Andato. Finito. Definitivamente. Che non torna. Come una cosa che si allontana senza voltarsi indietro, di cui vedi appena il ricordo. E dopo gli anni, quello neppure.
Ma tu confessami, perché ami ciò che è finito, che non può darti altro che la sua fine?
L’eterno rende più aspre le proprie colpe. Ed esse rendono più lungo l’eterno.
E quest’immortalità.. a cosa serve? Se un briciolo di questo tempo infinito fosse stata la sua vita.
Sarebbe ancora qui.
E il suo sorriso finto, nella memoria, mi atterrisce. E uccide più di quanto la morte non sia stata capace.
Questo corpo non sa morire, non trova pace.
Ma se la pace non è vita, né morte, dove riposa?
Questa vita si spezza, come tanti cristalli.
E in mezzo ci sei tu.
In tutta questa morte, cammino in piedi e non posso dirmi esattamente vivo, né propriamente morto.
L’eterno non finirà per te, Vincent Valentine.
Ma ti confesso un segreto.
Non si muore mai per nessuno.
La Mutaforma si rivela:
Non era quello che avevo in mente. Non c'è stato verso di farmi tornare in mente l'idea iniziale. Promemoria per me, cominciare a scrivere subito.