Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Kate244    19/08/2013    1 recensioni
|RenlyxLoras|Spoiler 2° stagione|Angst|Fluff|
Loras ha appena seppellito Renly a Capo Tempesta. Osservando il meraviglioso paesaggio si lascia trasportare dai ricordi di tempi felici.
Dal testo: Si sedette sotto una maestosa quercia, ammirando il sole appena sorto gettare la luce, quasi fosse un pittore, su quel panorama così caro al suo amato, disseminato di violette e denti di leone. Osservò il volo di una farfalla colorata, il complicato ghirigoro di un glicine congiunto al tronco della quercia sotto la quale sedeva. Si colmò gli occhi ed il cuore di quel paesaggio e della serenità ch'esso trasmetteva, dopodiché abbassò le palpebre e cercò di sentirlo.
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loras Tyrell, Renly Baratheon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice: Bonjour!

Questa creaturina è nata questa notte, esattamente a mezzanotte, e tanto mi ha tenuta sveglia che sono stata obbligata ad accendere la mia torcia scarica, impugnare la penna e buttare giù alla rinfusa tutto ciò che partoriva la mia mente malata. La mattina, poi, l'ho limata, sistemata, infiocchettata ed ora eccola qua, pronta ad essere giudicata.

Piccole note tecniche: Si svolge dopo la sepoltura di Renly da parte di Loras a Capo Tempesta. La parte finale in corsivo, invece, è un flashback che torna alla prima notte in cui Baratheon ha parlato all'amante di quel luogo.

Il testo finale è una strofa della canzone “King and Lionheart” scoperta di recente grazie a Mi_Ki e che consiglio a tutti di ascoltare.

Ovviamente i personaggi appartengono a George R.R. Martin (anche perché se appartenessero a me probabilmente Renly ora starebbe saltellando in un campo di lillà circondato da arcobaleni con Loras, e non languendo in una tomba a Capo Tempesta) e questa storia non è ASSOLUTAMENTE scritta a scopo di lucro. Il mio è puro e semplice (sadismo) divertimento.

Bene, ho parlato abbastanza. Ci rivediamo giù!

 

 

King and Lionheart

 

 

Era buffo. Sì, era quasi buffo per Loras trovarsi lì. Su quell'altopiano illuminato dal sole della lunga estate, dove gli alberi carichi di frutti muovevano le fronde seguendo la melodia dettata dal imperioso soffiare del vento. Si guardò intorno, i piedi nudi affondati nell'erba fresca, ancora imperlata dalla rugiada. A differenza della maggior parte di Capo Tempesta quell'angolo a strapiombo sul mare sembrava godere della perpetua luce del sole.

 

Era buffo.

 

Era passato molto tempo dall'ultima volta che il suo Re l'aveva portato lì, eppure la sua mente ricordava perfettamente ogni dettaglio, dal lieve odore di salsedine alla sensazione provocatagli dal vento tra i capelli.

 

Si sedette sotto una maestosa quercia, ammirando il sole appena sorto gettare la luce, quasi fosse un pittore, su quel panorama così caro al suo amato, disseminato di violette e denti di leone. Osservò il volo di una farfalla colorata, il complicato ghirigoro di un glicine congiunto al tronco della quercia sotto la quale sedeva. Si colmò gli occhi ed il cuore di quel paesaggio e della serenità ch'esso trasmetteva, dopodiché abbassò le palpebre e cercò di sentirlo. Di sentire il fantasma di una mano dalla presa forte sulla spalla, il calore di un corpo perfettamente conosciuto accanto a sé, l'ombra di un sorriso, l'eco di una risata profonda. Ma nulla. Non accadde nulla.

 

 

Lasciò che le lacrime, liberatorie, scorressero sul suo giovane viso, quasi segnandolo.

Gli pareva di sentire la sua calda voce, la risata che pareva il rombo del tuono, i suoi sussurri: “non piangere mio cuor di leone”.

Ma la verità era che non era certo un coraggioso, Loras. Si era sempre battuto con lealtà e senza risultare mai vile, ma questo perché morire, guardare in faccia la morte, non lo aveva mai spaventato veramente. La fredda, gelida eternità ora gli sembrava quasi paradisiaca, una liberazione in confronto a ciò che provava. Dolore rabbia e un infinito vuoto, dentro, che mai sarebbe riuscito a colmare.

 

When Sun has set no candle can replace it.”

 

 

Renly era il suo amore, il suo compagno, il suo re. Il re del suo cuore.

 

Con un moto di rabbia asciugò velocemente le lacrime dalle guance rosee.

Sua sorella lo aveva pregato di non andare, di seppellire Renly in un altro luogo, non a Capo Tempesta.

 

-Ti stai facendo del male, fratello-

 

Ma cosa poteva saperne lei? Forse era proprio questo che voleva: annullarsi, soffocato dal dolore. E chissà se dopo la morte gli dei non sarebbero stati misericordiosi, concedendogli di stringere un'ultima volta a sé l'amato.

 

 

Ormai il sole era alto nel cielo.

Loras pensò che quel luogo, il posto segreto di Renly, il loro posto segreto, fosse ancora più bello di quanto lo ricordasse. Avrebbero dovuto tornarci, un giorno, in memoria dei tempi in cui erano un semplice Lord e il suo giovanissimo scudiero.

Si sarebbero seduti sull'erba fresca, come altre volte, e semplicemente avrebbero ascoltato il respiro dell'altro, così vicino.

O forse avrebbero parlato della loro infanzia, di quando ancora non si conoscevano, e forse Renly gli avrebbe posato un fiore tra i capelli e, tra le risa, lo avrebbe chiamato “mio amore”.

O magari sarebbero finiti a fare l'amore, proprio sotto quella quercia, con la luce del sole di mezzogiorno che riscaldava i loro corpi. Sarebbe stato dolce e lento, come un riscoprirsi vicendevolmente e si sarebbero detti “ti amo” cento e cento volte.

Loras chiuse di nuovo gli occhi, la forza di quel desiderio disperato che lo colpiva come uno schiaffo. Di nuovo gli parve di sentire la voce dell'amato chiamarlo.

Ma era solo un'illusione.

 

 

Renly e Loras, il cavaliere e lo scudiero, il Re e il Cuor Di Leone avrebbero fatto ritorno insieme a Capo Tempesta solo molti anni dopo, quando il ragazzo avrebbe raggiunto il suo amato.

E questa volta mai più si sarebbero lasciati, le loro mani intrecciate nell'affrontare l'eternità, di nuovo insieme.


 

 

 

Una stanza da letto.

Tra le lenzuola giacciono due ragazzi abbracciati.

Il più giovane, dalla corporatura esile e i capelli color dell'oro, posa il mento sul petto del compagno, mentre il più grande osserva il soffitto in maniera pensierosa, giocando distrattamente con i capelli dell'altro:

-Vedrai Loras, amerai Capo Tempesta. E' un luogo magico, sempre vessato dal maltempo sì, ma nel mio luogo segreto il sole splende sempre, anche durante i Lunghi Inverni.-

 

-“Mio signore”, non penso proprio possa esistere un luogo simile neanche nel più remoto sud.-

 

-Oh, ma quanta sfiducia nei miei confronti! Vogliamo forse scommettere?-

 

-Preferirei di no, vostra maestà è piuttosto permaloso quando perde...-

Il moro ostenta un'espressione fintamente oltraggiata, mentre il più giovane ridacchia.

 

-La vedremo, mio caro Loras! Ho passato buona parte della mia infanzia lì, era il mio luogo segreto. Non l'ho mai mostrato a nessuno...-

Loras, intenerito, schiocca un bacio sul naso del più grande.

 

-Ma io non sono “nessuno”, giusto?-

L'uomo ride stringendo più forte a sé il ragazzo.

 

-Certo che no, tu sei il mio cuor di leone.-

 

-E tu il mio Re.-

Si scambiano un lungo bacio, stretti l'uno all'altro, consapevoli che non importa nemmeno la fine del mondo finché le loro mani resteranno intrecciate, così come i loro cuori.

 

And as the world come to an end

I'll be here to hold your hand

'Cause you're my King

and I'm you Lionheart.

 

 

 

 

 

Note dell'autrice: Et voilà! Spero abbiate apprezzato!

 

Kate.

 

  
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