Titolo: Introduzione
“Live,
Love, Laugh”.
Fandom:
One
Direction.
Personaggi: Liam Payne, un
po’ tutti.
Coppia:
Nessuna.
Sottogenere: Generale, Introspettivo.
Rating: Verde.
Disclaimer: Con
questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo
dare
rappresentazione veritiera del carattere di questa persona,
né offenderla in
alcun modo. Gli elementi di mia invenzione, non esistenti
nella trama
ufficiale appartengono solo a me.
Avvertimenti: Questa
raccolta è composta
esclusivamente di storie Slash. Se
il
genere non vi piace o ne siete, in qualunque modo, infastiditi, vi
prego di non
leggere. Si tratta di un’opera di fantasia e non voglio
offendere nessuno c: a
tutti coloro che decideranno di proseguire auguro buona
lettura <3
Live, Love,
Laugh.
“Benvenuto
in mia
casa.
Entrate
e lasciate un
po' della felicità che recate.”
-
Bram Stoker, Dracula
Con un
leggero sbuffo la vettura si ferma, accostando al ciglio
della strada. L’insegna con la scritta
“Taxi” brilla anche sotto la tenue luce
del nuvoloso cielo di Londra.
Un uomo
burbero e dai tratti marcatamente asiatici si sporge dal
sedile del guidatore; ti affretti a porgergli il compenso di un viaggio
lungo e
sfiancante prima di dirigerti fuori dall’auto.
Con un
piccolo saltello poggi i piedi a terra, sgranchendoli dopo il
tragitto costretti nel piccolo abitacolo, e noti le valige ad
attenderti sul
marciapiede.
Dinanzi ai
tuoi occhi, preceduta da un grazioso muretto in mattoni e
una siepe bassa e curata, si presenta l’immagine di un
modesto condominio. È
una costruzione relativamente nuova, che spicca nel grigiore delle
periferie
della metropoli grazie ai suoi muri rosa, in pesante contrasto con le
tende e
persiane colorate dei vari appartamenti.
Per i
prossimi due anni, sarà il luogo che chiamerai casa.
Percorri il
viale sin alla porta d’ingresso, trascinando valige ed
effetti personali, desiderosa di gettarti in questa nuova,
terrificante avventura. La vita ti ha portata verso una nuova
città, una nuova casa e una prestigiosa
università di lettere che sogni fin da
quando eri bambina. La bozza del romanzo che stai progettando da mesi
giace
ordinatamente ripiegata nella tua borsa da viaggio e il tuo sogno di
diventare
scrittrice non è mai stato tanto prossimo alla realizzazione.
Superi il
portone d’ingresso, tra le dita stringi un mazzo di chiavi
al quale è appeso un piccolo numero in ottone.
‘40’ è il numero
dell’appartamento che ti attende al quarto piano.
Un fastidioso
rivolo di sudore ti scivola lungo la tempia mentre ti
accingi a trascinare il pesante trolley lungo le scale, pestandoti
ripetutamente i talloni e imprecando tra i denti, serrati per il dolore.
La vista di
un piccolo e vecchio ascensore in metallo non potrebbe
esserti più gradita.
Quando le
porte si aprono con un secco tintinnio, oltre le pareti
riflettenti degli specchi, scorgi la figura longilinea di un ragazzo.
L’ascensore riparte e tu lo stai ancora fissando, incuriosita.
Costati come
i suoi capelli, accuratamente ordinati in un ciuffo sul
lato destro del viso, e i suoi profondi occhi nocciola ti sembrino in
qualche,
stupido, modo rassicuranti. Non
riesci a impedirti di compararlo al protagonista del tuo libro con
quelle
Converse bianche perfettamente pulite e la camicia allacciata fin
all’ultimo
bottone, da bravo ragazzo.
Quando
scendete allo stesso piano, e vi avviate lungo il medesimo
corridoio, lui ti lancia un’occhiata trova. Il suo sguardo si
sofferma sul pesante
trolley che trascini e sui tuoi capelli scompigliati.
«Sei
la nuova vicina?» chiede infine, con tono gentile. Tu cerchi
di
nascondere la sorpresa per la sua intuizione e cominci a considerare
l’ipotesi
che lo sconosciuto legga il pensiero.
«Il
mio nome è Liam, abito nell’appartamento accanto
al tuo»
continua il ragazzo, ignaro dei tuoi pensieri, tendendoti la mano. La
afferri –
facendo tintinnare il mazzo di chiavi tra le tue dita – e
realizzi, con un po’
di delusione, che il giovane non possiede poteri para-normali se non un
acuto
spirito di osservazione.
«Piacere»
sorridi, recuperando la valigia abbandonata ai tuoi piedi,
mentre Liam si ferma dinanzi la porta di quella che deve essere la
propria
abitazione.
Scuote la
testa, con la mano già poggiata sulla maniglia, come a
volerci ripensare e socchiude la porta d’ingresso
«Se dovessi aver bisogno di
qualsiasi cosa, non esitare a chiedere. Saremo felici di
aiutarti» decide di
aggiungere, infine, prima di entrare definitivamente nel proprio
appartamento.
Nei pochi
secondi in cui la porta è stata aperta, musica a tutto
volume,
grida e tintinni di joystick hanno invaso il pianerottolo
d’ingresso. Sei
distintamente riuscita a cogliere un paio di voci maschili
“Leeroy, ci sei
mancato tanto!”gridare.
Finalmente ti
avvii alla porta del tuo tanto sospirato appartamento,
lasciandoti immediatamente cadere a peso morto sul divano ancora
coperto da un
lenzuolo bianco che lo preserva dalla polvere.
Le voci dei
tuoi vicini si odono quasi più forte che sul
pianerottolo a causa della pessima tenuta acustica dei muri.
E mentre
l’ennesimo grido risuona attraverso le pareti, tu ti prendi
la testa tra le mani, sconsolata, ripensando a chi ti ha consigliato
quel
condominio come luogo silenzioso, pacifico e assolutamente perfetto per la calma necessaria a
scrivere il tuo romanzo.
«Hi, we’re One Direction!»
Note
d’Autrice ♥
Salve bellezze
c’:
Come promesso,
ecco l’introduzione
alla mia nuova ff. Questa volta si tratta di una raccolta di mini one-shot. La mia
intenzione è di dedicare un
capitolo a ogni coppia, per un totale di 10 shot + introduzione e
conclusione
:’)
Le storie
saranno tutte
rigorosamente Slash (mi spiace, è
così). Don’t like? Keep
calm and do not read, babe. «3
Saranno tutte
ambientate in quest’universo
alternativo in cui i boys condividono un misero appartamento alle
periferie
della città e sono slegate l’una
dall’altra, sebbene inserite nello stesso
contesto.
Non
c’è consequenzialità tra gli
eventi.
Tutte le
storie si basano su un
diverso sottogenere, andranno dall’introspettivo
all’angst, ma sempre e
comunque con sfondo romantico <3 Ve lo segnalerò di
volta in volta a inizio
capitolo.
Ogni storia si
baserà su una
citazione, che fungerà da promt, e sarà
accompagnata dai versi di una canzone.
Semplicemente perché io non riesco a scrivere senza musica e
mi sembrava carino
segnalarvela C:
Ho scelto di
far apparire Liam e
citare, appena, gli altri in questo primo capitolo perché
Lili è il mio preferito ♥ (lo
è: punto). Nella storia non
privilegerò nessuno comunque. Avranno tutti pari
opportunità (?) nelle
apparizioni (‘:
Ah, la
protagonista descritta in
questa breve introduzione non esiste e quasi certamente non
sarà più citata nel
corso delle altre storie; mi serviva solo un personaggio esterno dal
cui punto
di vista narrare l’introduzione.
Aggiornerò
con cadenza regolare
ogni una/due settimane. Di più non posso fare, mi spiace,
sono troppo
perfezionista D: invano, perché il risultato fa
schifo in ogni caso.
Il
titolo si ispira a questo
video, che ovviamente non mi appartiene, trovo che
sia davvero
simpatico! Consiglio chiunque di andare a dargli un’occhiata,
merita ;)
Scusate
se questo prologo fa un po’ schifino (tantissimo)
ma mi serviva per introdurre i capitoli della raccolta. Prometto che
dal primo
capitolo le cose saranno molto più interessanti D’:
Un
bacione a chiunque sia arrivato fino a questo punto nella lettura, grazie davvero. Alla prossima settimana!
♥
xx
glee x
P.s.
Se
nell’attesa
vi annoiaste, vi lascio il link dell’altra mia raccolta (di
flashfic, questa
volta). Si intitola “Popular.”
e vi adorerei se mai decideste di darle un occhiata x <3