Lo so, lo so.
Dovrei dormire e invece sono qui a pubblicare.
L'ho scritta di getto, questa flash, e non so cosa sia in realtà.
So solo che è puro diabete.
Spero vi piaccia, davvero. Altrimenti penso mi darò definitivamente all'angst come faccio di mio solito ahahahah.
Fatemi sapere, eh! :)
Un bacione, a presto. *cuori infiniti*
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Liam
si sistema sul divano ed accende la televisione, mentre Ariel gioca sul tappeto
con uno degli ultimi regali di zio Harry. Cambia canale più volte, senza
trovare nulla di interessante; guarderebbe la replica di una delle vecchie
puntate di Jersey Shore solo per ridere divertito degli assurdi litigi tra i
ragazzi, ma non pensa sia educativo per la sua bambina di sei anni che è
proprio lì con lui. Quindi spegne semplicemente l’apparecchio, lasciandosi
cadere tra i cuscini con gli occhi chiusi, che riapre solamente quando sente
una mano scuoterlo leggermente ed una vocina raggiungere le sue orecchie.
«Papà,
ho fame» lo avverte questa, e Liam non può far a meno di sentire un moto di
tenerezza quando scorge gli occhi ambrati di sua figlia spalancati all’inverosimile
nel tentativo di fare gli occhi dolci. Con grandi risultati, si potrebbe dire,
data la scarsa abilità di Liam nel dire “no” a quello sguardo supplicante che
la bambina ha imparato a fare da suo padre.
«Vieni,
andiamo in cucina» sorride poi, mettendosi seduto prima di sollevare con
facilità la piccola, che si avvinghia al suo busto con le gambe ed allaccia le
braccia magre al suo collo.
E’
quando Ariel è intenta ad impiastricciarsi il viso e le mani con la nutella che
Liam ha spalmato su del pane, che entrambi sentono la serratura scattare e la
porta aprirsi, segno che qualcuno sia entrato in casa. Allora Ariel, sotto lo
sguardo severo del suo papà, si pulisce velocemente le mani sporche di
cioccolata con il canovaccio, per poi correre nell’altra stanza, dove un uomo dai
capelli corvini la accoglie tra le braccia e la solleva.
«Principessa»
Ariel sorride all’appellativo che i suoi papà usano per chiamarla e si lascia
abbracciare.
«Mi
sei mancato, papà» sorride poi baciandogli la guancia coperta da un leggerlo
velo di barba che le fa pizzicare le labbra. Zayn sorride e «Anche tu, piccola»
le scompiglia i capelli, prima di metterla giù per andare verso la cucina, dove
è sicuro che Liam lo stia aspettando, probabilmente intento a scegliere cosa
preparare per cena.
«Lee»
lo chiama facendo il suo ingresso nella sala, sorridendo come un bambino quando
nota il sorriso caldo del marito accoglierlo. E solo in quel momento può dire
di sentirsi davvero a casa.
«Finalmente
sei tornato» Liam gli si avvicina e poggia le labbra sulle sue in un bacio a
stampo.
Ariel
li fissa da dietro Zayn, aggrappata con le mani ai suoi pantaloni
scuri, e
pensa che non ci sia nulla di strano nel fatto che abbia due
papà e non una
mamma ed un papà come la maggior parte dei suoi compagni
perché, ne è sicura,
papà Liam ama papà Zayn come papà Zayn ama
papà Liam e non c’è bisogno di nient’altro.