Fin dal primo istante in cui aveva visto Claire, Alexia aveva provato per lei grande antipatia.
Connor viveva nel bosco e di tanto in tanto faceva ritorno all'orfanotrofio dove era cresciuto, con lui l'inseparabile lupo.
Alexia era sempre felice di rivederlo e si dispiaceva, in fondo al cuore, che vivesse da solo. Così aveva preso l'abitudine di portargli pranzetti da lei cucinati e, con questa scusa, fargli compagnia.
Quel giorno però ebbe una brutta sorpresa: Connor non era solo. Con lei c'era questa ragazza, Claire. Aveva carpito il nome dai discorsi che facevano. Era una ragazza molto raffinata, carina e, a giudicare dal potere che possedeva,  doveva essere anche lei magica  come il druido. La aveva osservata a lungo e non le sfuggì neppure come Connor la guardava quando usava i poteri magici e lui la correggeva nell'utilizzo.
Già, Alexia sapeva che Connor fosse un druido e lo aveva accettato così com'era. Un ragazzo dai poteri speciali, indurito dalla vita ma dal buon cuore, in fondo.
La ragazza stava per girare i tacchi quando non fu il lupo ad accorgersi di lei. Connor la chiamò ma Alexia volle evitare di farsi vedere in faccia, sapeva benissimo di avere un'espressione contrariata, se non arrabbiata.
-Devo andare, Connor, ci vediamo domani - rispose senza voltarsi.
Connor non seppe che pensare da quella reazione, Alexia si era già dileguata ma in cuor suo era già distrutta. Come aveva potuto solo pensare che tra di loro potesse nascere qualcosa di più che una innocua amicizia? Aveva dato per scontato che il suo migliore amico non volesse avere compagnia (tranne che la sua) ma si sbagliava! Inoltre, come poteva lei confrontarsi con quella ragazza? Era bella, aggraziata, sinuosa e con le curve al posto giusto. Alexia era tutto l'opposto. Scoppiò in lacrime. Sapeva benissimo che Connor non l'avrebbe mai scelta. Eppure, voleva Connor solo per sé.