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Autore: Sere_Styles    26/08/2013    63 recensioni
Demi continuò a stringere tra le sue dita i capelli come a volerseli strappare dalla testa; voleva che il dolore che provava dentro si alleviasse con il dolore fisico. Lei era morta dentro e sentiva che ormai, nessuno l'avrebbe più salvata dal suo passato oscuro.
Niall era un ragazzo modello, invidiato da tutti i suoi amici e conoscenti per la sua finezza e tutte le sue belle qualità e capacità intellettuali. Non gli piaceva ammetterlo, ma era ossessionato dalla perfezione e nulla doveva andare storto.
le vite di questi due ragazzi si incontreranno e stravolgeranno. Presto Demi capirà che non può far a meno di Niall perchè lui è la sua luce, la sua ancora di salvezza.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
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Niall era un ragazzo modello, un ragazzo inteligente e che era capace di capirti al volo con un solo sguardo. Era invidiato da tutti i suoi amici e conoscenti per la sua finezza e tutte le sue belle qualità e capacità intellettuali. Dopo tutto chi è che avrebbe odiato quel giovane ragazzo con un paio di occhioni azzurro mare in cui potevi benissimo specchiarti? Inoltre, nonostante fosse biondo tinto riusciva sempre ad attirare e a conquistare ogni tipo di ragazza che finiva sempre per cadere ai suoi piedi; bastava uno sguardo o un sorriso raggiante per far sciogliere qualsiasi adolescente con gli ormoni a mille. Lui era consapevole di questo suo fascino ma non ne aveva mai abusato dato il fatto che a Niall non interessavano le ragazze da una notte e via, ma bensì una vera e propria relazione seria...per questo motivo era ancora single. Stava aspettando la ragazza giusta, la ragazza che gli avrebbe fatto battere il cuore, colei di cui si sarebbe innamorato e con cui avrebbe trascorso il resto dei suoi giorni.
Ora, il giovane diciannovenne si trovava davanti allo specchio ad aggiustarsi la polo appena infilata. Non gli piaceva ammetterlo, ma era ossessionato dalla perfezione. Voleva che ogni cosa fosse al suo posto, persino un braccialetto insignificante doveva essere messo ordinato e nella sua custodia, mai sul comodino. E questo portava ai continui sbuffi da parte di sua madre, Maura, che doveva sempre subirsi le continue riprese del figlio di non lasciare collane e gioielli vari sul comò, o di mettere a posto i vestiti anzicchè buttarli su una seggiola. Lui era fatto così e nessuno avrebbe potuto riparare quel suo insignificante ma irritante difetto.

-Niall tesoro, sei pronto?-   Ed ecco la voce della mamma che si ritrovava ogni week-end ad urlare a sguarciagola per dare una mossa al figlio che quando usciva, voleva sempre essere perfetto, anche con addosso un semplice jeans ed una polo.

-Arrivo mamma!-  Niall inclinò la testa dandosi una scompigliatina ai capelli giusto per far fermare il respiro a qualche ragazza, prima di prendere la giacca di jeans e scendere furtivamente di sotto dove trovò, come sempre, sua madre esasperata e con sguardo rimproverante.

-Ci metti sempre così tanto tempo a prepararti, lo sai che non posso tardare a lavoro!-   Maura lavorava in un centro di riabilitazione dove vi erano persone con qualsiasi problema. Ragazzi tossico-dipendenti, malati di mente ed altri con malattie ancora più gravi. Certo che per fare quel lavoro ci voleva davvero fegato, e Maura ne aveva! Per questo ogni Sabato e Domenica si portava con sé il figlio, perchè desiderava che anche lui, in futuro, intraprendesse il suo stesso ruolo al centro di riabilitazione. Niall era un ragazzo molto volenteroso ed altruista ed era sicura che presto suo figlio si sarebbe innamorato di quel lavoro. Non c'era gioia più grande nel salvare la vita ad un tossico-dipendente e non vedere più quelle brutte, profonde e violacee occhiaie. Amava ritrovare il sorriso sul viso di quelle persone che senza il suo aiuto, probabilmente, avrebbero scontato la morte; si sentiva rincuorata quando la ringraziavano con vigore. Purtoppo le perosne che uscivano sane di lì  stavano diventando un numero sempre più piccolo.


Arrivati, Niall parcheggiò la macchina ed insieme alla madre si incamminarono verso il vecchio ma imponente edificio. Il giovane ragazzo colse una nota di agitazione negli occhi della madre, e questo era strano dato che Maura aveva sempre attraversato la strada verso quel palazzo con passo spedito e deciso, non facendo trasparire alcuna emozione se non la determinazione.

-Ehi mamma, tutto bene?-   Chiese timoroso il figlio rallentando il passo. Vide la madre trasalire prima di prendere voce in capitolo

-Ecco Niall, da mesi stiamo cercando di aiutare una ragazza del centro ma adesso davvero non riusciamo più a gestirla, praticamente è impossibile fermarla quando sbotta e i medici dicono che vogliono madarla in un centro molto più pesante. Dicono tutti che è terribile ma io nei suoi occhi ho letto la paura e la tristezza, come se la sua anima fosse intrappolata all'interno del torace e non riesca più a trovare una via d'uscita. Visto che tu sei un giovane e bravo ragazzo  potresti aiutarla e carcare di farla ragionare in modo da rimetterla in sesto, perchè il suo è solo un problema di testa, sono gli altri che ingrandiscono le cose. Inoltre, questo ti darà sicuramente degli sbocchi lavorativi  se vorrai intraprendere in futuro questo tipo di lavoro-    Niall sembrò pensarci su prima di arrivare alla conclusione che non voleva avere niente a che fare con nessuna pazza psiopatica, non rientrava affatto nel suo carattere e nella sua vita da ragazzo perfetto.

-Bho non saprei, io credo di non poterlo fare;insomma, mica so come si fa per calmare e far ragionare una ragazza con problemi di testa. E poi non capisco il motivo per cui io sia la persona giusta per farlo!-    La voce di Niall era neutra, non voleva di certo deludere la madre. Lui sapeva in realtà di quanto lei desiderasse che suo figlio intraprendesse la sua stessa carriera, ma Niall era troppo perfettino per accettare quel tipo di lavoro. Non voleva assolutamente che quei pazzi gli facessero il lavaggio del cervello, e di certo non voleva tornare a casa con i traumi e i timpani distrutti a causa delle urla dei ragazzi.

-Non dico che devi riuscirci ma almeno provarci, non ti costerà nulla no? Tesoro ti prego, fallo per me-   Sua madre era davvero brava a mettere su la faccia da cucciolo, e lei sapeva bene che Niall non avrebbe resistito a lungo. Il povero ragazzo sospirò riprendendo a camminare a grandi passi, seguito a ruota dalla madre

-E va bene, ci proverò. Ma lo faccio solo per te, e sia chiaro che se qualcosa non andrà per il verso giusto io mi ritirerò senza esitazione!-   La madre annuì con vigore e fiera del suo bambino che ormai era cresciuto e si era trasformato in un vero uomo.


                                     Demi
Demi continuò a stringere tra le sue dita i capelli come a volerseli strappare dalla testa. Voleva che il dolore che provava dentro si alleviasse con il dolore fisico, ma presto scoprì che tirarsi i capelli non le faceva poi così male. Purtoppo, nella cella buia e spoglia in cui si trovava non c'erano nessun tipo di scheggie o cose taglienti. Quelli del centro di riabilitazione la facevano mangiare con le mani pur di non rischiare dandogli in mano utensili pericolosi, e questo la faceva andare su di giri. Per un attimo si guardò le unghie mal ridotte e rovinatissime dato che , per interi mesi, non aveva mai abbandonato l'idea di grattare il muro con le ughie per scavare un buco e poter scappare via da quell'incubo. Sentì la rabbia prendere il sopravvento su di lei e la scaricò tutta sul muro, tirando un pugno forte e deciso che la fece subito ritirare la mano accompagnata da una smorfia di dolore . Improvvisamente, sentì un rumore e poi le due porte di ferro aprirsi. Si girò di scatto verso la guardia che le stava davanti e lo guardò con sguardo assassino. Anche se era una ragazza, i suoi occhi erano davvero inquietanti, e questo era un punto a suo favore dato che così spaventava e incuteva terrore a tutte le guardie di quell'edificio.

-Ci sono visite per lei-   Disse semplicemente il grosso uomo
-Non. Voglio. Vedere. Nessuno.-   Disse Demi sfidandolo con gli occhi e facendoli diventare cupi e dilatati.
Lei era morta dentro e sentiva che ormai, nessuno l'avrebbe più salvata. SPAZIO AUTRICE: Salveeee, inizio col chiedervi scusa per lo spazio autrice attaccato al testo ma purtroppo il mio computer è lento e pazzo, perdonatemi! Per chi non mi conosce, sono Serena e sono una Directioner ma adoro tantissimo anche Demi Lovato, la mia fonte di ispirazione per questa ff:) Per le mie Directioners...cucciole siete fantastiche e spero che continuiate a seguirmi anche in questa ff. Directioner e Lovatic siamo tutte una famiglia stupenda. Ok, parlando del prologo che ne pensate?? Nel prossimo capitolo ci sarà l'incontro tra Niall e Demi; vi dico già che non sarà molto gradevole. Comunque sono una NEMI SHIPPER e ne vado fiera! Che ne pensate di questo capitolo?? È una storia da continuare o da buttare direttamente nel cestino?? Aspetto con ansia dei vostri pareri, a presto ciaoo xx Sere;)
  
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