Best Night Ever

Non riuscii a dormire quella notte, ero così preso dai miei pensieri che non chiusi occhio. Avevo sempre in mente lei, le sue parole e il suo modo di fare.
Ma chi era veramente? Non ricordavo quasi nulla di quella sera con lei e non sapevo molto sul suo conto, ma di una cosa ero sicuro: la volevo ritrovare.

Scesi giù in cucina per mangiarmi qualcosa ma avevo un forte mal di testa, così mi aprii lo sportello dello scaffale dove tenevamo le medicine; presi una pasticca per il mal di testa e la deglutii insieme ad un bicchiere d'acqua abbastanza fresco.

Mi passò la fame e ritornai in camera mia a riposarmi finché il mal di testa non mi passò.

Dopo circa un'ora mi alzai e decisi di fare un bagno, per togliere l'odore di alcool che avevo nei vestiti. Mi immersi nella vasca, sempre con l'immagine di quella ragazza impressa nella mia mente e chiusi gli occhi come se avessi voluto vedere solo quello. Volevo ritrovarla in tutti i modi: volevo risalire ad ogni particolare di quella sera, ad ogni cosa successa, ma da solo ero incapace di tutto questo. Chi era stato con me quella notte?

"Risponde la segreteria telefonica, il numero da lei selezionato non è attivo. La preghiamo di lasciare un messaggio dopo il 'bip'. BIP."

"Harry, so che sei tu. Smetti di scherzare, ho bisogno del tuo aiuto."

"Che genere di aiuto?"

"Mi farebbe piacere se tu venissi qua, dobbiamo parlare."

Staccai e allungai il braccio per prendere l'asciugamano sopra il lavandino e filai in camera per vestirmi. Non potevo stare lì dentro, c'era un puzzo terribile. Mi vestii e spalancai la finestra, il sole mi bruciò gli occhi, così mi voltai a andai in bagno a prendere un spray per ambiente e ritornai a spruzzarlo in camera.
Harry abitava vicino a me, non capivo perché ci stesse mettendo così tanto, ma ricordai quanto era pigro e iniziai ad aspettare nel divano.

Suonò il campanello, era Harry.

"Vieni, entra."

Ci sedemmo sul divano: lui stirò tutte e due le braccia intorno ai cuscini dello schienale e io incrociai le mani appoggiando i gomiti sulle gambe e chinandomi un po' in avanti.

"Che succede?"

"Ti ricordi ieri sera? Siamo usciti e siamo andati in quel pub."

"Sì."

"C'è un ragazza, ecco. "

" Sei stato tutta la sera con lei e ora non riesci a dimenticarla, vero? E io devo aiutarti a trovarla, no?"

"Esatto."

"Sei il solito, Niall. Però dobbiamo chiamare anche gli altri ragazzi."

Annuii e andai a chiamare gli altri, per scoprire se ricordavano qualcosa. Abitavamo tutti più o meno vicini e in poco tempo si ritrovarono tutti nel mio salotto a discutere della serata.
Venne fuori che andammo in quel pub e ci scolammo un sacco di bibite alcoliche quindi non ricordavamo molto, ma chissà perché tutti si ricordavano che io e quella magnifica ragazza avevamo passato la serata insieme.

"Non ricordo il suo aspetto, ma so che appena la vedrò saprò che è lei la ragazza che sto cercando."

"Aspetta, tu hai detto che si chiamava...Giorgia? Possibile? Georgia!"

"Liam, sei un genio."