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Autore: Larrystattoos    12/08/2013    2 recensioni
Un giro sullo skateboard. Una caduta. Un bambino molto apprensivo. E un medico molto carino..
(It's Nouis)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'AU!Niam/Zarry/Lilo/Nouis/Lirry Fest'
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One Shot scritta per l'iniziativa “AU!Niam/Zarry/Lilo/Nouis/Lirry Fest.” del gruppo Wanki!Fic





É una giornata come tante nel parco di Doncaster. I bambini giocano a pallone o vanno sulle altalene, sorvegliati dai genitori; e i ragazzi più grandi fumano seduti sulle panchine. Un ragazzo di circa 18 anni chiamato Niall va sullo skateboard. Sta sfrecciando lungo una stradina quando non vede un masso e vi va sopra con le ruote, cadendo rovinosamente. Un bambino dai capelli rossi gli si avvicina. -Ciao!- dice con voce squillante. -Ti sei fatto male?- chiede rattristandosi.
Il ragazzo sorride. -Non molto.- si alza ma un forte giramento di testa lo costringe ad appoggiarsi al palo lì vicino.
-Stai bene?- chiede preoccupato il bambino che, nota Niall, ha dei bellissimi occhi azzurri.
-Abbastanza, non preoccuparti piccolo.- risponde, ma la sua voce suona fin troppo flebile.
-Aspetta, chiamo papà!- e il bambino corre verso un uomo chiamandolo. -Papà, vieni, c'é un ragazzo che sta male!- Dice indicando Niall.
L'uomo si gira e subito Niall nota che é poco più di un ragazzo. Capelli color del grano e occhi che anche in lontananza nota azzurri, il ragazzo si avvicina a Niall, che nel frattempo si era seduto a terra, preso dai capogiri. -Ehi, ma stai sanguinando!- nota l'uomo, mentre lo prende di peso, portandolo fino alla sua auto.
Arrivato lì si toglie la maglia e gliela lega stretta sulla testa, mentre lo rassicura. -Sta' tranquillo, andiamo a casa mia, sono un medico.-
Niall annuisce debolmente, mentre l'altro mette in moto e sfreccia lungo la strada. Il bambino, nel frattempo, gli parla. -Comunque io sono Nate, ho 4 anni. Vivo solo con papà perché..-
-Basta Nate!- lo interrompe il padre. -Il ragazzo ha mal di testa.- poi continua: -Io sono Louis. Comunque siamo arrivati.- e ferma la macchina di fronte una piccola villetta.
-Aspetta, ti prendo io.- e scende velocemente per poi arrivare dall'altro e riprenderlo in braccio, lasciando a Nate l’arduo compito di aprire la porta.
Una volta entrati, Louis deposita Niall su un divano e va a prendere la cassetta del pronto soccorso. Tornato, toglie la maglietta dalla sua fronte e pulisce il sangue incrostato, osservando preoccupato il taglio sul sopracciglio. -Dovrò ricucirlo.- constata. Osservando il timore mal celato dell'altro ragazzo, Louis sorride. -Tranquillo, non ti farà molto male.-
E’ancora perplesso, Niall, ma annuisce ugualmente. Per uno strano motivo, si fida di quel giovane.
Louis prende garze e acqua ossigenata e inizia a disinfettare la ferita. Subito un bruciore si irradia nel corpo di Niall, che, istintivamente, si allontana.
Louis sorride e, per Niall, sembra rischiarare la stanza da quanto è luminoso.
-Lo so, brucia un po’, ma è necessario. Ancora pochi minuti e avrò finito.- dice per poi riavvicinarsi al volto del biondino. Da così vicino Niall può osservare bene Louis. Non avrà più di una ventina d’anni, i suoi tratti sono delicati ma allo stesso tempo squadrati, con un filo di barba a delineare il mento. Il naso all’insù è adorabile, per non parlare degli occhi. Visti da vicino sono così azzurri, così.. belli ed espressivi..
Perso nella sua contemplazione, non si è accorto che Louis ha preso ago e filo. Ritorna in sé solo quando sente qualcosa perforargli la pelle e gli sfugge un gemito di dolore.
-Scusami.- dice un po’ apprensivo Louis, senza tuttavia smettere di ricucirlo. –Ma devo farlo. Stringi i denti per altri due minuti.-
Niall emette un mugugno come risposta affermativa e cerca di non gemere di dolore. Per fortuna quella tortura finisce presto e Louis gli allunga un antidolorifico con un bicchiere d’acqua.
-Prendilo.- gli dice. –Ti sentirai meglio. E, se vuoi riposare un po’, ti porto nella camera degli ospiti. Tranquillo, mi assicurerò che Nate non venga a disturbarti.-
Niall sorride e risponde. –Se non è un disturbo, mi farebbe davvero comodo.-
Louis gli sorride in risposta. –Nessun disturbo. Dai, vieni con me.-
Mentre lo conduce per le scale, arriva Nate. –Ehi, vuoi giocare con me con le macchinine?-
E’ Louis a rispondere. –Ora il ragazzo deve riposare, va bene?-
Nate abbassa la testa, un po’ deluso, ma annuisce. Niall allora gli si avvicina e gli sorride. –Ora mi riposo un po’, quando mi sveglio giochiamo insieme, d’accordo?-
Il bambino gli butta le braccia al collo. –Si si si!- urla, provocando spiacevoli fitte al capo di Niall.
-Ora lo porto a riposare, dai vieni.- dice Louis, mentre l’altro lo segue fino ad arrivare ad una porta.
-Puoi riposarti qui.- gli dice aprendola.
-Grazie mille.- sorride Niall, ma prima di entrare l’altro lo ferma.
-Un’ultima cosa, come ti chiami?-
-Oh, che sbadato, sono Niall.- dice, passandoci una mano tra i capelli ma trovandosi con del sangue secco tra le dita. –Ehm, Louis, credo di dover fare una doccia. Sai, non vorrei sporcare nulla.- dice, mostrandogli la mano a mo’ di scusa.
-Oh certo Niall, di qua.- e lo scorta in bagno.
-Ti porto un paio di miei boxer e dei miei vestiti, dovrebbero andarti.-
Il biondino lo ringrazia di nuovo e, una volta che gli ha portato tutto, si butta sotto la doccia, dopodiché va in camera. Non appena tocca il letto, cade addormentato.
 
Viene svegliato da un peso sullo stomaco. Apre gli occhi e trova Nate che gli saltella addosso che dice: -Ti fermi a cena da noi? Dai ti prego, così dopo giochiamo!-
Niall sorride. –Se tuo padre è d’accordo, okay.-
Nate ride. –Ha già detto di si, quindi rimani?-
-Si piccolo.-
-Siiiii.- e lo abbraccia. Il ragazzo, un po’ spiazzato, ricambia l’abbraccio.
Scendono in cucina e trovano già apparecchiato per tre. Mangiano gli ottimi cibi preparati da Louis e, mentre lui sparecchia, Niall e Nate giocano con le macchinine in salotto. Stanno facendo una gara quando Niall nota Louis che li fissa appoggiato allo stipite della porta, un sorriso dolce stampato in viso. Il biondino gli sorride e Louis arrossisce, colto in flagrante, prima di ritornare in cucina.
Giocano per altri dieci minuti, prima che Nate inizi ad essere stanco. Niall allora lo prende in braccio, facendogli posare il capo sulla sua spalla; per portarlo da lui. Nel breve tragitto dal salotto alla cucina, Nate si è addormentato.  Louis lo porta in camera e poi riscende dal suo ospite.
-Dovrei andare.- dice il biondino dopo un po', un po' triste.
-Se vuoi rimanere stanotte, puoi. Per me non c’è problema.-
-Sicuro?- chiede Niall, indeciso sul da farsi.
-Certo!- sorride Louis.
-Allora rimango.- sorride a sua volta Niall.
Si siedono sul divano a parlare.
-Quanti anni hai, Louis?-
-Ventitrè. Tu?-
-Diciannove. Non sei un po’ troppo giovane per avere un figlio?- chiede Niall, leggermente perplesso.
-Beh si è vero. L’ho avuto alla tua età. Non era programmato, ma la mia ex è rimasta incinta e non ha voluto saperne di lui. Voleva abortire, ma non gliel’ho permesso. Gli ho detto che mi sarei preso io cura di lui se lei non lo voleva e così è stato. E sono felice di averglielo detto. Tenere Nate è stata la decisione più giusta della mia vita.-
Niall lo osserva perplesso. –E’ stato un bellissimo gesto, ma ora hai grandi responsabilità e devi affrontarle da solo.-
Louis sospira. –Si, a volte è difficile, ma rifarei la stessa scelta mille volte. Nate è il mio faro nell’oscurità.-
-Ti ammiro molto Louis, non so se sarei in grado di fare lo stesso.-
Louis sorride e non risponde.
Rimangono per un po’ in silenzio, persi nei loro pensieri, fino a che Louis dice: -Sarai stanco. Dai andiamo a dormire.-
Niall si limita ad annuire e insieme salgono le scale.
-Notte.- sussurra il maggiore una volta arrivato davanti alla sua porta.
-Buonanotte.- risponde Niall.
 
Per le successive tre settimane, Louis e Niall mantengono i contatti. Nate ormai si è affezionatissimo al ragazzo e lo stesso si può dire del biondo.
E’ Sabato sera a casa Tomlinson. Nate sta dormendo in braccio a Niall, che lo culla cantandogli una ninnananna. Louis è appena tornato dal turno all’ospedale e sta osservando Nate e quello che è diventato il suo migliore amico con sguardo rapito, mentre allunga un braccio per accarezzare la guancia di suo figlio.
-Si è appena addormentato.- mormora Niall, continuando a cullarlo. –Lo porto in camera.-
-Vengo con te.- sussurra di rimando Louis, per poi salire con lui fino alla camera del bambino.
Niall lo poggia delicatamente sul lettino e gli rimbocca le coperte, scoccandogli un bacio sulla fronte. Dopo si avvicina a Louis e insieme osservano quella meraviglia dormire tranquilla.
-Sarai un ottimo padre.- dice Louis.
Niall sorride. –Sono troppo giovane, ma spero di esserlo a tempo debito.-
Louis gli sorride. –E lo sarai.- Gli volta la testa verso di lui e lo bacia a fior di labbra.
Quando si staccano: -Magari non sono troppo giovane per lui.- mormora Niall, facendo unire di nuovo le loro labbra.
E in quel momento a loro non importa di essere troppo giovani, non importa di avere un bambino a carico. Ciò che importa è sentirsi amati e avere finalmente qualcuno su cui fare affidamento per tutto. 
  
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