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Autore: rei22688    24/02/2008    7 recensioni
Una ragazza fragile, lo spirito maledetto di un angelo ormai decaduto, un ordine guerriero che i dannati pregiudizi hanno rischiato di distruggere, tradimenti, avidità e crudeltà. Quando la luna e le sedici stelle si incontreranno giungerà il giorno prestabilito...
Genere: Romantico, Drammatico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga
Note: Alternate Universe (AU), Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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Hinata no Valkiries

Hinata no Valkiries

Scusatemi tantissimo!!! L'altra volta ho pubblicato senza nemmeno presentarmi!!! Allora innanzi tutto parto col dire che questa non è esattamente la mia prima fic....su un altro sito, oltre a questa, ne avevo già pubblicata un'altra che....francamente non è che mi abbia soddisfatto molto, così mi sono messa a scrivere questa!! Si rifà un po' alla trama di Ayashi no Ceres, in futuro vi saranno parecchie scene prese da quel manga, anche se la trama di fondo è un po' diversa. Spero davvero che vi piaccia, comunque dico fin da subito che gli aggiornamenti non saranno spesso anzi...con la maturità alle porte e la mia media alquanto schifosa dubito di essere in grado di aggiornare con regolarità....Detto questo, vi auguro buon divertimento!!! Un bacione!!!^^

 
Ancora incredula, Hinata, china sul cugino, guardava inerme la sua famiglia mentre le puntava contro quelle pistole -N-n-nonnino...io n-non capisco...c-che cosa sta s-succedendo?- anche se il tono era flebile, quelle parole trasudavano un sorpreso terrore.
L'anziano signore si era alzato, ora era di fronte a lei, anche se la guardava dall'alto, il solo, tra tutti gli altri, senza armi -Hinata. Il solo fatto che tu esista porterà il nostro clan ad una disastrosa rovina....quindi, mi dispiace molto, ma tu devi morire.-
Il tono fermo dell'uomo la fece sussultare -M-ma-ma n-no-nonnino...-
-Allontanati da Neji! Non toccarlo!-
Quando l'uomo battè il bastone a terra, due uomini vestiti di nero presero Neji e lo portarono via.
"Neji..." ora Hinata si sentiva davvero sola.
Il vecchio si voltò verso Hiashi, il padre di Hinata -Bene Hiashi. Questo è compito tuo.-
L'uomo si avvicinò alla figlia, puntando la pistola -Perdonami Hinata.-
Frase puramente convenzionale, vista l'espressione tranquilla e sicura che aveva in volto, caricò il colpo, il dito era pronto sul grilletto.
-Non farlo Hiashi!-
Hizashi Hyuga, padre di Neji e gemello di Hiashi, si frappose fra i due -Hiashi! E' tua figlia!-
Il fratello lo guardò con fare annoiato -Spostati.-
L'uomo non si mosse, Hiashi sospirò -Scusa Hizashi.- senza alcuna esitazione, sparò, dalla tempia del fratello, un fiotto di sangue andò a macchiare il corpo di Hinata.
Il vecchio si voltò disgustato mentre Hiashi guardava impassibile il fratello mentre moriva come un cane.
Nonostante il colpo fatale, l'uomo aveva ancora la forza di parlare -Hi-Hina-ta.....-
Tremante, la ragazza si voltò a guardarlo; il foro sulla tempia e i bulbi oculari grondavano sangue, dentro di lei, troppo sconvolta per proferire parola, urlò a quella visione.
L'uomo riprovò a parlare -Pe-perdo-nami....no-non ho f-f-fatto ni-ente p-per te....m-ma tu n-non ti a-arre-nde-re....ri-ri-bel-lati a-a-gli Hyuga.... ti-ti pre-go...sa-sal-va Neji...co-combatti co-co-ntro i-il tuo d-destino e vi-vi fe-li-ce...-
Un altro colpo di pistola, ora Hizashi Hyuga era davvero morto, gli occhi ormai vacui guardavano ancora la ragazza.
-Che stupido...- si leggeva chiaro il disprezzo, negli occhi di Hiashi Hyuga, per il fratello da lui appena ucciso, la pistola ancora fumante in mano -...mai avrebbe dovuto mettersi contro il clan. E le sue ultime parole sono state di una tale banalità...-
Hinata scattò in piedi, guardò il corpo esanime di suo zio, poi suo padre, suo nonno, poi ancora lo zio, il padre e infine il nonno e l'orrore e la rabbia, crescevano, crescevano...poi vide tutto bianco e udì un unico rintocco di campana.
 
 
In un grazioso salottino in stile tradizionale, una bellissima donna leggeva inginocchiata sul tatami, quando una strana sensazione si impadronì di lei.
-E' lei! Si è manifestata!-
Corse all'impazzata lungo il corridoio per poi raggiungere due ragazzi intenti ad allenarsi -Presto preparatevi! Dovete andare a prenderla! Sanzo sta già preparando la macchina, l'indirizzo glielo darò io!-
I due si inchinarono -Si Kurenai-sama!- e corsero subito via.
 
 
-Fatemela vedere meglio! Puntate su di lei!- il giovane uomo moro avvicinò ancora il viso allo schermo per vedere qualcosa che, a lui, pareva meraviglioso. Nello schermo, in mezzo a delle macerie, si stagliava una figura scura; ciò che più risaltava erano due grandi occhi rosso sangue.
Sorrise compiaciuto -Meglio di quanto io stesso mi aspettassi....l'angelo insanguinato è tornato!-
 
 
-Hiroshi-sama! Hiashi-sama!-
Alcuni uomini aiutarono i due ad alzarsi, ora il vecchio era furioso -Trovatela! Non lasciatala fuggire! Voglio vederla morta entro stasera!-
I due annuirono, per poi congedarsi in tutta fretta.
Hiashi si guardava intorno stupito-Guarda che cos'ha combinato...è davvero tutta opera di Hinata?-
Le finestre erano sfondate, il tetto fallato, i fusuma completamente scardinati e vari corpi morti giacevano a terra
-Si...non immaginavo fosse già così potente...-
 
 
"Nonnino perchè non posso arrampicarmi su quest'albero?"
Una bambina di circa sei anni guardava interessata un grande faggio dal tronco e dai rami molto scuri e robusti e neanche tanto alti, l'ideale per i suoi giochi infantili.
"Vedi Hinata...quest'albero accompagna e protegge il clan Hyuga da molti secoli. Noi tutti dobbiamo prendercene molta cura....Prometti di non salirci e non danneggiarlo."
La bambina sorrise "Va bene nonnino!"
 
 
Hinata aprì debolmente gli occhi, la pioggia sferzava il suo viso "Ma...dove mi trovo?"
Si guardò intorno, era distesa su un ramo del grande faggio che si trovava nel giardino, la pioggia cadeva copiosa, annebbiando la sua, già debole, visuale.
"Cosa mi è successo? Come sono finita qui?" era ad un'altezza difficilmente raggiungibile, almeno quattro metri.
Starnutì, coi vestiti laceri e il corpo completamente bagnato stava letteralmente morendo di freddo, il suo respiro si condensava in nuvolette candide. Strinse le braccia attorno alle gambe, affondando il viso su queste e si mise a piangere -Ma che diavolo è successo?! Perchè a me?! Che cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo?!-
Nella sua testa continuavano a rincorrersi tutte le immagini relative alle ultime ore: la Mercedes nera, i saluti cordiali di suo nonno, i lunghi corridoi percorsi, il fusuma che si apriva, tutto il clan riunito, il nonno che le parlava, la scatola, quella candida piuma, quelle atroci imagini di sangue, i suoi vestiti che si strappavano come se fossero scoppiati, la paura, quell'enorme squarcio sul petto di Neji, il panico, il nonno che la minacciava, l'orrore, tutta la famiglia che le puntava la pistola, la disperazione, suo zio ucciso dal suo stesso padre, la collera.
Si, prima di perdere coscienza e di ritrovarsi su quell'albero aveva provato una grande collera per suo padre, che non aveva esitato ad amazzare il suo stesso fratello, per suo nonno, che l'aveva letteralmente tradita, e per tutti i membri del suo clan, che, non solo non hanno degnato di uno sguardo Neji mentre rischiava di morire, ma, senza dire una parola, le hanno puntato la pistola, pronti a farla fuori.
I suoi singhiozzi continuavano sempre più intensi, finchè non udì un proiettile conficcarsi a pochi centimetri da lei. Terrorizzata, guardò in basso, cinque uomini vestiti di nero le stavano puntando le pistole, uno di loro prese un walkie talkie -Hiroshi-sama! L'abbiamo trovata!-
Un'unica parola uscì dalla radiolina, la voce di suo nonno era ben riconoscibile -Uccidetela!-
-Ricevuto Hiroshi-sama!- e, riposta la radiolina, le ripuntò contro la pistola.
"E' finita!" Hinata chiuse gli occhi e si rannicchiò ancora più stretta.
*BANG* la pistola sparò, Hinata non percepì nulla "Ma....sono forse già morta?"
Aprì gli occhi, davanti a lei ancora la vegetazione dell'albero, il tronco segnato da un foro profondo e fumante, e la pioggia che cadeva "Ma cosa..." solo in quel momento, si accorse di un gran trambusto ai piedi dell'albero.
Tra gli uomini di suo nonno, una figura arancione si muoveva come un fulmine, atterrandoli tutti, uno dopo l'altro.
Era davvero incredibile, pochi colpi ben assestati e ben cinque uomini di suo nonno, tutti esperti conoscitori dell'uso delle armi e delle arti marziali, erano distesi a terra, inermi.
Hinata rimase a bocca aperta "Ma chi..."
Una volta finito il "lavoro", la figura si voltò a guardarla, la ragazza perse un battito.
Capelli dorati, grandi occhi blu, Uzumaki Naruto era lì, pochi metri sotto di lei, in tuta nera ed arancione, con una strana fascia legata attorno alla fronte.
Le venne un mezzo infarto quando il giovane iniziò a parlare -Presto scendi...O ne arriveranno altri!-
Hinata era bloccata, troppo stanca e stupita sia per parlare che per muoversi.
-Dai salta! Non avere paura, ti prendo io!-
Le ragazza prese coraggio, poche, flebili e indecise parole -C-chi s-sei? C-che c-co-cosa v-vuoi d-da me?-
Il biondo si accigliò -Come chi sono?! Ci siamo conosciuti solo ieri e tu mi hai già dimenticato?- Sospirò scuotendo la testa, evidentemente deluso -Ah ma guarda te! Non ci so proprio fare con le ragazze! E io che pensavo fossi svenuta a causa del mio travolgente fascino...-
La mora continuava a guardarlo sorpresa. Come faceva, in un contesto del genere, ad essere così tranquillo e sereno? Ma le sorprese non erano ancora finite.
-Presto Naruto! Prendi la ragazza e muoviamoci! Io ho liberato la zona a destra dell'ingresso ma non sarà così ancora per molto!-
Haruno Sakura, vestita con una maglietta sbracciata rossa, una strana gonna chiara e pantaloncini neri, la stessa misteriosa fascia a legarle i capelli, aveva appena raggiunto il compagno.
Naruto alzò di nuovo lo sguardo verso la ragazza -L'hai sentita? E' meglio se ti muovi! Su salta!-
Hinata scosse la testa e si ritrasse, cosa volevano da lei quei due? Perchè erano lì? Cosa stava succedendo?
Vedendo che la ragazza era indecisa, il giovane sbuffò -Uffa...di questo passo ce li troveremo tutti qui...va bene! A mali estremi...-
Il biondino si mise a fare strani gesti con le mani, che Hinata non riuscì a comprendere, fino ad arrivare a formare una croce con i due indici e i due medi -...estremi rimedi! Kage bushin no jutsu!-
Il ragazzo fu circondato da un alone di fumo, Hinata si sporse a guardare meglio. Non sembrava essere accaduto nient'altro, finchè, dietro di lei, non comparve uno sbuffo di fumo, dal quale uscì Naruto.
Hinata urlò, guardò in basso, lì c'era Naruto, guardò di fronte a lei, anche li c'era Naruto. Era a bocca aperta -M-ma co-com'è possibile?-
Il biondo di fronte a lei le sorrise -Te lo spiegherò più tardi! Però ora...scusami tanto!-
Prima che la ragazza avesse avuto tempo sufficiente a rendersi conto di cosa stava succedendo, la spinse giù dall'albero.
Mentre cadeva nel vuoto, Hinata vide il ragazzo scomparire in uno sbuffo di fumo.
prima di schiantarsi al suolo fu presa da due braccia, si guardò intorno e incontrò lo sguardo di Naruto, che continuava a sorridere -Sei leggera!- la mora arrossì -Però...in due giorni che ci conosciamo mi hai già abbracciato due volte...non è che un po' ti piaccio?-
Hinata diventò color porpora -M-ma io n-non...-
Un pugno dall'aria molto dolorosa arrivò sulla testa del giovane -BAKA! Muoviti invece di fare lo stupido!-
Tenendola saldamente, il giovane si mise a correre dietro a Sakura, che provvedeva ad eliminare eventuali "ostacoli" (vedi: agenti degli Hyuga armati fino ai denti) presenti sulla loro strada. Alla fine della loro corsa, si trovarono davanti all'alto muro di cinta della villa.
-E ora?- il ragazzo sembrava perplesso, ma neanche tanto preoccupato.
-Ora si salta!- Sakura stava già incominciando a flettere le gambe.
Il biondo sbuffò -Uffa Sakura-chan! Non ne ho per niente voglia! Non potresti spaccare il muro con la tua forza bestiale?-
Hinata, tra le braccia di Naruto si irrigidì "Saltare il muro? Spaccarlo? Forza bestiale? Ma con chi sono capitata?!"
Sakura colpì di nuovo la testa di Naruto -Piantala di dire che io ho una forza bestiale! E poi non posso distruggere il muro, c'è la macchina qui dietro! Ora muoviti!-
Il ragazzo grugnì rassegnato, per poi rivolgersi a Hinata -Tieniti stretta a me!-
Quasi meccanicamente, la mora strinse le sue braccia intorno al collo del ragazzo.
I due cominciarono a flettere le gambe, una, due, tre volte. Si concentrarono, presero un bel respiro e saltarono.
Il muro di villa Hyuga era alto più di quattro metri, quando Hinata, da piccola, giocava nel giardino, non riusciva mai a vedere cosa c'era al di là di quella barriera impenetrabile, alcune volte aveva desiderato possedere un paio d'ali, per poter volare al di là del muro, poter vedere che cosa c'era fuori.
Ora lo stava facendo, era tra le braccia di uno sconosciuto che aveva appena spiccato il salto più alto che la ragazza avesse mai visto. In pochi secondi si trovarono sulla parte alta del muro.
Naruto controllò che la ragazza stesse bene -Ehi! Tutto ok?-
Hinata tremava per l'emozione -T-tu c-chi s-se-sei? C-co-come hai f-fat-to a....-
Il biondo rise -Ehi sei un po' monotona! Comunque te l'ho già detto...le spiegazioni a dopo! Ora tieniti forte che si scende!-
Naruto, seguito da Sakura, spiccò un altro salto che lo portò a terra, a pochi metri da una BMW blu.
I due ragazzi corsero verso la macchina, Sakura salì davanti, accanto al posto di guida, Naruto, dopo aver appoggiato la ragazza sul sedile posteriore, si sedette affianco a lei.
-Buon giorno signorina! Tutto a posto?- Hinata vide che a parlarle era stato il guidatore, un uomo molto corpulento, vestito con abiti tradizionali, coi capelli legati in un piccolo codino alto.
-Sanzo non c'è tempo per i convenevoli! Muoviti a partire!- Sakura sembrava alquanto nervosa.
L'uomo rise -Agli ordini signorina Sakura!- e, premuto l'acceleratore, partì a tutto gas.
 
 
-Signore ci dispiace! E' riuscita a scappare!-
-DANNAZIONE!- l'uomo coi capelli lunghi tirò un violento pugno sulla sua scrivania.
-Ci scusi....ad un certo punto sono arrivati due ragazzini che...-
Era furibondo -Mi state dicendo che siete stati stesi da due ragazzini?!-
L'altro pareva davvero impaurito da una reazione così estrema -Ma signore...quei due non erano normali! La ragazza per esempio...-
-UNO DEI DUE ERA UNA RAGAZZA?!?! RAZZA DI DEFICIENTI!! TROVATEMI LA RAGAZZA!! LA VOGLIO ENTRO STANOTTE!!!-
-Itachi calmati! Scaldarsi così non ti servirà a nulla...- a parlare era stato un uomo coi capelli rosso cupo e l'espressione alquanto annoiata.
-Non sei tu che devi dirmi cosa mi serve o cosa non mi serve Sasori!-
L'uomo rise -Certo che quando si parla dell'angelo tu perdi davvero la testa.... ma guardati!-
In effetti l'espressione dell'uomo era davvero preoccupante, gli occhi rischiavano di schizzare fuori dalle orbite da un momento all'altro e la bocca era contratta in una smorfia di pura follia -E poi rassegnati...è fuggita! Di sicuro non l'avrai entro stanotte...-
L'uomo sembrò calmarsi -Vuoi forse dirmi che dovrei rinunciare a trovare l'angelo?-
L'altro scosse la testa -Ovviamente no! Il capofamiglia ha dato ordini precisi al riguardo! I suoi uomini la troveranno nei prossimi giorni!-
Un sorriso perfidamente soddisfatto increspò la bocca del moro.
 
 
Hinata guardava la città correrle affianco attraverso il finestrino, non notando nè la sostenuta velocità con cui Sanzo correva, nè le proteste di Sakura.
Un leggero tocco sulla sua spalla, si voltò, Naruto la guardava sorridente -Ehi come ti senti? Hai l'aria di chi ne ha passate delle belle..- notò i suoi vestiti lacerati.
Distolse lo sguardo, rosso in viso, erano davvero troppo lacerati.
La ragazza posò gli occhi lavanda su di lui, ma il suo sguardo era vuoto, non disse una parola per poi riabbassare gli occhi.
Vedendola così, il biondo mise una mano sulla sua spalla -Ora puoi stare tranquilla! Sei tra amici!-
La ragazza lo guardò un attimo, rincuorata, per poi mettersi a piangere a dirotto.
Naruto rimase di sasso -Ehi ma che ti prende?! Su calmati! Ti ho detto che sei tra amici!!- ma la ragazza non accennava a smettere.
Naruto guardò Sakura, perplessa quanto lui.
-La lasci sfogare signorino Naruto! Ha ragione lei! Questa ragazza ne ha davvero passate delle belle! Ora ha bisogno di sfogarsi!-
Il biondo guardò Hinata che, china sulle sue gambe, continuava a piangere, una grande pena per lei lo prese. Fece l'unica cosa che era riuscita a passargli per la mente, le accarezzò dolcemente la testa, attendendo pazientemente che si calmasse.
 
 
La macchina si fermò nel vialetto di una casa in stile occidentale. Hinata aveva già smesso da un po' di piangere e continuava a guardare fuori dal finestrino.
Naruto, Sakura e Sanzo scesero dal veicolo, il biondo porse la mano alla ragazza con aria pomposa -Signorina Hinata...siamo arrivati!-
La ragazza sorrise stancamente, prese la mano che il ragazzo le porgeva e scese.
Si guardò intorno, era una casa piuttosto ricca, non quanto villa Hyuga ovviamente, disposta su tre piani, con un grande giardino pieno di glicini, molto suggestivo con l'atmosfera uggiosa. Si soffermò a guardare quello scorcio meraviglioso.
-Forza seguici. Non vorrai certo stare qui a prendere la pioggia! Ti verrà un malanno...-
A parlare era stata Sakura, un dolce sorriso era dipinto sul suo volto, quelle erano le prime parole che lei le rivolgeva.
-Si arrivo.- rasserenata da quel tono gentile, la ragazza entrò.
Hinata notò che Sanzo non era solo molto corpulento, era anche altissimo. Almeno un metro e novanta, se non due metri. Guidava i tre ragazzi lungo un corridoio, verso un'ala della villa arredata in stile tradizionale, addirittura, ad un certo punto, si trovarono davanti ad un fusuma.
Hinata rimase un po' stupita da quel particolare, così insolito per una casa "all'occidentale".
Sanzo si voltò e, notando la perplessità della ragazza, rise -Oh signorina non si stia a crucciare! Questa è l'ala privata di Kurenai-sama! E' per ordine suo che è stata costruita così. Qui c'è anche la sua scuola di Ikebana!-
Hinata rimase senza parole, per poi sorridere.
Ikebana, quella parola rievocava in lei un mucchio di ricordi.
 
 
"Mamma cosa stai facendo?"
Una donna bellissima, dai lunghi capelli corvini e gli occhi del medesimo colore, vestita con un leggero yukata azzurro, stava diligentemente disponendo dei fiori in un vaso "Tesoro, quello che sto facendo si chiama Ikebana."
La bambina la guardò storto "Ikebana? Che cos'è?"
La donna si voltò, sul suo viso era dipinto un sorriso gentile "Significa "fiori viventi". E' l'arte di disporre i fiori in un vaso."
La bambina la guardò con tanto d'occhi "Ma come mamma? Non basta infilarli nel vaso e basta?"
La donna rise piano "Hinata...questa è una disposizione particolare...ora ti faccio vedere...lo vedi questo ramo più lungo al centro?"
La bambina annuì concentrata, mentre osservava intensamente il vaso, nel tentativo di comprendere quella grande novità.
"Quello è ciò che permette di avvicinarsi al cielo. E questi rametti più piccoli li vedi?"
Con la solita espressione concentratissima, la bimba annuì.
"Questa è la Terra. E questi rami di media lunghezza simboleggiano l'uomo."
La bambina guardò il vaso estasiata "Ma davvero i fiori possono assumere un tale significato mamma?"
La donna la strinse accarezzandole la testa "Piccola mia ricorda. Al mondo anche la più vile delle creature può diventare importante in determinate occasioni...bisogna solo aspettare il momento giusto."
La piccola Hinata corrugò la fronte "Ma cosa vuol dire mammina?"
"Lo capirai piccola mia. Un giorno lo capirai."
 
 
-Hinata? Ehi Hinata?-
La ragazza si riscosse dai suoi pensieri, Naruto, di fronte a lei, le scuoteva una mano davanti agli occhi -Ehi ma ti sei incantata?-
Lei abbassò gli occhi -S-scusa...è c-che mi era venuta in mente una cosa...-
Il giovane la guardò preoccupato -Ah capisco...-
Sakura le mise una mano sulla spalla -Coraggio stai tranquilla! Qui sei al sicuro! Ora però sbrigati che c'è qualcuno che ti deve parlare.-
Hinata la guardò interrogativa -Di chi si tratta?-
La ragazza dai capelli rosa le sorrise -Ora lo vedrai!-
Aprirono il fusuma, al centro della stanza, in penombra, si trovava una donna in kimono.
Era di spalle, ma Hinata potè vedere bene i suoi capelli scuri "Mamma..."
Per un attimo, l'immagine della madre si era sovrapposta a quella donna.
Hinata scosse la testa " No, non è possibile!"
L'immagine se ne andò, lasciando spazio ad una donna dagli scuri capelli mossi, lunghi fino a metà schiena, quando questa si voltò, Hinata fu colpita dai suoi grandi occhi, di un vivido rosso fuoco.
-Ciao. Benvenuta a villa Sarutobi. Il mio nome è Yuhi Kurenai.-
Si inchinò per salutarla; mente Hinata si piegava per rispondere al saluto, notò che portava un kimono blu, con uno sgargiante obi dello stesso colore degli occhi.
-Prego, siediti.-
Le sorrideva, Hinata si inginocchiò sul tatami, non sembrava una persona cattiva "Già...neanche il nonno lo sembrava!" Strinse i pugni sulle ginocchia al solo pensiero, le nocche stavano già diventando bianche, le lacrime erano ormai prossime a scendere un'altra volta.
La donna si accorse della tensione della giovane -Stai tranquilla. Qui nessuno ti farà del male. Ti chiami Hinata vero?-
La ragazza continuava imperterrita a guardare il pavimento con le lacrime agli occhi.
Kurenai sospirò -Capisco come ti senti...ti sono successe tante cose...ma non ti devi preoccupare, noi siamo dalla tua parte.-
Le lacrime erano davvero vicine ad uscire, ormai Hinata tremava nello sforzo di trattenersi.
La donna sospirò, era meglio terminare; avrebbe continuato il discorso il giorno dopo, tanto più che era anche già sera inoltrata.
Le poggiò una mano sulla spalla -Ascolta...ora è meglio se ti vai a riposare, Sanzo ha già provveduto a prepararti il bagno.-
Prese un campanello dall'obi del suo kimono e lo suonò, in pochi minuti il corpulento servitore si presentò nella stanza -Mi dica signora.-
Si inginocchiò poco lontano da Hinata.
-Sanzo. Accompagnala al secondo piano e mostrale la sua stanza ed il bagno.-
L'uomo si chinò fino a toccar terra con la fronte -Agli ordini mia signora.-
Si alzò, rivolgendosi ad Hinata -Prego signorina. Se lei vuole seguirmi.-
Come trascinata da una forza superiore, troppo distrutta per pensare da sola a cosa fare, la ragazza seguì l'uomo che, dopo essersi diligentemente congedato da quella che, parve evidente ad Hinata, era la padrona di casa, la guidò verso i piani superiori.
Percorsero le prime due rampe di scale -Allora signorina! Questo è il primo piano. Quello dove lei ha appena parlato con la signora è il piano terra, dove ci sono i miei alloggi, la cucina e la scuola di Ikebana. Questo, invece, è il piano dove noi accogliamo gli ospiti, qui ci sono le due sale da pranzo, quella informale, dove noi facciamo tutti i pasti, e quella ufficiale, dove la signora accoglie gli ospiti di riguardo, anche se il più delle volte li riceve al primo piano, dove li intrattiene con la cerimonia de thè!-
Sorrise orgoglioso -La mia signora fa il thè migliore dell'intero Giappone! Spero che tu un giorno abbia modo di provarlo!-
Hinata sorrise, divertita dalla logorrea dell'uomo; intanto avevano già raggiunto la terza rampa di scale -Ecco! Da qui si va al secondo piano. Qui ci sono le stanze della signora, di Naruto-san, di Sakura-san e quelle degli ospiti, dove lei alloggerà.-
Si incamminarono per un ampio corridoio dove, notò Hinata, su alcune porte c'erano delle targhette. Su di una porta, c'era una targhetta rosa con su scritto "Sakura" e, di fianco, il disegno di un fiore di ciliegio; su di un'altra porta, invece, c'era una targhetta arancione con su scritto "Naruto" con, stavolta, il disegno di una spirale.
La ragazza si lasciò scappare un altro sorriso.
-Ecco la sua stanza!- si fermò di fronte ad una porta poco lontana dalle altre due -Sul letto troverà dei vestiti di ricambio, gentilmente offerti dalla signorina Sakura. Le ho preparato il bagno, quando ne avrà voglia, è la porta in fondo al corridoio, non può sbagliare! La signorina ha bisogno d'altro?-
Hinata scosse leggermente la testa -N-no, è stato m-molto gentile.- Si inchinò leggermente per ringraziare l'uomo.
Lui sorrise soddisfatto -Bene! Allora corro a preparare la cena! Scommetto che lei avrà una fame da lupi! Con permesso.-
Si inchinò e uscì dalla porta, chiudendola alle sue spalle.
Hinata sospirò, era distrutta, sia fisicamente che psicologicamente, aveva una gran voglia di lasciarsi andare sul letto e lasciarsi cullare dalle soffici coltri che lo ricoprivano ma non poteva. Si guardò le mani, le braccia, le gambe, tutte ricoperte da schizzi di sangue ormai coagulato. Sentiva la pelle appicicosa e sporca, si sentiva sporca.
"Zio....Neji..." Le lacrime stavano per tornare, l'unica persona che le aveva dimostrato un po' d'amore ora non c'era più e l'altra chissà come stava...e tutto questo a causa del suo stesso clan. Scosse la testa, non ne poteva più di piangere, cacciò indietro le lacrime, prese i vestiti che erano sul letto e si diresse verso il bagno. Una volta nel corridoio si guardò intorno: ai due estremi del corridoio c'erano, a sinistra, le scale, a destra, un'unica porta, quello doveva essere il bagno.
Una volta davanti alla porta, girò la maniglia; come la porta fu aperta, uno sbuffo di vapore le inondò il viso.
Entrò, per poi trovarsi in quello che doveva essere l'antibagno, si guardò intorno.
C'era un armadio pieno di asciugamani di ogni dimensione, un cesto per i panni sporchi, una lavatrice e un lavandino.
Dopo aver preso un asciugamano di piccole dimensioni, si diresse subito al lavandino per lavarsi le mani e le braccia, non sarebbe riuscita a sopportare la vista di quel sangue per un minuto di più. Sospirò di soddisfazione nel vedere le su mani di nuovo candide.
Le asciugò lentamente, per poi mettere il piccolo asciugamano dentro al cesto, pentendosi del piccolo spreco che aveva fatto, avrebbe potuto prenderne fin dall'inizio uno più grande e poi utilizzare solo quello. Scosse le spalle, ormai quello che era fatto era fatto.
*WASH*
Un rumore provenì dall'interno del bagno, come di acqua versata, la mora sussultò "Cosa sarà stato?"
La sua testa le diceva di allontanarsi ma i suoi sensi la incitavano ad aprire la porta ed entrare, seguì i secondi. Girò piano la maniglia, la porta si aprì lentamente, Hinata guardò dentro ma vide solo una grande nube di vapore che, a poco a poco, si diradava.
Quando il vapore fu parzialmente diradato, Hinata scorse una sagoma.
-Ehi chi va là?!- La sagoma aveva parlato, una voce conosciuta.
Quando la vista fu abbastanza nitida alla ragazza mancò un battito: Naruto era davanti a lei, completamente nudo.
Anche il giovane si accorse di lei, i due stettero un attimo a fissarsi ad occhi sgranati; il silenzio era talmente evidente da sembrare quasi tangibile e l'atmosfera incredibilmente tesa. Erano ancora occhi negli occhi quando Hinata, ragazza tristemente nota per la sua timidezza, cedette.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!-
Hinata urlò, per poi svenire per lo shock.
Naruto si mise le mani nei capelli umidi -Oh cavolo! E' svenuta di nuovo!-
Si mise un asciugamano alla benemmeglio, prese la ragazza e corse a cercare aiuto.
-SANZO! SAKURA! QUALCUNO MI AIUTI! SI SENTE MALE!- intanto continuava a correre per la casa con la giovane fra le braccia, con solo un asciugamano a coprire le sue nudità.
-Che cosa succede?- Sakura uscì di scatto dalla sua camera.
-Naruto-san ha chiamato?- Sanzo stava salendo le scale.
-Datemi una mano! E' svenuta di nuovo!-
Sakura si parò davanti a lui, furiosa -Che diavolo hai combinato stavolta si può sapere?! Su appoggiala a terra baka che non sei altro!-
Il ragazzo l'appoggiò delicatamente a terra, la rosa iniziò ad esaminarla -Traumi sul capo non ce ne sono...lesioni neppure...si può sapere cos'è....-
-Cos'è tutto questo trambusto?- anche Kurenai, richiamata dalla confusione generata dal ragazzo, era salita a vedere cos'era accaduto.
Dopo aver osservato attentamente la situazione e tratto le dovute conclusioni,si voltò a guardare il biondino con aria lievemente accigliata -Naruto! Ne hai forse combinata una delle tue?-
Il ragazzo si mise ad agitare le braccia furiosamente -No Kurenai-sama glielo giuro! Quando sono salito ho visto il bagno pronto e sono entrato, mi sono fatto il bagno, e, quando sono uscito dalla vasca, lei ha aperto la porta ed è entrata! Non volevo fare nulla di male! Lo giuro!-
Kurenai si battè una mano sul viso -Oh Kami! Naruto...il bagno era per Hinata...sono stata io a mandarla qui...-
Il giovane continuava ad agitarsi -Ma io non lo sapevo! Oh mi scusi, mi scusi, mi scusi!-
-Ehi si sta svegliando!- Sakura stava ancora dando dei leggeri schiaffetti sulle gote di Hinata, mentre lei apriva leggermente gli occhi.
Ancora un po' stordita, la ragazza si alzò piano a sedere, gli occhi di tutti puntati su di lei.
La prima a parlare fu Kurenai -Hinata ti senti bene?-
La ragazza annuì, anche se la testa le girava ancora un po'.
-Hinata mi dispiace tanto! Io non volevo!-
La ragazza si voltò verso il biondo, che continuava ad agitarsi per la preoccupazione, sorrise -Oh non preoccuparti...io ora sto...-
Non fece in tempo a finire la frase, l'asciugamano del giovane, dopo tutto quel movimento, si era slegato, cadendo al suolo, lasciando il giovane in condizioni certamente imbarazzanti.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAH!-
La ragazza tuffò il viso tra le mani.
-TU....ESSERE IMMONDO!!! GUARDA COS'HAI COMBINATO!! SEI SOLO UN BAKA!! PERVERTITO!!!-
E Sakura gli mollò un pugno che lo mandò con la testa conficcata nel muro.
Kurenai aveva coperto il viso con un ventaglio, prontamente tirato fuori dal proprio obi -Ah Naruto....non cambierai mai...-
Sanzo si guardava intorno curioso -Gli ha conficcato la testa nel muro! E' proprio incastrata dentro! Che forza che ha Sakura-san!-
 
 
Distesa sul nuovo letto, Hinata era da poco sprofondata tra le braccio di Morfeo.
Nella sua testa, cominciarono a formarsi immagini oniriche: lei, bambina, che passeggiava mano nella mano con la madre, suo padre le aveva raggiunte "Presto sbrigatevi, ci stanno aspettando." e le aveva condotte in una stanza dove, seduti ad un tavolo imbandito, c'erano Neji, nonno Hiroshi e zio Hizashi; Hinata, felice, si era seduta a tavola.
Tutti ridevano, erano felici, c'era calore e felicità. Hinata si era voltata verso lo zio "Ehi zio! Ma tu..." era rimasta ammutolita, la tempia e i bulbi oculari dell'uomo grondavano sangue copiosamente.
Ora ragazza, aveva serrato gli occhi e cominciato ad urlare inorridita. Quando li aveva aperti, si era accorta di trovarsi chinata a terra, nella sala di casa Hyuga, con tutto il clan a puntarle addosso le armi.
"Hinata tu devi morire!" il nonno la guardava dall'alto ghignando minaccioso.
"Scusa Hinata." suo padre, senza neanche guardarla negli occhi, stava caricando il colpo.
Poi, un rintocco di campana, uno solo, senza il ritorno. Hinata era di nuovo circondata da quel misterioso alone violaceo, ma stavolta era molto più ampio.
Aveva iniziato a librarsi nell'aria, tutte le lampadine della sala erano scoppiate, lasciandola al buio, ora era una figura scura sospesa nell'aria, con due grandi occhi rosso sangue.
Tutto intorno a lei si disintegrava, la gente cadeva a terra morta, i muri crepavano, i vetri si frantumavano. Gli altri provavano a sparare, ma a nulla valevano i loro sforzi, sembrava che i proiettili la attraversassero senza recare danno. Fece un balzo, sfondò il soffitto, uscendo da quella stanza distrutta.
Hinata si svegliò di soprassalto, ansimava forte, aveva il viso sudato.
"Cos'era...quella cosa?!" nella sua mente si rinorrevano ancora le immagini appena viste.
-E-ero io? I-io ho f-fatto q-quelle cose?!- si guardò le mani, vi vedeva ancora le macchie di sangue cancellate ormai molte ore prima.
-N-no! No No No No NO NO NOOOO!- tuffò il viso tra le coperte, soffocandovi dentro gli urli e i singhiozzi disperati. Ora lo sapeva, lei aveva ucciso quasi metà della sua famiglia.
Fuori dalla finestra, cadeva ancora la pioggia.
 
 
 
 

Oh che bello!!! Ho già ricevuto dei commenti!!! Grazie mille a tutti quelli che hanno lasciato anche solo due parole ma anche a quelli che leggono e basta!!! Ma ora bando alle ciance, rispondiamo a chi, così gentilmente, ha commentato questo parto della mia mente malata!!! ^________________________^

 

Keira15: Grazie mille per i complimenti!! Sei stata dolcissima!!! Hai visto che alla fine Hinata non è morta? Ha ancora troppe avventure da vivere prima di morire.....ma non voglio anicipare nulla!!!XD Un bacione!!!

Alidi piume: Uh che bel nome che hai!! Grazie mille davvero per tutti i tuoi complimenti, sei stata molto gentile!!!Comunque si...nella vita di Hinata è entrato un angelo....ma devi vedere CHE ANGELO!!!! Anche se il momento di riavere le ali è ancora mooooolto lontano...ma ora basta, sto dicendo troppo!!!XD Per quanto riguarda Sasuke e Hinata....avrai già notato che la situazione si sta un po'.......complicando!! Ti mando un bacione!!!

Callie33: ^_^ Quanti bei complimenti!!! Grazie mille davvero!!! Ma si vede così tanto che io sono appassionata di Giappone?!?! Non me n'ero accorta!!! Beh meglio così!!! E' la mia grande passione fin da piccina...Per quanto riguarda Naruto...hai visto che è tornato? E ti posso dire che d'ora in poi non se ne andrà tanto facilmente dalla storia...^_- Un bacione grande!!!!

Yayachan: Grazie mille per i complimenti!!! Sono contenta che la fic ti piaccia!!! Comunque si...Hinata è un angioletto ma...un angioletto un po' atipico!!! Più avanti capirai!!!XDDD Spero di aver risposto ad almeno qualcuna delle tue domande comunque vai tranquilla...anche quelle che subito non hanno trovato risposta la troveranno presto!!! Per quanto riguarda il pairing....lo scoprirai da sola (Meh che infame che sono!!!), comunque da quel che ho capito non ti deluderà troppo...o almeno lo spero!!!  Kissoni!!!^^

Bekill: Ebbene si...sono venuta a piantare il naso anche qui....comunque vai tranquilla!!! X adesso sto pubblicando la stessa identica fic di MANGA.it (a parte qualche sporadica correzione o qualche frase un po' differente)...A proposito del quiz...penso che su MANGA.it ci sarà sicuramente, qui non so!!! Conosco ancora pochi membri di questo sito e non voglio mettermi subito a proporre gli stupidissimi parti della mia mente malata ma...tra un po'....chissà!!!XDDDDDDDDDD Un bacione grandissimissimo!!!!^________________________________^

 Grazie davvero a tutti quanti, spero continuiate a seguirmi!!! Un bacione grandissimo a tutti!!^____________________________________^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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