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Autore: xnjallsavedme    30/08/2013    5 recensioni
"grazie per essere la persona più importante della mia esistenza" sussurrai vicino al suo orecchio "tu sei la parte migliore di me" rispose Niall stringendomi a se "mi hai salvata" dissi lasciando che le lacrime solcassero le mie guance.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Lui mi sembrava pensieroso, non come un secondo prima. Appena stavamo per sfiorare le nostre labbra, dei ragazzi ci lanciarono del cibo addosso. Imprecai mentalmente. Afferrai la mano liscia di Niall e lo portai al piano di sopra. Salimmo ripide scale velocemente. Entrammo nella stanza dei genitori di Sam. La stanza aveva uno stile antico sul rosa. Le tende pesanti cadevano fino a terra e il grande letto alto si trovava al centro. Chiusi alle mie spalle la porta.

"Finisci quello che stavi iniziando" mormorai.

Lui si avvicinò a me con un piccolo sorriso

"Molto volentieri" rispose.

Appoggiò la mano sulla porta vicino alla mia testa. Eravamo divisi solo dalla lunghezza del suo braccio teso. Appoggiai la mano dietro il suo fianco per avvicinarlo ancora un po'. Niall mi diede un piccolo bacio sulla guancia e si staccò.

"Non voglio correre" sussurrò.

Percepii una strana sensazione a cui ero abituata: l'essere rifiutata. Rimasi in silenzio per qualche lungo secondo.

"Umh..okay..io...io devo andare" sospirai a mezza voce girandomi.

"Aspetta!" esclamò Niall bloccandomi il braccio."Cosa ti è preso?" continuò.

"Se non vuoi stare con me...ti tolgo un peso..me ne vado" risposi trattenendo le lacrime.

"Io voglio stare con te! Tu non sai quanto ti desideri. Ma l'istante prima di baciarti ho capito che non voglio rovinare il nostro rapporto affrettando le cose...ormai lo sappiamo non siamo solo 'migliori amici', non so estattamente cosa siamo, so solo che non voglio rovinare tutto." bisbigliò guardandomi fissa negli occhi.

Ci pensai un po. Se per lui era meglio così lo avrei accettato.

"Va bene" risposi ricambiando il bacio sulla guancia.

Niall mi diede un piccolo bacio sul naso. Ridemmo.

"Solo che la tua perfezione mette a dura prova tutto questo" dissi accarezzando il suo braccio.

"Anche tu mi metti seriamente a dura prova" rispose dandomi un bacio sulla fronte.

"Perchè mi baci?" chiesi fissando le sue labbra che si trasformarono poco dopo in un sorriso.

"Perchè sei davvero tutto per me" rispose dandomi un altro bacio sulla spalla.

Lo abbracciai.

"Andiamo sennò ci daranno per dispersi" mormorai.

Scendemmo e bevemmo qualcosa. Tenevo a lui come se fosse la parte migliore di me. Ero gelosa. Terribilmente gelosa. Ma la mia vita era basata sulla sua esistenza, e non avrei permesso a nessuno di togliermelo. Non ero innamorata di Niall, era un sentimento diveso, un misto tra amore e amicizia, entrambi però ci desideravamo fino a stare male. Avremmo voluto lasciare parte all'amore, ma il terrore di rovinare tutto quello che ci teneva ancora su questa terra, ci spaventava a tal punto di frenare ogni impulso. Come arrivare alla cima di un dirupo ma fermarsi alla fine per paura di cadere e di fallire in tutto quello che, prima prima ci aveva dato conforto e che dopo un secondo sarebbe diventato l'incubo che avevevamo sempre cercato di tenerci lonatano. Eravamo bloccati in due corpi immobili, era una situazione frustrante ma non eravamo pronti a rischiare perchè la posta in gioco era troppo alta. Continuare a vivere così però era la cosa più masochista che potessi fare, ma dovevo resistere. Dopo un po' tornammo a casa. I miei non c'erano, ma la cosa era positiva perché non dovevano assolutamente sapere dove fossi stata quella sera. Salutai Niall e andai subito a lavarmi. Lavai il vestito che era ridotto in condizioni pietose e lo asciugai nell'asciugatrice per poi riporlo infondo all'armadio. Andai a sgualcire un po i cuscini del divano per dare l'impressione di averci passato la sera. Andai a dormire e poco prima di addormentarmi sentii mia mamma rientrare. La mattina seguente, alzarsi dal letto fu ancora più difficile. Dalle tende della mia stanza filtrava un poco di luce. Mi alzai a stento dal mio caldo piumone e andai in bagno. Mi guardai allo specchio e le mie occhiaie scure mi fecero sobbalzare. Sembrava che fossi stata coinvolta in una rissa. Usai molto correttore e il risultato fu stranamente buono dato la scadente marca dei miei trucchi. Inizia a truccare gli occhi. L'unica caratteristica che mi piaceva del mio viso, erano le mie ciglia folte e lunghe. Sistemai i miei capelli biondi e ricci su una spalla e andai a vestirmi. Misi dei jeans chiari aderenti, un po strappati sulle ginocchia e una felpa lunga dove finivo sempre per allungare le maniche fino a comprire le mani. Indossai le mie converse rotte e sporche e scesi a fare colazione. Fuori delle nuvole nere coprivano il cielo. Le giornate di sole erano davvero molto rare e il clima era sempre freddo. Anche se era primavera l'aria era gelida. Questo spiegava la mia carnagione chiara quasi perlata, come se fosse porcellana. Più tardi salii in autobus e accesi il mio Ipod. A scuola non vidi Sam così le lasciai un messaggio, ma non rispose. Probabilmente l'avevano scoperta. Mi avviai verso l'aula di scienze e vidi Niall infondo al corridoio. Era circondato da ragazzi che ridevano e scherzavano con lui. Appena mi vide mi venne in contro e mi diede un bacio sulla guancia. "Andiamo" disse prendendomi per i fianchi.

"Hai amici?" chiesi sorridendo.

"Resti tu la mia preferita" rispose

"Ovvio come biasimarti?" dissi ironicamente.

Ridemmo.

"Sono figo ammettilo!" mormorò aggiustandosi i suoi capelli biondi.

"Poco modesto vero? Comunque no, non sei figo" risposi ridendo.

"Come no?" esclamò facendo finta di offendersi

"Zitto" dissi dandoli una pacca sul torace.

Rise.

"Che fai oggi?" disse cercando i libri nell'armadietto.

"Non lo so..ah si studio, dovresti provare sai?" risposi sarcasticamente.

"Nah, seriamente che fai oggi?" chiese chiudendo l'armadietto.

A volte era davvero fastidioso.

"Facciamo così..vieni da me oggi e poi decidiamo okay?" proposi.

Niall accettò. Le lezioni sembravano non passare mai, le parole del professore sembravano senza senso e la lancietta dell'orologio sembrava perennemente immobile. Quando uscimmo da scuola salutai Niall e andai a casa. Accesi il pc mentre addentavo il mio panino. Feci la ricerca per scuola sull'irlanda nel nord e del sud. Ero in coppia con Niall, per questo il professore ci aveva assegnato proprio quel paese. Ovviamente dovevo fare tutto io perchè Niall non era per niente bravo a scuola. Questo spiegava il fatto che avesse diciott'anni e fosse ancora in terza liceo. Risi pensandoci. Scrissi irlanda e tra i risultati dei motori di ricerca trovai scritto "mullingar". Era la città natale di Niall, così cliccai sopra. Era una piccola città, tranquilla come questa. Niall mi aveva detto che non era un posto tranquillo ma a me sembrava tutto il contrario. Dopo poco trovai tra i risultati "l'orrore di mullingar". Aprii la pagina e trovai una foto di una gang di ragazzi. "ragazzi seminano il terrore tra gli abitanti della piccola cittadina" Dopo aver letto velocemente i titoli in grassetto scesi giù e trovai una foto della "gang". Guardai attentamente ogni ragazzo. Non era possibile, no. Doveva essere una coincidenza. Uno di questi ragazzi sembrava Niall. Probabilmente era lui, a meno che non avesse un fratello gemello segreto. Tra i tanti nomi elencati sotto vidi un "james horan". Tutti furono arrestati e lasciati in carcere per due anni. Guardai ancora una volta il volto del ragazzo nella foto. Era lui. Perchè non mi aveva mai detto nulla? Perchè tenermi nascosto tutto questo? Mi ero fidata cecamente di lui. Non sapevo niente di lui mentre io mi ero confidata. Perchè tutte le persone intorno a me erano così false? Chiusi immediatamente il pc e imprecai mentalmente. Che cosa dovevo fare? Sentii il mio telefono vibrare. Sbloccai lo schermo illuminato e notai un messaggio da Niall. "sto per arrivare". Ero delusa da lui. Ero arrabbiata. Aspettai in silenzio un tempo che sembrava interminabile prima del suo arrivo. Salì dalla finestra come sempre per evitare di essere visto da qualcuno, anche se le probabilità erano davvero poche. Lanciò la giacca sul letto.

"Allora che vuoi fare?" chiese.

Mi sedetti sul letto tra le coperte sfatte a gambe incrociate. Mi guardò con aria interrogativa.

"Emh..-"

Lo interruppi.

"Perchè non me lo hai mai detto?" lo guardai fisso negli occhi.

Aggrottò la fronte. Aprii immediatamente il pc e li mostrai la schermata. Rimase in silenzio. Provò a dire qualcosa ma serrò le labbra. Chiusi il pc di scatto e mi alzai davanti a lui.

"Mi fidavo di te Niall" mormorai.

"Oh aspetta, forse dovrei chiamarti james".

Sentivo il groppo in gola salire e le lacrime bruciare sugli occhi.

"I-in realtà james è il mio secondo nome".

Abbassò lo sguardo.

"Bene, un altra cosa che non sapevo di te...io credevo che tu fossi il mi-"

"Non puoi sapere tutto, cazzo!" mi interruppe Niall alzando la voce.

"Non puoi credere che dato che tu sei la mia migliore amica, puoi automaticamente sapere tutto di me, ci sono cose che non puoi sapere." stava gridando.

"Beh, ma è una cosa fontamentale, non so chi sei, solo oggi ho scoperto il tuo passato. Tu in realtà non sei il ragazzo che ho conosciuto.. tu sei.." sospirai.

"Dillo, dillo, sono un ragazzo orribile, uno che buttava i suoi soldi in droga e fumo a soli sedici anni, si sono stato in carcere per due anni, ho fatto cose orrende, cose che non avresti dovuto sapere cazzo"

"Forse sarebbe stato meglio così, ma almeno so chi si veramente, tu sei un bugiardo" sentivo il sangue pulsare alla testa.

"Allora perchè sei ancora qui con me? Eh? Tutti se ne vanno da me. Perchè stai cercando di farmi scusare e di darmi la colpa? Io non posso scusarmi per aver lasciato il mio passato alle spalle ed aver cercato una vita migliore." gridò avanzando verso di me.

Il suo petto si muoveva velocemente. Mi bloccò al muro. Non lo avevo mai visto così furioso. Le sue iridi chiare non erano più azzurre, ma scure piene di rabbia. Dovevo dire qualcosa per farlo restare, per non finirla qui, ma le mie parole non uscirono, rimasero bloccate, avrei voluto dire tante cose ma in quel momento la paura prese il sopravvento. Nemmeno un leggero bisbiglio uscì dalla mia bocca. Le lacrime scesero velocemente sulle mie guancie perlate.

"Vaffanculo" mugugnò trattenendo le lacrime.

Colpì il muro vicino alla mia testa. Sussultai dalla paura. Se ne andò. Caddi a terra in ginocchio. Avevo perso tutto, non avevo più niente per andare avanti. Come al solito ero riuscita ad allontanare le persone da me, ero riuscita ad essere sola ancora, forse lo meritavo. L'unica persona che mi era rimasta era Sam, che diceva di essere la mia migliore amica quando non c'erano uomini intorno a lei, e io stupida a crederle. Non meritavo la felicità, un sorriso, non meritavo un vero amico, non meritavo una semplice famiglia. Riuscivo a farmi male, a trovare sempre il modo per soffrire, per rovinare ancora di più la mia vita. Riuscivo a far soffrire le persone intorno a me. Piansi tutta la notte, queste parole continuavano a girarmi in testa. Se Niall mi avesse detto tutto non sarebbe successo. Anzi, forse se avessi lasciato stare il suo passato, a quest'ora saremmo stati ancora amici. 
 

 

SPAZIO AUTRICE.
ciaoo! allora sono tornata dalle vacanze, e ho aggiornato. ci ho messo un po perchè avevo finito i capitoli già pronti e dovevo scriverlo sul momento.
vorrei aggiornare più frequentemente ma devo fare i compiti perchè sono nella merda :)
grazie a tutti, ci metto davvero l'anima per scrivere questa ff.
se qualcuno ha bisogno di una storia da leggere potete consigliare questa c:
spero il capitolo vi piaccia :)
cosa ne pensate della lite? e di niall?
spero vi piaccia la svolta che ha preso la storia c:
RECENSITEEE YEEE.
baci xx



ps. trovare questa gif "seria" è stata un impresa lol
 

  
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