Si staccò solo per qualche secondo, il tempo di sfilarsi la magliatta nera che raggiunse anch'essa il pavimento, poi tornò da lei e la fece voltare nuovamente di spalle.
"A chi appartieni?" Domandò.
Le abbassò gli slip e prese a stuzzicarle il clitoride con le dita affusolate.
Lei voleva rispondere ma tutto ciò che le uscì dalla bocca fu un gemito sconnesso, e boccheggiò mentre Liam senza preavviso le infilò due dita dentro facendola urlare di dolore misto a piacere.
"Ti ho chiesto.. a chi appartieni puttana?"
Liam spinse più velocemente e in modo brutale le dita nelle sue piege. Era diventato più rude, e le sue dita, seppur esperte, si muovevano troppo a fondo. Con la mano non impegnata prese un suo seno sodo che era appoggiato contro il muro e lo strinse forte, mordendo intanto con i denti il collo, dove ben presto si sarebbe formato un livido.
"Sono tua Li-Liam" nonostante la mente offuscata dal dolore riuscì a sussurrare quelle parole.
"Urlalo"
"Appartengo a te Liam"