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Autore: I am in love with a train    28/07/2013    3 recensioni
[dalla storia]
"Siamo tutti tesi mentre infila il braccio dentro l’enorme barattolo la prima volta, per poi estrarre il fogliettino con il nome del malcapitato. Lentamente lo apre e con un sorriso annuncia: -il nome del primo tributo di questa settantaquattresima edizione degli Hunger Games è…"
Come promesso, eccomi con una nuova storia! :D *coro di insulti* Questa volta sarà una bike ambientata... *rullo di tamburi* nel primo libro di Hunger Games! :D La trama sarà la stessa, con qualche cambiamento necessario in alcuni punti u.u quindi se amate questo libro tanto quanto lo amo io (*^*) entrate e leggete bella gente! :3
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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12- If life ain't just a joke then why are we laughing?


Billie’s P.O.V.

Mike non ha fatto domande, anche se immagino abbia capito che sono stato io ad uccidere Mikey. E pare tra l’altro che non l’abbia presa molto bene; diciamo pure che non mi ha parlato per il resto della serata, se non per darmi la buonanotte.

Possibile però che non capisca? Era inevitabile, se non io sarebbe stato qualcun altro, e credo sia meglio morire avvelenati piuttosto che trafitti da una freccia o sgozzati da un coltello, tra dolori atroci e sofferenze.

Ma lui non riesce a cogliere la differenza molto probabilmente, e va avanti ad ignorarmi.

Anche quando ci infiliamo nel sacco a pelo, o la mattina quando ci svegliamo, preferisce non toccare questo argomento; non c’è più di sicuro l’imbarazzo di ieri, ma la tensione si potrebbe tagliare con un coltello. È fastidioso tutto ciò, soprattutto perché non capisco cosa abbia mai fatto di così male.

E quando raccogliamo la nostra roba e proseguiamo, è uguale. Ok tutto, ma io non ne posso più, mi sta facendo sentire in colpa.

-Mike, smettila di fare l’incazzato. So che ce l’hai con me, quindi tanto vale che mi insulti e mi prendi a sberle, ma piantala con questo tuo voto del silenzio- sbotto d’improvviso.

-Ah, perché tu credi davvero che qualche bestemmia e due sberle possano risolvere tutto-

Evidentemente è idiota. Smetto di camminare e mi volto verso di lui: -Ma non capisci tu, vero? Possibile che non ci arrivi che se non fossi stato io, sarebbe stato uno degli altri due rimasti? Almeno non lo abbiamo fatto sperare più del dovuto di riuscire a tornare a casa, ma lo abbiamo ucciso subito-

-Abbiamo, Billie? Abbiamo?! A me sembra che sia stato TU a progettare tutto ciò. Io non c’entro un cazzo, non mi ci mettere in mezzo- stizzito, riprende a camminare a passo spedito -e tanto per fartelo sapere, sei un essere ignobile. Farlo sperare più del dovuto? Allora tanto valeva che lo uccidessi alla Cornucopia, il primo giorno di Giochi. Così non gli avrei neanche dato il tempo di formulare pensieri per quando sarebbe uscito, no?-

Lo seguo, mentre affogo nei sensi di colpa. Ho un groppo in gola che mi sta facendo capire che sto per cedere, che non avrei dovuto uccidere Mikey, perché non è da me. Io non sono quel genere di ragazzo che, a sangue freddo, taglia la gola al primo malcapitato. Non ne sono capace, e questa voglia di piangere ne è la dimostrazione.

Cavolo però, sarà almeno la quarta volta in due giorni che mi ritrovo sull’orlo delle lacrime. Non so che mi prende, l’arena mi sta facendo a pezzi lentamente, e credo che presto crollerò. Molto, molto presto.

-Mike!- urlo quasi, e lui si volta di scatto -tu devi capire che noi qui siamo costretti ad uccidere! Devi togliere la vita ad altri tributi se vuoi che loro non ti privino della tua. È così che funziona! Non credere che non mi sia dispiaciuto per quel poveretto che ho avvelenato, sarò anche spregevole ma non del tutto senza cuore. Mi sento in colpa, tanto-

Mike rimane di sasso, con gli occhi sbarrati verso di me, mentre già sento i miei farsi lucidi.

Fottuta fragilità.

-Ok, hai ragione, ma i sensi di colpa non perdonano di certo per quello che hai fatto. E ora non piangere-

-Non sto piangendo- dico, passandomi due dita sulle palpebre inferiori, per cacciar via le lacrime che, senza che me fossi accorto, erano scivolate via dai miei occhi.

Non c’è più nulla da dire, a quanto pare, e allora vado avanti a seguirlo senza fiatare.

Ora però anch’io sono incazzato. Non riesco proprio a capire cosa ho fatto. È normale,  no? Non è bello, ma negli Hunger Games bisogna uccidere. Non si può fare la parte dell’anima buona che risparmia tutti quelli che incontra sul suo cammino, perché prima o poi qualcuno ti vede indifeso e ne approfitta. E poi sei morto, non hai più occasioni per tornare a casa. Non esistono seconde chance.

Tempo neanche due minuti, e riesco a vedere il sole, posto proprio di fronte a me nascosto dalla vegetazione, correre e fare tutto un mezzo giro, fino a che non arriva dalla parte opposta, dove dovrebbe essere posizionato la sera.

-Che succede?- scuoto il capo, per fare intendere che non ne ho la minima idea.

Mentre andiamo avanti sentiamo versi e lamenti strani, di sicuro non riconducibili a quelli di un essere umano; sembrano quasi… lupi. Però qui non ce ne sono…
Un urlo agghiacciante ci fa bloccare, è anche molto vicino; dopo di questo uno sparo e, come se il sole fosse già completamente calato, la foto in cielo: Distretto 11, Matthew Bellamy.

-Corri!- scappiamo più veloce che possiamo di lì, finché non raggiungiamo lo spiazzo con al centro la Cornucopia; qui rallentiamo un po’ il passo, rimanendo però sempre all’erta.

Altri ululati, e dopo pochi secondi salta fuori dai cespugli un… animale? Non saprei come definirlo, sembra sì un lupo, il pelo è grigio e la conformazione è la stessa, solo che… è enorme! È almeno il doppio di me.

Questo quasi mi prende in pieno, ma Mike mi sposta, facendoci ruzzolare entrambi a terra.

Non è stata una grande idea, poiché quel mostro avrebbe avuto tutto il tempo per raggiungerci di nuovo, ma fortunatamente riatterrando ha picchiato la testa prima che le zampe raggiungessero il terreno, e ora è un po’ rintontito.

Mi rialzo velocemente tirando con me anche Mike, mentre mi rendo conto che altri di questi esseri stanno uscendo dal nulla e venendoci incontro.

La loro corporatura pare renderli impacciati, infatti non riescono a correre abbastanza velocemente per prenderci. Tanto meglio così, non ci tengo a venir sbranato da uno di quei cosi.

Arrivati ai piedi della Cornucopia, Mike mi dà un appoggio con le mani per spingermi sopra, e io a mia volta allungo quanto più posso le braccia per trascinarlo qui con me; quando gliele porgo, le mie mani tremano, forse per l’agitazione di non riuscire a fare in fretta.

Mentre lo isso su continuo a guardarmi in giro, non so, mi sento osservato; ho il terrore che anche l’ultimo tributo sia qua con noi, o comunque nei paraggi. Se fosse qui… credo sarebbe in grado di ammazzarci entrambi. Però è anche vero che noi siamo in due, lui è solo. Forse avremmo qualche possibilità.

Meglio non pensarci però, non è detto che lui sia qui…

Quando finalmente riesco a portarlo sopra con me, ci buttiamo distesi sopra il freddo metallo di quella costruzione, per riprendere fiato. Ma non appena serro le palpebre per tentare di far scemare l’ansia e l’adrenalina che mi scorre nelle vene e mi fa tremare, mi sento afferrare per le spalle da una stretta dolorosa, e vengo sbattuto nuovamente a terra poco più lontano; sono bloccato, proprio come ieri, quando Dominic mi stava per sgozzare.

Non ho ancora il coraggio di aprire gli occhi, anche se so perfettamente chi è quello che ora sta tentando di strozzarmi con un braccio.

-Lascialo in pace!- sento urlare Mike, e subito dopo il peso che ho sul petto se ne va, trascinato via.

Lentamente apro uno spiraglio alle mie pupille, permettendomi di vedere; osservo scioccato i due agitarsi e rotolare, tentando di uccidersi con l’unico mezzo che hanno a disposizione, ovvero le mani.

Mike però non riesce a sovrastarlo e Synyster finisce per schiacciarlo sotto il suo peso; allora, in un tentativo di allontanarlo, gli punta i piedi sullo stomaco e lo spinge via, riuscendo a rialzarsi.

Solo in quel momento mi risveglio dallo stato catatonico in cui ero caduto, e afferro l’arco, puntando una freccia contro Synyster che, approfittando dei miei riflessi sempre più lenti, prende con sé Mike, avvolgendogli il collo con un braccio.

-Forza, che aspetti? Uccidimi. So che attendi questo momento fin dall’inizio. Scaglia quella freccia e sarai tu il vincitore- dice, tranquillo -ovvio però… che non garantisco nulla per il tuo amichetto qui- conclude, indicandolo con il capo.

Mike si divincola, ma lui aumenta ancor di più la stretta: -Dove credi di andare? Non ti lascerò  così facilmente. Tu mi seguirai giù di qui, in pasto ai lupi-

Scuoto la testa, non so più che fare. Se colpisco Synyster lui si porta a dietro Mike, mentre se non faccio nulla Mike è comunque spacciato.

Li vedo avvicinarsi sempre più al bordo e guardare di sotto; non voglio che si butti. Io non voglio che Mike muoia, punto.

-No!- urlo senza volerlo, e faccio qualche passo in avanti.

-Oh no. Sta lì dove sei! Sai quanti ne ho uccisi finora? Far fuori anche il tuo ragazzo non mi farà né caldo né freddo!-

Il… il mio ragazzo? Ammetto di non averlo mai guardato sotto questo aspetto. Sì è vero, lui mi… mi piace? Sì, e non mi sono fatto problemi a farglielo capire apertamente con quel bacio, ieri. Poi me l’ha chiesto e senza troppi giri di parole gli ho detto che vorrei stare con lui. Ma allora perché mi viene così difficile immaginarlo come il mio ragazzo?

In ogni caso, non è il momento per pensare a queste cose.

Synyster va avanti a ciarlare, ma ormai non riesco più ad ascoltarlo per la rabbia e lo stato di confusione in cui mi trovo. Mike alza un braccio, e inizia a tracciare dei piccoli cerchietti sul dorso della mano che lo tiene bloccato sul lato del collo. Non riesco a capire cosa intenda; continuo a far vagare lo sguardo dal suo viso tirato per lo sforzo di liberarsi e quel dito che continua a rigirare.

Ma certo! Quello è il mio bersaglio.

Velocemente scocco la freccia verso quel punto, prendendolo in pieno.

Synyster, preso alla sprovvista, molla la presa su Mike e lui ne approfitta per buttarlo giù dalla Cornucopia, dove i lupi stanno aspettando per poter sbranare qualcos’altro.

La caduta è dolorosa, e quelle creature si danno subito da fare: non avrei il coraggio di avvicinarmi tanto le urla sono strazianti se non fosse per Mike. Corro da lui, che è inginocchiato e sfinito, e faccio la prima cosa che mi viene in mente di fare: lo abbraccio, mentre con lo sguardo sbircio le atrocità che si stanno compiendo più in basso.

All’ennesimo grido d’aiuto devo serrare le palpebre, è orribile. Posso quasi sentire al posto suo la carne perforata che viene strappata dalle ossa.

Mike mi fa distogliere lo sguardo, premendo i palmi ai lati del mio viso, a tapparmi le orecchie, e portandolo verso il suo petto, stringendomi.

Quando, dopo diversi minuti, noto che Synyster è ancora vivo, mi alzo e decido di porre fine alle sue sofferenze; sarà stata anche una persona ignobile, ma non si merita di patire ancora.

Prendo l’ennesima freccia e, non appena scorgo la sua testa in mezzo a quell’ammasso di pellicce e denti affilati, gliela pianto dritta in fronte.

Dì lì a poco odo un nuovo sparo, l’ultimo.

In pochi secondi fanno passare la notte, ed già è mattina.

L’ultimo.

Abbiamo vinto, finalmente.

Stento a crederci… ero fermamente convinto che saremmo tornati a casa, ma ora che ce l’ho fatta… non mi sembra vero.

Scendiamo dalla Cornucopia, e in silenzio attendiamo che annuncino i vincitori, noi due.

Tremo dalla gioia e dall’ansia di riabbracciare i miei cari. Non vedo l’ora di correre da Zacky e fargli vedere che io le promesse le mantengo, e sono ancora qui. Voglio tornare da mia madre, dalla mia vita di tutti i giorni.

Però ci stanno mettendo un po’ troppo. Non dovrebbero già essere venuti a prenderci, portarci fuori di qui?

Cazzo, niente scherzi. Io voglio uscire.

-Avvisiamo tutti i tributi che… la modifica fatta al regolamento è stata… beh, revocata. Il vincitore… potrà essere uno solo-

Il sangue mi si gela nelle vene, mentre Mike si volta allarmato cercando di capire il perché di questo.

Ora credo di aver capito perché non riesco ad immaginarlo come il mio ragazzo.

Mike’s P.O.V.

-Avvisiamo tutti i tributi che… la modifica fatta al regolamento è stata… beh, revocata. Il vincitore… potrà essere uno solo-

C-cosa? No, no! E io che ho sperato di poter finalmente tornare a casa! Ma no, è finita per me. Non sarei capace di uccidere Billie, quindi è ovvio che sarà lui a sopravvivere. Deve sopravvivere. Ne ha un motivo, io no.

Ho paura di morire, ma non posso fare altrimenti.

Il cuore batte forte, lo sento ovunque, nella cassa toracica, sul collo, nelle tempie. Prendo un profondo respiro, per darmi coraggio, e mi volto.

Noto un’espressione accigliata e decisa sul suo viso, e mi rendo conto che anche lui ha preso una decisione.

i miei occhi incontrano subito la punta luccicante di una freccia, quella che Billie tiene ferma nell’arco teso, e che sta puntando contro di me. Vuole vincere, ad ogni costo.

È giusto che sia così. 








Beh, yep. Billie vuole far fuori Mike, che bella cosa eh?
No comunque. Io... ho la fortissima sensazione che questo capitolo faccia schifo ai maiali (????). L'ho rifatto qualcosa come tre o quattro volte ma il caldo non mi dà la possibilità di mettere in piedi una frase di senso compiuto che sia una ç.ç ho le idee ma poi quando mi metto al computer stacco subito perchè scalda da morire e io non ho neanche la forza di battere sui tasti ç.ç quindi, mi scuso anticipatamente per questa obbrobriosità di capitolo ç.ç
Ma... basta ora u.u parliamo di quello che ho scritto.
Matthew e Synyster ora sono stati fatti fuori e c'è stato un nuovo cambiamento: il vincitore può essere uno solo *ta ta ta tan!!*. Riusciranno i nostri eroi a scamparla anche questa volta? Lo scopriremo insieme nella prossima puntata u.u sempre qui, su EFP! Non mancate!
Ehm, comunque. Ammetto che inizialmente questo doveva essere un capitolo di passaggio... ma poi si è infilata in mezzo questa cosa che sarà più che necessaria per la conclusione e niente *si tappa la bocca per non fare ulteriori spoiler*. Sigh, il prossimo capitolo è l'ultimo ç.ç ma non si può mai sapere che magari mi vien voglia di fare un seguito... si vedrà u.u
E niente, mi sto dilungando troppo D:
Ora vado ad ammazzare qualche mosca, alla prossima! :D

p.s. il titolo è preso da Dead, dei My Chemical Romance ->http://www.youtube.com/watch?v=OhvWRXl_Ex0 
  
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