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Autore: potters_continuous    20/08/2013    3 recensioni
Due volte in cui Louis Tomlinson ha fatto sesso e una volta in cui ha fatto l'amore.
Genere: Erotico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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larry

“Ricordo con angoscia la prima volta che ho fatto l'amore. Era notte, era buio, ero solo.”

Rodney Dangerfield

 

 

Il primo ragazzo con cui Louis ha dormito non ha nome.

Non è altro che una faccia ad una festa, grande ciuffo, grandi muscoli, grande ego. Louis si sorprende a fissarlo più di quanto dovrebbe. Stan se ne accorge, ride sotto i baffi e gli sussurra:
“Va e prenditelo, Tommo.”.
Così lui segue quel consiglio, anche se non l’ha mai fatto, anche se non ha idea di come riuscirci, anche se sta morendo di paura.
Al tipo non sembra importare.
Il suo sorriso è troppo largo e bianco, e la sua risata è troppo pungente nelle orecchie di Louis e quando finalmente raggiungono un letto - Dio solo sa di chi - le sue mani sono troppo rudi quando si impongono sulla pelle di Louis. Anche senza guardare, Louis sa che lo stanno marcando, lasciando segni rossi che il mattino dopo non vorrà vedere. Gli morde le labbra e non dice niente.
Il ragazzo non se ne accorge. Il suo respiro è incollato all’interno della  coscia di Louis, così come le sue parole, ma ormai Louis non l’ascolta più. Era sicuro di essersi preparato per questo: si sbagliava.
Il tipo è enorme.
Louis scopre che non sempre il piacere supera il dolore.
È uno schifo, e Louis si sente uno schifo, ma non lo dice a Stan quando gli chiede com’è andata, le sillabe scivolano l’una sopra l’altra, le parole nuotano nell’alcohol. Fa spallucce, perchè quello è Stan, quello che sa come fare sesso coi ragazzi, mentre lui è Louis, che invece non lo sa. Evidentemente.
Nonostante tutto, si ritrova a pensare “Voglio provarlo ancora”.
Non richiama il ragazzo.


*

Il secondo ragazzo con cui Louis ha dormito è Stan.
C’è dell’alcohol, troppo, versato sul tappeto del soggiorno e Louis pensa che qualcuno dovrà ripulire tutto. Ma non ha importanza, perchè le labbra di Stan sono incollate alle sue e Louis è intrappolato nella loro disperazione.
Non è delicato, ma a Louis va bene lo stesso, e decide che lì è va bene, tra il salone e la camera da letto. Decide che non gli importa del troppo armeggiare mentre si spogliano, dei denti che si scontrano o delle promesse sussurrate sulla pelle arrossata.
“Non parlare.” dice Stan e Louis annuisce. Non gli importa.
Stavolta c’è il fuoco, parte dal bruciore di ogni spinta e diventa elettricità nelle sue vene. Lo fa sentire vivo.
Il dolore non è poco, ma è allo stesso livello del piacere, bruciano insieme e consumano tutto ciò che incontrano.
Stan si addormenta subito dopo.
Una piccola parte di Louis vorrebbe svegliarlo, chiedergli se è stato uno schifo o no. Ma non vuole sentire la risposta. Non vuole rovinare tutto, non vuole sentirsi incasinato come quella stanza, vittima della foga di due ubriachi.
Non sa come lui potrebbe rispondere.
Nell’assordante silenzio di un battito cardiaco, pensa: “Ne voglio ancora.”
Non ne riparlano il giorno dopo.

 

*

 

Il terzo ragazzo con cui Louis ha dormito è Harry.
È diverso dalle altre volte, perchè Harry ha un nome e non può dimenticarlo, e stavolta non è uno sbaglio. Harry è un amico, anzi, il suo miglior amico, e stavolta non succede all’improvviso - almeno, non se paragonato alle altre due volte.
Ci sono voluti mesi per arrivarci, è il culmine dei loro baci timidi, dei loro lunghi sguardi, dei loro abbracci. Per gli standard di Louis è come se fosse programmato.
Harry lascia che Louis faccia la prima mossa.
Harry non è ciuffo e muscoli, non è  forte e affrettato;
Harry è ricci scompigliati umidi di sudore, è dolcezza, è una schiena che si arcua, è chiedere continuamente scusa, è volere di più, è arrossire, è meravigliosa incertezza ad ogni mossa.
Harry parla poco, ma dice molto.
Geme come Louis non riteneva nessun essere umano capace, mugola, miagola,  e Louis non sa cosa significa bene e cosa significa basta, così si ferma ogni volta e sente Harry trattenere il fiato e ascolta i rapidi battiti del suo cuore dove la propria mano è poggiata sul petto di lui. Quando Harry si rilassa, lui ritrova la calma.
Harry piange, poi cerca di nasconderlo.
Louis gli asciuga le lacrime, chiedendosi se debba andarsene.
L’altro non glielo permette, così lui resta e cerca di essere gentile, dolce, attento, affettuoso e tutto ciò che la sua prima volta non è stata. Perché questa è la prima volta di Harry, è la loro prima volta, e deve essere speciale. Louis non è sicuro di meritarselo, pensa che Harry sia troppo prezioso per lui, e una grande parte di lui pensa ancora di fare schifo.
Ma si ritrova comunque a pensare “Ne voglio ancora.”
E la parte più bella è quando scopre che anche Harry pensa lo stesso.

 

Attenzione: prima di rivolgere insulti/complimenti alla sottoscritta, sappiate che la storia è quasi interamente di una ragazza su tumblr ( http://thehipsterandhishaircut.tumblr.com/ ) e io l’ho solo tradotta (cambiando qualche particina) perché nessuna se l’era considerata e volevo diffonderla in qualche modo.
Seconda cosa: la traduzione non è solo mia; mi ha aiutato tantissimo la dolcissima Ir- delle talentuose Iraura.
Ultima cosa: fatemi sapere cosa ne pensate!

 

   
 
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