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Autore: Saphira_chan    25/08/2013    26 recensioni
- Non possiamo Inuyasha.. - mormora lei
Chiudo gli occhi per concentrarmi.
La desidero. Più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Sento il suo respiro irregolare riscaldarmi la spalla nuda, su cui lei aveva appoggiato la sua fronte.
L'avevo delusa, tradita, abbandonata a se stessa..
ma nonostante tutto, lei era sempre lì, pronta ad alleviare la mia anima tormentata... incompleta senza di lei.
- Kagome... - sussurro con voce roca, come per mostrarle la mia difficoltà nel trattenermi.
Il corpo seminudo di lei, a contatto con il mio, mi sta facendo impazzire.
Il mio sangue ribolle, al pensiero di averla fra le braccia e non poterla avere..
Aumento la stretta sui fianchi, strappandole un sospiro profondo.
Soffro. Soffro fisicamente e mentalmente... soprattutto perchè so che anche per Kagome è lo stesso...
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 20

 
Il bosco della perdizione
 

 
 
Verso l’ora di pranzo, finalmente vediamo in lontananza delle piccole capanne.
 
- Ehy!! Guardate!! – esclamo io, puntando l’indice di fronte a noi, cercando di dare speranza al padre della piccola – c’è un villaggio! Forse è quello che stiamo cercando!! –
- Lo spero proprio.. – ammette Miroku, stringendo a sé Mayu.
 
Inuyasha invece, è sempre rinchiuso nel suo mutismo…
E’ da stamattina che non dice una parola.. ha perfino smesso di tirarmi occhiatacce e pronunciare battutine irritanti..
Strano..
Forse è arrabbiato per ieri sera?
Infondo, ha dovuto portarmi a letto lui.. ma non credo che adesso sia arrabbiato per quello..
Anzi.. prima c’è da chiedersi se è davvero arrabbiato o no!
 
… non è che mi sta nascondendo qualcosa?
Evita in ogni modo il mio sguardo, e appena i nostri occhi si incrociano, le sue guance prendono fuoco..
Chissà a cosa sta pensando….
Qualcosa di imbarazzante, sicuramente.
Ma non capisco cosa…
 
A questo punto mi viene da domandarmi se sono io la causa…
Ho forse combinato qualcosa che io non ricordo?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Pensavo che mi sarei dimenticato facilmente di quello che è successo ieri sera, ma a quanto pare, il mio cervello non ne vuole sapere di smettere di creare dei filmini immaginari sulla base delle parole dette da Kagome!
E che cavoli!
Doveva proprio chiedermi di andare a letto con lei, quando io in questi giorni mi sto trattenendo a malapena??
 
Maledizione Kagome!
Vuoi proprio che ti violenti eh?
 
Faccio un lungo sospirone sconfitto.
E’ inutile che fantastichi su di lei..
Io sono già “impegnato”… non posso permettermi questi lussi…
 
 
 
 
Trascorrono pochi minuti e poi, giunti alla cittadella, gli altri vanno a chiedere delle informazioni, mentre io mi siedo su una staccionata a pochi passi da loro.
Anche se sono lontani, riesco facilmente a sentirli benissimo.
 
- Mi scusi.. è questo il villaggio dell’onorevole Ungai? – chiede il bonzo al proprietario della piccola capanna, posta all’estremità del paese, che scopriamo avere la sola funzione di vendere delle bevute fresche agli stranieri di passaggio.
 
 
- Mi dispiace… qui non c’è nessun monaco di nome Ungai… - afferma dispiaciuto il vecchio, dietro il balcone – però.. –
- Pero? – ripete curioso il piccolo Shippo sulla spalla di Kagome.
- Posso spiegarvi con calma dove andare… intanto… che ne dite di una buona tazza di thè? Costa pochissimo ed è molto buona! –
- Eh? D-D’accordo.. come preferite.. – balbetta Miroku, quasi costretto a sedersi assieme agli altri e a prendere da bere.
 
Li osservo parlare, non potendo ignorare quanto Kagome sia bella anche da dietro.
I suoi capelli, neri come la notte, sembrano quasi brillare sotto la luce del sole.
Stanotte non finivo più di intrigare le mie dita fra sue lunghe ciocche setose…
Per non parlare della sua vita snella!
Nonostante la sua chioma nasconda buona parte della schiena, sarebbe impossibile negare che ha un corpo dannatamente seducente!
Chissà quanto deve essere provocante la visione di lei a fare il bagno nel…
Alt!
Fermo.
Ma a cosa diavolo sto pensando?????
Non è da me fare questi pensieri sconci su una ragazza!! Soprattutto se la ragazza in questione è Kagome!!
 
Distolgo velocemente lo sguardo da lei, abbastanza imbarazzato e contrariato con me stesso, ma proprio in quel momento, mi accorgo di una presenza accanto a me, che si deve essere avvicinata durante il mio attento esame su Kagome.
 
E’ una ragazza, forse un’allieva o serva del proprietario, che cerca di rifilarmi una tazza di thè.
Indossa un kimono rosa, privo di decorazioni e porta i capelli legati in una lunga treccia scompigliata.
All’inizio, sono sorpreso quando me la vedo di fronte, con la testa bassa e con la tazza bollente in mano.
Di solito le persone cercano di evitarmi.
 
Ma quando rivolgo una rapida occhiata ai miei amici, che stanno tranquillamente parlando con il signore della locanda, sorseggiando il loro thè, capisco che Miroku deve aver pagato anche per me.
 
Così, prendo la tazza dalle sue mani, stando attento a non sgraffiarla con i miei artigli, e evitando volutamente il suo sguardo, prendo a bere quella bevanda colorata.
Anche se non la sto guardando, sento il suoi passi allontanarsi e ritornare dal suo padrone.
Non sono il tipo di troppi ringraziamenti… e poi quella tizia a fatto solo il suo dovere, no?
 
- Davvero carina! – sento dire da una voce maschile lì vicina.
 
Muovo l’orecchio destro infastidito, pregando che non stesse parlando con me.
Non sono dell’umore giusto per chiacchierare.
Ho altri pensieri per la mente!
 
- Secondo me, non ha neppure 16 anni! – continua lui, ignorando la mia espressione scocciata.
 
Ma tutti io li vado a incontrare quelli strani?
 
Mosso dalla curiosità, mi volto verso quell’individuo, scorgendo solo un uomo giovane dal lungo mantello verde.
Un verde strano, scuro, che tanto mi ricorda i posti più tetri di un bosco…
Quei posti in cui mai li raggiunge il sole.
Destinati solo a far perdere il cammino a coloro che vi si addentrano.
 
E’ appoggiato alla stessa staccionata sulla quale sono seduto io, poco distante da me, e sta fissando, con occhiate per me fin troppo furbe, la ragazza di poco fa.
Sbuffo scocciato di fronte a tanta sfrontaggine.
 
A maggior ragione, se sai che è più piccola, cerca di evitare di guardarla come un lupo assatanato no?
 
Lui, senza che io abbia ancora fiatato, ride soddisfatto, inarcando un sopracciglio.
 
- …ed è proprio questo che la rende più attraente… la sua innocenza! – esclama beato, come se quello che ha appena detto fosse una perla di saggezza.
 
Contorco la mia bocca in una smorfia di disapprovazione, senza curarmi di non farmi vedere da lui.
Parla di quella ragazza come se fosse un pezzo di carne in vendita.
Senza conoscerlo, direi che si tratta di un maniaco pervertito bello e buono!
Non vedo l’ora di andarmene da questo posto e risparmiarmi questo supplizio!
 
Do una rapida occhiata ai miei amici più in là e sento grazie al mio udito finissimo, che il padrone della capanna si è finalmente deciso a dargli spiegazioni su dove andare.
 
- Tu che ne pensi? Ti faresti, o non ti faresti una tipetta cosi? – mi chiede di punto in bianco l’uomo, facendomi sgranare gli occhi dalla domanda inopportuna.
 
Mi volto in sua direzione sconcertato e osservo disgustato come sorrida di gusto su una questione del genere.
Crede che queste sono domande da fare al primo che passa?
Per fare questi discorsi, bisogna essere proprio impazziti!
 
- Tu non hai proprio niente da fare, piuttosto che rompere a me eh? – ringhio io, volendo finire ogni sorta di dialogo con lui.
Più lontano sto da questo maniaco, meglio è!
Di già sono uno che non ama molto le chiacchere… figuriamoci poi se sono a sfondo sessuale!
 
Lui, sbuffa divertito, alzando le mani in segno di resa.
Questo tipo mi sta già sui nervi!!
 
- Ehy ehy! Calmo, non ti agitare! Io facevo solo della sana conversazione! – si giustifica spiritoso, facendomi solo innervosire ulteriormente.
- Di “sano” nella conversazione non c’era proprio nulla! – ribatto io scocciato, con una mezza idea di stenderlo a terra con un pugno, in modo che mi lasciasse stare.
 
- Dipende dai punti di vista… se consideri il sesso come qualcosa di indecoroso… beh… hai molto da imparare dalla vita! – mi dice brioso, prima di accendersi un sigaro.
 
Muovo nervoso le orecchie, ma senza dargli la soddisfazione di parlare.
Mi sto trattenendo a fatica dal picchiarlo!
Se dice un’altra parola, ritorna da dove è venuto con un bell’occhio nero!
 
Fortunatamente per lui, Kagome mi viene incontro, facendomi capire che finalmente abbiamo una via da seguire.
Era ora!
 
Per qualche secondo, rimango quasi abbagliato dalla sua bellezza.
Il kimono giallo e arancione che Sango le aveva prestato, svolazza in qua e la, mostrandomi buona parte della pelle candida che nasconde sopra i ginocchi.
Il vestito, visto da sé, non era poi un gran che…
Maniche a tre quarti, un laccio giallo, come i decori, da legare in vita e dei banali cerchietti sparsi in qua e là su tutto il vestito, si e no lungo fino alle sue ginocchia.
Non ero tanto entusiasta di far indossare a Kagome quel kimono color arancia e decorato con quei buffi cerchi gialli… pensavo non le rendessero giustizia, ma quando se l’era messo, ho dovuto smettere di respirare per qualche secondo.
Era bellissima.
 
Perfino con un semplice kimono fatto in casa, è ai miei occhi perfetta.
E se indossasse un vestito raffinato ed elegante??
Sono sicuro che sembrerebbe una dea!
 
 
- Inuyasha dobbiamo andare! Non dista troppo il villaggio di Ungai! – esclama contenta lei, svegliandomi dai miei pensieri.
- Umm? A-ah okkey.. – balbetto io preso in contro piede.
 
Lei, regalandomi uno dei suoi soliti sorrisi, si volta verso gli altri che avevano già intrapreso la marcia.
Fisso per qualche altro secondo le curve snelle di Kagome, prima di scendere dalla staccionata con un lungo sospiro pieno di rammarico.
 
Non posso.
Devo inculcarmi nella testa che fra me e Kagome non potrà mai esserci nulla fuori dall’amicizia!
Anche se la desidero da morire, ho delle responsabilità verso Kikyo…
Però…
Se continua a sculettarmi davanti così… mi rende tutto più difficile accidenti!
 
Tuttavia, quando mi decido a riprendere il cammino, mi accorgo di una cosa che avrei voluto francamente non notare..
Non sono l’unico ad ammirarla in questo momento…
L’uomo di poco fa, sta anche lui fissando la figura snella e proporzionata di Kagome.
 
Sapere che un altro uomo la sta guardando con pensieri poco casti, mi fa andare in bestia!|
Ringhio abbastanza forte da farmi sentire da quel maniaco, che spaventato, fa cadere a terra il sigaro di poco fa.
Mi sta guardando confuso, come se non capisse cosa avesse fatto di sbagliato.
 
- Non ci pensare nemmeno! – lo ammonisco io, guardandolo nel modo più truce che conosca – Lei è fuori dalla tua portata! –
E senza aggiungere altro, mi avvio verso i miei amici, che ignari di tutto, si stavano addentrando nel bosco, dietro al quale avrebbe dovuto esserci il tempio di Ungai.
 
Tsk! Se diceva una parola, una sola parola indecente su di lei, l’avrei mandato all’altro mondo!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
- E’ questo il tempio?? – domanda il piccolo Shippo con gli occhi spalancati per la meraviglia.
Non l’aveva mai visto uno cosi grande.
Sebbene disti da noi ancora un po’, il tetto del santuario, spicca maestosamente dagli alberi verdi del bosco, facendo intuire le dimensioni di tale costruzione.
Al suo interno, come minimo ci saranno potute stare almeno 100 persone!
- Tsk! Umile bonzo un cavolo! Guardate in che razza di lusso vive questo qui! – brontola Inuyasha come suo solito, beccandosi una gomitata da Miroku.
Il giovane monaco apprendista, che avevamo incontrato cinque minuti fa nella radura e che ci stava gentilmente accompagnando da Ungai, finge di non sentire le offese riferite al suo maestro, forse per timidezza o forse per paura di mostrarsi troppo scorbutico nei nostri confronti.
- Inuyasha!! Ma che modi!! Perdonatelo, lui l’educazione non sa cosa voglia dire! – si giustifica il padre della gemellina, ormai abituato a queste generi di figurette.
- Ehy!! – sbotta invece il diretto interessato, non curandosi affatto di riflettere se era nella parte del torto o della ragione.
 
Inuyasha non cambierà proprio mai!
 
- Non si preoccupi… tutti rimangono stupiti da questo tempio… infondo… Ungai è uno dei monaci più illustri dell’intero territorio giapponese! – lo elogia il discepolo, mentre noi continuiamo a seguirlo – Spero che il maestro, riesca a risolvere il vostro problema! –
- Lo spero anche io! – borbotta Miroku, guardando affettuosamente la piccola addormentata.
 
 
Una volta finito di attraversare il bosco, ci imbattiamo in un villaggio benestante, a notare dai vestiti sfarzosi ed eleganti della gente del posto.
Certo, la vicinanza di tanti monaci buddisti, ha aiutato molto lo sviluppo di questo villaggio…
Senza demoni pronti ad attaccare in qualsiasi momento, i cittadini potevano tranquillamente pensare all’economia del paese e non incorrevano nell’incubo di vedersi bruciata o demolita la propria capanna per colpa di qualche attacco dei demoni.
 
Giunti alle scale del maestoso tempio, intravediamo la figura dell’onorevole Ungai, che non esita a venirci incontro e a chiederci il motivo della nostra visita.
 
 
 
 
……
- Se il vostro timore è questo monaco, non ci resta che controllare! Seguitemi, vi porterò nella sala della reliquia.. – ci dice il vecchio, dopo aver ascoltato tutto il nostro racconto.
Tuttavia, non appena faccio due passi, sono costretta a fermarmi.
Inuyasha, mi ha appena bloccato la strada, tenendomi per i fianchi, impedendomi di proseguire.
Gli lancio un’occhiata interrogativa, ma quello che ottengo è solo uno sguardo severo, che non ammette repliche.
 
- Tu aspetti qui. –
- E perché mai?? – sbotto io, facendo un passo indietro per liberarmi dalla sua presa.
- Perché è pericoloso e non voglio che tu non corra rischi! –
 
In un primo momento, arrossisco senza proferire parola.
Mi sembra di essere ritornata ai vecchi tempi, quando lui mi assillava con le sue protettive preoccupazioni.
Poi, scrollando la testa mi riprendo da quei malinconici ricordi e riprendo la parola.
- No, voglio venire anche io! –
- Kagome, non voglio ripetertelo! Non voglio più rischiare che tu corra alcun genere di pericolo! – mi mormora, in maniera stavolta più calma, facendomi ammutolire una volta per tutte.
Sapere che si preoccupa per me… che mi vuole sapere al sicuro… non so.. mi fa uno strano effetto.
E’ come… se stesse pensando solo a me.
Niente problemi, niente Kikyo..
Solo della mia sicurezza sembra importargli… e questo mi rende felice.
 
- Shippo resterà qua fuori con te. – afferma sicuro e calmo, dopo aver dato una rapida occhiata alle sue spalle, per osservare i due monaci che si stavano allontanando. – Ma mi raccomando, state fuori dai guai! –
- Certo! Conta pure su di me Inuyasha! – esclama il cucciolo ai miei piedi, portando una manina sul petto e facendomi sorridere di gusto.
Si atteggia come un piccolo uomo.
 
Tuttavia sono costretta di nuovo ad arrossire, quando riallaccio il mio sguardo a quello di Inuyasha.
Sembra mi voglia scrutare l’anima, da quanto mi sta esaminando.
I suoi occhi hanno un che di profondo… senza alcuna sfumatura di rabbia o tristezza.
 
- Kagome? – mi richiama lui, visto che mi ero letteralmente persa in quelle gemme d’orate.
- S-si? –
- Non cacciarti nei guai! – ammonisce lui, strappandomi un sorriso.
 
Annuisco con la testa e Inuyasha, soddisfatto della mia risposta, si dirige verso il corridoio in cui sono scomparsi Miroku e Mayu, assieme ad Ungai e altri due monaci.
 
 
 
- Che facciamo adesso Kagome? – mi domanda Shippo, scodinzolando tranquillo.
- Mmm.. che ne dici di andare a comprare qualcosa da mangiare? Non so te, ma io ho fame! E sono sicura che quando arriveranno gli altri, avranno fame pure loro! – affermo convinta io, mentre osservo contenta la sua bocca tesa in un’enorme sorriso.
Si atteggerà pure a ometto, ma è pur sempre un bambino… e al cibo non sa mai dire di no!
- Ma non è che ci allontaniamo troppo? –
- Non stai tranquillo, ho visto un mercatino proprio  qui vicino! Basta scendere le scale del tempio e superare la primissima casa che incontriamo! Il mercatino è proprio lì dietro! –
- Yuppiii!! Ma allora che cosa stiamo aspettando!?! – urla entusiasta, saltandomi sulla spalla.
 
Mi incammino verso la meta, sicura di stare facendo la cosa giusta.
Infondo… che cosa mai potrà capitarci a 5 passi dal tempio??
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un forte odore di muffa mi travolge, disgustandomi.
Odio i luoghi chiusi… soprattutto quelli sotto terra!
 
Dopo aver camminato per vari corridoi, abbiamo cominciato a scendere delle scale e alla fine siamo arrivati in questa celletta spoglia e umida, dove al centro c’è la dannata reliquia.
Il vecchio, in seguito a qualche strana cerimonia, inizia ad avvicinare il vaso alla piccola Mayu, mostrando a tutti noi, come le nostre ipotesi fossero fondate.
La reliquia comincia a scottare nelle mani del bonzo e la bambina, svegliatosi di botto, comincia a piangere convulsivamente, agitandosi fra le braccia del padre.
 
L’aura demoniaca dello spirito, in vicinanza della reliquia, non era più nascosta come prima, tanto che, perfino Miroku, riesce a percepire la gravità della situazione.
Una goccia di sudore gli cola dalla fronte, nel tentativo di tenere ferma la bambina, che si sta dimostrando più forte del previsto.
Di sicuro è il demone a dargli tanta forza.
Vuole evitare in tutti i modi di rientrare nella reliquia.
Mi alzo per prestare soccorso al mio amico, quando la voce del vecchio monaco mi ordina di restare dove sono.
 
- No! Resta dove sei! È già fin troppo pericoloso per te restare qui! Se lo spirito cambia corpo, e si trasferisce nel tuo… - mi spiega lui, non guardandomi nemmeno, intento solo ad avvicinare più lentamente possibile la reliquia a Mayu - … è la fine! Rimani nel cerchio sacro in cui ti abbiamo rilegato! –
 
Muovo nervosamente le orecchie, indispettito per il semplice fatto che mi abbiano obbligato a starmene qua seduto senza far niente, in questo cerchio fatto con della sabbia sacra.
Maledizione!
Non sopporto starmene con le mani in mano!!
 
- E Miroku? Se lo spirito finisce dentro il… - ma la voce sicura e tesa del mio amico mi interrompe, concedendomi un’occhiata veloce, ma allo stesso tempo pacata.
- Questi generi di demoni, non amano rintanarsi in corpi che emanano un’energia spirituale! Monaci e Sacerdotesse non sono i loro pasti più desiderati… e poi… sono pur sempre suo padre! Rischiare la mia vita per Mayu, è quasi un obbligo, oltre che a un mio volere! –
 
- Ma… - provo io, ma un ordine di Ungai mi precede, attirando la mia attenzione.
- Dì agli altri monaci di innalzare una barriera spirituale attorno al tempio. Nessuna creatura, demone o umana che sia, dovrà entrare o uscire da qui! Sono stato chiaro? –
 
Il mio primo pensiero, cade immediatamente su Kagome.
Pensare di non poter andare da lei liberamente, mi fa angosciare!
 
- Ehy!! – sbotto io, facendo voltare i due monaci che avevano accompagnato Ungai, tranne che lui. – Ascoltami almeno quando parlo! Perché la barriera?? Fuori ci sono due nostri compagni! –
- Smettila di agitarti tanto, mezzo demone! Se ho deciso di fare alzare la barriera, significa che l’ho fatto esclusivamente per uno scopo: salvaguardare la sicurezza dei miei cittadini e di conseguenza, anche dei tuoi amici! – mi rimprovera l’uomo anziano, facendomi sentire uno stupido per non averci pensato prima.
 
Con la barriera, lo spirito non ha possibilità di scappare… e di andarsi a rifugiare in un altro corpo!
Però… io continuo a non sentirmi tranquillo!
Spero che il rito duri poco… pensare che Kagome è là fuori con Shippo, mi angoscia abbastanza.
Mi sento struggere a stare qui fermo, senza sapere se fuori dal tempio va tutto bene!
 
Sbuffo contrariato per la situazione, ma sono obbligato a darmi una calmata.
L’essere agitato non mi aiuta di sicuro!
E poi… Kagome mi ha promesso che sarebbe stata nelle vicinanze… non ci dovrebbero essere pericoli, no?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Con i soldi che mi aveva affidato Miroku, prendo un po’ di frutta, mentre Shippo si sta già gustando la sua razione di cibo con foga.
- Non dovresti mangiare così veloce! Ti andranno attraverso i semi sennò! – lo riprendo io, atteggiandomi a ragazza madre.
Lui, colto sul fatto, allontana momentaneamente la sua bocca dall’anguria rossa e mi guarda con i suoi occhioni.
- Ma… è troppo buona!!! Dovresti assaggiarla anche tu! – si giustifica, prima di riaffondare il viso sporco di semi sull’anguria.
 
Rido leggermente di fronte a quella scena, sperando però in cuor mio che agli altri nel tempio, la situazione stesse andando nel migliore dei modi.
 
 
Mentre sono intenta a prendere una mela rossa, qualcuno mi da uno strattone, obbligandomi a reggermi al banco della frutta, pur di non cascare.
 
- M-mi scusi!! Oh santo cielo, le ho fatto male?? – mi chiede l’uomo che mi ha spinto.
Ancora scombussolata, mi giro in direzione della voce.
Sono pronta a fare una delle mie solite ramanzine, di dirgli di fare almeno un minimo di attenzione a chi ha davanti, ma quando guardo il suo viso, rimango sconcertata dalla sua espressione sconvolta.
Che diavolo gli è successo a questo tizio?
 
- N-no. Per fortuna non mi sono fatta niente… - mi limito a dire io, tranquillizzando anche il povero Shippo, che dallo spavento che io mi fossi fatta qualcosa, ha fatto cadere in terra il suo adorato frutto.
 
L’uomo, visibilmente dispiaciuto, comincia a frugare fra le sue tasche, in cerca di qualcosa.
Non appena la trova, la cede al fruttivendolo, che alla vista della moneta d’argento, gli porge la mela rossa che prima avevo cercato di prendere.
Appena realizzo quello che vuole fare, metto le mani avanti e comincio a gesticolare.
- Non importa!! Dico sul serio! Sto bene, non dovete preoccuparvi! –
- Vi prego, accettate questa mela come le mie più sincere scuse! – mi supplica lui, avvicinandomi sempre di più quel frutto rosso.
- Ma… - provo io, ma l’individuo sembra non voler cedere.
- Vi prego… mi farebbe stare meglio per quello che stavo per farle! –
Sospiro sconfitta.
Infondo, se desidera cosi tanto che io prenda questa mela, perché rifiutarla? Non è mica avvelenata! E poi in questa maniera almeno si calma un po’!
Così incurvando le labbra in un sorriso, accetto quel dono, credendo di aver interrotto lì la discussione.
 
 
- Perdonatemi ancora… Se spingendovi vi avrei fatto del male… - continua lui, quasi soffocato dai suoi futili sensi di colpa.
- Ma non è successo nulla, no? – esclamo ottimista, per spezzare quell’aria tesa che si era venuta a creare.
Anche il cucciolo di volpe osservava sconcertato l’abbattimento di quell’individuo.
- Si… ma in quel caso avrei avuto un’altra ragazza sulla coscienza! – ammette con gli occhi lucidi e abbassando il capo.
- Un’altra? – chiede confuso Shippo
- Mia sorella! Per colpa mia lei… lei… - la sua voce comincia drasticamente a incrinarsi, mentre io comincio a sentirmi in colpa per aver tirato fuori un argomento così dolente per lui.
- Si calmi. Vedrai ci sarà una soluzione! – dico io, portandomi una mano ai capelli, non sapendo che altro dire.
- E quale? Ho chiesto aiuto ai monaci del tempio sacro, ma mi hanno detto che adesso sono tutti occupati e che potranno venire a visitare la mia sorella solo fra un’ora! E lei non ha tutto questo tempo!! – si dispera lui, reggendosi ad un pozzo lì vicino.
 
Odio vedere qualcuno soffrire in questa maniera!
Possibile che tutti i monaci del tempio sono occupati??
 
- Signore… se vuole posso provare a parlarci io con i monac.. –
- No no! Non servirebbe a nulla, sarebbe solo spreco di tempo! Andrò a corsa in un altro villaggio a cercare qualche monaco o sacerdotessa che possa aiutarmi… sempre che faccia in tempo! – si affretta a spiegare lui, già pronto a correre nella direzione opposta dalla quale era arrivato.
 
Prima però che se ne vada, un atto di compassione, mi obbliga a fare qualcosa per lui.
Non posso lasciare andare via una persona bisognosa d’aiuto!
 
- Che cos’ha la tua sorella? – sbotto io, acquistando la sua attenzione.
- E’ stata morsa da un serpente, mentre io non ero in casa… - si limita a spiegare con un sorriso triste – … solo che non so se è velenoso o meno! Lei non ha nemmeno 7 anni! Non so fin quando resisterà il suo corpicino! –
 
Senza pensarci due volte prendo la mia decisione.
 
- E’ distante da qui la tua sorellina? – domando, sicura di quello che voglio fare.
So che ho promesso a Inuyasha di non cacciarmi nei guai, però… come posso stare ferma senza far niente, mentre una povera ragazzina può perdere la vita?
E poi, se mi dice che è lontano, corro dentro a chiamare Inuyasha…
 
- Mmm? No! E’ qui vicino. E’ in una capannuccia dietro la piazza centrale… ma perché me lo chiedete? –
- Perché sono una sacerdotessa… posso aiutarti se il veleno, ammesso che ce ne sia, non ha ancora toccato gli organi vitali! -
 
Lo vedo sorridere entusiasta e sbattere più volte gli occhi per quella rivelazione.
- Tu..tu sei una sacerdotessa?? –
- Così sembra… - mi limito a dire io, meditando sul da farsi.
Se la casa è così vicina al tempio, non c’è nemmeno bisogno di allarmare Inuyasha… cosa mai mi può capitare in pieno centro?
Però… forse è meglio lo stesso avvisarlo che sto andando ad aiutare un perfetto sconosciuto…
Mmm… forse è meglio la seconda ipotesi…
 
- Shippo? Puoi farmi un favore? – chiedo improvvisamente, facendo scattare il cucciolo.
- Si?-
- Puoi avvertire Inuyasha che vado a curare la sorellina di quest’uomo? –
- Ma… Kagome, sei sicura di voler andare da sola?? Vuoi che ti accompagni? – mi domanda in maniera premurosa lui, ma su questo ho le idee chiare.
E’ meglio che Inuyasha sappia che ci siamo allontanati dalla gradinata del tempio…
Se ci succedesse qualcosa, è molto più sicuro che nei paraggi ci sia lui, anziché Shippo…
 
Ovviamente, non gli voglio dire la verità in faccia!
Sta già facendo il possibile per atteggiarsi a piccolo uomo… figuriamoci se ora gli vado a dire che mi sento più tranquilla se siamo, compreso lui, sorvegliati e protetti dal nostro scorbutico ma vigoroso hanyou.
 
- No, stai tranquillo piccolo Shippo. Basta che tu vai da Inuyasha e che gli dici che accompagno questo signore alla sua capanna per curare la sua sorellina… poi a lui basterà il suo fiuto per rintracciarmi! – gli spiego io, osservando soddisfatta la sua testa annuire e correre verso il tempio.
 
 
- Vieni! Non c’è tempo da perdere! – esclama di punto in bianco lui, prendendomi per il braccio e conducendomi velocemente verso la sua capanna.
 
Solo durante la corsa, mi fermo un attimo a studiare la sua figura robusta.
E’ un uomo giovane, slanciato, con una minuscola cicatrice sulla guancia.
Capelli corti castani, leggermente incurvati da una parte.
Il viso incorniciato da una barbetta corta, che non faceva altro che delineare i tratti spigolosi della faccia.
 
Il resto, era un mistero.
Poteva essere grasso, magro, robusto o mingherlino…
Non potevo saperlo… perché dal collo in giù, era ricoperto da uno spesso e strano mantello verde...
 
… verde, come un bosco della perdizione.
 
 
 
 
 
 
 
Angolino dell’autrice:

 
Holaaaa!!! Sono da poco ritornata dall’estero e non appena ho potuto mi sono messa all’opera! ;)
Che ne pensate di questo nuovo capitolo??
Ve lo aspettavate che l’uomo che ha urtato Kagome era il maniaco che aveva incontrato poco fa Inuyasha? XD
Spero che vi sia piaciuto il collegamento dell’idea del bosco che hanno avuto i nostri due protagonisti…
Entrambi scorgono qualcosa di tetro in quel colore, ma a differenza di Inuyasha, che ha conosciuto l’individuo in diverse circostanze, Kagome è stata imbrogliata per colpa della sua bontà d’animo..
 
 
Mi sono perfino divertita a mettere qualche simbolo extra, tipo la mela rossa che “l’uomo in verde” regala a Kagome, per alludere alla scena di Adamo ed Eva, in cui a quest’ultima, viene offerta una mela rossa da un serpente, simbolo della corruzione e della malvagità… caratteristiche dell’uomo con il mantello insomma.
 
Spero che apprezzerete questa mia intromissione di questo personaggio ostile nella storia..
So che Naraku è già una palla al piede, ma… se lo facevo apparire subito ora, rischiavo di rovinare la sua entrata in scena in un momento clou (e molto vicino) della storia! ;)
Fatemi sapere se il cap vi è piaciuto! <3 :)
 
Grazie mille a tutti voi che state leggendo la mia storia!
Non sapete quanta gioia che mi date! <3 <3 <3
 
E un abbraccio grande quanto una casa a tutti quelli che commentano! <3 <3 <3
Mi aiutano a proseguire la storia, a migliorarla e a renderla più bella ai miei occhi <3 :)
 
Grazie ancora per tutto!! :-*
Ci rivedremo nel prossimo capitolo “ Un inganno spregevole “! ^__^
 
Baci
 
Saphira_chan
 

 
 
 
  
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