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Autore: Luly_5    23/07/2013    0 recensioni
"So cosa pensi"
Disse Tate, il ragazzo che era svanito nel nulla.
" Come ha fatto a sparire?Mi avrà detto una bugia? Ma sinceramente non so cosa sono, so che mi chiamo Tate e che ho vissuto in quella casa e sei la prima persona che mi vede" Continuò
" Mi puoi aiutare?"
" A Fare?"
" A scoprire cosa sono e perché "
" Ok so da dove iniziare"
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sicuramente mi annoierò per tutta l'estate.I miei dovranno lavorare e quindi io me ne starò per tutto il giorno a casa ad annoiarmi. Mi presento: mi chiamo Caroline, ho 15 anni e frequento il 2 anno di liceo, ho i capelli biondo cenere e gli occhi castani che alcune volte sembrano verdi, sono alta e ho la carnagione pallida. La mia vita cambiò quando una mia parente, che non sapevo nemmeno la sua esistenza,chiamò mia madre e ci invitò a passare un paio di settimane a casa sua a Edmonton.Pensai subito che non era tanto distante da dove vivevamo noi cioè a Vancouver,ma a quanto pare i miei genitori non mi ci volevano mandare.Lo percepii dalle loro facce contrariate che conoscevo ormai da molto tempo; se volevo uscire con le mie amiche nemmeno parlavano e già sapevo qual era la loro risposta,odiavo quando facevano quella faccia. Andai in camera mia a pensare,ma ero troppo arrabbiata così chiamai le mie amiche prima la mia migliore amica Alice,ma non rispondeva così provai a chiamare Lory,Stephanie e July ,ma nemmeno loro mi risposero. Non era la prima volta che mi sentivo così sola. Le mie amiche erano completamente diverse da me avevano un bel fisico ed è sempre questo aspetto a far impazzire i ragazzi. Sospirai e presi il cellulare.

< Almeno la musica non mi abbandona mai> 

Se i miei genitori avessero voluto avere altri figli non mi sarei sentita tanto sola,ma Alice non la pensava come me lei aveva tre sorelle e quando pensavo ad avere altre sorelle lei mi ripeteva che avere sorelle è una tragedia non ti lasciano stare un momento in pace poi quella più grande ti fa sempre delle domande mentre quella minore ti fa sempre sentire in colpa incolpandoti di cose che non avresti mai fatto. Sentii aprire la porta e vidi entrare mia madre.

< Mamma lo sai che dovresti bussare la porta quando entri in camera mia?>

< Scusa ti volevo dire una cosa riguardo quelle settimane a Edmonton>

< Lo so già non ci volete andare vero?>

è la parente a Edmonton ha proposto di 

mandare solo te >

< Mi ci volete mandare...da sola?>

< Si cosa c'è di strano? Ora devo andare perché tra due ore io e tuo padre abbiamo una cena con un cliente che vuole acquistare una casa vicino Edmonton quindi ti possiamo accompagnare da MaryAnne.>

< Ok ciao mamma>

"Ma cosa era successo a mamma? Era diventata di colpo strana. Potrò andare ad Edmonton che bello!" pensai tra me e me. Presi la valigia da sotto il letto e aprii l'armadio e ci misi dentro solo un paio di magliette a maniche corte,dei jeans e dei maglioni. Poi scelsi i vestiti per il giorno dopo cioè un paio di jeans grigi, dei stivaletti e una maglietta a maniche corte. Andai in bagno e pensai di fare un bagno davvero molto caldo a Vancouver e io mi stavo facendo un bagno di sudore. Lasciai scorrere l'acqua nella vasca e mi levai i vestiti, quando la vasca e fu riempita chiusi il rubinetto e mi immersi. Sentii bussare alla porta.

< Avanti>

< Scusi signorina Caroline vuole un aiuto?>

< No grazie non serve >

< Va bene>

< I miei genitori se ne sono andati?>

< Si signorina>

< Ok allora ha la serata libera >

< Davvero?>

< Grazie signorina>

< Prego,ma si ricordi di ritornare non prima di mezzanotte>

< Si signorina,grazie ancora>

E chiuse la porta con l'aria di spruzzare felicità da tutti i pori. Odiavo la 

mia vita. Ero immersa nella ricchezza dei miei genitori speravo solo che MaryAnne non fosse ricca come i miei genitori. Mi insaponai e poi rimasi nella vasca ancora per qualche minuto appoggia la testa sulla vasca e chiusi gli occhi e mi addormentai. Sognai di essere davanti ad una casa ridotta in pessime condizioni e poi mi incamminai verso la porta della casa,salii i scalini scricchiolanti e poi aprii la porta. Non si vedeva l'interno della casa perché era buio,ma poi sentii un sussurro che si fece sempre più alto sembrava che dicesse il mio nome poi vidi qualcosa che si avvicinava a me e mi svegliai. Uscii dalla vasca e mi misi l'accappatoio e le ciabatte. Quando mi chinai per togliere il tappo infondo alla vasca mi accorsi che l'acqua era rosea. Impaurita mi tolsi l'accappatoio e cercai di vedere se avevo una ferita,ma niente così mi rimisi l'accappatoio e levai il tappo nella vasca e andai in camera mia. Mi misi una maglietta e un paio di pantaloncini corti. Scesi gli scalini che portavano al angolo cottura e mi feci un panino e accesi la televisione. Non andava niente d'interessante così ritornai nella mia stanza divorando il panino che avevo preparato e dormii.

  
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