30/08/2013
4 recensioniIl ragazzo sbuffò, facendo cenno di no con la testa e rifiutando il tacito invito di Ino di consumare assieme il frutto, e prontamente estrasse dalla tasca del suo giubbotto da chuunin il pacchetto di sigarette sfilandosene una. Se la portò alla bocca e stava per far scattare l’accendino quando, altrettanto velocemente, gli arrivò dritta dritta in faccia la pesca che qualche secondo prima Ino teneva in mano.
«In casa mia non si fuma.» disse perentoria.
«‘Kusee Ino, mi hai fatto male!» si lamentò massaggiandosi la parte lesa. «Potevi dirmelo senza giocare a Guglielmo Tell*!»
«Tsk, lo sai benissimo.» rispose lei a tono infastidita, mentre gli dava le spalle e tornava in cucina.Shikamaru raccolse dal suolo la pesca che poco prima Ino gli aveva scagliato contro (quella maledetta donna tiranna!) e iniziò a farla girare in mano, palpandone la consistenza: la buccia era liscia e morbida, ma aveva qualche ammaccatura dovuta alla recente caduta. Ne diede un morso e all’interno la polpa era morbida e fresca: nonostante lo schianto era buona, rimaneva sempre la solita pesca gialla e matura.
E fu proprio rimuginando su tutte queste cose che un pensiero lo colse all’improvviso: Ino somigliava molto a quella pesca; all’esterno bella, perfetta, irraggiungibile. La sua pelle nivea e lattiginosa e i suoi capelli dorati avevano la stessa consistenza setosa e altamente piacevole al tocco che presentava la buccia della pesca.
Era caduta tante volte Ino, aveva sofferto molto, ma qualcuno l’aveva sempre aiutata a rialzarsi, proprio come Shikamaru aveva appena raccolto il frutto; infine la sostanza, la sua Ino era sempre lì: non se n’era mai andata e non era mai cambiata, a dispetto delle innumerevoli ferite che aveva subito.
Sorrise, rimettendo al proprio posto il tabacco ed avviandosi verso la cucina, trovando Ino intenta a smangiucchiarsi delle fragole in solitudine.
Non appena la ragazza sentì i suoi inconfondibili passi, alzò la testa sbuffando inacidita, ma Shikamaru le prese una mano aspettando che questa si girasse. Ino sconvolta dall’insolito gesto del compagno si voltò di scatto, ed incrociò il suo sguardo poco prima di sorridere davanti alla pesca che questa volta lui le faceva dondolare davanti agli occhi.
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*Guglielmo Tell: il famoso eroe svizzero che scoccò la freccia contro una mela posta sul capo di un ragazzo. Chiaramente qui è il frutto che è stato "scoccato" xD
Note dell'autrice:
Perchè, spiegatemi perchè pure in una cavolata del genere ci devo inserire il fluff. Ok, sono dolciosa, zuccherosa e mielosa e altre cose che finiscono in -osa (persino golosa, sapete?) ma sinceramente dopo un po' mi scoccio. Infatti la fic non mi piace (paragonare la gente ad una pesca ti sembra normale?!), tranne il pezzetto inziale. E' tutta colpa delle sue canzoni che mi fanno indolcisire troppo (e indolcisire esiste, ok? u.u). Per questo motivo ora me ne tornerò ad ascoltare Wake me up, yea.
E ok, per il White Midnight scriverò qualcosa di angst (è un buon proposito Fra, tanto lo sai anche tu che non lo farai).
Comunque questa fic è nata dalle sclerate mie e di LadieBlue, che non abbiamo proprio niente di meglio da fare la notte che stare a fare le stupide al telefono. Ah, e Shikamaru è OOC, chiaro come il sole, ma non avevo niente di meglio in mente, altro che la fic che ha scritto la Ladie, la SUA è bella. Credetemi, leggete e vedrete che mi darete ragione!
Ora la Fra fugge a mangiare perchè lei ha sempre fame. Al prossimo aggiornamento!
Kiss,
Emily.