You know, I know, you know I’ll remember you
I know, you know, I know you’ll remember me
You know, I know, you know I’ll remember you
I know, you know, I hope you’ll remember how we danced
And we danced all night to the best song ever
We knew every line now I can’t remember
How it goes but I know that I won’t forget her
‘Cause we danced all night to the best song ever
-One Direction: Best Song Ever-
“Si cercano volontari
per l’organizzazione del ballo di fine anno che si terrà tra due giorni. Quindi
preghiamo gli studenti di partecipare in numerosi.
Si prega di rivolgersi in segreteria per maggiori informazioni
Il preside Figgins”
Che
stupido volantino! Nessuno avrebbe aiutato. Perché? Beh è semplice: nella Holmes Drama School tutti erano abituati
a essere trattati da re e non c’erano posti per i volontari e aiutanti, a meno
che non volevi essere picchiato. In questa scuola ci sono troppi principini, ma
qualcuno li hanno mai detto che i principi sono Gay? O meglio qualcuno li hanno
mai detto che i principi esistono solo nelle fiabe raccontate ai bambini. La
nostra classifica sociale andava dai popolari formati da cheerleader che
vengono trattate come se fossero le regine del mondo: fai questo, fai quello..
già.. credo che neanche la grande duchessa Middleton, che è veramente una
reale, ordina come fanno queste ochette. E dai giocatori di football. C’è
vogliamo parlarne? Ragazzi pompati che sembrano degli enormi gorilla eccitatati
per qualsiasi gonnellina alzata o di qualche maglietta con uno scollo a v. Già
dovreste vederli soprattutto di primavera, vi giuro una cosa orribile. Ai nerd
sfigati: come per esempio quelli che si occupavano di elettronica, oppure
quelli che frequentavano il club di scacchi, robot, e pensate anche quelli che
facevano parte del giornalino scolastico e quelli che facevano varie foto
venivano considerati sfigati.
Che società di merda che abbiamo, neh?
In
ogni caso io ero rispettata, in un certo senso, ero la sorella di Josh, il
capitano di lacrosse e quindi uno di quelli popolari, ma io non ero affatto una
principessina che ordinava le cose agli altri. Ero tutt’altro: gentile,
educata, spesso aiutavo anch’io il giornalino perché mi piaceva scrivere, e se
mi volevi parlare lo potevi fare benissimo senza paura che ti attacchi o ti
offenda.
In
ogni caso eccomi qua, al mio armadietto a prendere il copione per recitazione.
Stavamo mettendo in scena: “Amore e odio”.
Una commedia drammatica romantica ambientata nel 1700. Io avevo il ruolo della
protagonista, Daisy Frendok, una parigina benestante, che sotto l’ordine dei
genitori, si dirige a Londra per conoscere il suo futuro sposo: il principe
Sean Gold. Ma dopo una serie di eventi lei finì con l’innamorarsi perdutamente
del suo choffer, Alexander.
Comunque torniamo a noi. Come stavo dicendo ero al mio armadietto
quando la mi sentii chiamare da qualcuno.
-Alis-
mi chiamò la mia migliore amica, Francis. Ci conoscevamo da quando eravamo
delle poppanti per non dire che i nostri genitori erano migliori amici fin da
liceo. Vi lascio immaginare le nostre cene di famiglia.
-Hey Fra- la salutai con un bacio sulla guancia
-Hai sentito la novità?- mi chiese tutta euforica
-No-
risposi chiudendo l’armadietto e iniziando a camminare verso il teatro.
-Come
no? Tutta la scuola lo sa!-
-Fra
non mi importa un accidente del ballo-
-Per
me cambierai idea-
-Oh
ma davvero? Sentiamo-
-Figgins
per il ballo di fine anno, ha invitato degli ospiti speciali-
-Davvero?
Ha trovato i fondi per farlo. Wow quell’uomo mi sorprende sempre di più.
Comunque chi sono?-
-One
Direction- esclamò iniziando a saltellare
Mi
bloccai di scatto.
-Dimmi che stai scherzando-
Insomma non poteva essere che delle celebrità così famose vengono a cantare per
uno stupido ballo scolastico.
-No,
bella mia. Ti rendi conto avrò i miei idoli davanti a me- disse con occhi
sognanti mentre io spalancai gli occhi e sbiancai all’improvviso.
Vuol dire che
l’avrei rivisto? Avrei rivisto il mio migliore amico.
-Ali
stai bene?- mi chiese preoccupata per la mia faccia.
Annuii poco convinta. Francis non sapeva che il suo idolo, Harry Styles, era il
mio migliore amico di cui avevo una cotta. Eravamo inseparabili finché non
partecipò a quello stupido talent show, Xfactor,
tre anni fa. Mi ricordo tutte le promesse che mi faceva.
“Sta tranquilla testa bionda, ci
sentiremo ogni giorno. Non ti liberai mai di me”oppure“Non ti dimenticherò mai perché sei la mia
testa bionda, ti voglio bene”Stronzate! Tutte delle maledettissime
stronzate! In tre anni neanche una telefonata, neanche un messaggio, niente di
niente. E ora che fa? Si ripresenta? Perché diamine? Non se ne può stare a
Londra con i suoi amici. Senza neanche accorgermene una lacrima mi scese sulla
guancia.
-Ali, che c’è?- chiese Francis avvicinandosi mentre io scossi la testa e mi
ripulii velocemente.
-Nulla, ora vado se no chi lo sente Fitz. A dopo- risposi lasciandole un bacio
sulla guancia per poi correre a teatro.
*Harry*
-Non indosserò mai una cosa del genere. Scordatevelo!- urlai dal camerino
guardandomi allo specchio. Ma che cazzo gli prendeva a quei ragazzi? Farmi
vestire da nerd, sapevo che avevano una nocciolina al posto del cervello, ma
questo mi sembra davvero troppo.
-Hazza
esci- esclamò Louis
Sbuffai
e uscii dal camerino. Appena mi videro si misero a ridere. Grazie davvero per
il supporto, ragazzi. Davvero non so che dire! Esclamai nella mia mente per poi
andarmi a sedermi accanto a Louise, la nostre truccatrice, che anche lei con
Lux ridevano.
-Perché mi sono lasciato convincere?- chiesi disperato alzando le mani al
cielo.
-Perché
tieni a quella ragazza tanto da vestirti in quel modo- rispose Zayn asciugandosi le lacrime, io ero confuso, però poi capii.
-Aspettate voi mi state facendo fare tutto questo per Allyson?- esclamai
guardandoli annuire.
-Per
quale diamine di motivo l’avete fatto?- urlai arrabbiato.
L’argomento Allyson era intoccabile perché sanno quanto ci tengo a lei e a
quanto ho sofferto per lei. Perché anche se era la mia migliore amica, io la
vedevo con occhi diversi. Ero innamorato di lei da quando ho incrociato i suoi
bellissimi occhi grigi.
-Hai
finito con le scene isteriche?- chiese dopo qualche secondo Niall
-No- esclami sbattendo un piede a terra come dei bambini.
-Non importa adesso ascoltaci- continuò Liam
-E
se non volessi?-
-Lo farai lo stesso- disse Liam
-Fate
in fretta-
-Allora
lo sai la scuola che tra due giorni si terrà il ballo e noi abbiamo accettato
per esibirci lì?- mi chiese Zayn
-Ehm.. aspetta come si chiama.. ah si: l’Holmes
Drama School?-
-Esattamente. Abbiamo scoperto che lì studia la tua amata Allyson. Così avremmo
pensato di farti spacciare da studente per un giorno, in modo che ci passi un
po’ di tempo, la inviti al ballo e chiarirete- finì Louis entusiasta mentre io
spalancai gli occhi.
-No-
risposi alzandomi
-Non
era una domanda. Era un’affermazione. Tu ci andrai e sarai anche la nostra
talpa personale- affermò Niall
-No-
-Hazza non farci arrivare al punto di ricattarti- disse Zayn
-Mi
odia perché farlo?- chiesi
-Perché
l’ami- risposero tutti
Alzai la testa per poi sbuffare. Che dovevo fare? Seguire la testa, che mi
diceva di lasciar perdere, o il cuore, che mi diceva di cogliere l’opportunità?
So già che me ne sarei pentito.
-Quando
iniziamo?- domandai mentre gli altri sorrisero.
*Allyson*
-Ti amo, ti amo da tanto tempo oramai e non mi importa cosa farà Sean, so che
insieme a te riusciremo a superare ogni cosa-
Era distratta, non ricordavo neanche la battuta.
-Signorina
Green, tocca a lei- mi ricordò la signora Fitz con la sua vocina stridula.
-Ehm..
mi scusi ho la testa da un’altra parte- dissi grattandomi la nuca e con la
testa bassa. Lei sbuffò e mi lanciò delle occhiatacce che non vi descrivo
neanche. Così si alzò, spense la lucina della lampada e batté le mani in modo
da farsi sentire da tutti.
-Per
oggi abbiamo finito ragazzi ci vediamo domani alla solita ora- affermò la
vecchietta in menopausa. Hai cinquant’anni stattene in casa a rompere le
scatole ai tuoi figli, invece di stressare noi. Tutti annuimmo per poi lasciare
il teatro al coro che provava per il ballo.
Presi
le mie cose e me ne andai da quell’edificio. Una volta fuori, un demente si
avvicinò a me, Max Hale, giocatore di football e una persona con la quale ci
uscii insieme qualche anno fa anche se non durò molto perché lui voleva una
cosa che da me non avrebbe mai ottenuto. Tipico comportamento maschile.
-Sola
oggi?- mi chiese con la sua solita aria strafottente che mi faceva venire un
nervoso tanto da prenderlo a schiaffi.
-Che
vuoi Hale?- gli chiesi guardandolo dritto negli occhi mentre lui fece un
sorriso malizioso.
-Vieni al ballo con me- rispose avvicinandosi e prendendomi la mano, mentre io
gli scoppiai a ridere in faccia
-Neanche nei tuoi sogni- esclamai andandomene.
Mi diressi al parcheggio, mi misi il casco e una volta salita sul mio scooter
bianco ritornai a casa. Il resto della giornata lo passai come gli altri: a
ripassarmi le battute della recita con la musica. Alle sette e mezza ci
mettemmo a cenare e quando furono le undici mi addormentai aspettandomi la
giornata di domani.
*Harry*
Cavolo avevo caldo, non pensavo che Holmes Chapel fosse così calda in giugno,
cioè non la ricordavo così. Eravamo in macchina, e preciso eravamo nel catorcio
di Louise, senza aria condizionata. Vi giuro qualche volta gliela butterò tanto
Tom mi ringrazierà. Mi allargai la camicia che mi stringeva il collo.
-Stai
sudando?- chiese divertito Niall
-Cosa?
Harry ci ho messo ore a truccarti quindi non ti conviene sudare- mi minacciò
Louise che stava alla guida e lanciandomi sguardi omicidi dal finestrino
retrovisore. Pensate che mi aveva svegliato alle sei per truccarmi e ora sto
morendo di sonno.
-Lou
secondo te decido io se sudare o no?- domandai esasperato
-In
ogni caso Harry mi raccomando- disse Liam cambiando discorso
-Sembra
che non vi fidate di me-
-è cosi- sussurrò Zayn al quale diedi un occhiata poco amichevole
-State
tranquilli. Con questo look poco sfigato, ritornerò a casa con un occhio nero-
-Beh vedi di non farlo perché Lou non è molto brava a coprire gli occhi neri-
esclamò Louis ricordandole di quella nottata che prese a botte un deficiente
per la sorella e si ritrovò con un occhio viola.
-Come sei simpatico Louis, dico davvero. In ogni caso siamo arrivati- esclamò
la donna scendendo dalla macchina.
-Buona
fortuna, ci vediamo domani- dissero tutti i ragazzi mentre io scesi e raggiunsi
Lou. Li salutai con la mano e me ne entrai in quell’inferno che mi stava per
accogliere. Louise era in presidenza mentre io mi feci un giro per la scuola.
Avevo lo sguardo di tutti sul collo, mi sentivo troppo al centro
dell’attenzione e detto da me, che amavo esserlo, è davvero brutta cosa. Lou
tornò con vari fogli che me li diede e con un tono basso mi spiegò le cose.
-Harry, allora ti chiamerai Marcel Devis e queste sono le tue cose: la
combinazione dell’armadietto e gli orari dei corsi in cui i ragazzi ti hanno
iscritto. Quindi ti dico solo buona fortuna e mi raccomando- disse per poi
lasciarmi un leggero bacio sulla guancia e andarsene. Ero ufficialmente solo. Scossi
la testa e andai all’armadietto per vedere le materie che avevo, ma per mia
sfortuna andai a sbattere contro un ragazzo.
-Hey quattrocchi attento a dove vai- disse questo ragazzo andandosene
-Hey idota attento a come mi parli- risposi a tono facendolo bloccare e girare verso la mia
parte. Diamine perché non me ne potevo stare zitto! Sono un coglione. Avanti
Harry dillo sono un coglione. Dissi nella mia mente.
-Cos’hai
detto?- chiese sfidandomi
-Nulla-
risposi con un’alzata di spalle
Lui
si avvicinò e fece cadere i libri.
-Cos’hai
detto?- ripeté
-Nulla-
risposi ancora
Tutti
gli studenti ci stavano fissando chi divertito, chi preoccupato e chi provava
pena per me. Lui si avvicinò a me e prendendomi dal colletto, stava per tirarmi
un pugno, ma qualcuno lo bloccò.
-Hale
che cavolo stai facendo?- chiese una voce femminile che mi fece rabbrividire.
-Green
non intrometterti- sibilò
-Lascialo,
non ti ha fatto nulla-
Lui
mi lasciò facendomi cadere a terra per poi dirigersi dalla ragazza.
-Da
quando sei la paladina degli sfigati?-
-Da
quando ci sono persone migliori di te, Hale- rispose a tono
-Te
ne pentirai Green-
-Non ci scommetterei Hale-
Lui
infuriato se ne andò urlando alle persone che avevano da guardare e così
intimoriti finirono di vedere lo spettacolo.
Lei
scosse la testa e mi venne ad aiutare. Io tenevo lo sguardo basso perché avevo
troppa paura a incrociarlo con quello dalla mia ex migliore amica.
-Scusalo
è un demente. Ti sei fatto male?- mi domandò porgendomi i libri una volta che
ci alzammo
-No..
ehm.. grazie per quello che hai fatto- dissi tenendo sguardo basso
-Di
nulla. Comunque mi chiamo Allyson, ma mi puoi chiamare..-
-Alis-
dissi al suo posto
-Già..
Alis.. e tu sei?-
Harry.
Harry il tuo migliore amico. Urlava la mia mente e come potevo biasimarla.
Volevo abbracciarla, volevo averla tra le mie braccia per un po’. Così alzai lo
sguardo e facendo incrociare i nostri occhi le sorrisi.
-Marcel-
*Allyson*
Quegli
occhi. quegli occhi smeraldo mi intrappolarono. Quei occhi che possedeva solo
Harry mi intrappolarono nella loro vivacità e tranquillità che trasmettevano.
-Piacere,
senti io devo andare a lezione. Se mi dici che hai alla prima ora ti dico dove
andare- gli dissi
-Oh.. ehm.. ho musica con..-
-Con
la signorina Dustas, che coincidenza anch’io ce l’ho. Allora andiamo a lei non
piacciono i ritardatari-
-Grazie-
-Di
nulla-
Marcel
mi sorrise e iniziammo a camminare verso l’auditorium. La nostra scuola è
enorme e dato che è una scuola che privilegia le arti avevamo un teatro e un
auditorium in parti diverse della scuola.
Stavamo
camminando e gli lanciavo sguardi fugaci, in un primo momento pensai che fosse
veramente Harry, ma mi sbagliavo perché lui non si sarebbe mai messo quei
vestiti. Ma cavolo erano uguali sembrava il suo gemello nerd.
-Sai
mi ricordi una persona- dissi mentre lui sobbalzò
-Io?-
-Si
tu, Marcel. Mi sembri il mio ex migliore amico-
Lui
si intristì o forse era solo una mia impressione.
-Ah..
posso chiedere cosa è successo tra di voi?-
-Ehm..
scusami è che.. non voglio più parlare di lui-
-Perché?-
-Ok,
ma non dirlo a nessuno. Neanche la mia migliore amica lo sa quindi promettilo-
-Promesso-
-Diciamo
che avevo una cotta per lui da sempre. Da quando l’ho incontrato. Però poi lui
se ne andò facendomi stupide promesse che non ha mai mantenuto. In tre anni non
mi ha mai chiamata o mandato un messaggio con scritto che stava bene, mi
bastava anche quello, invece niente di niente-
-Io
volevo farlo solo che non ave..- iniziò per poi tapparsi la bocca e si schiarì
la voce.
-Volevo
dire che magari non aveva tempo-
-Non
credo che non aveva un minuto per scrivermi un messaggio. In ogni caso è
passata, quindi-
-Ma
se lui si rifacesse vivo e ti chiedeste scusa, tu che faresti?-
Mi
bloccai di scatto e spalancai gli occhi. Marcel mi guardava preoccupato. E ora
cosa gli dico?
-Io..
non lo so.. in ogni caso non lo farà e.. non si ricorderà neanche di me. Quindi
problema risolto-
Lui
annuì per poi spostare lo sguardo su un foglietto giallo.
-C’è
il ballo- esclamò
-Già.
Il ballo di fine anno. È l’evento più importante del paese. I balli di questa
scuola sono sempre stupefacenti-
-Ci
vai con qualcuno?-
-No.
Quell’idiota di Hale mi aveva invitata, ma credo che non cadrò di nuovo nella
sua trappola-
-Quindi
sei libera?- mi chiese entrando in auditorium
-Felicemente aggiungerei, ora vado dalle mie amiche. Ci vediamo a pranzo Marcel-
-Ciao
Alis-
Mi avvicinai ad Hope e Francis che mi guardavano meravigliate. Ok forse mi sono
dimenticata di dirvi un piccolo particolare: io a gente come Marcel non mi
avvicinavo mai, solo in caso di risse o cose del genere, ma non credo che ci
avrei scambiato due chiacchiere per mia volontà.
-Che
ci facevi con un novellino?- mi chiese Hope scrutando da testa a piedi Marcel
che se ne stava sulla poltrona con il cellulare
-Hale lo stava per pestare e una cosa tira l’altra abbiamo chiacchierato. È
simpatico-
-Ehm..
Alis, l’hai visto? Dai neanche Jenna la blaterona ci andrebbe al ballo con lui-
commentò Francis
-Fra
non c’entra la bellezza. È un ragazzo simpatico e poi non credo che Jenna la
blaterona riesce a trovare un principe azzurro entro domani-
-Ehm..-
-Cosa?-
-L’ha
trovato Alis. È Manuel di terza A-
-Cosa?
è riuscita ad essere invitata prima di noi-
-Ehm..-
disse Francis
-Oddio
voi ce l’avete un cavaliere-
-Si.
Stamattina mi ha invitata Frederick Austin- disse Hope alzando le spalle.
-Dallas-
rispose semplicemente Francis mentre spalancai gli occhi.
Dallas era il ragazzo più voluto della scuola, nonché l’ex di Francis e non
credevo che dopo tutto quello che le ha fatto, lei l’ha perdonato. Boh quella
ragazza mi stupiva ogni giorno di più.
-Ok
fatemi capire, sono l’unica a non avere il cavaliere?-
-Già-
risposero le due mentre io spalancai la bocca.
Pochi minuti dopo entrò la signorina Dustas iniziammo la lezione. Dopo tre ore interminabile, e
con un mal di testa enorme, la campanella suonò questo significava ora di
pranzo. Io adoravo farla in un posto tutto mio: il tetto della scuola, nessuno
ci metteva mai piede ed ero arrivata anche al pensare che nessuno sapesse di
questo posto. Così prendendo il mio pranzo dell’armadietto ci andai portandomi
anche il copione perché nelle ore successive avrei avuta la Fitz e non sarei
riuscita a sopportare un altro sbuffo da parte di quella vecchiaccia.
*Harry*
-Venite a prendermi- piagnucolai mentre ero al telefono con Louis
-Oh
andiamo Marcel non ti stai divertendo?- chiese ridendo Zayn
-Sappiate
che mi vendicherò- affermai chiudendo l’armadietto con forza.
-Si
si, dai allora come sono andate queste tre ore, l’hai incontrata?- mi domandò
curioso Niall
-Ehm..-
mi bloccai vedendo Alis salire velocemente le scale con il suo pranzo. Ma dove
stava andando?
-Harry?-
-Ragazzi
io vi lascio ci sentiamo domani ciao-
Chiusi la chiamata e la seguii senza farmi notare. Arrivammo in una terrazza
enorme piena di fiori. Lei si sedette sulla panchina che si trovava di fianco a
una fontanella. Ma in questa scuola non manca proprio nulla?
Scossi
la testa e l’ammirai mangiare il suo panino leggendo un copione. Era la mia
possibilità per invitarla. Così colsi una bella rosa rossa come piaceva a lei e
mi avvicinai mettendole la rosa davanti ai suoi occhi.
-Hey-
mi salutò con un sorriso
-Hey-
ricambiai
-Questo?-
chiese indicando il fiore
-Per
te- risposi porgendogliela
-Grazie,
è davvero bella-
-Senti,
lo so che non ci conosciamo tantissimo, ma sei stata davvero gentile con me e
così mi chiedevo se ti andrebbe ti venire al ballo con me- dissi tutt’uno
fiato, mentre lei spalancò gli occhi
-Oh..-
Oh?
Davvero, Alis? Mi stai facendo rimanere di merda! Le tue cavolo di affermazioni
non sono mai cambiate. Mi maledii mentalmente.
-Se
non vuoi..-
-Mi
piacerebbe davvero tanto- sorrise
-Davvero?-
-Si-
Mi sentivo leggero, felice, come se toccassi il cielo con un dito. Lei mi stava
sorridendo, è di quel sorriso che contribuì a farmi cadere nella sua trappola.
Mi sentivo le mani sudare e il cuore che mi batteva dentro il petto. Mi stavo
innamorando di lei di nuovo? No era praticamente impossibile perché io l’amavo
di già.
-Allora a domani-
-Ti potrei chiedere una cosa?-
-Certo-
-Ci possiamo incontrare qui?-
-Ah..
va bene-
-Grazie Alis, a domani-
-Certamente. Ciao Marcel-
Mi
lasciò un bacio sulla guancia e se ne andò. Ora mi toccava la parte più
difficile. Raccontarle la verità.
*Allyson*
Ero felice, ero leggera, ero di tutto in quel momento. E forse per tutte quelle
emozioni che provavo non riuscii a dormire la notte. Marcel mi faceva stare
bene e forse in un certo senso mi aiutava a dimenticare il mio chiodo fisso:
Harry Styles.
Mancavano
dieci minuti al ballo ed ero sempre più nervosa.
-Andiamo?- mi chiese mio fratello entrando in camera.
Annuii poco convinta, ero troppo terrorizzata per dire qualcosa. Avevo paura di
fare qualche figuraccia con Marcel, ma avevo il terrore che possa incontrare
Harry. Scossi la testa e insieme mio
fratello scendemmo. Al piano inferiore trovammo i nostri genitori con occhi
lucidi che ci guardavano. Avevano insistito per fare la foto, dicevano che sarebbe
stato un ricordo fantastico.
-Sei bellissima, Alis- mi disse Josh mettendo in moto e andando a scuola.
Indossavo un semplice vestito lungo color bianco allacciato al collo che mi
scopriva tutta la schiena e hai piedi delle scarpe con tacco argentato e tutto
il resto bianco.
-Anche
tu Joshi- gli sorrisi al suo smoking classico e delle scarpe all’inglese.
Appena
arrivammo Josh se ne andò dalla suo combriccola, mentre io andai alla ricerca
di Marcel che non trovai da nessuna parte così mi andai a sedere.
-Che
c’è il tuo cavaliere ti ha dato buca?- chiese strafottente Hale
-Evapora-
risposi
Lui se ne andò ridendo, mentre dentro mi sentivo morire. Mi aveva abbandonata
anche lui. Avevo gli occhi lucidi e corsi sul tetto in modo che nessuno mi
avrebbe trovato.
*Harry*
Ci
eravamo appena esibiti, era stato fantastico.
-Harry,
tocca a te- disse Liam. Li sorrisi e corsi al tetto perché sapevo che non
vedendomi arrivare si sarebbe rifugiata li. Corsi su per le scale e la trovai
seduta a terra a piangere. L’avevo ferita così tanto? Mi chiesi avvicinandomi
con la solita rosa in mano. Certo idiota, ti ha detto che gli piacevi! Rispose
una vocina nella mia testa.
Le misi le rosa davanti agli occhi.
-Non
piangere, Marcel è qui- dissi sapendo che mi avrebbe riconosciuto. Lei si
asciugò le lacrime e prendendo la rosa alzò lo sguardo che si sorprese nel
vedermi.
-Tu?-
-Alis..
io..-
-Mi
hai ingannata Harry. Mi hai fatto credere di essere un’altra persona eppure..-
-Se
mi sarei avvicinato come Harry mi avresti allontanato subito. E non provare a
dire che non è vero-
-Forse-
-Visto.
Se invece mi sarei avvicinato come un’altra persona forse mi avresti ascoltato-
-Che
vuoi?-
-Mi
dispiace per tutto. Hai ragione ad odiarmi, ma ti prego ascoltami. Lo so
benissimo che ti potevo mandare un messaggio, ma eravamo impegnati da mattina a
sera e l’unico momento libero era a cena. Lo so che potevo farmi sentire
durante quei momenti, ma se l’avrei fatto io.. io non sarei riuscito a
liberarmi di te perché da quando ci conosciamo mi sono innamorato di te. e
forse non facendomi sentire, mi sarei dimenticato di te. Ma questo non successe
perché stavo ancora peggio. E così eccomi qua, Alis, a chiederti scusa, perché
sei la ragazza più importante della mia vita e..- non finì che lei si buttò tra
le mie braccia dandomi un bacio sulle labbra. Misi la mano sulla sua guancia
approfondendolo. Delle gocce iniziarono a cadere su di noi; ci allontanammo e
alzammo lo sguardo al cielo per poi riabbassarlo e guardandoci negli occhi ci
sorridemmo.
-Ti
amo Allyson Green-
-Ti
amo Harry Styles-
Ci baciammo con la pioggia che cadeva su di noi.
“Quella
era davvero una notte da ricordare”
Ciaoo
(:
Questa è la mia One-Short e spero che vi sia piaciuta
Mi sono ispirata al video di Best Song Ever con Harry nei panni di Marcel, e mi
sono detta perché non farci la mia OS?
Così eccomi qua (:
Anche
se è un po’ lunga, spero di non avervi annoiato u.u
Comunque:
Fatemi sapere cosa ne pensate perché è davvero importante per me sapere se vi è
piaciuta oppure vi ha fatto davvero schifo perché come ripeto è la mia prima OS
quindi mi farebbero davvero piacere leggere i vostri pareri..
Mi scuso in anticipo se ci sono errori di ortografia da qualche parte
E con questo ho finito..
Queste
sono le mie storie se volete passare a dare un occhiata:
1. http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1886736&i=1
2. http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1225792&i=1
e farmi sapere cosa ne pensate mi farebbe davvero piacere..
Comunque GRAZIE per l’attenzione..
Un
bacio a tutte
_browns eyes_