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Autore: _Mars_    06/10/2004    1 recensioni
In fondo lui voleva solo rimanere solo con lei.. ma come sempre i mille antagonisti non l'hanno permesso. Leave us Alone è la storia di un ragazzo e una ragazza, di Ranma e Akane.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Parte II°
L’arrivo.

Ormai è da un'ora e mezza che siamo in viaggio. Tra non molto saremo arrivati a destinazione. Si, lo so cosa volete sapere. Che cosa sta succedendo, dove stiamo andando... Ebbene, qualche giorno fa mentre mi allenavo con mio padre nel grande cortile del dojo, ho ascoltato involontariamente la conversazione di delle tre sorelle Tendo. O meglio ho intercettato qualche parola qua è là. Erano sedute sul bordo del palquette a godersi il sole di fine estate, sorseggiando un tè freddo. Kasumi stava parlando di una loro vecchia abitudine ormai chiusa da tempo in qualche cassetto dei loro ricordi legati alla defunta madre. Per dir la verità non ci capii molto ma quanto bastava per farmi venire una ideona. Kasumi aveva più volte nominato la parola 'muschio'. Aveva accennato ad una casetta in mezzo ai boschi. A quelle parole non potei non notare lo sguardo di Akane illuminarsi, come se dalla bocca della sorrella maggiore fosse colato oro. Naturalmente grazie a questa mia stupida distrazione, quel fetente di mio padre ha potuto colpirmi e farmi precipitare come un sasso, nel laghetto sottostante. Uscendo dal laghetto sottoforma di ragazza non ho potuto non arrabbiarmi. Così mi sono messo a gridare come un pazzo ricorrendo mio padre minacciando di ucciderlo. Non riuscendo più a capirsi fra di loro le tre si sono alzate e sono sparite dentro la casa, prima che io potessi capire di cosa stessero parlando. Naturalmente anche di questo incolpai mio padre. Riprendendo così a combattere con lui più furioso di prima. Fortunatamente alla sera, mentre stavo andando in camera mia, le voci di Kasumi e Nabiki attirarono la mia attenzione. Mi portai così, davanti alla camera della maggiore delle due. La porta era socchiusa. Rimasi lì ad origliare per capire di cosa parlassero. Sentì Nabiki chiedere conferma alla sorella su una qualche località dove era situata una certa casa del muschio. A quelle parole sulla mia testa comparvero una cinquantina di punti interrogativi. Mi sporsi per ascoltare meglio ma nel farlo persi l'equilibrio e andai a sbattere contro la porta facendola chiudere in un assordante SBAM. Preso dal panico più totale rimasi per qualche secondo di troppo, davanti a quella porta praticamente immobile. Quando capii che entrambe si stavano avvicinando alla porta, ripresi il controllo di me stesso. Mi voltai e cominciai a correre verso la mia stanza. Ma neanche dopo tre passi la voce tagliente di Nabiki mi raggiunse fermandomi all'istante. "Saotome... Se Akane sapesse che spii le sue sorelle non immagino cosa potrebbe pensare..." Aaarrrgh... se ripenso al modo in cui la detto mi vengono ancora i brividi. Mi volsi verso di lei balbettando che non me ne importava nulla di quello che Akane avrebbe potuto pensare. Senza più dire alcuna parola Nabiki camminò in direzione della camera di Akane. Era andata a letto presto quella sera. Molto probabilmente stava già dormendo. La strozzina della famiglia stava per aprire la porta senza bussare. Segno che in qualunque caso sarebbe entrata per dire alla cara sorellina del mio comportamento bizzarro. La voce uscì fuori dai miei polmoni senza che io me ne accorgessi.. "No!" Vidi Nabiki guardarmi stupefatta. "C-cioè... e-ecco.. sta sta dormendo... perché svegliarla... diglielo domani.." Ecco quello che riuscii a dire. La ragazza mi guardò con uno dei suoi soliti sorrisetti maliziosi. Non preannunciava nulla di buono. "Ranma.. Se vuoi posso non dirglielo.." Rimasi allibito.. davvero non gliel'avrebbe detto?? Anche lei poteva avere un cuore?? No. Dalle sue labbra potevano anche uscire parole leggermente nascoste da un velo dolce. Ma il suo sguardo.. Il suo sguardo era decisamente freddo e calcolatore. Senza che aprissi bocca per darle risposta e rendermi nuovamente ridicolo, lei mostrò la vera natura di quella falsa frase appena detta. "Naturalmente ti costerà 2000 Yen." E figuriamoci. Come ho potuto pensare anche solo per un attimo .. "Nabiki.. !!" la mia voce sprizzava rabbia e sdegno. "Sono mortificata caro cognatino.. Ma il silenzio ha un prezzo!! Eh, eh, eh.." Non feci in tempo a controbattere. Una voce calma e dolce richiamò l'attenzione mia e di quell'assetata di soldi. Era Kasumi. Non so se fosse rimasta in disparte per divertirsi anche lei alle mie spalle. Francamente non mi interessa. La ringrazio però di avermi salvato in extremis. Grazie a lei non ho dovuto dare neanche un centesimo a quella vipera. Dopo aver rimproverato la sorella, la maggiore mi esortò ad entrare in camera. Così mi ci ritrovai. Circondato da un angelo e un diavolo. Kasumi mi chiese molto cortesemente che cosa ci facessi dietro alla porta della sua camera, ricordandomi con voce per niente alterata che origliare non sta bene. Io imbarazzato cercai di scolparmi da quella pseudo accusa. Ma non ci riuscii poi molto. Il risultato fu una mezza frase balbettata in non so quale lingua araba. Kasumi mi sorrise, un sorriso diverso da quello malizioso di Nabiki. Già quella non mi toglieva gli occhi di dosso. Sembrava quasi leggesse nella mia mente. Mi da i brividi...
Mi feci coraggio. Le dissi a grandi linee che mi sarebbe piaciuto sapere di cosa stessero parlando quel pomeriggio con Akane, e di quel poco che ero riuscito a capire. A quel punto notai lo sguardo di Nabiki disinteressarsi completamente. Molto probabilmente, notando il mio volto sincero. Era evidente che quel discorso non le interessava. Tutte cose che lei sapeva già. E il fatto che le volessi sapere anch'io non le avrebbe fruttato alcun denaro. Così con voce sdegnata e quasi delusa, disse che era stanca e che se ne sarebbe andata a letto. Uscì dalla stanza. Il nodo formatomisi allo stomaco scomparve d'improvviso. Senza Nabiki nei paraggi ero al sicuro. Tornai a guardare Kasumi, sempre sorridente. Si alzò dal letto su cui era seduta. Arrivò alla sua libreria. Dallo scaffale più alto prese un libro con una copertina di un blu ingiallito dal tempo. Tornò a sedersi sul suo letto e delicatamente lo aprì. Non era un libro.. Era un album fotografico. Doveva avere parecchi anni. Le pagine erano completamente gialle e con le orecchie. Kasumi giro le prime pagine, dove vi erano solo alcune scritte. Scricchiolarono come se fossero di legno. Seduto sul pavimento non riuscivo a vedere bene, così, mi alzai e mi accomodai di fianco a lei, che gentilmente mise l'album in mezzo, dandomi una migliore visuale. C'erano foto della famiglia Tendo al completo. Soun, Kasumi, Nabiki, Akane.. e anche la loro mamma. Una foto di famiglia.. Tante foto di famiglia.. Akane doveva avere 4-5 anni non di più. I suoi capelli erano molto corti.. Continuammo a sfogliare l'album, fino a quando Kasumi non si fermò ad una pagina con la foto di una casetta di un colore verdino circondata da pini. Lisciò la foto con i polpastrelli delle dita ed emise un lieve sospiro di nostalgia.
"Questa è la casa del muschio" Rimasi a fissare la foto come se a parlare fosse stata proprio questa. Kasumi esitò ad andare avanti a parlare, così la incitai a proseguire con il mio sguardo incuriosito. Mi sorrise di nuovo e riprese la parola.
"Da piccole, fin quando nostra madre era in vita, ogni fine estate andavamo in una località turistica famosa per i suoi chalet. Erano tutti in legno pregiato, credo fosse ciliegio.. Non ricordo con precisione come scegliessimo quell'unica casetta ricoperta di un muschio verde smeraldo.. ma fatto sta che fra tutte le possibilità scegliemmo proprio la più, non brutta, non era male, diciamo che era particolare. Ricordo solamente gli sguardi di Akane e di nostra madre, non riuscivano a staccarle gli occhi di dosso.." Kasumi mi porse l'album per permettermi di sfogliarlo a mio piacimento. Si alzo dal letto sospirando, e raggiungendo la porta della sua camera si volse un ultima volta verso di me. "L'anno successivo alla morte di nostra madre siamo tornati là.. ma.. -il suo sguardo divenne cupo- ..Akane cominciò ad avere delle vere e proprie crisi.. Non ci tornammo più." Kasumi sembrava alquanto turbata, avrei voluto farle altre mille domande ma mi resi conto che non era il caso. Per quella sera levai il disturbo senza aggiungere nient'altro.
Fu qualche giorno più tardi che la misi al corrente del mio piano, se così lo si può chiamare. Volevo portare Akane alla casa del muschio. Ero e sono tutt'ora convinto che la ci siano dei bei ricordi che non devono andare dimenticati. Sulle prime Kasumi non sembrò molto convinta. Le spiegai che l'avrei organizzata come una gita fra amici, avrei prenotato lo chalet verde smeraldo e contemporaneamente un altro dove noi e i nostri amici avremmo dormito. E solo quando si fosse ambientata l'avrei portata nella casa che non aveva più voluto vedere dalla morte di sua madre. Kasumi sorridendomi accettò di darmi tutto il suo appoggio. Sono sicuro che nessuno sappia ancora niente. Se anche solo Nabiki dovesse sospettare qualcosa sarei rovinato. Shan-pu, Ukyo e tutti gli altri piomberebbero là e creerebbero disordine.
Ora siamo sul treno. Akane inizialmente ha pensato volessi rapirla, che sciocca.. Ma ora e li che chiacchiera e ride con Sayuri e Yuka, ho fatto bene a chiamare anche loro.. Se fossimo andati soli noi due, avrebbe potuto fraintendere.. Non che mi avrebbe infastidito.. ma sono sicuro che se fosse uscito un discorso del genere avremmo finito col rovinare tutto litigando. Dannato orgoglio. Bè per ora basta pensare al dopo, meglio concentrarsi su questa partita a Uomo Nero con Hiroshi e Daysuke.. al resto ci penserò una volta arrivato a destinazione.

Ho sentito il cuore battere all'impazzata. Mi ha stretta forte a lui e poi ha cominciato a saltare da un binario all'altro. Quando mi ha rimessa a terra ero talmente stordita che non ho più capito nulla. Sentivo Ranma parlare con Hiroshi e Daysuke del treno in partenza e tutto ad un tratto mi prende per mano e mi trascina sul treno. Una volta sopra Sayuri e Yuka cominciano a palarmi di tutto e di più, delle loro vacanze, della scuola, e altro. Butto un'occhiata su Ranma, è ancora preso dalla discussione con i suoi due amici. Questa volta però stanno parlando di un villaggio turistico. Mi rendo finalmente conto che sono l'unica a non sapere cosa stia succedendo. Sono stata praticamente presa e portata di peso su un treno diretto per chissà dove. E' ora che quello smidollato mi dia delle spiegazioni!
"Dove stiamo andando?" il timbro della mia voce è squillante ma al tempo stesso tranquillo. Gli sguardi di tutti si posano sulla mia persona. Poso il mio su l'unico che credo mi debba dare delle spiegazioni. Rimane per qualche secondo a fissarmi come se fossi un fantasma, o come se avessi fatto chissà quale complicata domanda. Comincio ad innervosirmi. Insomma perchè diavolo mi fissano tutti con quello sguardo alquanto ridicolo?!
"Allora?!!" L'ho quasi strillato. Finalmente Ranma si decide a rispondermi.
"Alle terme." dice solamente. Da come si comporta ora sembra sia offeso. Ha la classica faccia da bambino imbronciato. D'improvviso mi sento in colpa. Già ma perchè? Perchè devo sentirmi io in colpa!? Che cos'ho fatto?? Ho solo chiesto dove diavolo stavamo andando, visto che a quanto pare lo sanno tutti tranne me!! E' forse una colpa voler essere a conoscenza della destinazione?? Al diavolo! Questo dannatissimo senso di colpa mi fa innervosire ancora di più! Sento la faccia bruciare. Sento che sto perdendo il controllo. Ma perchè?! Perchè devo sempre essere così? Perchè sono sempre così irritabile.. Sento su di me anche gli sguardi delle altre persone sul vagone. Mi alzo e scappo nell'anti-vagone(se così si chiama).. Scappo. Si mi sembra il termine appropriato. Non che mi sia messa a correre piangendo. No. Semplicemente mi sono alzata e ho camminato tranquillamente per arrivare fuori di là. Non sopporto tutti quegli sguardi su di me, come se fossi un chissà quale strano essere. Finalmente sola. No mi sbaglio vedo Sayuri avvicinarsi a me. Eccola, è a due centimetri da me. Poggia delicatamente la sua mano sulla mia.
"Abbiamo deciso di concludere quest'estate con una gita alle terme.. E' stato Ranma a chiamarci. Ha detto che da un pò gli sembravi triste.. si insomma giù. E visto che non siete andati da nessuna parte per tutta l'estate, ha organizzato questo viaggio fra amici. Era una sorpresa.. Gli avevo detto che non avresti aspettato buona e tranquilla per tutto il viaggio senza sapere cosa stesse succedendo, ma.."
Se prima mi sentivo in colpa, ora vorrei essere uno struzzo per nascondere la faccia sotto terra. Come cavolo si fa ad essere così nervosi!! Perchè?! Perchè sono così?! Sento le lacrime pizzicarmi gli occhi..

"Che cos'è?"
"E' una sorpresa.."
"Una sorpresa..???"
"Già..."
"Per me..?"
"Uh..?! Se è per te?... Bè.. si.. anche!"
"Anche..?? Quindi è anche per qualcun'altrA..."

Una sorpresa.. come sono scema!! Sono davvero ottusa. Ho dato per scontato che se non era solo ed esclusivamente per me.. si ecco.. magari avrebbe potuto essere anche per Shan-pu o Ukyo. Sono davvero una stupida. Stupida! Stupida! Stupida! Perchè sono sempre così impulsiva.. perchè..? Non posso credere che Ranma abbia organizzato tutto questo per me.. ma soprattutto non posso credere che l'abbia fatto non mettendo al corrente di questo anche le altre. Forse voleva trascorrere del tempo con me.. Oddio sento la faccia avvampare. Porto le mani alle guance. Sono caldissime! Con che coraggio ci torno a sedermi di fronte a lui. Qualcuno mi aiuti. Mi sento così male. Sono fatta così male mamma? Perchè Kasumi è così bella e dolce? Perchè Nabiki sa essere così al disopra di queste paure? Perchè io sono un'incapace.. perchè? Basta non riesco più a trattenerle.. maledette lacrime..
"Hai intenzione di passare qua il resto del viaggio?"
"Uh..?" Ranma?? Ma quando? Come?? Sayuri.. quando se n'è andata..? E Ranma.. Lui quando è arrivato..? Gli do le spalle e mi affretto ad asciugarmi il viso. Non voglio che mi veda piangere, anche se credo che sia un pò tardi.
"Dai.. torniamo ai nostri posti. E' stata una mattinata particolare.. sarai un pò spossata."
Lo sento incamminarsi. Vorrei chiedergli scusa, dirgli che sono una povera scema che non capisce un tubo, ma non riesco a spiccicare alcuna parola e appena esce dall'anti-cabina ecco che mi rimetto a piangere. Rimango lì imbambolata ancora per un paio di minuti fino a quando non torna Sayuri, accompagnata da Yuka, a recuperarmi.

*****

Oggi mi sento piena d'energia! Sento che qualunque cosa accada nulla potrà abbattermi. Già! E' da settimane che non vedo il mio adorato Ranma. E' stata una mia scelta. L'ho fatto per capire cosa provo realmente nei suoi confronti. Molte volte mi è stato detto che il mio non era un amore sincero, ma dettato dalle leggi del mio villaggio. Sono affermazioni dure. Sulle prime non ci volevo prestare ascolto ma poi mi sono resa conto che devo prendere sul serio i miei sentimenti. E' così ho fatto, giorno dopo giorno ho ripercorso tutti i giorni trascorsi da quando lo conobbi in Cina, al torneo delle amazzoni del mio villaggio. Mi apparve subito agli occhi quella strafottenza che tutto di lui emanava. Dopo che sottoforma di ragazza mi batté lo seguii fino in Giappone per vendicarmi dell'affronto subito. Ma poi scoprii che era un ragazzo, e visto che anche in quella versione mi sconfisse secondo le leggi del mio villaggio avrebbe dovuto diventare mio marito. Ed è questo il punto. Ho sempre visto la situazione così. Ranma mio marito. Ma in verità sarebbe dovuto essere il contrario. Io la moglie di Ranma. Può sembrare un ragionamento contorto, lo sembra tutt'ora anche a me.. ma non lo è. Fino ad ora tutto quello che ho fatto per Ranma l'ho fatto dando per scontato che lui sarebbe stato in un modo o nell'altro mio. Ho sbagliato. Ora so come e cosa devo fare. Ricomincio tutto daccapo. Farò innamorare Ranma di me senza pensare alle leggi del mio villaggio. Sarò una donna nuova. Una donna a cui Ranma non saprà resistere.
Mi dispiace per te Akane Tendo, ma Shan-pu è rinata!

*****

Lo spettacolo che ci si mostrò davanti agli occhi era semplicemente magnifico. Un immenso bosco. Il verde, colore dominante, contrastato dal bianco avorio della corteccia degli alberi. Un bosco di betulle immenso, dinnanzi al quale restammo tutti e sei incantati. Quei pochi istanti sembravano durare in eterno. Non riesco a smettere di pensarci neanche adesso a distanza di ore. Perchè dico a distanza di ore?.. Bè perchè sono già le sette di sera, e siamo ormai da un bel pò arrivati al nostro chalet. E' stata una giornata faticosa, a partire dal viaggio in treno, la sfacchinata nel bosco per arrivare qui, le pulizie del locale, perchè fidarsi di chi se ne occupa è bene ma non farlo è sempre meglio! Così noi ragazzi ci siamo occupati del bagno, della nostra camera, della legna per il camino e del giardino, mentre le ragazze della loro camera e della cucina. Ora stanno preparando la cena.. Potete immaginare i pasticci che sta combinando quella pasticciona di Akane..
"Ranma!! Datti una mossa!!"
"C-cosa??"
"Smettila di stare nel mondo dei sogni!! Devi ancora spaccare tutta questa legna!!"
Già.. "Vorrei sapere perchè tutta la fatica devo farla io.. Anche voi siete degli uomini!!"
"Ma sei tu l'esperto di arti marziali"
"E' questo che centra Hiroshi??!!"
"Ragazzi piantatela.. Piuttosto Ranma..."
Il tono di voce di Daysuke non preannuncia nulla di buono.. "Che c'è..!"
"Di un pò.. che hai intenzione di fare con Akane.. eh!!?"
"C-Che cavolo... A che stai alludendo??!!! Eh!!!!!"
"Non fare il finto tonto..!" Hiroshi se ne esce sempre con questa frase.. sono sicuro che sta per chiedermi la stessa cosa che mi chiese non appena ci conoscemmo..
"Dai Ranma!! Non fare il cattivo rendici partecipi, no!!!"
"Ma di che cosa?????" rispondo esasperato.
"Fino a dove sei arrivato con Akane??"
Ecco lo sapevo.. questi due sono proprio insopportabili.. Senza accorgermene me li ritrovo addosso. Hiroshi alla mia destra con il braccio intorno al mio collo, che per poco non mi strozza, e Daysuke a sinistra mi costringe a sedermi per terra spingendo con la mano sulla mia testa. Ed eccoci di nuovo uno di fianco all'altro a guardare in direzione della cucina. Dalla finestra aperta si vede benissimo Quella pasticciona alle prese con una padella bruciata dalla stessa. Ha le mani ed il viso imbrattati dalla farina e gli occhi lucidi di chi non ne può più di farne una dietro l'altra. Yuka e Sayuri non danno per vinte si sono ripromesse di far cucinare ad Akane almeno un piatto decente prima della fine di questa breve vacanza.. spero ci riescano.
"E allora..?"
"uh?"
"Smettila di far finta di non sentire!!!"
"Hiroshi ha ragione!! Possibile che tu ed Akane non abbiate ancora fatto nulla!! Eppure ormai vi conoscete da parecchio!!!"
"Già.. Stavate pure per sposarvi..!!"
Sembra passato un secolo.. invece solo un paio di mesi.. giusto quelli estivi. E' vero, ci conosciamo da un pezzo io e lei.. quanto? Un anno? Due? Non saprei.. da quando io e mio padre sia arrivati dai Tendo il tempo ha cominciato a trascorrere lentamente, o forse no, forse va più in fretta.. Dio non lo so. O forse non mi interessa.. mi va bene così, stare la con loro è la cosa più bella che potesse accadermi.. una volta tanto quel cretino di un panda ha fatto qualcosa d'intelligente! Comunque sia, non è vero che io e Akane non abbiamo fatto ancora niente, ricordo perfettamente quando in una gita dall'allenamento con mio padre e Soun incappammo in un vecchio bonzo che per liberarsi da una tremenda tutina comprò Tendo con una sedia girevole ed un portafoglio delle sette divinità della fortuna. Ricordo benissimo quanti guai quella dannata tutina mi fece passare.. già e ricordo anche quel breve momento.. Io e lei, chiusi in quello stanzino.. non potete nemmeno immaginare quanto mi sia sentito carogna in quel frangente. Cercavo di abbordarla solo per riuscire a sconfiggere la tutina che le stava sempre appiccicata avendo scelto proprio Akane come padrone. Ero invidioso del fatto che fosse stata scelta lei come maestra dei maestri d'arti marziali, e così con la scusa di una torta le ho dato appuntamento nello stanzino, lontano da occhi indiscreti.. o almeno così credevo..^^' Non posso ancora credere che se quella tutina non ci avesse scoperto ci saremmo baciati. Un bacio vero questa volta, non come quello della recita di Romeo e Giulietta o come quando mi trasformai in gatto. Un bacio senza spettatori, un bacio intimo, il nostro bacio, mio e di Akane.. Ma con la tutina che ci smascherò e Soun e Nabiki che cominciarono a parlare a vanvera ci mancò poco che Akane mi ammazzasse.. per fortuna tutto finì per il meglio. Sono molto più coraggioso di quanto si possa credere. Già Quella non è stata certo l'unica volta che ero ad un palmo dal baciarla! Qualche tempo più tardi, mia madre ancora allo scuro della mia doppia identità, per una serie di fatti cominciò ad indagare credendo che al Dojo si nascondesse un qualche maniaco pericoloso. Akane se ne accorse e cercò di mettermi al sicuro. Aveva paura che mia madre arrivasse a credere che fossi proprio io quel maniaco. Così mi trascinò nella stanza con quel famoso stanzino, chiuse la porta, spense la luce e prima che io potessi dire qualsiasi cosa mi si scagliò addosso tappandomi la bocca con una mano. Io non ci stavo capendo nulla, arrivai a pensare che quello fosse un modo per riappacificarci vista la nostra brutta lite sul suo seno.. sapete che non è grandissimo.. eh, eh.. Convinto di questo e armato di coraggio, l'abbracciai con foga e mi apprestai a baciarla. Risultato: lei gridò dandomi del cretino poiché non avevo capito niente e, mia madre che dormiva nascosta nello stanzino accanto, venne svegliata dai rumori, per poco non mi affettò per benino con la sua katana.
"Ehi Ranma!!"
"uh..?"
"Smettila di rispondere sempre -uh..?-"
"Già!!! Siamo o non siamo amici!!?"
"E questo che centra??"
"Come che centra!! Agli amici si raccontano le cose che si sperimentano con le ragazze!!!"
Dicendomelo Daysuke batte sulla mia schiena ed io per poco non mi soffoco con la mia saliva.. Sono irrecuperabili. Non ho la minima idea di raccontare e niente ed a nessuno di quelle piccole cose che succedono tra me ed Akane. Sono solo mie!

"RAGAZZI!!! La cena è pronta!!! Venite ad apparecchiare la tavola!!!"

La voce di Sayuri richiama la nostra attenzione, e approfittando della distrazione di Hiroshi e Daysuke scatto in piedi liberandomi dalla loro presa.
"Argh..!! Ranma torna qua!!! Devi ancora sputare il rospo!!!!"
"Neanche sotto tortura!!!! Bleach!!!!!"

Sono stranamente sereno.. Sento che il mio piano andrà per il meglio!

*****

"Ni-hao!!!"
"Oh, shan-pu.. Qual buon vento ti porta da queste parti??? Era da un pò che non ti si vedeva in giro!!"
"Sono venuta per vedere Ranma"
"Mi spiace ma non è in casa.."
"Come?? E dov’è??"
"Non saprei dirti... Hai già cenato?? Perchè non ti unisci a noi stasera abbiamo due posti vuoti, manca anche Akane."
Ma che cosa.. dove sono andati a finire quei due???
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Uff... che fatica!!! non potete immaginare quanto mi ci è voluto per scrivere la seconda parte.. Anzi forse si, visto che non aggiorno da un sacco di tempo!! Ma purtroppo con la fine della scuola è stato molto difficile... Molto probabilmente la terza parte la posterò alla fine delle vacanze.. A meno che non mi venga il lampo di genio dello scrittore!!! Comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto.. Ah come potete vedere non mi sono dimenticata di personaggi fondamentali come Shan-pu!!! Tranquilli tra poco se ne aggiungeranno altri.. Non li lasceranno di certo da soli a quei due!!!! ^^
Ps.Nel caso non lo aveste capito nell'ultimo pezzo Shan-pu parla con Kasumi!!! *^^*

Un bacio e alla prossima!!!!!
  
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