24/08/2013
2 recensioniNote d'autrice: fanfic ispirata dalla foto che si intravede nella settima puntata, quella in cui Rei, appunto, ha disegnato in faccia una rosa fra. Piccola flash random, insomma, plottata durante un sogno.<3
Nagisa non ha sonno
Nagisa non ha sonno, Nagisa vuole parlare. È tardi, saranno le tre di notte e fra poco dovranno svegliarsi – ma lui non sta dormendo! – per iniziare un nuovo giorno di allenamento, ma Nagisa non riesce a dormire. Quella notte è toccato a lui dividere la tenda con Rei che, senza troppo disturbo, è crollato in un sonno profondo nel giro di tre minuti. Senza avvisarlo, senza ascoltarlo, così, puff, a dormire. Nagisa non se ne capacita, come fa a dormire quando in cielo ci sono le stelle, l’oceano bussa alla porta e la sabbia fredda richiama le sue corse? Nagisa continua a parlare sottovoce, perché vorrebbe svegliarlo e fare qualcosa con lui che non sia annegare per colpa di un’onda alta nell’oceano, ma al contempo non vuole, perché Rei dorme davvero così bene. Ha i capelli scombinati davanti agli occhi chiusi, la bocca dischiusa che lo fa russare leggermente, senza dare fastidio, e Rei in quel momento è l’emblema della pace. Nagisa non raggiunge quello stato di quiete assoluta neanche quando dorme, perché lui scalcia, cambia posizione violentemente e non smette di parlare neanche nel sonno, facendo domande strane a chi gli sta attorno. Invece Rei no, lui dorme serenamente e non si cura di Nagisa che non riesce a farlo. E Nagisa non ha sonno, lui vuole parlare, lui vuole fare qualcosa con lui e all’improvviso gli viene un’idea. “È una cosa cattiva”, si dice. “Non dovrei farlo, Rei-chan sta dormendo”.
Ma lo fa ugualmente, perché deve dormire anche lui, altrimenti l’indomani i chilometri a nuoto chi ha la forza di farseli? Vuole dormire Nagisa, ma con Rei in quello stato a pochi centimetri da lui proprio non ce la fa. Un pennarello, un pennarello è tutto quel che serve. Nagisa pensa in cosa potrebbe trasformarlo, in un gatto, in uno sceriffo, in un coniglio, ma alla fine opta per un disegno più complesso, un disegno che lo farebbe sentire soddisfatto di se stesso e che Rei definirebbe anche bello. Nagisa prende delicatamente il mento di Rei fra le dita, alzandolo quel poco che basta per iniziare la sua opera d’arte. Una rosa fra le labbra, una rosa così vicino alle sue labbra, il suo estro manifestato proprio sul viso di Rei-chan. È carino ora, Rei-chan. Ha una rosa fra le labbra e non sembra più tanto rilassato e bello come prima. Ora è solo ridicolo e carino, un po’ come Nagisa.
E allora, finalmente, Nagisa può dormire.
Domani sarebbe stata Gou a scattare una bella foto al suo Rei-chan romantico.