella
tua sedia privilegiata,
par che
l’anima
al Diavolo abbia venduto
o che almeno
tu te la sia mangiata.
Mi mandi a
morire
in un lago di sangue
Che sembra
estendersi sempre più.
Ma tu la
sofferenza non la puoi capire,
tu che
prendi allegramente i soldi con la carriola.
E il mio
dolore non riesci nemmeno a sentire,
sei troppo
impegnato ad ingrassarti la gola.
Abbattere il
nemico non mi rende affatto fiero,
e intanto
del nostro sangue s’inzuppa la terra.
Vorrei che
ad una frase si fermasse il tuo pensiero:
Facciamo
l’amore,
non facciamo la guerra.
Mi mandi a
morire in un lago di sangue
Che sembra
estendersi sempre più.
Ma a te
piace tutto questo prato insanguinato,
in fondo ti
garantisce il lusso più sfrenato.
E poco
importa se sono una persona,
tanto
ingrassarti la pancia è la cosa più buona.