In fondo lui voleva solo rimanere solo con lei.. ma come sempre i mille antagonisti non l'hanno permesso.
Leave us Alone è la storia di un ragazzo e una ragazza, di Ranma e Akane.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Ormai è da un'ora e mezza che siamo in viaggio. Tra non
molto saremo arrivati a destinazione. Si, lo so cosa volete sapere. Che
cosa sta succedendo, dove stiamo andando... Ebbene, qualche giorno fa
mentre mi allenavo con mio padre nel grande cortile del dojo, ho
ascoltato involontariamente la conversazione di delle tre sorelle
Tendo. O meglio ho intercettato qualche parola qua è
là. Erano sedute sul bordo del palquette a godersi il sole
di fine estate, sorseggiando un tè freddo. Kasumi stava
parlando di una loro vecchia abitudine ormai chiusa da tempo in qualche
cassetto dei loro ricordi legati alla defunta madre. Per dir la
verità non ci capii molto ma quanto bastava per farmi venire
una ideona. Kasumi aveva più volte nominato la parola
'muschio'. Aveva accennato ad una casetta in mezzo ai boschi. A quelle
parole non potei non notare lo sguardo di Akane illuminarsi, come se
dalla bocca della sorrella maggiore fosse colato oro. Naturalmente
grazie a questa mia stupida distrazione, quel fetente di mio padre ha
potuto colpirmi e farmi precipitare come un sasso, nel laghetto
sottostante. Uscendo dal laghetto sottoforma di ragazza non ho potuto
non arrabbiarmi. Così mi sono messo a gridare come un pazzo
ricorrendo mio padre minacciando di ucciderlo. Non riuscendo
più a capirsi fra di loro le tre si sono alzate e sono
sparite dentro la casa, prima che io potessi capire di cosa stessero
parlando. Naturalmente anche di questo incolpai mio padre. Riprendendo
così a combattere con lui più furioso di prima.
Fortunatamente alla sera, mentre stavo andando in camera mia, le voci
di Kasumi e Nabiki attirarono la mia attenzione. Mi portai
così, davanti alla camera della maggiore delle due. La porta
era socchiusa. Rimasi lì ad origliare per capire di cosa
parlassero. Sentì Nabiki chiedere conferma alla sorella su
una qualche località dove era situata una certa casa del
muschio. A quelle parole sulla mia testa comparvero una cinquantina di
punti interrogativi. Mi sporsi per ascoltare meglio ma nel farlo persi
l'equilibrio e andai a sbattere contro la porta facendola chiudere in
un assordante SBAM. Preso dal panico più totale rimasi per
qualche secondo di troppo, davanti a quella porta praticamente
immobile. Quando capii che entrambe si stavano avvicinando alla porta,
ripresi il controllo di me stesso. Mi voltai e cominciai a correre
verso la mia stanza. Ma neanche dopo tre passi la voce tagliente di
Nabiki mi raggiunse fermandomi all'istante. "Saotome... Se Akane
sapesse che spii le sue sorelle non immagino cosa potrebbe pensare..."
Aaarrrgh... se ripenso al modo in cui la detto mi vengono ancora i
brividi. Mi volsi verso di lei balbettando che non me ne importava
nulla di quello che Akane avrebbe potuto pensare. Senza più
dire alcuna parola Nabiki camminò in direzione della camera
di Akane. Era andata a letto presto quella sera. Molto probabilmente
stava già dormendo. La strozzina della famiglia stava per
aprire la porta senza bussare. Segno che in qualunque caso sarebbe
entrata per dire alla cara sorellina del mio comportamento bizzarro. La
voce uscì fuori dai miei polmoni senza che io me ne
accorgessi.. "No!" Vidi Nabiki guardarmi stupefatta.
"C-cioè... e-ecco.. sta sta dormendo... perché
svegliarla... diglielo domani.." Ecco quello che riuscii a dire. La
ragazza mi guardò con uno dei suoi soliti sorrisetti
maliziosi. Non preannunciava nulla di buono. "Ranma.. Se vuoi posso non
dirglielo.." Rimasi allibito.. davvero non gliel'avrebbe detto?? Anche
lei poteva avere un cuore?? No. Dalle sue labbra potevano anche uscire
parole leggermente nascoste da un velo dolce. Ma il suo sguardo.. Il
suo sguardo era decisamente freddo e calcolatore. Senza che aprissi
bocca per darle risposta e rendermi nuovamente ridicolo, lei
mostrò la vera natura di quella falsa frase appena detta.
"Naturalmente ti costerà 2000 Yen." E figuriamoci. Come ho
potuto pensare anche solo per un attimo .. "Nabiki.. !!" la
mia voce sprizzava rabbia e sdegno. "Sono mortificata caro cognatino..
Ma il silenzio ha un prezzo!! Eh, eh, eh.." Non feci in tempo a
controbattere. Una voce calma e dolce richiamò l'attenzione
mia e di quell'assetata di soldi. Era Kasumi. Non so se fosse rimasta
in disparte per divertirsi anche lei alle mie spalle. Francamente non
mi interessa. La ringrazio però di avermi salvato in
extremis. Grazie a lei non ho dovuto dare neanche un centesimo a quella
vipera. Dopo aver rimproverato la sorella, la maggiore mi
esortò ad entrare in camera. Così mi ci ritrovai.
Circondato da un angelo e un diavolo. Kasumi mi chiese molto
cortesemente che cosa ci facessi dietro alla porta della sua camera,
ricordandomi con voce per niente alterata che origliare non sta bene.
Io imbarazzato cercai di scolparmi da quella pseudo accusa. Ma non ci
riuscii poi molto. Il risultato fu una mezza frase balbettata in non so
quale lingua araba. Kasumi mi sorrise, un sorriso diverso da quello
malizioso di Nabiki. Già quella non mi toglieva gli occhi di
dosso. Sembrava quasi leggesse nella mia mente. Mi da i brividi...
Mi feci coraggio. Le dissi a grandi linee che mi sarebbe piaciuto
sapere di cosa stessero parlando quel pomeriggio con Akane, e di quel
poco che ero riuscito a capire. A quel punto notai lo sguardo di Nabiki
disinteressarsi completamente. Molto probabilmente, notando il mio
volto sincero. Era evidente che quel discorso non le interessava. Tutte
cose che lei sapeva già. E il fatto che le volessi sapere
anch'io non le avrebbe fruttato alcun denaro. Così con voce
sdegnata e quasi delusa, disse che era stanca e che se ne sarebbe
andata a letto. Uscì dalla stanza. Il nodo formatomisi allo
stomaco scomparve d'improvviso. Senza Nabiki nei paraggi ero al sicuro.
Tornai a guardare Kasumi, sempre sorridente. Si alzò dal
letto su cui era seduta. Arrivò alla sua libreria. Dallo
scaffale più alto prese un libro con una copertina di un blu
ingiallito dal tempo. Tornò a sedersi sul suo letto e
delicatamente lo aprì. Non era un libro.. Era un album
fotografico. Doveva avere parecchi anni. Le pagine erano completamente
gialle e con le orecchie. Kasumi giro le prime pagine, dove vi erano
solo alcune scritte. Scricchiolarono come se fossero di legno. Seduto
sul pavimento non riuscivo a vedere bene, così, mi alzai e
mi accomodai di fianco a lei, che gentilmente mise l'album in mezzo,
dandomi una migliore visuale. C'erano foto della famiglia Tendo al
completo. Soun, Kasumi, Nabiki, Akane.. e anche la loro mamma. Una foto
di famiglia.. Tante foto di famiglia.. Akane doveva avere 4-5 anni non
di più. I suoi capelli erano molto corti.. Continuammo a
sfogliare l'album, fino a quando Kasumi non si fermò ad una
pagina con la foto di una casetta di un colore verdino circondata da
pini. Lisciò la foto con i polpastrelli delle dita ed emise
un lieve sospiro di nostalgia.
"Questa è la casa del muschio" Rimasi a fissare la
foto come se a parlare fosse stata proprio questa. Kasumi
esitò ad andare avanti a parlare, così la incitai
a proseguire con il mio sguardo incuriosito. Mi sorrise di nuovo e
riprese la parola.
"Da piccole, fin quando nostra madre era in vita, ogni fine estate
andavamo in una località turistica famosa per i suoi chalet.
Erano tutti in legno pregiato, credo fosse ciliegio.. Non ricordo con
precisione come scegliessimo quell'unica casetta ricoperta di un
muschio verde smeraldo.. ma fatto sta che fra tutte le
possibilità scegliemmo proprio la più, non
brutta, non era male, diciamo che era particolare. Ricordo solamente
gli sguardi di Akane e di nostra madre, non riuscivano a staccarle gli
occhi di dosso.." Kasumi mi porse l'album per permettermi di sfogliarlo
a mio piacimento. Si alzo dal letto sospirando, e raggiungendo la porta
della sua camera si volse un ultima volta verso di me. "L'anno
successivo alla morte di nostra madre siamo tornati là..
ma.. -il suo sguardo divenne cupo- ..Akane cominciò ad avere
delle vere e proprie crisi.. Non ci tornammo più." Kasumi
sembrava alquanto turbata, avrei voluto farle altre mille domande ma mi
resi conto che non era il caso. Per quella sera levai il disturbo senza
aggiungere nient'altro.
Fu qualche giorno più tardi che la misi al corrente del mio
piano, se così lo si può chiamare. Volevo portare
Akane alla casa del muschio. Ero e sono tutt'ora convinto che la ci
siano dei bei ricordi che non devono andare dimenticati. Sulle prime
Kasumi non sembrò molto convinta. Le spiegai che l'avrei
organizzata come una gita fra amici, avrei prenotato lo chalet verde
smeraldo e contemporaneamente un altro dove noi e i nostri amici
avremmo dormito. E solo quando si fosse ambientata l'avrei portata
nella casa che non aveva più voluto vedere dalla morte di
sua madre. Kasumi sorridendomi accettò di darmi tutto il suo
appoggio. Sono sicuro che nessuno sappia ancora niente. Se anche solo
Nabiki dovesse sospettare qualcosa sarei rovinato. Shan-pu, Ukyo e
tutti gli altri piomberebbero là e creerebbero disordine.
Ora siamo sul treno. Akane inizialmente ha pensato volessi rapirla, che
sciocca.. Ma ora e li che chiacchiera e ride con Sayuri e Yuka, ho
fatto bene a chiamare anche loro.. Se fossimo andati soli noi due,
avrebbe potuto fraintendere.. Non che mi avrebbe infastidito.. ma sono
sicuro che se fosse uscito un discorso del genere avremmo finito col
rovinare tutto litigando. Dannato orgoglio. Bè per ora basta
pensare al dopo, meglio concentrarsi su questa partita a Uomo Nero con
Hiroshi e Daysuke.. al resto ci penserò una volta arrivato a
destinazione.
Ho sentito il cuore battere all'impazzata. Mi ha stretta forte a lui e
poi ha cominciato a saltare da un binario all'altro. Quando mi ha
rimessa a terra ero talmente stordita che non ho più capito
nulla. Sentivo Ranma parlare con Hiroshi e Daysuke del treno in
partenza e tutto ad un tratto mi prende per mano e mi trascina sul
treno. Una volta sopra Sayuri e Yuka cominciano a palarmi di tutto e di
più, delle loro vacanze, della scuola, e altro. Butto
un'occhiata su Ranma, è ancora preso dalla discussione con i
suoi due amici. Questa volta però stanno parlando di un
villaggio turistico. Mi rendo finalmente conto che sono l'unica a non
sapere cosa stia succedendo. Sono stata praticamente presa e
portata di peso su un treno diretto per chissà dove. E' ora
che quello smidollato mi dia delle spiegazioni!
"Dove stiamo andando?" il timbro della mia voce è squillante
ma al tempo stesso tranquillo. Gli sguardi di tutti si posano sulla mia
persona. Poso il mio su l'unico che credo mi debba dare delle
spiegazioni. Rimane per qualche secondo a fissarmi come se fossi un
fantasma, o come se avessi fatto chissà quale complicata
domanda. Comincio ad innervosirmi. Insomma perchè diavolo mi
fissano tutti con quello sguardo alquanto ridicolo?!
"Allora?!!" L'ho quasi strillato. Finalmente Ranma si decide a
rispondermi.
"Alle terme." dice solamente. Da come si comporta ora sembra sia
offeso. Ha la classica faccia da bambino imbronciato. D'improvviso mi
sento in colpa. Già ma perchè? Perchè
devo sentirmi io in colpa!? Che cos'ho fatto?? Ho solo chiesto dove
diavolo stavamo andando, visto che a quanto pare lo sanno tutti tranne
me!! E' forse una colpa voler essere a conoscenza della destinazione??
Al diavolo! Questo dannatissimo senso di colpa mi fa innervosire ancora
di più! Sento la faccia bruciare. Sento che sto perdendo il
controllo. Ma perchè?! Perchè devo sempre essere
così? Perchè sono sempre così
irritabile.. Sento su di me anche gli sguardi delle altre persone sul
vagone. Mi alzo e scappo nell'anti-vagone(se così si
chiama).. Scappo. Si mi sembra il termine appropriato. Non che mi sia
messa a correre piangendo. No. Semplicemente mi sono alzata e ho
camminato tranquillamente per arrivare fuori di là. Non
sopporto tutti quegli sguardi su di me, come se fossi un
chissà quale strano essere. Finalmente sola. No mi sbaglio
vedo Sayuri avvicinarsi a me. Eccola, è a due centimetri da
me. Poggia delicatamente la sua mano sulla mia.
"Abbiamo deciso di concludere quest'estate con una gita alle terme.. E'
stato Ranma a chiamarci. Ha detto che da un pò gli sembravi
triste.. si insomma giù. E visto che non siete andati da
nessuna parte per tutta l'estate, ha organizzato questo viaggio fra
amici. Era una sorpresa.. Gli avevo detto che non avresti aspettato
buona e tranquilla per tutto il viaggio senza sapere cosa stesse
succedendo, ma.."
Se prima mi sentivo in colpa, ora vorrei essere uno struzzo per
nascondere la faccia sotto terra. Come cavolo si fa ad essere
così nervosi!! Perchè?! Perchè sono
così?! Sento le lacrime pizzicarmi gli occhi..
"Che cos'è?"
"E' una sorpresa.."
"Una sorpresa..???"
"Già..."
"Per me..?"
"Uh..?! Se è per te?... Bè.. si.. anche!"
"Anche..?? Quindi è anche per qualcun'altrA..."
Una sorpresa.. come sono scema!! Sono davvero ottusa. Ho dato per
scontato che se non era solo ed esclusivamente per me.. si ecco..
magari avrebbe potuto essere anche per Shan-pu o Ukyo. Sono davvero una
stupida. Stupida! Stupida! Stupida! Perchè sono sempre
così impulsiva.. perchè..? Non posso credere che
Ranma abbia organizzato tutto questo per me.. ma soprattutto non posso
credere che l'abbia fatto non mettendo al corrente di questo anche le
altre. Forse voleva trascorrere del tempo con me.. Oddio sento la
faccia avvampare. Porto le mani alle guance. Sono caldissime! Con che
coraggio ci torno a sedermi di fronte a lui. Qualcuno mi aiuti. Mi
sento così male. Sono fatta così male mamma?
Perchè Kasumi è così bella e dolce?
Perchè Nabiki sa essere così al disopra di queste
paure? Perchè io sono un'incapace.. perchè? Basta
non riesco più a trattenerle.. maledette lacrime..
"Hai intenzione di passare qua il resto del viaggio?"
"Uh..?" Ranma?? Ma quando? Come?? Sayuri.. quando se
n'è andata..? E Ranma.. Lui quando è arrivato..?
Gli do le spalle e mi affretto ad asciugarmi il viso. Non voglio che mi
veda piangere, anche se credo che sia un pò tardi.
"Dai.. torniamo ai nostri posti. E' stata una mattinata particolare..
sarai un pò spossata."
Lo sento incamminarsi. Vorrei chiedergli scusa, dirgli che sono una
povera scema che non capisce un tubo, ma non riesco a spiccicare alcuna
parola e appena esce dall'anti-cabina ecco che mi rimetto a piangere.
Rimango lì imbambolata ancora per un paio di minuti fino a
quando non torna Sayuri, accompagnata da Yuka, a recuperarmi.
*****
Oggi mi sento piena d'energia! Sento che qualunque cosa accada nulla
potrà abbattermi. Già! E' da settimane che non
vedo il mio adorato Ranma. E' stata una mia scelta. L'ho fatto per
capire cosa provo realmente nei suoi confronti. Molte volte mi
è stato detto che il mio non era un amore sincero, ma
dettato dalle leggi del mio villaggio. Sono affermazioni dure. Sulle
prime non ci volevo prestare ascolto ma poi mi sono resa conto che devo
prendere sul serio i miei sentimenti. E' così ho fatto,
giorno dopo giorno ho ripercorso tutti i giorni trascorsi da quando lo
conobbi in Cina, al torneo delle amazzoni del mio villaggio. Mi apparve
subito agli occhi quella strafottenza che tutto di lui emanava. Dopo
che sottoforma di ragazza mi batté lo seguii fino in
Giappone per vendicarmi dell'affronto subito. Ma poi scoprii che era un
ragazzo, e visto che anche in quella versione mi sconfisse secondo le
leggi del mio villaggio avrebbe dovuto diventare mio marito. Ed
è questo il punto. Ho sempre visto la situazione
così. Ranma mio marito. Ma in verità sarebbe
dovuto essere il contrario. Io la moglie di Ranma. Può
sembrare un ragionamento contorto, lo sembra tutt'ora anche a me.. ma
non lo è. Fino ad ora tutto quello che ho fatto per Ranma
l'ho fatto dando per scontato che lui sarebbe stato in un modo o
nell'altro mio. Ho sbagliato. Ora so come e cosa devo fare. Ricomincio
tutto daccapo. Farò innamorare Ranma di me senza pensare
alle leggi del mio villaggio. Sarò una donna nuova. Una
donna a cui Ranma non saprà resistere.
Mi dispiace per te Akane Tendo, ma Shan-pu è rinata!
*****
Lo spettacolo che ci si mostrò davanti agli occhi era
semplicemente magnifico. Un immenso bosco. Il verde, colore dominante,
contrastato dal bianco avorio della corteccia degli alberi. Un bosco di
betulle immenso, dinnanzi al quale restammo tutti e sei incantati. Quei
pochi istanti sembravano durare in eterno. Non riesco a smettere di
pensarci neanche adesso a distanza di ore. Perchè dico a
distanza di ore?.. Bè perchè sono già
le sette di sera, e siamo ormai da un bel pò arrivati al
nostro chalet. E' stata una giornata faticosa, a partire dal viaggio in
treno, la sfacchinata nel bosco per arrivare qui, le pulizie del
locale, perchè fidarsi di chi se ne occupa è bene
ma non farlo è sempre meglio! Così noi ragazzi ci
siamo occupati del bagno, della nostra camera, della legna per il
camino e del giardino, mentre le ragazze della loro camera e della
cucina. Ora stanno preparando la cena.. Potete immaginare i pasticci
che sta combinando quella pasticciona di Akane..
"Ranma!! Datti una mossa!!"
"C-cosa??"
"Smettila di stare nel mondo dei sogni!! Devi ancora spaccare tutta
questa legna!!"
Già.. "Vorrei sapere perchè tutta la fatica devo
farla io.. Anche voi siete degli uomini!!"
"Ma sei tu l'esperto di arti marziali"
"E' questo che centra Hiroshi??!!"
"Ragazzi piantatela.. Piuttosto Ranma..."
Il tono di voce di Daysuke non preannuncia nulla di buono.. "Che
c'è..!"
"Di un pò.. che hai intenzione di fare con Akane.. eh!!?"
"C-Che cavolo... A che stai alludendo??!!! Eh!!!!!"
"Non fare il finto tonto..!" Hiroshi se ne esce sempre con questa
frase.. sono sicuro che sta per chiedermi la stessa cosa che mi chiese
non appena ci conoscemmo..
"Dai Ranma!! Non fare il cattivo rendici partecipi, no!!!"
"Ma di che cosa?????" rispondo esasperato.
"Fino a dove sei arrivato con Akane??"
Ecco lo sapevo.. questi due sono proprio insopportabili.. Senza
accorgermene me li ritrovo addosso. Hiroshi alla mia destra con il
braccio intorno al mio collo, che per poco non mi strozza, e Daysuke a
sinistra mi costringe a sedermi per terra spingendo con la mano sulla
mia testa. Ed eccoci di nuovo uno di fianco all'altro a guardare in
direzione della cucina. Dalla finestra aperta si vede benissimo Quella
pasticciona alle prese con una padella bruciata dalla stessa. Ha le
mani ed il viso imbrattati dalla farina e gli occhi lucidi di chi non
ne può più di farne una dietro l'altra. Yuka e
Sayuri non danno per vinte si sono ripromesse di far cucinare ad Akane
almeno un piatto decente prima della fine di questa breve vacanza..
spero ci riescano.
"E allora..?"
"uh?"
"Smettila di far finta di non sentire!!!"
"Hiroshi ha ragione!! Possibile che tu ed Akane non abbiate ancora
fatto nulla!! Eppure ormai vi conoscete da parecchio!!!"
"Già.. Stavate pure per sposarvi..!!"
Sembra passato un secolo.. invece solo un paio di mesi.. giusto quelli
estivi. E' vero, ci conosciamo da un pezzo io e lei.. quanto? Un anno?
Due? Non saprei.. da quando io e mio padre sia arrivati dai Tendo il
tempo ha cominciato a trascorrere lentamente, o forse no, forse va
più in fretta.. Dio non lo so. O forse non mi interessa.. mi
va bene così, stare la con loro è la cosa
più bella che potesse accadermi.. una volta tanto quel
cretino di un panda ha fatto qualcosa d'intelligente! Comunque sia, non
è vero che io e Akane non abbiamo fatto ancora niente,
ricordo perfettamente quando in una gita dall'allenamento con mio padre
e Soun incappammo in un vecchio bonzo che per liberarsi da una tremenda
tutina comprò Tendo con una sedia girevole ed un portafoglio
delle sette divinità della fortuna. Ricordo benissimo quanti
guai quella dannata tutina mi fece passare.. già e ricordo
anche quel breve momento.. Io e lei, chiusi in quello stanzino.. non
potete nemmeno immaginare quanto mi sia sentito carogna in quel
frangente. Cercavo di abbordarla solo per riuscire a sconfiggere la
tutina che le stava sempre appiccicata avendo scelto proprio Akane come
padrone. Ero invidioso del fatto che fosse stata scelta lei come
maestra dei maestri d'arti marziali, e così con la scusa di
una torta le ho dato appuntamento nello stanzino, lontano da occhi
indiscreti.. o almeno così credevo..^^' Non posso ancora
credere che se quella tutina non ci avesse scoperto ci saremmo baciati.
Un bacio vero questa volta, non come quello della recita di Romeo e
Giulietta o come quando mi trasformai in gatto. Un bacio senza
spettatori, un bacio intimo, il nostro bacio, mio e di Akane.. Ma con
la tutina che ci smascherò e Soun e Nabiki che cominciarono
a parlare a vanvera ci mancò poco che Akane mi ammazzasse..
per fortuna tutto finì per il meglio. Sono molto
più coraggioso di quanto si possa credere. Già
Quella non è stata certo l'unica volta che ero ad un palmo
dal baciarla! Qualche tempo più tardi, mia madre ancora allo
scuro della mia doppia identità, per una serie di fatti
cominciò ad indagare credendo che al Dojo si nascondesse un
qualche maniaco pericoloso. Akane se ne accorse e cercò di
mettermi al sicuro. Aveva paura che mia madre arrivasse a credere che
fossi proprio io quel maniaco. Così mi trascinò
nella stanza con quel famoso stanzino, chiuse la porta, spense la luce
e prima che io potessi dire qualsiasi cosa mi si scagliò
addosso tappandomi la bocca con una mano. Io non ci stavo capendo
nulla, arrivai a pensare che quello fosse un modo per riappacificarci
vista la nostra brutta lite sul suo seno.. sapete che non è
grandissimo.. eh, eh.. Convinto di questo e armato di coraggio,
l'abbracciai con foga e mi apprestai a baciarla. Risultato: lei
gridò dandomi del cretino poiché non avevo capito
niente e, mia madre che dormiva nascosta nello stanzino accanto, venne
svegliata dai rumori, per poco non mi affettò per benino con
la sua katana.
"Ehi Ranma!!"
"uh..?"
"Smettila di rispondere sempre -uh..?-"
"Già!!! Siamo o non siamo amici!!?"
"E questo che centra??"
"Come che centra!! Agli amici si raccontano le cose che si sperimentano
con le ragazze!!!"
Dicendomelo Daysuke batte sulla mia schiena ed io per poco non mi
soffoco con la mia saliva.. Sono irrecuperabili. Non ho la minima idea
di raccontare e niente ed a nessuno di quelle piccole cose che
succedono tra me ed Akane. Sono solo mie!
"RAGAZZI!!! La cena è pronta!!! Venite ad apparecchiare la
tavola!!!"
La voce di Sayuri richiama la nostra attenzione, e approfittando della
distrazione di Hiroshi e Daysuke scatto in piedi liberandomi dalla loro
presa.
"Argh..!! Ranma torna qua!!! Devi ancora sputare il rospo!!!!"
"Neanche sotto tortura!!!! Bleach!!!!!"
Sono stranamente sereno.. Sento che il mio piano andrà per
il meglio!
*****
"Ni-hao!!!"
"Oh, shan-pu.. Qual buon vento ti porta da queste parti??? Era da un
pò che non ti si vedeva in giro!!"
"Sono venuta per vedere Ranma"
"Mi spiace ma non è in casa.."
"Come?? E dov’è??"
"Non saprei dirti... Hai già cenato?? Perchè non
ti unisci a noi stasera abbiamo due posti vuoti, manca anche Akane."
Ma che cosa.. dove sono andati a finire quei due???
------------------------------------------------------
Uff... che fatica!!! non potete immaginare quanto mi ci è
voluto per scrivere la seconda parte.. Anzi forse si, visto che non
aggiorno da un sacco di tempo!! Ma purtroppo con la fine della scuola
è stato molto difficile... Molto probabilmente la terza
parte la posterò alla fine delle vacanze.. A meno che non mi
venga il lampo di genio dello scrittore!!! Comunque spero che questo
capitolo vi sia piaciuto.. Ah come potete vedere non mi sono
dimenticata di personaggi fondamentali come Shan-pu!!! Tranquilli tra
poco se ne aggiungeranno altri.. Non li lasceranno di certo da soli a
quei due!!!! ^^
Ps.Nel caso non lo aveste capito nell'ultimo pezzo Shan-pu parla con
Kasumi!!! *^^*