Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
Segui la storia  |       
Autore: chocolarune    05/08/2013    0 recensioni
Emilj è una ragazza che scoprirà ben presto di essere stata adottata attraverso un indizio. trasferendosi in una nuova città, comincia a frequentare il liceo dolce Amoris, dove all'interno della scuola conoscerà una persona che entrerà ben presto nella sua vita; nuovi sentimenti ed incomprensioni usciranno a galla dal suo cuore. molte sorprese appariranno man mano nella storia.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Armin, Castiel, Jade, Lysandro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                                                                     Io ti salverò

Corse velocemente, in fretta e furia, con il respiro ansimante, accanto al corpo esamine del suo piccolo angelo così indifeso e privo di vita. Inginocchiandosi, alzò l'espressione in alto nella volta celeste, dagli occhi trasparirono lacrime di dolore: erano talmente abbondanti da durare molto più nel tempo ,facendogli molto male, portandolo allo sfinimento totale; solamente chi ha provato questo dolore può capire la sofferenza che incombe nell'animo di Jade e provare a comprendere.  Lanciò un grido  dolente; non è riuscito alla fine a difenderla con le sue mani, come è potuto accadere un fatto così esasperatamente crudele. Le gocce che fuoriuscirono senza sosta non smisero di cessare. Scesero lungo il viso, bagnandolo completamente, e caddero sulla guancia della sua amata. Quella sua goccia scesa innocente dal viso ora traspariva evidente sul candido viso della ragazza. Nell'impatto in cui l’aveva sfiorata, si era accorto del lento respiro che fuoriusciva dalle labbra di Emilj ; agitandosi,  urlava alla ricerca di un aiuto; in cuor suo sperava con tutto se stesso che si fosse salvata dalla disgrazia.

Jade:- Vi prego aiutatemi! Qualcuno chiami i rinforzi, serve un'autoambulanza, presto! -

Piangeva disperatamente: non volle pensare cosa sarebbe accaduto, in un secondo si sentì pervadere da una stranissima sensazione; si volse verso di lei e si accorse di avere puntati addosso i suoi occhi astrali, mentre la mano le stava dolcemente accarezzando il viso. Era sbigottito da ciò che era avvenuto, e per un attimo vide formarsi sulla labbra uno splendido sorriso da coglierlo di sorpresa, ma poi gli occhi di lei si chiusero di colpo, dopo avergli pronunciato il suo nome. L'autoambulanza non fece attendere oltre; Emilj fu trasportata con urgenza e velocità all'ospedale,  insieme con  Jade dopo aver avuto il permesso che gli è stato concesso dagli infermieri di venire.  All'arrivo aveva avvisato subito chiamando le persone  più care, e di raggiungerlo sul posto a più presto possibile. Era seduto con la testa chinata sulle gambe con gli occhi chiusi, era privo di forze e non riusciva a crederci ancora di quello che era successo, il suo cuore ormai urlava nel silenzio; la sua stessa anima che si trovava in una fase tra la vita e la morte, non poteva perdonarsi di non essere riuscito a proteggerla: non poter fare niente, lo faceva andare fuori di testa. Nelly, Monica e i suoi genitori appena entrarono all'ospedale chiesero informazioni, corsero al reparto in cui era stata operata Emilj e appena videro Jade sudato sulla sedia, Nelly fu la prima a chiedere spiegazioni al riguardo.

Nelly:- Jade cosa è successo? Siamo venuti il più presto possibile.-

Jade:- E...e..emilj mentre cercava di attraversare le strisce pedonali è passata senza accorgersene con il rosso, e di colpo è stata investita e io non ho saputo fare niente per lei. - * piangeva a dirotto *

Nelly:- Perché proprio a lei? come è potuto accadere proprio questo! non doveva capitare.-

Monica: -E' colpa mia, se non fosse perché ha scoperto così brutalmente che sono sua sorella, se non fosse scappata così non sarebbe successo tutto questo.-

Isabel:- Amore mio non fartene una colpa ; dovevamo stare più attenti, ora siamo tutti nelle mani dei medici, sperando con il cuore che possa svegliarsi mia figlia.  -

Jade:- E' vostra figlia? -

Isabel: -Si è nostra figlia: anche io ne ero all'oscuro di questo fatto, l'ho scoperto da poco, ma adesso che so che la mia piccola creatura è a pochi passi nella sala operatoria mi sento male. -

Monica:- Papà cosa facciamo adesso?-

Andrès:- Dobbiamo solo attendere piccola mia, aspettando notizie.-

Mentre Monica se ne stava in un angolo abbracciata ai suoi genitori, piangendo terribilmente, Nelly  se ne stava seduta ad implorare la salvezza della sua amica. Jade non riusciva a stare fermo dal nervosismo: perché ci mettevano così tanto; da quanto stava lì ad aspettare? si era perso il conto del tempo oramai, voleva sapere i risultati, ogni secondo si torturava alzando lo sguardo sulla scritta posta in cima alla porta bianca, per vedere se era scattata dal rosso al verde; ma i suoi occhi si fecero addolorati di vedere che era ancora di color rosso. Le lancette girarono in una marea incredibile, il tempo era scorso velocemente; Jade non resistette più aveva perso la pazienza, non poteva aspettare oltre di questo passo.

Nelly:- Guardate è diventato finalmente verde!-

Le porte si aprirono ed uscirono insieme gli infermieri ed il dottore.

Dottore:- Voi dovete essere i genitori del paziente?-

Isabel: -Io sono sua madre; mi dica dottore come sta mia figlia?-

Dottore:- E' stata dura, ma per fortuna l'operazione è riuscita alla grande, ed è andata per il meglio possibile; sfortunatamente però vostra figlia ha perso molto sangue, dovuto dal colpo ricevuto al cranio , ha avuto un emorragia celebrale e abbiamo dovuto rimuoverlo subito prima che fosse troppo tardi.-

Isabel: -Un e...e..emorragia celebrale, ora svengo! non può essere.-

Andrès: -Mi dica dottore potrebbe causare dei danni? -

Dottore:- Mi dispiace ma a questa domanda non ho una risposta; purtroppo dobbiamo aspettare e attendere che vostra figlia si risvegli, per poi controllare con le analisi le conseguenze che potrebbe  aver causato, dopo i danni avuti. -

Andrès:- Dottore quali conseguenze potranno causare a mia figlia dopo il suo risveglio?-

Dottore:- Ci sono molte evenienze al riguardo, potrà non riuscire a parlare correttamente; non riuscire a vedere più; oppure non ricordarsi niente del suo passato, purtroppo ci sono varie ipotesi che potrebbe succedere, l'unico modo di saperlo è aspettare che si risvegli.-

Isabel: -Mia figlia può avere una perdita di memoria? mi sta dicendo dottore che è possibile che non potrà ricordarsi più niente?-

Dottore: -Si potrebbe essere così, appena sappiamo notizie vi informeremo subito.-

Jade:- Dottore possiamo visitare il paziente?-

Dottore:- Si potete visitarla, ma uno alla volta perché la paziente necessita di riposarsi dato che non sappiamo cosa comporterà questo incidente in lei. -

Monica:- Mamma, papà preferisco che concedete per primo a Jade di andare da Emilj, essendo una persona estremamente importante nella sua vita ; e non dimentico il bene che gli ha fatto.-

Jade:- Grazie mille Monica sei una cara amica ti ringrazio di cuore davvero; ma preferisco aspettare ed entrare insieme al momento che si risveglia, mi farà troppo male vederla in quello stato; io la amo troppo e averla vista inerme sul suolo della strada è stato per me uno shock, ha scatenato in me una sofferenza imprevedibile. Mi ripeto che andrà bene che non gli succederà niente; ma appena penso che gli possa succedere qualcosa io vado di matto. Senza di lei per me non ha senso questa vita. Solo lei può riempirmi il cuore di gioia, solo lei può cambiare la mia vita e colorarla in pace e armonia; le devo tutto; ogni cosa le devo.-

Monica:- La ami cosi tanto vero?-

Jade:- La amo è poco da dire; non ci sono Monica parole per descrivere l'immenso amore che mi scatena in me, ogni volta che lei è al mio fianco. E' unico ed immaginabile.-

 Nelly: -Questo si vuol dire amore con la "A" maiuscola e io ne sono da testimone del suo amore, e Emilj ne deve essere fiera di avere accanto una persona che è in grado di sacrificare se stesso per lei.-

Monica:- Comprendo perfettamente ciò che hai detto, e ti do ragione perché anche io la penso allo stesso modo. Scusatemi, ma manca una persona all'appello, non abbiamo avvisato Castiel, anche lui deve sapere che la sua amica è ricoverata all'ospedale. Bisogna chiamarlo alla svelta, così ci potrà raggiungere anche lui. -

Jade: * amica? non è la parola usata per dire che per Castiel, Emilj è un'amica, per lui è un' altro sentimento, ma perché l'ha dovuto proprio nominare, mi mette una rabbia quel tizio da farmi mandare il sangue al cervello. Vedere le sue grinfie addosso al mio amore; cosa sto dicendo lei non è il mio amore, non siamo fidanzati, adesso sono più confuso che mai su quali sono i sentimenti che lei prova nei miei confronti. Questo è tutta colpa di quello stupido che si è intromesso quel giorno;  stavo finalmente dichiarando i miei sentimenti. No  non voglio averlo sotto  i miei occhi,  non voglio vedere quella sua faccia, Adesso basta pensare a questo; ci sono cose più importarti da pensare in questo momento. *

Monica: -Pronto Castiel?-

Castiel: -Pronto chi è?-

Monica:- Sono io l'amica di Emilj!-

Castiel:- Si dimmi?-

Monica:- Emilj ha avuto un incidente stradale e adesso è ricoverata all'ospedale; ti do l'indirizzo appena chiudo la chiamata così non te lo scordi.-

Castiel:- Cosa è successo ad E...E..e...milj? no non ci credo è impossibile!-

Monica:- E' cosi castiel e siamo tutti ad aspettare sue notizie.-

Castiel:- Ok sto correndo e sto arrivando lì.-

Monica :- D'accordo ti aspettiamo.-

Nel momento che le porte scorrevoli si aprirono, Castiel corse a perdifiato fino alla sala operatoria dove tutti l'attesero. Lo videro arrivare con il fiato sul collo; Castiel non degnò una minima parola verso Jade; altrettanto lui  teneva lo sguardo indifferente dalla parte opposta per non guardarlo, perché se lo avesse fatto si sarebbe scatenato l'inferno. L'aura negativa echeggiava su tutta la stanza circostante, Nelly e Monica si guardavano fra di loro, e capirono attraverso i loro sguardi: fra quei due non c'era speranza; erano in contrasto fra di loro, odiandosi a morte. Erano una lotta continua, poiché erano innamorati tutti e due della stessa persona. Dopo una mezzoretta circa il dottore si presentò dinanzi ai genitori del paziente, per comunicargli che potevano fargli visita. Cosi insieme al dottore ,presero le scale fino al piano superiore e appena arrivarono davanti alla porta, con le mani tremanti, Jade aprì la porta. Era tale come se lo aspettava, stupenda ai suoi occhi:  trovandola così bella anche in quella tunica bianca; lo incantava tremendamente, i suoi teneri e candidi capelli biondi che le andavano a finire lungo il viso, desiderava in quell'attimo che quei suoi occhi che lo avevano colpito, dal primo momento che si sono posati su di lui si aprissero mostrandogli l'immenso oceano che si estendeva all'interno di essi. Castiel si avvicinò accanto al letto su cui giaceva il corpo immobile di lei, mentre prendeva la mano salda della ragazza, pronunciava delle parole dolci, Jade dentro di lui bruciò di gelosia, vedere quelle premure su di lei lo fece star male. 

Isabel:- Figlia mia ti vogliamo tutti; aspettiamo un segno da te, ti prego svegliati?-

Andrès:- Non torturarti amore mio, dobbiamo avere pazienza e pregare che possa andare tutto per il meglio.-

Isabel:- Come posso stare tranquilla se mia figlia è ridotta in questo stato!? per me è dura vederla così.-

Jade se ne stava lì in piedi, con la testa chinata, non ebbe più il coraggio di guardarla, era troppo doloroso per lui, gli venne una fitta al cuore nel vedere il suo avversario in amore, tenerla fra le mani e baciarla in quel modo sulla fronte, desiderava star al posto suo e piangere in modo spaventoso che mai e gridare al mondo intero che preferiva morire lui in quell'incidente e vederla sana e salva. Tenerla in vita era il suo desiderio più grande a costo di sacrificare la sua. Emilj correva rapidamente senza sosta, affinché non decise di fermarsi e chinarsi per il suolo dalla stanchezza che le procurava le gambe indolenzite, non riusciva a comprendere il luogo che ai suoi occhi si inquadrava dinanzi a lei , era tutto così cupo, non c'era nessuno tranne che lei , quella solitudine si fece sentire più frequentemente, lasciandola spiazzata e priva di forze ormai: ad un certo punto avvertiva una presenza da lontano, come se ci fosse una forma. Il suo nome venne udito perfettamente, era squillante,  e si chiedeva da dove proveniva quella voce, i suoi occhi poi vennero catturati da quella persona che si era posta di fronte a lei. Emilj alzò la testa per vedere di chi fosse quella voce magnifica. Non conosceva quei tratti del viso, ma aveva la strana sensazione di conoscerlo da tempo. La strana figura gli porse la mano per aiutarla ad alzarsi. Il cuore di lei incominciò a battere rapidamente, sentendosi premere le sue labbra contro di lui . Era un bacio casto ma dava un senso carezzevole e pieno di dolcezza. Appena lo vide girarsi e andarsene via, Emilj voleva sapere tutto di quello sconosciuto, e per quale motivo l'aveva baciata e di nuovo correva per raggiungerlo: ci riuscì e appena lo vide lui pronunciò una frase: "ti salverò io" con il sorriso sulle labbra. Non ebbe il tempo di sapere il suo nome che scomparve all'istante ,dove poi Emilj venne abbagliata da una luce soffocante.  Castiel si accorse che le mani della sua piccola Emilj si muovevano lentamente e che il rumore del respiro della bionda si fece sempre più regolare.

Castiel:- Emilj sta respirando?-

Nelly:- Guardate sta aprendo gli occhi! si sta svegliando.-

Isabel:- Bambina mia che bello; grazie a Dio è tornata fra di noi!-

Le palpebre si aprirono, facendo trasparire finalmente i suoi incantevoli occhi glauchi. Si sentiva subito pervasa da un dolore lancinante alla testa per poi dopo sparire subito.  Non riusciva ad orientarsi, in quale posto si trovava? e perché proprio nel letto? si sentiva in soggezione con tutti quegli occhi puntati su di lei; perché la guardavano in quel modo? Poi, la sua attenzione ricadde su quel ragazzo in piedi; dai capelli buffi di color verde, mentre i loro occhi si incrociarono l'uno sull'altro; il cuore di lei perse un battito, porporando le guance di un rosso intenso, Jade non riuscì a comprendere il motivo  per cui il suo amore era diventata rossa.

Nelly: -Amica mia ti sei svegliata finalmente!-

Castiel:- Piccola mia sei finalmente tra di noi!-

Monica:- Madre hai visto alla fine si è risolto per il meglio!- Emilj:- Non riesco a capire? * ancora fissando intensamente Jade; come se volesse una risposta da lui*

Isabel: -Ma come figlia mia; che non riesci a capire sono io tua madre?-

Emilj:- Mia madre? io sono sua figlia? come è possibileee... mi....a m..a..aa..dre io non riescooo... a r..icordarmiii più nientee.-

Castiel: -Piccola mia è impossibile, ti ricordi di me?-

Emilj: -t..tu. chi sei? non ricordo più niente.. C.chh..chi sono io?-

Monica:- Papà ha perso la memoria! non ricorda più niente di noi!- *piangendo*

Jade: * è un incubo questo! è solamente un incubo; è impossibile: dopo la meravigliosa sensazione che ho avuto quando mi ha vista con quegli occhi dopo il suo risveglio è stato stupendo , ma ancora non comprendo perché solamente me guardava e ha avuto quella reazione dopo avermi visto, e continua a fissarmi come se trovasse risposte in me*

Isabel:-Amore chiama il dottore!-

Andrès:- Sta arrivando amore. Finalmente dottore è arrivato! cosa è successo a nostra figlia?-

Dottore:- Mi dispiace ma dovete aspettare finché non finisca la diagnosi e sapremo cosa ha causato i danni. -

Andrès:- D'accordo aspetteremo finché non finiranno gli interventi.-

Dottore: -Appena finito mi seguirete e vi illustrerò tutto quanto.-

Monica:- Madre sono stanca di aspettare; quanto durerà questa cosa voglio sapere cosa è successo.-

Isabel: Amore non possiamo farci niente l'unico modo è aspettare con pazienza.

Jade:- Qui la pazienza ha un limite di tempo; si può sapere perché ci mettono tanto per farci sapere cos'abbia?-

Dalla stanza uscirono le infermiere e il dottore e appena ebbero il permesso, lo seguirono fino all'ufficio; i genitori del paziente si sedettero sulle comode poltrone insieme al dottore; mise la cartella clinica sulla scrivania e incominciò a parlare.

Dottore:- Per grossa fortuna la situazione è abbastanza simile a quella che; è scritta nella cartella clinica, che ha confermato che vostra figlia ha riportato un ematoma celebrare senza causarle fratture gravi e che è in fase di guarigione. Purtroppo c'è un particolare aver ricevuto quel grosso colpo alla testa vostra figlia ha perduto la memoria.-

Andrès: -Mi dica dottore riuscirà a ricordarsi ogni cosa?-

Dottore: -Purtroppo non so cosa dirle, se la perdita di vostra figlia sarà  permanente o temporanea, questo dipende tutto da lei.-

Isabel:- Come riusciamo a fargliela tornare, dottore?-

Dottore:- Ora i suoi ricordi sono come racchiusi in un cofanetto, nascosti da qualche parte chissà dove; e quindi è come se lei fosse rinata in una nuova vita; e deve ripartire da capo. L'unico consiglio che posso darvi è quello di far ricordare piano piano il passato, perché può essere un grave danno se viene sforzata troppo. Dovete con cautela farle vedere ogni posto a lei più caro, così da poter ricordare qualcosa, ma non cercate di sforzarla troppo lasciatela libera di fare ciò che vuole.-

Andrès:- Grazie mille dottore, la ringraziamo di cuore.-

Dottore: -Si figuri adesso potete andarla a visitare.-

Lo sguardo rivolto sopra il cielo era così vuoto e privo di vita, Emilj si sentiva l'animo vuoto, come se per lei non esisteva un ricordo che le faceva rimembrare il suo passato; ma niente non riusciva, si chiedeva quale era il suo nome; che posto aveva in questa vita; da dove veniva; e chi erano tutte quelle persone che poco prima le avevano accennato quelle parole che lei non comprendeva chiaramente, la cosa fantastica al suo risveglio è rispecchiarsi nei occhi di quel ragazzo dal viso angelico, rivederlo di nuovo dopo il suo sogno che non finiva mai era una speranza che aveva di vivere. Non sapeva il perché dell'interesse che trasmetteva per lei, era strano ma era sicura che lui per lei l'avrebbe aiutata a ricordare il suo passato remoto. Quella frase ancora rimbombava nella sua mente: "io ti salverò". I suoi pensieri si spensero dopo che dalla porta vi entrò proprio la persona che un momento fa si era addentrato nei suoi riflessioni tormentosi. Un caldo sorriso avvolse il cuore docile di Jade avvampandolo terribilmente.

Emilj:- Sei tu? pensavo che non tornassi più.-

Jade:- T....t..tu mi riconosci? -

Emilj: -Certo che ti riconosco! tu sei il ragazzo dei miei sogni!-

Jade:- Il ragazzo dei tuoi sogni?- *perplesso*

Emilj:- Ti salverò, hai detto! ero nell'oscurità più profonda e dopo avermi baciata e aver pronunciato quella parola, mi hai riportato alla luce, per poi svegliarmi e ritrovarmi i tuoi occhi posati sui miei.-

Jade: -Io non riesco ancora a capire.-

Emilj: -Si ! sei il ragazzo del mio sogno, che mi hai baciato e mi ha pronunciato quelle tre piccole parole, che ancora mi riempiono il cuore di gioia.-

Jade: * ecco perché guardava me! perché si ricorda della persona che sicuramente mi assomiglia nel sogno, ed io che mi ero illuso che si ricordasse di me... amore mio darei la vita per farti ritornare la memoria e dirti che ti amo* -Tu ti stai sbagliando con qualcun'altro.-

Emilj: No non mi sbaglio, sei perfettamente tu, con quei lineamenti con quelle labbra, con quegli occhi sei tu il ragazzo del mio sogno, e desidero fare una cosa se me lo permetti!-

Jade:- Cos................-

Neanche il tempo di fargli finire la frase che Emilj si era impossessata delle sue labbra; se le ricordava perfettamente identiche al sogno. Gli occhi di Jade sgranarono dalla sorpresa, non se lo aspettava un comportamento del genere da parte di lei, anche se non le dispiaceva.

Emilj:- Avevo ragione è proprio come me lo ricordavo!-

Jade: * rimasto di sasso dopo quell'affermazione*

Isabel:- Amore, ma che è successo, siete tutte e due rossi sul viso!-

Jade:- Non è successo niente signora, io adesso è meglio che me ne vado.-

Emilj: -Come te ne vai di già, mi lasci da sola?-

Jade:- Non sei da sola piccola, ci sono accanto a te persone che ti vogliono bene.-

Emilj:- Ma io ho bisogno di te, io mi fido solo di te e di nessun' altro; non lasciarmi come hai già fatto. Non so neanche chi sei veramente vorrei sapere tutto di te.-

Jade:- Ci sarà il tempo al tempo, non scapperò promesso; ti starò vicino, ma adesso è meglio che te stai con le persone più vicine.-

Emilj:- Quando potrò rivederti?-

Jade:- Presto mi rivedrai, tranquilla.-

 Emilj lo lasciò di nuovo senza fiato, e mentre lo abbracciava fortemente gli trasmetteva tutto l'interesse che aveva lei in lui . Non voleva lasciarlo e rimanere sola con quelle persone che non conosceva; voleva solamente lui, ma la speranza e la promessa che lui ha dato nel vederlo di nuovo le rincuorava il cuor suo.

Isabel:- Amore, il dottore ci ha acconsentito di farti tornare a casa! così potrai riposarti meglio.-

Emilj:- I......i...io non voglio! ho bisogno di stare con lui.-

Andrès:- Di chi sta parlando nostra figlia?-

Isabel: -Credo che si riferisca a quel ragazzo!-

Monica:- A Jade, mamma, si sta riferendo! anche se ha perso la memoria continua ad essere molto importante.-

Emilj: * Il suo nome è Jade; che cosa splendida pronunciare il suo nome, mi trasmette una sensazione di quiete.*

Castiel: * Non è possibile, questa non è la Emilj che conosco, non potrebbe mai interessargli una persona del genere, devo cercare di fargli cambiare idea, e farle ricordare che lei ama solo me. *

Nelly:- Perdonatemi se vi disturbo, ma io devo scappare! volevo rimanere per stare accanto alla mia amica.-

Monica: -Tranquilla Nelly vai pure; sai tanto dove abitiamo e quando vuoi vieni a farci visita, sei sempre la benvenuta.-

Nelly: Ok! grazie mille! allora a presto. E tu Emilj non farmi prendere i colpi che ne ho avuti troppi con te; per tutte le volte che ti sono venuta incontro e restata accanto. -

Emilj: ................................

Isabel: -Prendiamo tutte le cose di nostra figlia e portiamola a casa.-

Emilj: *riferendosi a Monica*- Posso sapere chi era quella ragazza? e perchè mi parlava in quel modo? Quale posto occupa lei nella mia vita?-

Monica:- Posso dirti che lei è stata la tua ancora di salvezza; e siete diventate ottime amiche appena subito conosciute.-

Emilj:- Non riesco a ricordarmi! mi sento come se fossi stata svuotata.-

Monica: -Tranquilla, piano piano le cose torneranno al loro posto.-

Aveva una strana impressione, come il presentimento dentro di se che nella sua vita precedente loro tre erano legate da un filo rosso del destino , ma invisibile ad occhio per non distruggere il legame creatosi. Spinta da un impulso, abbracciò quell'insolita ragazza conosciuta da poco; sapendo che lei era uno dei suoi preziosi puzzle della memoria perduta.

Nelly camminava lentamente lungo le vie della città, alzando la sciarpa calda, per coprirsi bene le labbra, non facendole screpolare ulteriormente dal freddo; mancava davvero pochissimo, le porte del Natale si stavano ormai aprendo, vedere uscire le persone fuori dai negozi per preparare gli addobbi di natale sulle vetrine: è un qualcosa di straordinario che rendeva l'animo di Nelly un qualcosa di confortevole e di gioia. Sentirsi stringersi ed infondere l'un l'altro in modo improvviso rende tutto unico e indescrivibile, e capire che la persona che riceva il gesto capisce di essere più vicino di quanto pensasse e di condividere con l'altro la parte di se.

Nelly-: Amore è stato il gesto di accoglienza più bello del mondo.-

Lysandre:- Mi piace intensamente quando mi chiami così.-

Nelly:- Amore vorrei farmi sempre racchiudere così come adesso; in quest'unico abbraccio, che mi trasmette ogni tipo di cosa.-

Lysandre:- Io se potessi, fermerei in questo momento il tempo, e coccolarti e pronunciarti parole dolci.-

Nelly: -Amore ti batte forte il cuore! per caso hai corso per venire all'appuntamento?-

Lysandre:- Sono venuto in fretta possibile per non farti attendere oltre, ma non è questo il motivo per cui mi batte!-

Nelly:- Se non è questo il motivo quale è?-

Lysandre:-Sei tu il motivo per cui mi batte; non senti come vuole uscire fuori dal mio petto ed unirsi al tuo come un solo cuore, è innamorato di te, è stato troppo a lungo solo e adesso che è vivo grazie a te vuole averti accanto per sempre.-

Nelly rimase impietrita da questa dichiarazione improvvisa del suo ragazzo; come può scatenargli un'emozione senza sosta dopo aver udito con le sue orecchie quelle parole. Poteva dar luce a tutto l'amore che da tempo ormai si era velato nel buio, riportandolo in superficie da un semplice gesto chiamato: "Bacio". Un bacio a fior di labbra scatenando ai due batticuori a non finire. Ci cercavano con la lingue, bramandosi a vicenda finché dovettero prendere aria.

Lysandre:- Ti amo principessa mia.-

Nelly:- Ripetimelo ti prego!-

Lysandre: Ti amo principessa mia.

Nelly: -Per me è una musica melodica che vibra nell'anima, ogni qualvolta che sento pronunciare queste parole.-

Lysandre:- E tu Amore potrai amare davvero una persona che a saputo solo farti del male?-

Nelly:- Non pensiamo più al passato amore, ciò che è stato è stato, adesso siamo solo io e te; Ti amo Lysandre.-

Si presero per mano e con il cuore che scoppiava a mille dalla gioia, camminarono sul marciapiede; con il pensiero felice di essere vicino l'uno accanto all'altro. Si fermarono in una vetrina dove erano posti i vestiti da sposa; Nelly era estremamente colpita da quel vestito; aveva la gonna tradizionalmente principesca di seta color bianco; il corpetto, senza spalline, coperto dagli inserti con pendendo sul davanti, sulla gonna trasparirono benissimo le ricamature, desiderava poterlo indossare un giorno; Lysandre capì subito i pensieri che occuparono la mente della sua ragazza, e mentre la guardava gli regalò un splendido sorriso per poi essere contraccambiato. L'attenzione di Nelly viene poi catturata da un grande cartellone pubblicitario posto su un edificio; sgrano gli occhi per la sorpresa, vide proiettato sopra al cartello un ragazzo della sua stessa età, dai capelli lisci come la seta di color nero come la pece; non credeva che poteva essere lui, quel ragazzo che conosceva diventato famoso.

Lysandre:- Amore, come mai ti sei fermata? hai visto qualcosa?-

Nelly-: C.....c....cosa, scusami amore ero assorta nei pensieri.-

Lysandre:- Stai bene, vuoi che ti riaccompagni a casa?-

Nelly: -No amore, voglio stare con te! -

Lysandre: -Ti riaccompagno tu non stai bene, e non insistere.-

Nelly:- D'accordo non insisto, forse è meglio, non mi sento bene; credo che ho bisogno di riposarmi con tutte le cose che sono successe.-

Si salutarono con un bacio lunghissimo; dovette lasciarla andare e prima di girarsi e andare per la sua strada, voleva essere sicuro che entrasse in casa. Nelly chiuse la porta alle spalle e si trovò poco 2 minuti sua madre.

Franca:- Figlia mia, come mai sei rincasata a quest'ora?-

Nelly:- Sono appena stata da Emilj all'ospedale- * sorvoliamo il dettaglio di Lysandre*

Franca:- Ti vedo un po’ pallida, per caso non ti senti bene?-

Nelly:- No madre, mi sento bene, adesso esco che mi vado a prendere una boccata d'aria.-

Franca:- Ma sei appena tornata! a che ora torni per cena?-

Nelly: -Non tardi mamma; mi faccio un giro in bicicletta e torno subito a casa.-

 Uscendo dalla porta di casa, entrò in garage per prendere la bicicletta; montata in sella pedalò lungo le vie del quartiere per poi dirigersi verso il mare. Almeno lì poteva stare da sola e riflettere senza nessuno che poteva interferire. Il mare era il suo posto preferito, che la rendeva tranquilla e serena. Con la testa fra le nuvole, si accorse che stava per scontrarsi con un passante e per un pelo riuscì a non sfiorarlo, ma nel momento che il manubrio si girò malamente cadde a terra.

?:- Ti sei fatta male? devi stare attenta la prossima volta e guidare bene la tua bicicletta?-

Nelly:- Mi dispiace sono sbadata, non so dove avevo la testa.-

?:- N.......N..nelly sei proprio tu?-

Nelly:- Come conosci il mio nome?-

Il ragazzo si tolse il cappuccio nero per far uscire allo scoperto il suo viso, tenuto nascosto dagli occhiali neri e dal cappuccio. Impallidì dalla presenza di quella persona che ormai era diventato adulto; aveva avuto una notevole cambiamento fisico; era davvero bello da mozzare il fiato, ma cosa stava pensando si chiedeva tortuosamente tra i pensieri; lei era innamorata di Lysandre.

Nelly:- Armin sei tu?-

Armin: -Secondo te chi può essere, abbassa la voce sennò mi scoprono.-

Nelly: -Chi ti deve scoprire?-

Armin: -I paparazzi, mi stanno alle costole ogni santo giorno, ogni santo minuto, non ne posso più.-

Nelly:- Questo è la punizione quando uno diventa famoso.- *ridendo*

Armin:- Non c'è da scherzare, voglio vederti al mio posto!-

Nelly:- Non voglio immaginarmelo,  è una cosa che non mi interessa.-

Armin:- Non sei cambiata per niente, sempre la stessa.-

Nelly:- Anche tu caratterialmente sei lo stesso; ma fisicamente sei diventato bellissimo.-

Armin: * rosso come un pomodoro*- modestamente sono bellissimo.-

Nelly:- Il solito che se la tira.-

Armin: -ahahahahhahahah....... Mi sei mancata terribilmente, e tutto questo tempo che è trascorso senza vederci sei diventata una ragazza stupenda.-

Nelly: .................................

Le prese la mano e la mise sul suo petto; Nelly percepiva come il battito del suo vecchio amico  aumentava freneticamente, e osservò più tardi che le mani di lui le cingevano la vita per poi subito all'istante racchiuderla in un abbraccio profondo; cercava divincolarsi e alla fine ci riuscì e scappo confusa più che mai, e pregava  che il suo cuore  si arrestasse di battere così incessantemente.

 Nella grande camera da letto Emilj era coccolata beatamente sul morbido cuscino; ancora era confusa sul come comportarsi in quella sua nuova vita, e voleva risolvere e scoprire le risposte alle sue domande, osservava quella buffa stanza decorata e con lo sguardo cercava qualche oggetto per riuscire a riconoscere e ricordare qualcosa sul suo passato; ma niente da fare. Nella mente si fece spazio solo lui; gli aveva promesso che sarebbe tornato da lei, e aveva fiducia nella sua parola data, ma non poteva far niente alla malinconia che in quel istante si era fatto spazio; facendola distendere sul letto e piangere con foga su quel cuscino bianco. Gli mancava terribilmente. Dalla stanza entrò Castiel, stupendola per la sua presenza.

Castiel:- Ciao piccola! sono venuto a vedere se stavi bene.-

Emilj:- Ciao i...o non so quale è il tuo nome?-

Castiel: -Non ti ricordi proprio niente di me, mi chiamo Castiel.-

Emilj:- E' un nome insolito, ma è bellissimo!- * sorridendogli*

Castiel:- Sei tu bellissima quando sorridi in quel modo.-

Emilj:- Gr.......grazie; posso chiederti una cosa?-

Castiel: -Dimmi pure?-

Emilj:- Potrei chiederti come fai a conoscermi e cosa ero io per te?-

Castiel:- Una domanda che ha mille risposte; ti conosco da molto tempo oramai, siamo stati insieme fin da piccoli; ed ero innamorato di te e tutt'ora lo sono.-

Emilj:- Inn...nnamorato di me? quindi lo ero anche io? -

Castiel:- Si eri innamorata anche tu piccola mia! e lo eri anche prima di perdere la memoria!-

Emilj:- Quindi stavamo insieme?-

Castiel: S......

La porta si aprì di scatto; e la bionda fu sorpresa e felice all'impatto di vedere sulla soia della stanza Jade; ma poi il sorriso si spense subito dopo averlo visto fuggire via. Si alzò di scatto levandosi di dosso le coperte e scese scalza per le scale a chiocciola fino a raggiungerlo alla porta, fermandolo con le mani. Jade si divincolo dalla presa con forza, e nell'impatto in cui si sciolse la presa; nella mente annebbiata  di lei  in modo brusco tornarono rapidamente immagini sfogate; Come dei pezzi di un puzzle che tentano di sovrapporsi per completarlo. la visuale delle immagini si fecero  sempre più nitide.

*Flashback*

Emilj:- Jade? Dove vai? Hai sentito cosa ti ho detto? -

Jade:- Non mi toccare! Va dal tuo ragazzo. -

Con forza  strappò  quella presa, facendola terrorizzare di quell’atto; cosa aveva causato quello strano comportamento? forse era geloso di Castiel.

Jade:- Io vado, non voglio stare per nulla al mondo in questo posto, ti saluto. -

Emilj:- Ti prego non andartene Jade, perché ti comporti così?-

Jade: *arrabbiato*- COME Mi DEVO COMPORTARE? TU NON CAPIRAI MAI NIENTE. -

Emilj: - Cosa dovrei capire? Scusami. -

Jade:- Hai visto? Sei troppo ceca per capirlo. -

*fine flashback*

  Come il calar delle tenebre; dopo che il sole tramonta all'orizzonte, le immagine scompaiono nel buio totale; mentre la mente  si spegneva; come la batteria scarica del cellulare spegnendosi totalmente . In un colpo un tremendo capogiro fece svenire brutalmente scagliandola tra le braccia accoglienti. Considerava appropriate quelle parole che prima non riusciva a cogliere e adesso intuiva benissimo il motivo dell'importanza che avevano per lei.

Jade: " io ti salverò".
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Dolce Flirt / Vai alla pagina dell'autore: chocolarune