Flashfic scritta in occasione dell'iniziativa "Multifandom Challenge" indetta dal gruppo Facebook "Fanfiction Challenges".

 
 
Fandom: Divergent.
Prompt: posizione.
Rating: verde.
Titolo: “This is it [the apocalypse]”.
Personaggi: Beatrice Prior.
Note: flashfic parecchio nonsense, trovo. Penso la si possa collocare indicativamente al termine di “Insurgent” o comunque nel corso delle vicende, quindi potrebbe contenere SPOILER celati. Il titolo è tratto dalla splendida “Radioactive” degli Imagine Dragons. Altre note in fondo. Buona lettura, Dauntless ;-)
 
 
 
 


This is it [the apocalypse]
 
 
Mantieni la posizione, Tris.
Non indietreggiare, Tris.
Quelle non sono pistole – quella non è la realtà.
Quei volti sono volti sconosciuti – nessuno di importante.
Non indietreggiare.
 
 
- Mantieni la posizione, Beatrice.
La voce di tua madre risuona nelle tue orecchie – forte, limpida, viva.
Viva.
- Mantieni sempre la posizione, Beatrice. Qualsiasi cosa accada. Non perderti. Non perderti.
Annuisci, i capelli ti solleticano il viso, una lacrima ti solca la guancia.
Quella non è la realtà, Tris – non indietreggiare.
 
 
Mantieni la posizione.
Mantieni la posizione.
Mantieni la posizione.
- Sarò io la tua famiglia, ora¹.
Non indietreggerai, Tris.
Beatrice? Tris? Tris.
Non indietreggerai – per i tuoi genitori che non ci sono più, per il tuo passato che ogni tanto torna, per la casa grigia della tua infanzia, per Tobias, per te. Per te.
 
 
Mantieni la posizione – è questo che fanno gli Intrepidi. Mantengono la posizione – il loro coraggio, la loro tenacia, la loro forza.
Le loro paure sono la loro forza.
Le tue paure sono la tua forza, Tris.
Non esitare, mai – quella non è la realtà.
 
 
Questa è una simulazione, ti ripeti, e senti ancora la voce di Jeanine.
Ti assale nel sonno, ti strappa i pensieri, ti divide il cuore in tanti pezzi – per poi farli volare via con il vento, dimenticati.
Batti i pugni contro il vetro, ti accanisci contro quell’immagine, contro la gabbia che ti tiene rinchiusa.
Odi la prigione. Odi le coercizioni. Odi gli obblighi.
Vuoi essere libera, Tris. Libera come l’aria.
E allora rompi quel vetro – rompi le catene. Liberati e vola via.
 
 
- Mantieni la posizione, Beatrice.
Tuo padre ti guarda, gli abiti grigi da Abnegante sporchi di sangue – il suo sangue. Sembra sfinito. Senza forze. Eppure continua a guadarti, un lampo di speranza negli occhi. O è coraggio? Temperanza? Forza? Amore?
Amore, sì. L’amore muove il mondo, vero?
Il tuo amore per Tobias riuscirà a farti sopravvivere o ti porterà a fondo? Ti darà forza o sarà soltanto una debolezza?
No, non sei debole, Tris. Nessuno di voi lo è.
E nemmeno Tobias – con i ricordi di un passato da dimenticare ancora vividi, con l’abbandono e le perdite, con le insicurezze celate e quella forza insita nell’animo che forse nemmeno sa di possedere. Quella forza che lo rende ciò che è – coraggioso, fiero, tenace. Intrepido.
Non indietreggiare, Tris.
Mantieni la posizione.
 
 
E così stai ferma – a guardare il caos, il disfacimento, la morte. E di nuovo il caos, che rimbomba nelle tue orecchie e dilaga nel tuo animo.
Ha il suono della rivoluzione, di cuori che palpitano, di braccia che spingono e gambe che corrono. Di persone che combattono – insieme.
Il mondo intorno vortica – incessantemente. Il mondo vortica e a volte ti senti sola, come una goccia nell’oceano. A volte ti manca tutto – la tua vita, i tuoi genitori, Caleb. A volte pensi che forse è meglio così, che tutto quello che è successo, è successo per un motivo.
Mantieni la posizione, Beatrice.
 
 



NB
1.   Citazione da “Insurgent”, pagina 389.
2.   Immagine da tumblr.it