Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: foschi    31/07/2013    2 recensioni
"Non è rimasto altro che dolore tra di noi! Se chiudo gli occhi ti immagino qui, accanto a me. Ti immagino che mi rassicuri, che mi abbracci come quando ero piccolo.
Ma ora posso solo vederti in ogni mia lacrima, in modo da non poterti mai dimenticare."
Anche se cerco di convincermi, il pensiero della tua assenza mi fa male. Mi fa male più di mille pugnalate. Mi devasta. Mi uccide! Tutta la mia vita si è spenta. Tutto il mio mondo ha ceduto alle tenebre! Ora voglio chiederti e gridarti che torni perché sono condannato al dolore! Voglio chiederti e gridarti che torni perché ora ho più bisogno di te, Itachi..."
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi, Sasuke Uchiha
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Porque ahora necesito màs de ti...

 

 

Saaalvee!!^^
Ebbene sì, dopo tanto tempo, dopo un paio di storie d'occasione, eccomi qui a proporvi una nuova storia.

I protagonisti di questa sono Sasuke ed Itachi, due personaggi che io amo molto e l'episodio da cui ho tratto ispirazione è stato quella della verità su Itachi che Madara svela a Sasuke.

Ho voluto dedicare più "spazio" ai pensieri ed ai sentimenti di Sasuke dopo la rivelazione.

Spero vi piaccia!!^^"

Vi auguro una buona lettura!! :D

 

 

 

 

Aveva piovuto, durante il giorno. C'era stato un violento temporale. Sembrava che anche il tempo avesse voluto partecipare ai sentimenti del giovane dai capelli corvini.

Erano sentimenti cupi quelli che attanagliavano il suo cuore. Era l'odio, la tristezza, il senso di colpa ad attanagliargli il cuore. L'odio nei confronti di se stesso. La tristezza per la scomparsa di quel fratello che a sua insaputa l'aveva protetto fino alla sua morte. Il senso di colpa per non essere stato in grado di vedere nulla di ciò che lo riguardava...

Si sentiva smarrito nelle tenebre che aveva abbracciato. Si sentiva come un marinaio che vagava in acque tormentate dopo aver perso il suo faro. Si sentiva come un albero nudo con le radici seccate. Come sarebbe uscito da quella situazione? Chi gli avrebbe teso una mano per trarlo fuori da quel labirinto di dolore? Chi avrebbe potuto aiutarlo? Nessuno. Doveva cavarsela da solo, ora che l'ultimo faro si era spento.

 

Ed ora la luna era nascosta dietro una coltre di nubi appena illuminate dal suo pallore argenteo.

Un albero di mandorlo e uno di melo si ergevano contro lo scuro cielo come se la volessero vedere. Come se volessero trovarla.

Le stelle splendevano di qua e di là in mezzo a quel pallore argenteo. In lontananza riecheggiava cupo il verso dell'assiuolo. Si sentiva un fruscio tra i cespugli. A qualcuno quel paesaggio avrebbe fatto accapponare la pelle ma a lui no. Lui non aveva paura. Lui non sentiva più niente. Tutto gli arriva distorto alle orecchie. Non era sicuro nemmeno di ciò che vedevano i suoi occhi. Arrancava traballando verso una meta sconosciuta. Tutto quello che voleva era mettere a tacere il suo cuore. Tutto quello che voleva era la pace...

 

Le cime degli illuminati alberi erano leggermente scosse da un vento gentile. Da qualche parte indistinta di quel paesaggio si sentiva il verso delle cavallette che agitavano le loro ali producendo suoni simili ad un lieve bussare a porte che non si sarebbero mai aperte.

Eppure lui desiderava disperatamente che si aprissero! Desiderava con tutto il cuore rivedere suo fratello! Quel dolce fratello che l'aveva abbandonato con un inganno... Voleva chiedergli scusa. Voleva ricomiciare tutto daccapo con lui. Voleva che fosse lì con lui...

 

Si accasciò contro una parete verniciata di bianco, - un tempo doveva esserci stato un paesino da quelle parti - con le lacrime che rigavano a fiotti il suo viso.

"Itachi" singhiozzava disperato

"Itachi" ripeteva mentre il sinistro riecheggiare dell'assiuolo riproduceva un canto di morte...

 

 

L'avrebbe mai perdonato? Si chiedeva il giovane Uchiha. No, sicuramente no. Non sarebbe riuscito a perdonarlo per quello che gli aveva fatto. Poteva darsi che quanto avesse detto Madara fosse vero. Poteva darsi che Itachi aveva fatto tutto quello che aveva fatto per lui. Poteva darsi che avesse ricevuto il marchio dell'infamia in cambio dell'onore, l'odio in cambio dell'affetto per proteggere lui. Ma non per questo l'avrebbe perdonato...!

 

"Mi sento così solo, così abbandonato, Itachi! I ricordi felici della mia infanzia riecheggiano nella mia mente. Come mi manchi! Proprio quando ti avevo ritrovato, ti ho perso. Ti ho perso di nuovo, per sempre. Non sai quanto ti rivorrei qui accanto a me per dirti che mi manchi tanto! Il dolore è così freddo, così forte! La tua assenza ha lasciato in me un vuoto incolmabile...!

Prima del nostro incontro ero così cieco, così... stupido! Guarda a cosa ci ha portato la mia stupidità! Puoi dirmi che non è così. Puoi dirmi che sei stato tu a volere tutto questo, ma mi sento così in colpa! Se non ti avessi odiato tanto - ingiustamente poi! - non sarebbe finita così...!

Non è rimasto altro che dolore tra di noi! Se chiudo gli occhi ti immagino qui, accanto a me. Ti immagino che mi rassicuri, che mi abbracci come quando ero piccolo.

Ma ora posso solo vederti in ogni mia lacrima, in modo da non poterti mai dimenticare.

Anche se cerco di convincermi, il pensiero della tua assenza mi fa male. Mi fa male più di mille pugnalate. Mi devasta. Mi uccide! Tutta la mia vita si è spenta. Tutto il mio mondo ha ceduto alle tenebre! Ora voglio chiederti e gridarti che torni perché sono condannato al dolore! Voglio chiederti e gridarti che torni perché ora ho più bisogno di te, Itachi..."

 

 

In lontananza riecheggiava il "chiù" dell'assiuolo. Le cavallette agitavano le loro ali producendo suoni simili ad un lieve bussare a porte che non si sarebbero mai aperte.

Il mandorlo ed il melo cercavano la luna nascoste da nere nubi. Il vento soffiava gentile sulle cime illuminate degli alberi. Si sentivano fruscii tra i cespugli. Ma Sasuke non li sentiva. Sasuke nuotava in un mare di dolore, in un sonno senza sogni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

 

Hola!! :D

Dunque dunque, che ne pensate?? Dopo tanto sudore, sangue e tante lacrime, è nata questa storia! xD

Scherzi a parte, era da un bel po' che volevo scriverla ed ora eccola qui! *Purtroppo nd Sasuke*

Ho cercato di rendere quanto più reali possibili i sentimenti di Sasuke di fronte alla morte di Itachi e la rivelazione da parte di Madara.

Come credo si sia capito - od almeno spero! xD - la scrittura in corsivo sottolinea i pensieri del giovane Uchiha in preda alla disperazione. *Tsk. e quando mai io sarei stato disperato? nd Sasuke* *Mpf. C'è un elenco pieno, bello è_é nd autrice*

Vabbeh, bando alle ciance... penso che si sia capito che le principali fonti di questa storia siano la poesia "L'assiuolo" di Pascoli e la canzone "In assenza di te" di Laura Pausini.

Mmm non credo ci sia altro da dire *Per fortuna! <__< nd Sasuke*

Mi lasciate un commentino, please?? ^^"

Bacioni^^

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: foschi