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Autore: LIttlE_PePpErmIt    26/08/2013    3 recensioni
Nella piccola e modesta cittadina di Brigman la vita procede tranquilla, in una apparente pace...
Ma il ritrovamento di una ragazza senza memoria sconvolgera' il suo equilibrio precario: vecchi rancori saliranno alla luce, misteriose sparizioni e strani avvenimenti metteranno a dura prova tutti i suoi abitanti. Ma il segreto di tutti quei fatti e' racchiuso nella memoria perduta della ragazza....
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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 CAPITOLO DUE
 

La ragazza apre lentamente gli occhi. Sente un gran male alla testa, come delle pulsazioni regolari che le premono sulle tempie. Si mette a sedere e si guarda attorno per capire dove si trova. Seduto per terra c’è un  bel ragazzo  che sta guardando distrattamente fuori dalla finestra, ha i lineamenti delicati e gli occhi di un azzurro chiarissimo. La sua bocca è leggermente dischiusa.
Poi un urlo femminile rompe il silenzio . I due ragazzi si girano contemporaneamente: Fizzy è appena entrata e indica la ragazza con un espressione incredula.
- Mamma Papà! Venite la ragazza si è appena svegliata! Presto!- Urla Fizzy recipitandosi fuori dalla stanza diretta verso il soggiorno.  Solo in quel momento anche Louis, il ragazzo nella camera, si accorge che la ragazza che controllava da quasi un’intera giornata si è svegliata.
Louis le si avvicina e le sorride. Non la conosce ancora, ma vuole allo stesso essere cortese con lei.  La ragazza, incontrando quel sorriso, sente una strana sensazione allo stomaco, come se un fuoco ardesse nel centro esatto del petto. Imbarazzata gli sorride a sua volta. La porta si apre e la stanza di riempie del resto della famiglia: Johannah, Mark Fizzy, Lottie e le due gemelline.
I due genitori guardano la ragazza con l’affetto che solo un genitore può provare, Daisy e Phoebe con curiosità mentre Lottie e Fizzy con velata ostilità. La ragazza capisce le loro emozioni da tanti piccoli dettagli: l’espressione degli occhi e della bocca, dal modo in cui si guardano e tengono le braccia.  Johannah si avvicina alla ragazza e prende parola.
- Ehi ciao! – La saluta. La ragazza ricambia il saluto in automatico. Anche Mark e le bambine si avvicinano, mentre le sorelle maggiori rimangono sulla porta.
- Come stai? Come ti senti? Ti fa male qualcosa? – Le domanda Mark. Quelle domande rimangono sospese in aria, in attesa di dissolversi grazie alla risposta della ragazza.
In modo naturale nella mente della ragazza si materializzano le parole da dire.
- Credo bene, mi fa solo un po’ male la testa e .. sono piuttosto confusa. –
- Tranquilla qui sei al sicuro. Io mi chiamo Johannah, lui è mio marito Mark, loro sono le nostre figlie Lottie, Fizzy, Daisy e Phoebe, mentre lui è nostro figlio Louis. –
Louis sorride nuovamente alla ragazza.
- Tu invece come ti chiami? – Le domanda Mark.
Silenzio. Tutti gli occhi sono puntati su di lei. La ragazza deglutisce, forse troppo rumorosamente, e prova a pensarci.
Il nome .. Il mio nome … Ma l’unica cosa che ottiene è il peggioramento del suo mal di testa. La sua mente  è  come una lavagna nera. Non riesce a leggerci niente. Non riesce a ricordare niente su di se.
-  N – Non lo so. Non riesco a ricordare niente. – Dichiara con le lacrime agli occhi per la frustrazione.
La sua affermazione è seguita da un fischio di derisione e incredulità da parte di Lottie. Quella falsa smemorata non le piace per niente, le sembra terribilmente falsa ma purtroppo quasi tutta la sua famiglia crede a quella brutta messa in scena. Mark le lancia un occhiataccia.
- Chiamo il dottor George Mark? Forse lui le potrà dare una mano. – Dice Johannah
- Va bene, ma io vengo con te. Voi intanto state con lei intesi? –
I figli Tomlinson annuiscono, ma poco dopo che i due adulti sono usciti dalla camera Lottie interviene dicendo
- Vado pure io. Ho un impegno importante. E Fizzy viene con me.
- Ma Papà ha detto di stare qui con lei. – Dice ingenuamente Phoebe.
Le due ragazze fanno spallucce ed escono. Louis scuote la testa. Sempre le solite che non ascoltano mai, beh di solito faccio anch’io così, ma oggi è un caso speciale. Non posso lasciare sola questa ragazza. Pensa il ragazzo mentre osserva la ragazza alzarsi e toccare qualsiasi oggetto presente nella stanza, anche i più insignificanti.
Con le dita sfiora la sua sveglia che gli aveva regalato l’anno prima Harry. Louis ha sempre pensato che fosse un regalo orribile ( chi mai vorrebbe una sveglia a forma di mucca rossa?!), ma per non offendere l’amico riccio la tiene in bella mostra sulla sua scrivania.
Afferra una penna nera e la rigira tra le dita, poi sfoglia un quaderno con in copertina la foto della statua della libertà. In quel momento il moro si agita un po’. Quel quaderno non lo ha mai fatto toccare a nessuno, lo utilizza per sfogarsi e scrivere i propri pensieri sulla giornata trascorsa, ma per fortuna lei non ci fa caso e dopo poco lo chiude.
Daisy si avvicina alla ragazza e la tira per un braccio. Lei si gira e vedendola le sorride.
- Ma come fai a non ricordarti il tuo nome? – chiede
- Lo vorrei sapere anch’io.  – Dice l’altra e le sorride. Quella bambina le sta simpatica. In quel momento Fizzy entra nella stanza
- Louis in cortile ci sono i ragazzi che ti aspettano! –
Il ragazzo si alza da terra velocemente
- Oh .. Ma ci sono tutti? – Chiede
Fizzy abbassa lo sguardo – Tutti tranne Harry. – Dal tono della voce sembra dispiaciuta
Louis ride. – Se vuoi chiamo il riccio e gli dico di venire qui se ti dispiace così tanto che non ci sia. –
Fizzy arrossisce violentemente.
- Louis William Tomlinson! Esci subito di qui! Immediatamente! – Gli urla dietro.
Lui abbandona la stanza ridendo sguaiatamente
Fizzy sorride, poi sul suo volto si dipinge un’espressione ostile
- Daisy Phoebe, venite in soggiorno con me. – Ed afferrandole per le sottili braccia le trascina fuori. La ragazza senza nome rimane da sola.
 
                                                                          ***
 
- Caro Tomlinson! Ti sei scordato che oggi avevamo un appuntamento davanti al negozio di musica? E’ da giorni che ne parlavamo, e non ti degni neanche di avvisarci. –
Ecco come Zayn Malik accoglie l’amico vedendolo attraversare il giardino intorno all’abitazione.
- Sei sempre il solito Zayn. Ho avuto un imprevisto, è per quello che non sono venuto. – Si scusa Louis una volta vicino ai ragazzi.
- Perché che cosa ti è successo? Dai spiegati. – Dice Liam apprensivo.
Louis prende un bel respiro ed inizia a raccontare i fatti di quel giorno e di  quello precedente.
I tre ragazzi lo stanno ad ascoltare interessati.
Finito il racconto Niall commenta – Spero almeno che sia una bella ragazza. –
Gli altri tre scoppiano a ridere. Niall è piuttosto confuso
- Ma che ho detto di male. – Si scusa lui
- Beh, ci aspettavamo da Harry una frase così, non da te. – Ammette Liam divertito.
- Ma quindi è bella o no questa ragazza senza memoria? – Insiste Zayn
Louis ci pensa un attimo – Credo che la si possa definire carina nel complesso. Ha gli occhi azzurri e i capelli ramati che le arrivano fino al seno … Non è molto alta, ma ha la bocca troppo larga e il naso troppo piccolo.
- Nel complesso sembra bella – Dice Niall. Anche Zayn e Liam annuiscono.
- Ehi Tomlinson, stai raccontando dell’ennesima ragazza che non ti fila?! – Urla una voce dietro Louis.
Il ragazzo si irrigidisce immediatamente. Anche Liam, Niall e Zayn non appena capiscono chi è la persona che ha detto questo cambiano subito atteggiamento.
Louis si gira: dalla salita stanno salendo tre ragazzi. Quello in mezzo è Max, alla sua destra c’è un ragazzo molto alto, con un ciuffo simile a quello di Zayn e la pelle color ebano, mentre alla sua sinistra  c’è un  altro ragazzo castano  che sostiene lo sguardo tagliente di Louis.
- Ma perché loro sono sempre a rompere? Perché? Si chiede Liam esasperato. Ormai i loro litigi e discussioni vanno avanti da quasi tre anni, e più volte sono  ricorsi alle mani.
E ogni volta sembra quasi che Max e la sua cricca lo facciano apposta a trovarsi nel luogo esatto in cui si trovano loro. Ma se Liam vorrebbe mettere fine a quegli stupidi litigi, Zayn e Louis non si tirano mai indietro.
Niall ed Harry invece di solito se ne stanno in disparte, ed intervengono solo per calmare le acque.
- Che volete? – Sbotta Zayn.
- Giravamo qui intorno … - Risponde Max
- Vattene pelato idiota, abbiamo di meglio da fare che discutere con te. – Lo insulta Louis.
Il ragazzo stringe le mani a pugno. Lou sorride per la sua reazione.
Max si avvicina a Zayn e gli dice in tono di sfida
- Ho sentito che non sei stato preso nel gruppo di Jake …. E lui mi ha anche detto che sei il peggior chitarrista che abbia mai sentito fino ad ora. –
Zayn gli vorrebbe spaccare la faccia. Tre mesi prima Jake Morgan, uno dei ragazzi più popolari ed apprezzati di tutta Brigman, aveva annunciato che voleva creare una band nella quale lui sarebbe stata la voce solista.
Zayn si era fatto in quattro per riuscire a passare quei provini: passarli significava per lui potersi finalmente far notare a Brigman in quello che lui adorava di più in assoluto: la musica
Ma purtroppo non era riuscito a essere preso nelle audizioni ed era stato immediatamente scartato, subendo un’umiliazione davanti a tutta la scuola.
Liam si fa avanti per difendere l’amico
- Zayn non ha bisogno di Jake e della sua stupida band, dato che ne stiamo creando una noi! –
Tutti rimangono ammutoliti davanti a quella frase. Tom si lascia sfuggire un “ Non ci credo”
mentre anche Niall Louis e Zayn ci rimangono di sasso. Per ora quella era solo un’idea, niente di definito e lui l’aveva annunciata così a cuor leggero.
- Impossibile, nessuno di voi sarebbe capace di cantare e o suonare uno strumento. – Gli aggredisce Tom
- Sempre meglio di te testa di cavolo! – Urla Louis
Un silenzio carico di tensione cala sui sette ragazzi. Ma il suono di un campanello lo frantuma come vetro. Un uomo in bicicletta sta arrivando verso di loro: è il dottor George, il padre di Max.
- Ehi Ciao ragazzi! – Li saluta mentre appoggia la bici allo steccato della casa Tomlinson.
La tensione di placa fino a scomparire. Tutti lo salutano cordiali.
- Max come mai qui? – Chiede i l dottore
- Facevo un giro con Tom e Siva, ma stavamo già tornado indietro. – Detto questo fa un cenno ai due amici e se vanno.
- Quindi è dentro la ragazza? – Chiede il dottor George a Louis
- Si, l’accompagno in salotto. –

 

***
 

 
La ragazza, prima rimasta sola, ora cammina in corridoio. Sfiora le cornici delle foto appese ai muri: in una c’è Louis da piccolo che tiene in braccio una piccolissima Lottie. In un’altra si vede Fizzy insieme  a Phoebe e Daisy e, accanto a questa foto, un’altra dove c’è tutta la famiglia.
La ragazza si sente terribilmente spaesata ogni minuto che passa: non sa chi è e da dove viene, metre quelle persone sono unite da profondi legami e ricordi comuni. Lei non sa perché, ma si sente terribilmente vuota.
Proprio in quel momento le si avvicina Johannah
- Vieni, c’è una persona che ti vuole vedere. –
La ragazza rimane piuttosto sorpresa da quella frase. Segue Johannah in soggiorno dove il dottor George la sta aspettando seduto sul divano. La fa sedere accanto a lui
- Ehi Ciao! Come ti chiami? – Le chiede
Ma qui le persone conoscono solo questa frase?! Pensa lei infastidita e si trova costretta a rispondere
- Non lo so. Non me lo ricordo. –
Il dottor George prende una lucetta e gliela punta negli occhi, le prende la testa tra le mani e la guarda in ogni angolatura possibile, poi le fa varie domande su di se alle quali lei continua a rispondere con un Non lo so, non me lo ricordo, boh e alla fine le fa vedere dei fogli bianchi con sopra delle macchie nere e le domanda cosa vede. Il dottore si alza:
- Credo che il vuoto di memoria sia dovuto allo shock dell’incidente che ha probabilmente subito, forse col tempo ricorderà tutto. –
Si dirige verso l’uscita.
- Nel frattempo cosa facciamo? – Chiede Mark
- Prendetevi cura di lei e trovatele un nome: la potrà sicuramente aiutare. – Detto questo esce dalla casa, sul volto dipinto un finto sorriso: è preoccupato per quella ragazza senza nome. Sa bene che quello che ha raccontato ai signori Tomlinson era una grossa menzogna. Forse lei non recupererà mai la memoria.
 
***
- Jasmine! – Urla Daisy
- Ma che Jasmine, Jade o Mary sono molto molto meglio! – Si lamenta Phoebe sbattendo i piedini a terra
Da quando il dottore se ne era andato in casa si è aperta una vivace discussione sul nome da dare alla nuova arrivata. Da subito Daisy e Phoebe hanno iniziato a dire un sacco di nomi, come dei fiumi in piena.
La ragazza era rimasta in silenzio, sorridendo delle reazioni delle due bimbe e del mo0do in cui i due genitori tentavano di moderare il loro entusiasmo
Louis è in piedi e pensa in silenzio.
- Anzi no Avril è il migliore! – Esulta Phoebe
- Dai bambine, questa è una cosa seria! – Le sgrida Mark
- Ma a lei piace il nome Avril, vero?! – Le chiede Phoebe speranzosa
La ragazza le sorride – Si è un nome bellissimo … Ma non so scegliere, fosse per me mi chiamerei anche Phoebe, come te. –
La bimba arrossisce. Louis si stacca dalla parete, gli è venuto in mente il nome giusto per lei, anche se sa che questo lo farà soffrire parecchio. Le calzerà a pennello, pensa, ma la cosa non dovrà influire su di me. Spera.
- Che ne dici di Amy?– Le dice speranzoso. Per lui quel nome è pieno di ricordi, alcuni stupendi altri terribilmente dolorosi.
Al sentire quel nome lei si gira immediatamente. Si, è quello il nome giusto per lei, lo ha capito fin dalla prima lettera. Annuisce felice
- Si, è assolutamente perfetto! – Sta quasi urlando dalla felicità.
Gli altri famigliari osservano Louis con sguardi severi e preoccupati. Anche Lottie e Fizzy escono dallo stato di indifferenza in cui sono sprofondate. Johannah si chiede come mai il figlio ha proposto proprio quel nome. Forse il dolore si è attenuato e ha deciso di affrontare finalmente il trauma, così almeno spera.
Amy, ignara di tutti quei pensieri e quei dubbi, è serena. Quella gente sembra buona, non sembra volere farle del male, le hanno anche dato una nuova identità.
Guarda Louis e gli sorride: non sa perché, ma già vuole bene a quel ragazzo.

SPAZIO AUTRICE
E' il secondo capitolo che pubblico in un giorno! AHAHAAH
Comunque se siete arrivati a questo Spazio autrice avrete sicuramente capito chi è il secondo "gruppo" protagonista della mia FanFiction: The wanted
Io non sono proprio una loro fan, però era da molto tempo che volevo scrivere qualcosa su di loro e, perchè no, qualcosa in cui ci fossero anche i One Direction.... Ed ecco che è nata questa storia!

Al prossimo capitolo!!
Little_Peppermit

 

  
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