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Autore: greenperfecteyes_    01/08/2013    0 recensioni
Vi è mai capitato di pensare a come potreste essere felici con la persona che amate, ma che voi crediate non ricambi? Ci avete mai pensato?
E avete mai pensato al fatto che non la potrete mai incontrare perché lui è una popstar e voi una semplice ragazza di un piccolo paese? Ci avevate mai pensato?
E avreste mai creduto che tutto questo non è impossibile?
Magari qualche volta una ''botta di culo''-come si dice- capita anche a voi, e chissà, magari, la vostra felicità l'avrete proprio vicino a voi, a qualche metro di distanza; ad esempio sotto casa vostra.
E' questo quello che capiterà a Rose, una semplice ragazza italiana di 18 anni che ha mancato per un pelo il concerto tanto atteso e che mai, mai avrebbe creduto che la fortuna, per una volta, sarebbe stata dalla sua parte.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Prologue.
 
 
Sabato 21 Dicembre, 2013.
 
E' l'ultimo giorno prima delle vacanze natalizie e non vedo l'ora che anche questa giornata di scuola finisca. Stamattina non so chi mi ha dato la forza di trascinarmi giù dal letto, ho dovuto litigare con il letto, poverino mi implorava di rimanere a fargli compagnia, ma le urla di mia madre erano insopportabili. Quella donna. Un giorno di questi gliela farò pagare. Sì, escogiterò un piano per vendicarmi.
Oggi a scuola fortunatamente non faremo granché, ci limiteremo solo a mangiare, mangiare e mangiare.
Per Natale ho chiesto ai miei genitori-spero voi sappiate che Babbo Natale non esiste davvero, Santo Cielo non voglio procurarvi nessun trauma adolescenziale-due cose: o un viaggio a Londra con la mia migliore amica o un biglietto per il concerto di quei cinque coglioncelli. La stessa cosa, naturalmente, ha chiesto la mia migliore amica, altrimenti che piano malefico sarebbe?
Bene, tornando a noi. Tra tre giorni è la Vigilia, ma è anche il compleanno di Tomlinson. E tra quattro giorni è Natale. Tra quattro giorni scoprirò cosa il destino mi riserva.
E udite, udite, tra un mese ci sarà il concerto in Italia, a Roma, e c'è la probabilità che io ci vada. Nel caso in cui ciò accadrà, potrò dire che il 2014 sarà iniziato con il piede giustissimo.
Per ora mi tocca guardare il mio compagno di classe strozzarsi con un pezzo di panettone che divora come se non mangiasse da secoli.
Davvero una bella visione, ve la (s)consiglio.
 
 
 
 
 
 
Domenica 22 Dicembre, 2013.
 
Meno due giorni alla Vigilia, meno tre a Natale.
Sono le 12.00 e tra circa mezz'ora arriva la mia migliore amica e i suoi genitori, assieme ad altri amici per pranzare tutti insieme.
Ho un aspetto orribile: sono sveglia da cinque minuti nemmeno e non so neanche dove mi trovo, so solo che mia madre sta urlando da un quarto d'ora per tutta la casa perché "vuole che la casa sia in ordine quando arriveranno gli ospiti e che soprattutto tu sia presentabile". Ogni volta che abbiamo ospiti è sempre la stessa triste storia. Cerco di rimanere calma e aprendo la cabina-armadio della mia camera cerco qualcosa da indossare di presentabile e le uniche cose che trovo sono i miei adorati leggins neri e il mio adorato maglione extralarge bordeaux. Mi resta solo andare in bagno farmi una doccia calda, indossare le robe e sistemare i capelli, che sistemo con una treccia francese laterale. Un po' di fondotinta e del mascara e via.
Strano ma vero, sono pronta ad aiutare mamma dopo nemmeno venti minuti da quando sono sveglia. Dieci minuti e arrivano tutti, sarebbe meglio fare qualcosa di utile, anziché fissare mamma.
-Metti quegli stuzzichini a tavola, per cortesia.-
-Certo, mamma.-
-Poi vai giù in cantina e prendi tre bottiglie di olive.-
-Subito.-
-O e poi vai sopra in mansarda e cerca qualche addobbo natalizio da mettere sulla tavola, dovrebbero stare negli scatoloni sulla destra appena entri.-
-D'accordo, altro?-
-No, grazie.-
Dovrebbero farmi una statua, sì, la dovrebbero fare.
Dopo cinque minuti ho già fatto tutto quello che mi ha chiesto di fare e mi avvicino ai fornelli per aiutarla.
-Mamma..- richiamo la sua attenzione.
-Dimmi Rose.-
-Secondo te troverò mai il vero amore?-
-Certo che lo troverai tesoro.-
-E la felicità?-
-Amore, se trovi il vero amore, trovi anche la felicità.-
-Mh.- concludo osservandola mentre assaggia il suo ragù.
Suonano al citofono. Guardo sul display del videocitofono e spingo il bottone per aprire il portone.
-Buongiorno!- esclamano dall'entrata.
-Hey, aspettate vengo ad aiutarvi.-
Mi avvicino alla porta d'ingresso e prendo i cappotti di tutti. Alla fine sembro una specie di grande uomo grosso, una scimmia.
Julie, la mia migliore amica, mi segue nel guardaroba dove appendiamo tutti i cappotti.
-Jul ma secondo te ce la faremo questa volta?-
-Non lo so Ro, lo spero tanto però.-
-Anch'io, anch'io.-
-Beh che si mangia?-
-Tante cose, troppe forse.-
-Oddio ora si comincia con i super pranzi e cenoni del Natale.-
-Già. Chili su chili.- dissi ridendo, accompagnata dalla risata di Julie.
-Raggiungiamo gli altri.- le dico poi.
-Sì, buona idea.-
 
 
Il pranzo sta andando alla grande. Avevo ragione quando ho detto che le cose erano troppe. Sono due ore e mezza che siamo a tavola e siamo ancora al secondo primo. Credo di stare per esplodere.
 
 
 
Finalmente abbiamo finito. Dopo tre e mezza estenuanti ore abbiamo concluso questo immenso pranzo. Ora siamo gettate sul dondolo in giardino, con una coperta addosso, a fissare la neve che copre l'erba e i pochi fiori.
-Stanotte ho sognato i ragazzi.- dico a Julie che sembrava stesse dormendo.
-Davvero? E cosa hai sognato?-
-Ho sognato che eravamo al concerto, in prima fila e io stavo li stavo fissando imbambolata, quando Louis se ne accorge e inizia a ridere. Allora gli altri gli chiedono per quale motivo stesse ridendo e lui spiega il perché. Dopo pochi attimi mi ritrovo cinque paia di occhi puntati addosso e cinque sorrisi. Allora capisco che ridono per la mia faccia e mi ricompongo subito, abbozzando un finto sorriso. Poi tutti mi salutano e io mi giro verso di te e ti dico che è un sogno, ma tu mi dici che sta succedendo davvero, ma io non ci credo, quindi credendo di star vivendo un sogno, scavalco e salgo sul palco abbracciando Louis, poi Paul mi prende, ma Liam gli ordina di lasciarmi e così io rimango tutto il tempo sul palco.-
-Che figura di merda, meno male che non sapevano che ero tua amica nel sogno.-
-Ed è qui che ti sbagli perché io da buona amica, dico a Zayn di far prendere anche te dal pubblico e lui lo dice a Paul, così anche tu ti ritrovi sul palco.-
-Bene, che gran figura di merda.-
-Anch'io ti voglio bene sister.-
-Meno male che è solo un sogno.-
 
 
Mercoledì 25 Dicembre, 2013.
 
E' Natale. E' finalmente Natale. Naturalmente il giorno di Natale ci si sveglia presto per aprire i regali.
Respira Rose, respira.
Scarta il regalo e non dimenticare di respirare.
Ora chiudi gli occhi e conta fino a tre, poi apri gli occhi e scopri cos'è.
Uno, due, tre.
Una busta. Mh, interessante. Ora bisogna aprirla.
Uno, due, tre.
Dei soldi, tanti soldi.
Ma nessuna traccia del biglietto. Ripeto, nessuna traccia del biglietto. Sarà uno scherzo.
-Mamma, papà, oggi è Natale non pesce d'aprile.-
-Lo sappiamo, infatti non è uno scherzo.- dice mio padre.
-Cosa?- dico con un nodo alla gola e le lacrime che stanno per scendere.
-Ascolta Rose abbiamo fatto di tutto per prendere quei biglietti, ma non ce l'abbiamo fatta.- dice mamma.
-Ditemi che scherzate, vi prego.- dico con le lacrime ormai scese.
-Purtroppo non scherziamo.- continua mio padre.
-Quelli sono dei soldi per il viaggio a Londra, una parte li puoi usare per andare a fare shopping oggi con Julie, l'altra buona parte è per Londra. Altri te ne darà oggi la nonna, quando andremo da lei.- interviene mamma.
-Si, si, okay. Buon Natale.- dico rivolgendomi a tutti, anche a mio fratello, con un tono che non ha nulla a che fare con la felicità.
Mi butto sul letto, chiudendo la porta della camera a chiave e prendo il telefono per chiamare Julie.
-Ju, allora?-
-Andremo al concerto, andremo al concerto. Oddio non ci credo che ho in mano un biglietto per il concerto, oddio.- urla dall'altra parte della cornetta.
Un colpo al cuore.
-Andrai al concerto. Io non verrò.-
-Cosa? Scherzi vero?-
-No, non scherzerei mai su una cosa del genere.-
-Non ci credo, oddio. Ro mi dispiace un sacco.-
-Anche a me. Buon Natale Julie.-
-Buon Natale amore. Dopo vengo da te.-
-Va bene, ciao.-
Chiudo il telefono e lo poggio sul comodino.
Guardo il soffitto con l'aria di chi non ha niente da festeggiare, sperduta, amareggiata e triste, tanto triste.
Ancora una volta non realizzerò il mio sogno. Solita sfortuna.

SAAAAAAAAAAAAAAAAAALVE A TUTTIIIII :)

come state? oddio sono agitatissima perché è la mia prima FF e asjfkwej non so se ci è piaciuta dkakjdfw. vi prego ditemi qualcosa o mi sento male, lasciate qualche recensione e ditemi un po' che ne pensate.

Comunque per quanto riguarda la storia volevo dirvi che ogni volta metterò la data, poi con l'avanzare dei capitoli ci saranno più punti di vista, ossia più o meno quelli di tutti i personaggi. Poooi nel prossimo le cose sono molto più interessanti e diciamo che dal prossimo comincia la vera storia. Quindi vi aspetto in molti ahah.
Su Julie e Rose dovete sapere alcune cose.
Rose ha 18 anni, come anche Julie; vive in una casa immensa con sua madre Stephanie, suo padre Frankie, suo fratello James e il suo cane Tobia.
Julie vive anche lei in una casa grande con sua madre Samantha, suo padre Jeremy e sua sorella Jessie.
Beeeh vi salute bellezze, baci, me.

p.s. Immaginatevi Julie e Rose come:
 
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