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Autore: Eleanor_Devil    16/08/2013    5 recensioni
Raf e Sulfus sono recentemente diventati genitori di un bambino ma essere genitori non è un compito facile. Scopri che cosa succede quando Sulfus rimane a casa, da solo, con suo figlio!
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Raf, Sulfus | Coppie: Raf/Sulfus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco la mia nuova one-shot che centra la vita di Raf, Sulfus e del loro figlio Seth. Grazie dal cuore alla mia beta-reader Lory402 per la correzione!

Nota: So che la madre di Sulfus vi sembrerà troppo dolce, anzi troppo per una Devil, ma capirete il perché più avanti nella mia altra storia Bride Nightmare (che per chi si chiede, il prossimo capitolo è già in arrivo).

Il Giorno Libero della Mamma 

Il pianto di un bambino si sentiva per tutta la Mystery House. Nella stanza del piccolo c’era una donna dai lunghi capelli biondi, occhi blu brillanti ma molto stanchi, pelle abbronzata. Indossava una maglietta senza maniche blu e un’altra bianca con le maniche corte sotto la prima, pantaloni attillati e stivali neri.

Continuava a camminare per la stanza con il bambino, anche lui con i capelli biondi e occhi color ambra, tra le braccia, che continuava a piangere. Era successo poche settimane prima, Seth aveva, ora, circa di tre mesi, i primi due mesi erano stati abbastanza tranquilli, il bambino faceva solo quello che sapeva fare meglio, mangiare e dormire, niente di più, poi, improvvisamente, aveva cominciato a piangere tutti i giorni e anche alla notte, ed era divenuto molto faticoso per Raf.

Sulfus non era in casa, era a lavoro, ma aveva detto che sarebbe tornato in meno di mezz’ora quando l’aveva chiamato pochi minuti fa: lui odiava essere tante ore lontano da casa mentre sua moglie si prendeva cura del loro bambino da sola. Naturalmente aveva l’aiuto di sua madre, Angelie, ma lei non poteva essere lì tutto il tempo e nemmeno Raf voleva che sua madre passasse così tante ore in casa sua a causa di Seth, voleva che la donna potesse fare le cose che le piacevano e non che rimanesse chiusa in una stanza come lei.

Raf sospirò di nuovo a causa della stanchezza mentre si sedeva su una sedia vicino alla culla, si sistemò il bambino fra le braccia e cercò di sorridere per calmarlo, anche se era molto stanca, aveva dei cerchi neri intorno agli occhi  “Su amore...che ti succede?” Il bambino piangeva e muoveva le sue piccole braccia. La madre sapeva che non c’era più niente che non andasse: lo aveva cambiato, lo aveva allattato, gli aveva fatto il bagno e gli aveva messo il suo pigiama preferito, non poteva fare altro, ma per qualche motivo non riusciva ad addormentarlo e di conseguenza nemmeno lei riusciva a dormire.

La donna bionda iniziò a canticchiare una melodia che sua madre le cantava per farla calmare quando anche lei era bambina, fece rannicchiare Seth sul suo petto, come se stesse per dargli il latte, e continuò a canticchiare mentre baciava dolcemente la sua testa. Seth mosse la piccola mano sul petto di sua madre e le afferrò la camicia, lentamente cominciò a calmarsi e gli occhi cominciarono a chiudersi. Raf riuscì a rimettergli il ciuccio in bocca e lui felicemente cominciò a succhiare.

Sospirò di sollievo e baciò con dolcezza la testa del bambino prima di rimetterlo nella culla, lo coprì con un lenzuolo non molto caldo, perché era quasi l’inizio dell’estate e le temperature cominciavano a salire sempre più in alto. Sfiorò con la punta delle dita i suoi capelli biondi prima di uscire dalla stanza. Chiuse la porta con cura, in modo da non svegliarlo. Stava andando in camera sua quando sentì la porta aprirsi e il rumore di chiave posate sul tavolo.

Andò al piano di sotto e trovò Sulfus che si toglieva la giacca e la metteva sul gancio, lui sorrise quando la vide e si avvicinò a lei, baciandola “Sta dormendo?”

“Infine sì” sospirò lei mentre si dirigeva di nuovo verso la sua stanza

“Sei troppo stanca, dovresti riposare” si sedettero sul letto, lui le baciò la testa e poi le accarezzò i capelli “E dico sul serio, quanto tempo hai dormito questa mattina?”

“Non molto...ma che ci posso fare? Lui ha bisogno di me, sono sua madre e lui è solo un bambino...devo allattarlo, cambiarlo, fargli il bagno-”

“Wow, wow, wow, tesoro, so tutto questo ma devi riposarti o finirai in ospedale a causa della stanchezza”

“Lo so...ma tu stai lavorando e io sono in congedo di maternità per ancora un mese...”
 
“Capisco e tu devi essere la madre più devota che vedrò mai in vita mia, ma devi anche avere del tempo per te...” lui le prese il mento tra le dita e la guardò negli occhi “Quando è stata l’ultima volta che sei uscita con le tue amiche?”

“Forse due mesi prima che Seth nascesse...” sospirò di nuovo “Urié mi ha chiamato questa mattina e mi ha chiesto di passare la giornata con loro domani, Miki vuole comprare alcune cose per il suo bambino prima di andare in maternità, ma io...le ho detto che non potevo...”

“Bene, allora la chiamerai e le dirai che c’è stato un cambio di piani e che ora puoi andare”
 
“C-Che cosa? Ma Seth?”

“Resto io con lui, domani è il mio giorno libero dal lavoro, quindi è una buona coincidenza. Ora chiama Urié e spendi del buon tempo con loro, mi occuperò io di nostro figlio. Anche tu hai bisogno di un po’ di tempo per te” la baciò e sorrise

“Grazie” stavano per baciarsi di nuovo ma un pianto dall’altra camera impedì loro di farlo “Bene, lui mi chiama” ma Sulfus non la lasciò andare, la costrinse a sedersi sul letto e si sollevò lui

“Resta qui e chiama Urié, vado io da lui” aprì la borsa che aveva portato a lavoro e tirò fuori un orsacchiotto

“Dove l’hai preso?” 

“Me l’ha dato mia madre, mi ha detto che il modo migliore per calmare un bambino che ha difficoltà ad andare a dormire è quello di dargli un oggetto che lo faccia sentire protetto, come una coperta o un animale di felpa” afferrò il profumo più leggero che Raf aveva sul comodino e ne mise un po’ sull’orso. Raf sembrò confusa e curiosa allo stesso tempo “Questo è il profumo che usi ultimamente vero?” lei annuì “Perfetto, metterò l’orsacchiotto vicino a lui, così penserà che sia tu”

Lasciò la stanza e andò in quella dove il suo piccolo figlio si muoveva nella culla, piangendo per un po’ di attenzione. Sulfus lo raccolse e se lo mise sul petto prima di dargli il suo orsacchiotto. Seth presto cominciò a calmarsi e le sue piccole mani afferrarono l’animale di felpa, abbracciandolo mentre sentiva lo stesso odore di sua madre. Sulfus sorrise e gli rimise il ciuccio in bocca prima di metterlo nella culla. Poi lo coprì con il lenzuolo.
 
“Dormi bene, figlio mio”

Uscì dalla stanza e si chiuse la porta alle spalle, tornando nella sua camera, dove avrebbe detto a Raf che il loro bambino si era già riaddormentato, ma poi la vide, in pigiama, sdraiata sul letto, addormentata profondamente. Lui sorrise e si cambiò i vestiti prima di mettersi accanto a Raf, la baciò sulla testa e mise un braccio intorno alla sua vita, spense la luce e si addormentò.

~*.*~

“Allora: il latte è in frigo, gli abiti sono nel cassetto come le sue cose per il bagno-”

Sulfus rise “Raf, calmati, so dove si trova tutto, me l’hai detto circa un’ora fa e l’ho perfettamente memorizzato. Staremo bene, ora vai e divertiti ok? E non chiamarmi a tutte le ore! Questo è il tuo giorno libero e non voglio che ti preoccupi per Seth, capito?”

“Ok, ok, ho capito capo” rise e lo baciò prima di baciare la testa di Seth, che era tra le braccia del suo papà “Ciao amore, prenditi cura del papà” in risposta il bambino rise mentre sosteneva il suo orsacchiotto, Raf li salutò prima di partire.

Sulfus prese la manina di suo figlio e la mosse come se lui stesse facendo un gesto d’addio alla mamma “Fa ciao alla mamma” rimasero a guardare Raf andare via con le sue amiche prima di entrare di nuovo in casa “Tua madre si preoccupa troppo, lo sai?” lui chiuse la porta.

~*.*~

“Bleh, figliolo, nessuno direbbe che tutto quello che bevi è latte!” si lamentò Sulfus, mentre puliva e cambiava il pannolino di Seth che giocava con il suo orsacchiotto. Lo sollevò appena finì di cambiarlo “Meglio ora?” il bambino rise “Lo prenderò come un sì”

~*.*~

Ma ciò che sembrava essere facile e tranquillo...dopo poche ore si trasformò in un Inferno. Seth piangeva sempre di più e di più e Sulfus, ormai disperato, non sapeva cosa volesse! Aveva controllato l’orario dei pasti di Seth, gli aveva cambiato il pannolino, gli aveva anche fatto un bagno (da cui lui era uscito bagnato dalla testa ai piedi), niente era fuori posto...
Sulfus voleva chiamare Raf e dirle che c’era qualcosa di sbagliato con Seth, ma conoscendola bene avrebbe lasciato le sue amiche e sarebbe tornata a casa rovinando così il suo giorno libero… No, chiamare Raf non era sulla sua lista. Si sedette sul divano cercando di calmare Seth, ma lui continuava a piangere.

Prese il telefono e compose un numero, attendendo poi che la persona rispondesse... “Pronto?” disse una voce femminile dall’altro lato della linea.

“Ciao mamma”
 
“Sulfus! Che bello sentirti, come stai? L’orsacchiotto ha funzionato con Seth?”

Lui sospirò “Sì, abbiamo dormito bene ieri sera grazie a quello, ma ora non sta funzionando, sta piangendo, anche se gli ho dato il latte, gli ho cambiato il pannolino, gli ho fatto il bagno...non so cosa potrei stare facendo male!”

“Dov’è Raf?”

“Le ho detto di andare a divertirsi con le sue amiche oggi. Era completamente stanca di spendere tutte le ore di tutti i giorni con Seth e, dato che oggi è il mio giorno libero da lavoro, ho deciso di rimanere io con lui. Non voglio chiamarla, rovinerebbe solo la sua giornata, ecco perché invece ho chiamato te”

“Hai fatto bene, fidati di me, lei ha davvero bisogno di un po’ di tempo per se stessa, se fa quello che ho fatto io quando ho avuto Zero sarebbe morta di stanchezza! Beh, in ogni caso, hai detto che hai fatto tutto bene?”

“Sì, tutto”

“Controlla la sua temperatura, può avere la febbre” Sulfus si alzò dal divano e corse nella stanza di Seth, cercando tra le sue cose finché non trovò il termometro

“Va bene, sto controllando...” dopo qualche minuto già aveva la temperatura “Sì, ha un po’ di febbre”

“Come pensavo...è normale che i bambini della sua età abbiano la febbre, non è niente di molto allarmante, tesoro”

“Allora che faccio?”

“Dagli il farmaco che il medico vi ha dato. In poche ore la febbre calerà”

Sulfus cercò nell’armadietto dei medicinali fino a trovare il farmaco “Sto cercando di darglielo ma non vuole!”

“Metti il farmaco nel latte o sul ciuccio, funziona perfettamente” Sulfus mise un po’ del farmaco sul ciuccio di Seth e lo rimise nella bocca del bambino, il pianto poco a poco si spense fino a quando non smise definitivamente, ora il piccolo Seth guardava solo suo padre con i suoi grandi e acquosi occhi ambra.

“Ha funzionato, grazie mamma!”

“Prego tesoro, anche se vorrei essere più vicina a te, vorrei essere lì per aiutarti di più”

“Mi hai aiutato molto al telefono, mamma, credo che mi sarei disperato se non fosse stato per te”

“Questo è quello che fanno le madri!”

Sulfus ride “Sì, lo so, grazie ancora”
 
“Ogni volta che hai bisogno tesoro, non esitare e chiamami. Ciao!” sciolsero la chiamata, Sulfus tornò a sedere sul divano con Seth tra le braccia. Baciò il naso del bambino, cosa che lo fece ridere

~*.*~

Raf rise con le sue amiche mentre si avvicinava alle porte di casa sua “Grazie per oggi ragazze, ne avevo proprio bisogno!”

“Oh sì che ne avevi proprio bisogno, eri un disastro! Spero non accada anche a me!” disse Miki mentre accarezzava il suo ventre di otto mesi

“Tu sarai una grande madre Miki, non ti preoccupare” disse Dolce

“Certo!”
 
“Bene, grazie ancora ragazze, ma ora devo tornare dai miei ragazzi, non ho chiamato oggi e sono molto preoccupata. È la prima volta che Sulfus rimane completamente solo con Seth. Ci vediamo un’altro giorno!” corse verso l’ingresso e aprì la porta. Entrò e mise le chiave sul tavolo, la casa era buia e silenziosa, cosa che Raf non si aspettava di vedere o sentire.

Accese le luci e chiuse la porta dietro di sé “Sulfus?” nessuna risposta...era strano...ma qualcosa nella sua mente le diceva che tutto andava bene. Andò al piano di sopra, spense le luci della stanza, controllando poi nella stanza di Seth, lui non c’era...

Poi andò finalmente in camera sua, la porta era chiusa e le luci spente, tutto ciò che era aperto erano le tende, che permettevano alla luce della luna di entrare nella stanza. Non era molto illuminato ma era abbastanza per lei per poter vedere due figure sdraiate sul letto. Si chiuse la porta alle spalle e si tolse le scarpe, si avvicinò silenziosamente al letto e quello che vide la fece sorridere teneramente:

Sulfus era sdraiato sul letto, dormendo tranquillo e profondamente, rannicchiato fra le sue braccia e sul suo petto c’era il loro piccolo figlio, anche lui dormiva profondamente mentre teneva il suo orsacchiotto preferito nelle sue piccole mani... Raf non riusciva a smettere di sorridere e baciò le teste dei suoi ragazzi, nessuno di loro si muoveva.

Non accese la lampada per non svegliarli, così, aiutata dalla luce della luna, si cambiò i vestiti e mise addosso il pigiama. Con cura si sistemò al fianco del bambino, così Seth poteva dormire tra i suoi genitori. Raf sorrise per l’ultima volta e sussurrò “Amo entrambi i miei ragazzi...”

Spero che vi piaccia, lasciate una recensione vi prego!
  
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