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Autore: SparkleOn    24/08/2013    12 recensioni
L'amore segreto che prova Caroline per Klaus dato voce in questa One Shot.
-Avrebbe voluto dirgli un sacco di cose, iniziando con un “ti odio per avermi rovinato la vita” e finendo con un “ti amo per poi avermela resa migliore”. -
Finiranno con l'offendersi reciprocamente o sfoceranno in un amore segreto?
Ho puntato tra l'alchimia che vedo tra i loro sguardi, il loro amore odio che mi fa battere il cuore ogni volta che lo vedo
Klaroline, I love you!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lasciami un ballo

 
“Lasciami un ballo, con affetto, Klaus”

Trasalì quando vide quel nome, scritto con una calligrafia precisa e dal solco profondo: Klaus.
Non pensò che gli avrebbe concesso un ballo, solo al pensiero provava disgusto e repulsione.
Lui aveva distrutto la sua vita portando lontano il suo Tyler.
Ma una Caroline dentro di lei, una piccolina e insignificante Caroline umana, sussultò quando vide quel nome alla fine del bigliettino di carta ruvida. Quella Caroline che ha sempre sognato di trovarsi a fianco di un uomo forte e potente, proprio come Klaus.
Non era il momento di lascarsi travolgere da quei pensieri, proprio ora che il suo amore era così lontano da lei per colpa sua.
Una grande scatola accompagnava quel buffo biglietto. Un bellissimo soffice abito blu cobalto al suo interno.
Per un momento si vide lì al ballo, a danzare leggiera tra le braccia di Klaus, cullata dalla sua voce profonda e sensuale con il suo accento datato inglese, una principessa con il suo principe, il sogno di Caroline, sentirsi una principessa desiderata.
Ma chi era veramente Klaus? Il principe dei suoi sogni o l’assassino che le ha portato via quasi tutto?
La seconda opzione prevalse.
Caroline aveva una tempesta dentro, due donne bionde che litigavano dentro di lei, una, vampira, responsabile, cresciuta che ama profondamente il suo ragazzo e non sopporta la lontananza imposta da Klaus e una, sognatrice, ragazzina, umana che è disposta a dimenticare tutte le malefatte di Nik e concedergli quel ballo che anche lei tanto desiderava.
Chiudere la scatola bastava a far zittire momentaneamente il conflitto interiore dentro se.
Ed eccola lì a rovistare nell’armadio a cercare un qualunque vestito per andare a quello stupido ballo.
E’ tentata, è tentata ad aprire quella scatola, indossare quel bellissimo vestito e correre da Klaus per farsi dire quanto le stia bene quell’abito, tanto bello quasi quanto lei, a quelle parole, lei lo sa, non avrebbe potuto resistere e avrebbe smascherato davanti a tutti la sua farsa.
No, la cenerentola dentro di lei doveva restare a bada, poteva andare anche in pigiama a quel ballo ma non con un vestito di Klaus.
Ma miss Mystic Falls non poteva fare la sua entrata trionfale con un semplice vestito!
 
Nella grande sala Mikaelson sentiva gli occhi di tutti addosso. L’abito la faceva sembrare una divinità greca, e a completare il tutto una acconciatura raccolta e il brillante bracciale regalatole da Nik, il bracciale che amava più del suo anello che la proteggeva da sole.
Ed ecco i suoi occhi posarsi su di lei, con il suo sguardo feroce leggermente addolcito dalla sua presenza.
Caroline si sentiva a disagio, non sapeva dove posare gli occhi. Le sarebbe piaciuto guardare le sue iridi turchesi scuro ma non poteva, non voleva.
Si avvicinò a falcate  graziose verso quella sagoma in smoking, un po’ titubante.
«Buonasera »
La sua voce calda la stordiva un po’. Lo avrebbe fatti zittire appoggiando le sue labbra sulle sue, la tentazione era forte, ma forte era anche l’odio, se così si puo’ chiamare, che ogni tanto faceva capolino quando guardava la sua faccia.
«Devo bere qualcosa »
Troncò la conversazione, in preda ai suoi conflitti interiori.
Decise di concedergli il ballo, che sarà mai un semplice ballo?
Si sentiva libera, a danzare con lui quel valzer di qualche epoca fa . Si sentiva per la prima volta davvero se stessa, una principessa. Le sue mani sfioravano leggermente le sue. Era in paradiso, sapeva che per lui era lo stesso, poteva essere la creatura più malvagia al mondo, ma il suo viso lo tradiva. Nei suoi occhi, Caroline, vide una strana luce, non erano occhi malvagi pieni di sadismo, ma occhi di un uomo solo che ha bisogno di essere amato. E come poteva lei resistere?
Non sentivo più la musica, non vedeva più le persone. C’era solo lui, la conduceva deliziosamente tra le note di quella melodia.
«Sono contento che tu sia qui »
Avrebbe voluto dire la stessa cosa anche lei, ma doveva fingere.
«Bhe dovevo scegliere tra il caviale o stare a casa a deprimermi »
«Ho saputo di tuo padre… »
«Ti prego, non voglio parlarne »
«Mi sembra giusto… Posso subito cambiare argomento e dirti che sei un’ incanto con questo vestito »
Quelle parole sono bastate per tirarla su e perdersi di nuovo tra i suoi occhi, lo sapeva, la sua corazza anti Klaus stava cadendo a pezzettini piano piano. Caroline cercava ogni scusa per odiare Klaus in questo momento, a quest’ora avrebbe potuto essere accompagnata dal suo ragazzo e non da lui.
Lo sapeva benissimo anche lei che in questo momento pensare al Klaus malvagio non avrebbe spento i sentimenti che stava provando in questo momento.
«Non ho avuto tempo di fare shopping »
Finse, con la sua vocina acuta da impertinente.
«Ah, e il braccialetto che ti ho regalato? Qual è la scusa per non averlo messo? »
Rimase in silenzio, un silenzio voluto, imbarazzato. Avrebbe voluto dirgli un sacco di cose, iniziando con un “ti odio per avermi rovinato la vita” e finendo con un “ti amo per poi avermela resa migliore”.
«Ah sei una ballerina straordinaria »
«Bhè… Mi sono allenata… Si da il caso che io sia Miss Mystic Falls »
«Lo so »
E continuarono a dondolare l’uno attaccato all’altra.
Dopo quel fantastico ballo andò a prendere un po’ d’aria fuori per schiarirsi le idee.
Un cavallo aveva attirato la sua attenzione, lo accarezzava delicatamente sul muso finché non sentì i suoi passi dietro di se, si voltò come una calamita verso il suo volto, istintivamente.
«Ti piacciono i cavalli, vero? »
 «Non ti parlerò finché non mi dirai perché mi hai invitata qui »
Ogni tanto amava fare la preziosa, le è sempre piaciuto, soprattutto davanti a lui.
«Sono attratto da te, è difficile da credere? »
Quelle parole la ferirono e la resero la donna più fortunata al mondo nello stesso tempo. La ferirono più forte di una freccia alla verbena, avrebbe voluto abbracciarlo stringerselo al petto, ma perché? Perché provava cose del genere per un mostro ibrido che ha asservito il suo ragazzo? Dentro di lei lo sapeva ma non voleva ammetterlo.
«Si »
Quel “si” le bruciò dentro
«Perché? Sei bellissima, sei forte, sei piena di luce, mi piaci molto »
«Bhe sono già impegnata, con Tyler »
Sì lo era, ma valeva confrontare l’amore che provava per Tyler con l’attrazione che provava in questo momento per Klaus? Voleva cedere finalmente a tutti i suoi complimenti ma doveva rimanere tenace, lo doveva a Tyler.
«Credevo che tra voi due fosse finita »
Un po’ di sconforto segnò una rughetta tra le sopracciglia perfette di Niklaus
«Si, per colpa tua e del tuo legame perverso con lui »
L’odio le riaffiorò dalla gola, la aiutava a tamponare i suoi sentimenti, a pensare più lucidamente e fare la scelta giusta.
«Allora non sei impegnata »
Si diedero un ultimo sguardo intenso e poi guardarono altrove.
«Sai una cosa? I cavalli sono l’opposto delle persone, sono leali… Mio padre mi ha perseguitato per mille anni è la cosa peggiore che mi ha fatto è stata uccidere il mio cavallo preferito, gli ha tagliato la testa con la spada, come avvertimento »
«Non hai mai pensato di sederti con tuo padre e parlare con lui? »
« Purtroppo il rapporto con mio padre era molto più complicato di quello che avevi con il tuo »
« Si, può darsi, ma io ho lasciato andare mio padre senza rimpianti… E per rispondere alla tua domanda, sì, mi piacciono i cavalli, ma mi piacciono molto anche le persone e io piaccio molto a loro, perciò io torno dentro »
Gli diede le spalle e si avviò dentro, un modo per scappare dalle sue stesse emozioni contrastanti.
Dopo qualche istante camminavano insieme per i corridoi della casa, si percepiva un po’ di imbarazzo dalla conversazione precedente.
«Allora, cosa volevi mostrarmi? »
« Una delle mie passioni »
Si soffermarono davanti ad una grande tela, di una natura verde, rigogliosa incontaminata, il contrario di Niklaus.
«Ah notevole! Immagino che i curatori del Louvre non avessero preso la verbena »
Lo disse sarcastica, ma la verità è che era rimasta incantata davanti a tanta bellezza..
«Ahah, bhè hanno commesso un grande sbaglio »
« E che mi dici di questo, dove lo hai rubato? »
Sfoggiò il bracciale tempestato di diamanti che aveva al polso.
«E’ una lunga storia, ma ti garantisco che è stato indossato da una principessa bella quasi quanto te »
Si sciolse in uno dei più dolci mieli, era inutile fingere ora.
«Un momento, tu.. Gli hai fatti tu questi? »
«Si! In realtà uno dei miei paesaggi è esposto all’ Ermitage, se nessuno l’ha notato, ci sei stata? »
«Io.. non sono mai stata da nessuna parte… »
«Ti ci porto io! Ovunque vorrai, Roma, Parigi, Tokio»
Lo guardò sognante, estasiata da quelle semplici ma  bellissime parole che la fecero sorridere di un sorriso sincero.
« Ah però! Deve essere piacevole poter schioccare le dita ed essere dove vuoi… Per questo collezioni Ibridi? Un esercito di servitori che ti procurano le cose? »
«Stai facendo supposizioni »
«Perché hai bisogno di Tyler? Smettila di controllarlo! Restituiscili la sua vita! »
Tutto stava iniziando ad avere senso, ecco il vero volto di Klaus
« E’ stata una serata divertente.. Ma è il momento che tu te ne vada »
« Ho capito… Tuo padre non ti ha amato e presumi che nessun altro lo farà, ecco perché soggioghi gli altri o li domini o cerchi di comprarli con dei regali, non è così che funziona, non  sei in sintonia con le persone perché non cerchi neanche di capirle »
Era furente, era furente perché Klaus non si era accorto che c’era lei che lo amava, non era forse così chiaro? Si strappò il braccialetto che tanto amava sotto i suoi occhi e gli voltò le spalle, una seconda, ma definitiva volta.
Se ne andò a casa, e come da rituale lasciò il messaggio in segreteria a Tyler che non avrebbe mai ascoltato.
Ricacciò quella lacrima che scendeva ogni volta che lo pensava.
Un rumore. Sul letto un cofanetto impacchettato con cura.
« Non ci credo, non è possibile, ci ha già ripensato »
Se il suo cuore battesse ancora a quest’ora sarebbe esploso dalla gioia, sperava che si sarebbe pentito.
Al suo interno un bellissimo disegno. Era Caroline, con un cavallo affiancato e un “Grazie per la tua onestà, Klaus” La calligrafia che la faceva trasalire e sussultare allo stesso tempo. Quel disegno sarà il suo piccolo tesoro da custodire, come fosse diamanti rari.
Si affacciò alla finestra in cerca dei suoi occhi, la sua faccia, la sua presenza. Ma niente.
Una folata di vento le scompigliò i suoi capelli biondi e morbidi.
Era lì, nella sua stanza a guardarla con quello sguardo con cui si guarda un angelo sceso in terra
Aprì bocca per porgerle delle scuse, il tempo di dare fiato alle parole che la bocca della ragazza si era adagiata alla sua, combaciavano alla perfezione, sembravano fatte per essere congiunte. Un bacio appassionato, travolgente, forte, delicato.
Un bacio che sarebbe durato anni. Si guardarono ancora una volta negli occhi, ora uno sguardo complice. Uno sguardo che diceva tutto.
Una carezza sulla guancia e poi sparì nell’oscurità.
L’odio che Caroline provava per lui era stato sostituito da un amore intenso, logorante, finalmente sboccato in superficie. Hanno ottenuto entrambi ciò che volevano: l’altro.
Sarà il loro dolce segreto.

Eccovi la mia OS su Klaroline, la coppia che amo!
L'ho scritta con molta passione, spero di avervela trasmessa!
Mi sono ispirata a questo video, vi consiglio di vederlo! http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=ZTe3B9jN7lA
Ho puntato sull'alchimia che vedo tra loro due, ditemi che ne pensate :))
A presto, Au! <3
  
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