Capitolo 2:Notte di caccia
Dopo qualche allenamento con mio fratello vado a dare una mano in cucina a Chiara che stava cucinando.
-Hai bisogno d'aiuto?-le chiedo mettendomi al suo fianco.
-No no grazie,me la cavo-mi risponde.
-Se vuoi ti faccio compagnia-le dico avvicinandomi ad una sedia.
-Si grazie,è da un po che non scambio quattro chiacchiere-mi dice tirandomi la sedia da sotto al tavolo per farmi accomodare,mentre prende qualche spezia.
Rifiuta il mio aiuto in cucina usando la scusa dell'ospite,cominciamo a parlare fino all'ora di cena,ceniamo e ci prepariamo per dormire.
Durante la notte sento la porta di casa sbattere.
Tempo di cambiarmi veloce e prendere la balestra per uscire di casa.
Comincio a camminare tra gli alberi,non mi sono mai mossa di notte in un bosco senza mio fratello ,ma anche normalmente non andiamo di notte in un bosco.
Sento un urlo straziante e il sangue mi si gela nelle vene.
Cerco di seguire quell'urlo nonostante la paura che mi avvolge.
Corro verso il vuoto,è buio e non vedo niente.
Comincio a sentire dei rumori strani e preferisco cercare riparo dietro un'albero.
Intravedo un'immagine che non mi è nuova,mi sposto meglio verso la luce per vedere meglio ma subito dopo mi accorgo del mio sbaglio.
Ciò che temevo si avvera,dopo pochi secondi Muriel è davanti ai miei occhi.
-Ci rivediamo Gretel-dice rimanendo a guardarmi.
Non faceva vedere i segni,rimaneva "umana".
-Hai imparato a controllarlo?-gli chiedo senza compiere alcun movimento.
-In parte dato che questo corpo non è mio aiuta molto-dice guardando la bacchetta che le avevo sottratto un'anno fa.
-Come fai ad essere in vita?-le chiedo.
-Un incantesimo,del resto sono una strega con più esperienza-dice guardandomi.
Quella frase suonava strana.
-Quali sono le tue intenzioni ora?-le chiedo cercando di prendere il coltello che avevo in tasca.
-Ucciderti!-dice avvicinandosi bruscamente.
Io mi piego su me stessa per ruotare in avanti e scappare ma dopo aver fatto questa manovra sento Muriel urlare.
Mi giro rapidamente e vedo Muriel piegata su se stessa che urla di dolore.
Vorrei avvicinarmi per aiutarla ma preferisco starle lontana,del resto ha appena minacciato di uccidermi,così resto immobile a guardare la scena per qualche secondo finchè non vedo che scompare.
Ricomincio a correre,questa volta verso casa.
Sono abbastanza lontana da casa dato che non arrivo molto presto.
Arrivata apro la porta e mi ritrovo Chiara seduta su una sedia con un bicchiere d'acqua e del sangue in faccia,chiudo la porta.
-Cos'è successo?-chiedo.
-Una strega-risponde bevendo l'acqua.
Io nel frattempo prendo un panno e lo bagno,mi avvicino a lei e glielo poggio sulla ferita.
-Sono una strega,posso guarirmi anche da sola-dice guardandomi sorridendo.
-E perché non lo fai?-le chiedo togliendo il panno.
-Perchè per una volta voglio essere di nuovo una ragazza normale-dice abbassando la testa.
Angolo dell'autrice:
Cominciate ad intuire qualcosa?He-eH!