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Autore: Mandie    12/08/2013    1 recensioni
Una piccola papera incompresa...che forse non ha ben capito l'utilizzo delle lozioni per capelli!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta una piccola papera che faceva educazione fisica. Ma, mentre i suoi compagni erano tutti alti, umani, e potevano giocare tranquillamente a basket, la piccola papera doveva accontentarsi di fare canestro dentro al cestino con le albicocche, ma a volte nemmeno quello accettava di farsi tirare la frutta.

Un bel giorno la papera si svegliò e subito dopo inciampò, sbattendo il muso sullo specchio. Si rese immediatamente conto che stava perdendo il pelo: cosa stava diventando?, si chiese preoccupata. Solo dopo qualche occhiata, la piccola papera imbecille si rese conto che lei il pelo non lo aveva proprio.

Incominciò a sbraitare contro la sua immagine riflessa nello specchio, ma ad un certo punto decise di andare al supermercato a comprare la lozione che potesse farle crescere davvero il pelo come a tutti gli altri animali, in modo che potesse attutire le sue innumerevoli cadute.

Mentre vi si recava, la povera papera inciampò molte volte, facendosi sempre male al becco. Doveva fare presto, doveva assolutamente farsi crescere il pelo.

Il commesso del negozio si chiamava Franco Commesso Magazzino, chiamato dagli amici Carmine, un tizio con i baffi molto strano ed invisibile. Inizialmente, non vedendo nessuno dietro al bancone, la piccola papera temette di essere costretta a rubare la lozione, ma poi vide un paio di baffi che vagavano in libertà, come se non avessero un padrone e capì di non poterla rubare, o Carmine l’avrebbe inseguita e denunciata.

La papera comprò la lozione ed uscì dal negozio, con gli occhi pieni di speranza. Il commesso Carmine se la rideva sotto ai baffi (!).

Una volta a casa, la piccola papera si cosparse di lozione ed andò a dormire, sperando di svegliarsi il giorno dopo finalmente con il pelo.

Un miracolo! Un semplice miracolo era accaduto quella notte. La piccola papera ora aveva il pelo, sembrava un cucciolo di leone sottosviluppato con il becco, da tanto pelo le era cresciuto in testa.

Ora la piccola papera poteva andare in giro a testa alta, perché finalmente assomigliava a tutte le altre creature, compresi i suoi compagni di classe.

Quello che non aveva previsto, però, era il continuo sbattere il becco contro i pali…

  
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