Mi sono svegliata da poco quando sento la porta aprirsi, lentamente. Scatto a sedere, pronta al peggio. Mi guardo attorno cercando qualcosa che, in caso di necessità, potrei usare come arma. Non credo che potrei ciabattare qualcuno a morte, quindi mi nascondo sotto le coperte facendo finta di dormire. Sento i passi avvicinarsi e le mie coperte che si spostano. ''Tris..'' sento sussurrare. Rigetto fuori tutta l'aria, sollevata. Non mi ero nemmeno accorta di essere in apnea. Quattro. Sorrido. Si sistema nel letto accanto a me e io mi rannicchio sul bordo in modo da farci stare entrambi. Siamo appiccicati, sento le nostre gambe che si toccano e un brivido mi corre lungo la schiena; non mi dispiace neanche un po'. ''

Non dovresti essere qui, se qualcuno ci scoprisse o ti vedesse entrare o uscire dai nostri dormitori,ci sarebbe un bel casino.'' ''Non mi importa delle conseguenze, avevo bisogno di vederti'', e con queste parole mi tira sopra di sé; ogni nostro centimetro di pelle è a contatto, le nostre bocche si scontrano, fameliche, e sento il suo inconfondibile profumo che mi pervade. Lo sento muoversi sotto di me; sento che mi desidera quanto io desidero lui mentre cerca di fondersi con me, per diventare una cosa sola.

Quattro e Sei. Sei e Quattro.

Sento qualcuno muoversi nel letto accanto e subito mi stacco da lui, spaventata. ''Aspettami...'' sento borbottare. Mi rilasso, qualcuno sta sognando, e nessuno, al momento, si è accorto di noi. A malincuore gli dico che se ne deve andare. Subito mi guarda imbronciato, poi sorride. ''E va bene, me ne vado! Ma da oggi in poi ti chiamerò Sette, non sapevo che farti trovare a letto con me dai tuoi amici fosse una tua paura, lo terrò in considerazione!'' Mi stampa un bacio veloce sulle labbra e si allontana, silenziosamente come è arrivato.

Lo guardo allontanarsi e chiudere la porta; mi addormento subito dopo, con ancora il suo sapore sulle labbra.