Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
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Autore: GingerHair_    05/09/2013    5 recensioni
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Capitoli revisionati: 0/13

Non c’è molto da dire su di me. Ho vent’anni e vivo a Londra con Tommy, mio fratello gemello. Non ho un gran fisico, sono troppo magra, piatta e senza curve, ho i capelli biondo cenere e gli occhi, l’unica cosa che non disprezzo di me stessa, verdi-grigi.
Di carattere credo di essere una persona non molto socievole, ma ho i miei perché. Mi piace stare in compagnia di quelle poche persone che amo e che mi fanno sentire bene, tutti gli altri non li sopporto. La musica mi fa stare bene, la ascolto sempre, quando sono triste, felice, confusa, affamata… insomma sempre.
Ed Sheeran è il mio migliore amico.
Mi chiamo Samantha Kent, e questa è la mia storia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo dodici
 
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Ed era rimasto un po’ qui a cantare ‘One night’ e poi, finalmente se n’era andato perché aveva da fare, in quel momento io Tommy eravamo soli in casa e avevo deciso che si meritasse qualche spiegazione.
« Vuoi dirmi cosa è successo fra te e Ed? » mi chiese.
« Ieri sera tu eri con Daisy e noi siamo venuti qui a vedere un film e a bere un po’ ».
Tommy era attento, era curioso di sapere cosa era successo, per cui i ascoltava parlare senza fare domande né intromettersi troppo.
« Ci siamo ubriacati e… siamo finiti a letto insieme » conclusi quasi in un sussurro..
« Tutti qui? ».
Mi aspettavo una reazione diversa da parte due, tipo che si sarebbe messo ad urlare, oppure che fosse scioccato, ma di sicuro non che rispondesse con un tranquillo ‘Tutto qui?’.
« Cosa intendi, non hai visto che ora è ossessionato? Io ho sbagliato ad andare a letto con lui, ma ora crede che lo ami, e questo non è vero »
« Certo che è vero, non te ne rendi conto? State sempre insieme, avete gli stessi gusti, le stesse idee… siete fatti l’una per l’altro! »
« Ti prego, non iniziare anche tu, lo so quando sono innamorata e quando no » gli risposi seccata.
Mi dava fastidio il fatto che tutti pensassero di sapere se ero innamorata o meno, quella era una cosa che dovevo sentire io, che ne sapevano gli altri?
« Hai paura di essere innamorata, viste le tue precedenti esperienze, ti capisco, ma Ed è un bravo ragazzo, potresti voltare pagina con lui » mi suggerì.
« Basta! Basta! Non ce la faccio più, come lo devo dire? Io non sono innamorata di lui! » urlai in preda alla disperazione.
Tommy in quel momento sembrò capirmi davvero, perché i suoi occhi diventarono tristi.
« Scusa io… non insisto più, ti lasco un po’ da sola, ok? » mi chiese.
Io annuii e lui mi accarezzò il volto e se ne andò.
Avevo bisogno di stare da sola, avrei potuto riordinare le idee, capire cosa provavo davvero senza essere continuamente intralciata dalle false convinzioni degli altri.
Io amavo Ed? non avevo ancora una risposta a questa domanda.
Era il mio migliore amico, mi aveva salvata in senso letterale, era sempre disponibile quando glielo chiedevo… sì, gli volevo decisamente bene.
Però non ero sicura di amarlo, era soprattutto per quello che in quel momento mi trovavo lì: ripensai alla notte precedente, a Ed, a come avevamo fatto l’amore, una sensazione calda mi avvolge e, senza volerlo, mi lasciai sfuggire un sorriso.
Erano questi i ricordi che mi aiutavano a stabilire se fossi innamorata o meno, perché tutti gli altri erano solo semplici atti di amicizia, sapevo di voler bene a Ed, dovevo scoprire se lo amavo.
Mi ero tatuata anche il suo nome dietro al collo, per ringraziarlo e Mark l’aveva preso come un segno per il mio amore per Ed… era stato proprio Mark il primo a dire che provavo qualcosa per Ed e ora mi sentivo che aveva ragione.
Più ci riflettevo più mi rendevo conto che era vero, io amavo Ed…il solo pensarlo mi diede i brividi.
Presi il cellulare e lo chiamai.
« Sam? »
« Ed, devo parlarti, vieni qui »
« Ok, arrivo subito ».
Chiusi il telefono e mi sedetti ad aspettare, ogni minuto che passava diventavo più ansiosa, non ce la facevo più, poi finalmente suonò il campanello di casa, andai ad aprire, ma non trovai Ed alla porta.
« Ciao Sam, sei cresciuta molto » disse l’uomo, che era accompagnato da una donna.
Io li guardai stupita e con un misto di paura.
« Mamma, papà, cosa ci fate qui? ».


 
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Ehi, vi sono mancata? 
Eccomi qui con questo nuovo capitolo, come vi avevo già avvisato nei precedenti, il più grande problema di Sma non sarebbe stato  Ed.
Manca ancora un capitolo prima dell'epilogo, per cui la storia è veramente agli sgoccioli.
Beh, ecco, spero che fin qui vi sia piaciuta e continuerete a seguirla fino alla fine :)


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GingerHair_

 
 
   
 
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