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Autore: Immortal to me    06/09/2013    8 recensioni
Niall è un normale ragazzo irlandese che ben presto capirà di non essere molto simile ai suoi coetanei. Grazie a uno sfortunato incidente, scoprirà la sua vera natura e comincerà la sua vera vita da mago.
OneDirection!Hogwarts'Wizards
Niam/Ziall || Lirry/da ben definire.
DISCLAIMER: Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo.
Si prega di evitare qualsiasi tipo di plagio.
Genere: Angst, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Niall apre lentamente gli occhi con la sveglia in sottofondo. Gli fa molto male la testa tanto da non riuscire ad alzarsi, si sente stordito come non si era mai sentito… si rigira nel letto infastidito, ma sente qualcosa di duro sotto il suo braccio. Riapre gli occhi, che aveva chiuso per inerzia, e l’ultima cosa che si sarebbe aspettato di vedere è proprio quella che in quel momento ha davanti… o meglio, accanto.
Liam è al suo fianco, semi-sveglio e Niall lo sta abbracciando involontariamente. Di colpo si stacca da quell’abbraccio scendendo dal letto, anzi cadendo dal letto.
Il moro stropiccia gli occhi e ride fragorosamente per quella buffa scena.
Ma all’irlandese non fa ridere per nulla…
“L-Liam…? Cosa… cosa ci facevo nel tuo letto?” chiede spaventato il ragazzo.
Liam cambia totalmente espressione stupefatto da quella domanda.
“Tu… non lo ricordi?” chiede mortificato.
Niall ancora più spaventato scuote la testa. Cosa c’è da ricordare?
 
 
Liam’s Flashback
 
 
“Ti rendi conto?! Il Preside ha detto che staremo in camera insieme!” disse saltellando l’irlandese
“Oddio, non posso credere che te l’abbia lasciato fare!”
“Lo so… beh, che facciamo? Non ho sonno… e tu?” chiese sorridendo.
“Nemmeno io… Ma fidati non dormiremo granché stasera…” affermò con un sorrisetto beffardo Liam.
“Come mai?”
“Beh… la prima notte è chiamata il battesimo dell’alcol. Ti lascio immaginare perché…”
Niall sgranò gli occhi… non sapeva che i maghi bevessero bevande alcoliche come i babbani.
“Mh… beh, ogni tanto bevevo anch’io una birra con i miei amici… senza esagerare, ovvio” dichiara un po’ in imbarazzo Niall.
“Se ti va ti accompagno giù in Sala Comune… scommetto che Nick e Trevor sono già lì” propose Liam.
“Ok… allora… andiamo!” disse Niall alzandosi dal comodo letto della sua nuova camera, e scendendo le scale con Lee.
 
 
“Hey ragazzi, ci siete anche voi! Oh, ma cosa vedono i miei occhi! E così abbiamo l’onore di avere Niall tra di noi stasera!” disse uno dei ragazzi, presumibilmente il capo del suo piccolo gruppetto di amici.
Niall annuì imbarazzato, senza spiccicare parola.
“Beh, allora battezziamolo, che stiamo aspettando?” chiese un altro prendendo in mano un bicchiere gigante e una bottiglia di… non si sa bene cosa, per poi versarne il contenuto nel bicchiere.
Niall lo prese e bevve un po’ del liquido aranciastro che c’era dentro.
Ne assaporò curioso il gusto… che si rivelò dolciastro ma molto simile a una normale birra babbana.
“Che cos’è?” chiese il ragazzo al gruppetto di fronte a lui.
“E’ burrobirra… non ne hai mai sentito parlare?”
Il biondo scosse la testa e cominciò a desiderarne ancora, così finì il primo bicchiere passando al secondo in un batti baleno.
“Oddio, è già al secondo bicchiere! Questo qui sa il fatto suo…” disse ridendo uno della combriccola.
Niall rise e socializzò con i suoi nuovi compagni di Casa, trascurando Liam… che nel frattempo se ne stava in un angolino a osservare Niall e ogni suo movimento.
Notò che ogni suo sguardo, ogni sua parola e ogni suo minimo gesto era ricco di gioia, voglia di vivere e di scoprire tutto ciò che gli era nuovo in continuazione… era questo che lo affascinava di Niall, la sua determinazione nel voler capire cose che delle volte erano perfino più grandi di lui.
 
 
“Asciugati la bava” Liam si riscosse dai suo pensieri e guardò la figura che gi si parò alla sua destra.
“Nick, faresti meglio a tapparti la bocca una sacrosanta volta” disse il moro infastidito.
“Perfino un cieco capirebbe che gli vai appresso come un cane in calore” ironizzò il rosso.
Liam lo guardò storto.
“Oh… capisco! Non è della nostra sponda… che peccato… è davvero un bocconcino niente male”
A Liam gli stava salendo il raptus… non si può parlare così di Niall in sua presenza.
“Nick… mi chiedo perché il Cappello Parlante ti abbia fatto il favore di stare con noi persone che pensano con il cervello e non con il cazzo il primo anno…” disse tagliente Liam.
Il ragazzo fece una risatina divertita.
“Sei offensivo come una gelatina tutti i gusti +1 al gusto di caccole”
Liam cacciò la bacchetta dalla tasca e la puntò al collo del rosso.
“Vediamo se con una bacchetta puntata al collo sei ancora tanto spiritoso” disse serio.
“Liam, metti giù la bacchetta. Lee… mi fai paura, posa la bacchetta”
Per un attimo Liam pensò seriamente di lanciargli una fattura orticante, ma poi ebbe pietà di lui e fece come aveva chiesto.
 
 
Il rosso si allontanò da lui facendosela sotto dalla paura e Liam poté tornare al suo hobby preferito: osservare il suo angelo irlandese.
Ma quando si girò Niall non era più lì, era dall’altra parte della stanza, e incollato a lui sul divano c’era Trevor. Quel bastardo gliel’avrebbe pagata, ma prima doveva portare via da lì Niall.
Si diresse spedito verso il divanetto in pelle e prese un polso del biondo forzandolo ad alzarsi.
“Ehi, ma che vuoi Liam?” chiese infastidito Trevor, vedendo la sua nuova vittima sacrificale scappare con un altro.
“Non è interessato, Trevor” rispose secco il moro.
“E che ne sai tu?! Sei suo padre forse?” rispose l’altro a tono.
“Sono, il suo migliore amico. Vedi di evaporare, affamato di cazzi” lo zittì Liam, come solo una diva avrebbe saputo fare.
“Lee… dove stiamo andando?” chiese il biondino mentre lo stava praticamente trascinando di sopra.
“In camera. Non ti reggi in piedi” rispose freddo.
Arrivati di sopra l’irlandese si buttò sul letto senza nemmeno mettersi il pigiama.
“Nialler, almeno cambiati!” lo sgridò Lee.
“E a che mi serve? Io dormo sempre in boxer” disse mezzo stordito il biondo.
“Oh… ehm… giusto…” disse imbarazzato il moro, all’idea di dover resistere a un Niall in boxer.
Così prese coraggio e si tolse i vestiti rimanendo anche lui in boxer, ma premurandosi di coprirsi almeno con una canottiera bianca. Dopodiché si mise nel letto e spense la luce sul suo comodino.
Niall fece altrettanto e quando entrambi ebbero spento la luce, si diedero la buona notte.
 
 
Ma non molto tempo dopo, Niall si alzò dal suo letto e punzecchiò il suo compagno con un dito.
“Lee…” disse sussurrando.
“Mh…?” chiese con la voce impastata il moro.
“Posso dormire con te?” chiese innocuamente l’irlandese.
Liam aprì gli occhi di colpo e rispose poco dopo con il cuore a mille.
“S-sì… certo” gli fece spazio e Niall alzò le coperte per poi mettersi comodo affianco a Liam,
il quale voleva sotterrarsi dalla vergogna.
Come se non bastasse il biondo si mise su un lato e con il braccio libero lo abbracciò dicendo:
“Lee… ti voglio bene” facendolo evaporare.
“Anch’io” rispose emozionato il moro.
Poi in un attimo, accadde. Niall si alzò e gli diede un leggero bacio al lato della bocca. Un contatto brevissimo, ma costò a Liam parecchi brividi di piacere. Il moro ancora scosso gli diede la buona notte e lo abbracciò ancora più stretto, desideroso di averlo tutto suo. E dopo poco entrambi si addormentarono l’uno tra le braccia della’altro.
 
 
Fine Flashblack
 
 
Niall porta entrambe le mani alla bocca sconvolto da ciò che aveva fatto. Si alza e in preda al panico comincia a scusarsi.
“Oddio, scusami Lee, ti prego… ero ubriaco! Non ci capivo nulla. Mi dispiace tantissimo”
Liam abbassa lo sguardo, poi con uno scatto si alza dal letto e velocemente entra nel bagno sbattendo la porta ferocemente.
Niall porta una mano sulla guancia schiaffeggiandosi ripetutamente per quello che aveva combinato. Aveva illuso il suo migliore amico quella notte… le cose si sarebbero risolte, poco ma sicuro, ma di certo non sarebbe stato come prima.
Probabilmente nel bagno Liam sta piangendo a dirotto ed è solo colpa sua. A quanto pare, spezzare cuori è qualcosa che gli riesce molto bene.
Niall si decide a muovere quelle chiappe, e lentamente si avvicina alla porta del bagno… prima bussa leggermente senza ottenere, ovviamente, risposta dal moro.
“Lee… ti prego fammi entrare” dice supplichevole.
“No! Va’ a fare colazione, che sei in ritardo” risponde lui da dentro.
“Non me ne vado finché non mi apri” afferma il biondo irremovibile.
Dopo cinque minuti, Liam non rispondeva più alle domande di Niall, allora il biondo esclamò:
“E va bene!”
Sfoderò la bacchetta e la agitò a caso verso la porta. Dopo non pochi miserabili tentativi, cercò sul volume di Liam un incantesimo adatto. Trovandolo in: “Volume d’Incantesimi Avanzati IV”.
Si schiarì la voce e indicò la serratura della porta con la bacchetta poi sentenziò a voce ferma:
“Alohomora!” ma agitò troppo la bacchetta e la porta si spalancò con così tanta forza da rompersi e cadere a terra, provocando non poco rumore.
 
 
Liam era seduto a terra in un angolino con la testa fra le gambe… probabilmente stava piangendo.
“Lee…”
“Ti prego… va’ via” disse tra i singhiozzi.
“No, non vado via. Mi dispiace tantissimo per averti illuso, era l’unica cosa che mi ero promesso di non fare ed è l’unica cosa che invece ho fatto! Ma non permetterò che questa minuscola cosa cambi tutto. Non lo farò”
Liam alzò la testa rivelando gli occhi arrossati e le lacrime ancora calde sul suo viso.
“Quella che tu chiami ‘minuscola cosa’ per me è stato il mio primo bacio, la mia prima spirale di salvezza e il mio primo vero fallimento. Quella che tu chiami ‘minuscola cosa’ per me è stata enorme” disse ferito il ragazzo.
Se prima Niall si sentiva male al solo pensiero di averlo illuso, ora si sentiva un viscido verme per aver ferito i sentimenti di quella così fragile creatura che non aveva fatto nulla, se non proteggerlo sin dall’inizio.
Si accasciò a terra vicino al suo amico e cominciò a piangere senza volerlo, ma senza contenersi. Ogni singola lacrima rispecchiava quanto volesse bene a Liam e se avrebbe dovuto piangere fino alla fine della sua vita pur di farglielo capire, lo avrebbe fatto.
Dopo un po’ entrambi smisero, e Liam fu il primo a prendere parola:
“Perché hai pianto?” chiese sussurrando.
“… perché mi sono sentito un pezzo di merda per averti ferito e illuso… tu non lo meriti”
“E io non merito le tue lacrime… Se c’è una cosa che non voglio vederti fare, è piangere. Se qualcuno ti facesse  mai piangere, io vorrei essere il primo a farti sorridere… Poi ucciderei il tipo che ti ha fatto del male decapitandolo” disse facendo davvero sorridere l’irlandese.
“… Mi perdonerai mai?” chiese bisbigliando.
“L’ho già fatto quando sei entrato da quella porta… o meglio, quando l’hai distrutta. Credo di doverti insegnare meglio l’Alohomora, la prossima volta potresti sfondare il muro” disse ridendo.
“Accetterò volentieri ripetizioni… quindi tutto è come prima?” chiese preoccupato il biondo.
“Sì… non è colpa tua, questo l’ho capito. Ora sta a te capirlo… alziamoci e ripuliamoci… se non ci vestiamo entro cinque minuti saremo in ritardo per la colazione”
 
 
I due attraversarono il lungo corridoio della Sala Grande e improvvisamente avevano gli occhi di tutti addosso, senza un vero e proprio motivo.
“Mi sbaglio o tutti ci fissano?” chiese il biondo.
“Oddio, guarda verso Harry” disse il moro facendo fermare Niall al centro del corridoio.
Il riccio era seduto al tavolo dei Grifondoro e scuoteva la testa come se Nick-quasi-senza-testa gli avesse insegnato come girare il cervello senza distruggere prima il cranio.
“Cosa vuol dire?” chiese Niall confuso.
“Che qualcuno ci vuole tendere uno scherzo, e anche pesante da come scuote la testa. Il primo giorno sono frequenti. Torniamo dietro e sediamoci al primo posto che troviamo”
Si voltarono e corsero a cercare dei posti liberi alla loro tavolata, notando che era piena, e che gli unici posti vuoti erano alla fine dell’enorme tavolo, dall’altra parte del corridoio.
“Cosa facciamo ora?” chiese preoccupato Niall.
“Affrontiamo il problema” disse mantenendo i nervi saldi il moro.
“Cosa? Ma sei pazzo?! Sai cosa ci faranno!”
“Vedi altre soluzioni? Tieni pronto la mano sulla bacchetta, e ricorda che io starò affianco a te a difenderti” il biondo annuì e insieme cominciarono a camminare, speditamente.
I loro passi rimbombavano nella stanza sotto lo sguardo attento di centinaia di persone. Ad un certo punto dal tavolo dei Serpeverde dei ragazzi si alzarono e Niall riuscì ad identificarne alcuni, tra cui Louis quel ragazzo che lo aveva minacciato sull’espresso.
“Oh, no… Lee, ci massacreranno… non ci sono nemmeno i professori…” disse bisbigliando.
“Non ti preoccupare, mantieni la calma” rispose cercando di non far trasparire tutta la paura di quel momento.
Poco prima di arrivare al posto Louis e un altro ragazzo gli pararono la strada, e dietro di loro, altri due (tra cui Zayn) fecero altrettanto circondandoli completamente.
Tutta la scuola stava a guardare quella scena senza muovere un dito.
“E così ci rincontriamo… Payne… Horan…” disse Louis con un sorriso beffardo.
“Cosa vuoi Tomlinson?” chiese freddo Liam.
“Mh… direi che noi abbiamo una piccola questione in sospeso… non so se ricordi…”
“Oh! Certo che ricordo! Intendi quando ho pietrificato te e la tua combriccola in un colpo solo, nom è così?” disse cercando di far crollare la credibilità del Serpeverde, e facendo ridere alcuni nella Sala.
Niall, nel frattempo guardava Zayn come si guarderebbe un traditore. E in risposta il ragazzo abbassò lo sguardo.
“Risparmiati le risate per quando non riuscirai a fare altro che piangere, Payne” disse Louis sfoderando la bacchetta, seguito a ruota dai suoi scagnozzi e da Liam e Niall.
“Facciamo così, visto che sono molto magnanimo, decidete chi dei due vuole essere disarmato… l’altro lo lascerò combattere per pena” disse Louis stipulando un patto.
Niall non ci pensò due volte e buttò la bacchetta per aria. Se c’era qualcuno che avrebbe potuto salvarli di certo non era lui, ma Liam.
Lo scontro partì subito dopo: Louis scagliò non pochi incantesimi contro Liam che tentava di difendersi alla bell’e meglio con dei ‘Defendo’ ripetuti uno dopo l’altro. Finché ad un certo punto Louis si prese una brevissima pausa, permettendo a Liam di schiantarlo in pieno petto.
Niall sorrise e il moro si distrasse, commettendo un grave errore. Louis, steso a terra gridò: “Incarceramus!”
E un attimo dopo il ragazzo si ritrovò incatenato da delle funi che gli impedivano il minimo movimento.
Louis si alzò da terra e sorridendo rivolse la sua attenzione a Niall, ormai solo.
“Ah… chi l’avrebbe mai detto, il ragazzo dai poteri straordinari, messo a spalle al muro da un suo coetaneo… beh, non sei poi così forte come dice Cowell, dico bene?”
Niall era in preda al panico, non sapeva cosa fare, erano quattro maghi contro uno che praticamente conosceva solo l’Alohomora!
Liam a terra soffriva, le corde non lo stringevano con poca forza, ma quasi lo stritolavano… facendolo urlare dal dolore.
“Ti prego, lascialo andare! Lo stai torturando, non vedi?” lo implorò Niall.
Louis in risposta non fece nulla e rivolse la bacchetta alla sua testa.
“Piuttosto sfatiamo una volta per tutte questo mito e facciamo vedere a tutti chi è il più forte. Prendi la bacchetta e combatti se hai fegato!” disse il Serpeverde.
L’irlandese non se lo fece ripetere due volte e andò ad afferrare la bacchetta vicino ai suoi piedi.
“Allontanatevi voi, non voglio ferire nessuno” disse rivolto ai suoi amici, tra cui Zayn… a cui Niall l’avrebbe fatta pagare per non aver aiutato minimamente.
Louis cominciò ad attaccare a destra e a manca, e il biondo cercò di schivare i colpi più che poteva, sfruttando i suoi riflessi pronti.
Ma non poteva andare avanti così, il Serpeverde sapeva di averlo in pugno… non gli dava un secondo di tregua e delle volte i colpi erano così veloci che non si vedevano nemmeno.
“Fifa, Horan?”* disse il Serpeverde fermando per un istante i colpi.
“Ti piacerebbe”
E Niall contrattaccò… con l’unico incantesimo che conosceva:
“Alohomora!” gridò agitando nervosamente la bacchetta.
Ma non accadde nulla. Tutti cominciarono a ridere e Tomlinson abbassò la guardia ormai sicuro di aver stravinto.
“Un Alohomora, Horan? Sul serio? Cosa speravi di f-“ Louis venne interrotto da un boato e subito dopo, una luce arancione lo investì colpendolo in pieno petto facendolo volare talmente veloce che quando colpì il muro dall’altra parte della stanza, si aprì una crepa.
Il Serpeverde perse i sensi e cadde a terra, sconfitto.
 
 
Nessuno in Sala osa fiatare. Zayn e i suoi amici corrono ad aiutare Louis mentre Niall, col fiatone, lascia cadere la bacchetta a terra e corre verso Liam per provare a liberarlo da quelle corde. Ma capisce che se le corde sono state create con la magia allora devono essere strappate via con la magia…
In preda al panico Niall respira profondamente; prende in mano una delle funi e concentrandosi immagina la stessa fune spezzarsi nelle sue stesse mani. Riaprì gli occhi che aveva chiuso senza accorgersene e Liam non urlava più dal dolore, non era più stretto da quegli affari malefici, ma era a terra inerme e stremato. I segni dell’incantesimo erano visibili sulla sua pelle, che in molti punti era graffiata… come se un centinaio di gatti gli fossero saltati addosso.
Niall lo prese in braccio e lo portò in fretta in infermeria lasciando i presenti in Sala Grande nello stupore più totale.
 
 
“Illustrami l’accaduto” disse l’infermiera appena vide Niall posare Liam in fretta e furia su un lettino.
“C’è stata una specie di rissa e-… mh… un incantesimo ha colpito il mio amico e-“
“Ok. Calmati! Stai andando in panico, caro. Siediti e bevi un bel bicchiere di succo di zucca”
Niall fece come aveva chiesto ma non si calmò del tutto.
“Sì riprenderà, vero?!”
“Certo! Che tipo d’incantesimo l’ha colpito?”
“Io… io non lo so! So solo che delle funi lo stavano stritolando e quando l’ho liberato sono apparsi tutti quei graffi” spiegò Niall per grandi linee.
“Ok, lascia fare a me ora”
L’infermiera prese la bacchetta e cominciò a picchiettare su ogni ferita cantilenando un incantesimo. Quando la donna ebbe passato su tutte le ferite, queste scomparvero lasciando spazio alla pelle bianca di Liam. La donna si girò verso Niall e disse:
“Meglio, no?” il ragazzo annuì sconcertato, e si rilassò un po’.
“Quando si sveglierà?”
“Ora!... Reinnerva!”** disse la donna agitando la bacchetta.
Una lucina bianca fuoriuscì dalla punta dello strumento e penetrò nel corpo di Liam, il quale si svegliò subito dopo.
“Buongiorno, se non l’avessi capito sei in infermeria… avevi delle pesanti ferite tipiche dell’Incarceramus che ho guarito. Hai una costola semi incrinata, quindi ti consiglio di non fare movimenti bruschi. Se togli la divisa ti spalmo la crema e ti metto una benda, così potrai andare a lezione” disse tutto d’un fiato al povero stordito Lee, che si tolse la maglia solo venti secondi dopo.
La donna spalmò la crema verdastra e poi pronunciò l’incantesimo:
“Ferula!” e dei bendaggi avvolsero il costato del moro.
“Non ci credo… esiste un incantesimo persino per questo?” chiese stupito il biondo.
“Certo, la Medicina è una vera e propria sezione della magia che ha incantesimi e pozioni a sé stanti” spiega sorridendo la donna.
“Tu non sembri molto informato… sei quello nuovo vero?” chiese la donna continuando a sorridere.
Niall annuì e si alzò dalla sedia per poi andare vicino al suo amico.
“Vi lascio soli. Tra un quarto d’ora però cominceranno le lezioni, quindi non ritardate” disse la donna uscendo dalla camera.
“Hey…” lo salutò Niall sorridendo e prendendogli una mano.
“Hey… sei stato grande” disse sussurrando il moro.
“… Zayn me la pagherà per non aver fatto nulla” disse il biondo davvero arrabbiato riguardo il comportamento del Serpeverde.
“Concordo pienamente” disse ironico Liam che non aspettava altro che una scusa per potergli dare una lezione.
“Dai! Smettila… Ad ogni modo… gli parlerò. Tu non te ne preoccupare… me ne occupo io” sentenziò ricevendo uno sguardo contrariato dal compagno.
“No, non pensarci nemmeno. Per come sei fatto tu lo decapiteresti direttamente…” disse ridendo l’irlandese.
“Ok…” mentì spudoratamente Liam.
Il suo piano era questo: parlare a Malik nell’ora di Cura delle Creature Magiche, e minacciarlo di sgozzarlo se avesse visto una sola lacrima di Niall essere versata per colpa sua.
Ma non c’era motivo di preoccupare Niall…
Occhio non vede, cuore non duole.
 
 
 
 
 
 
*Frase/citazione del secondo film: durante il duello tra Harry e Draco nella Sala dei Duelli (che originalità). Dal film: “Fifa, Potter?” “Ti piacerebbe…” e subito dopo la terza guerra mondiale.
Cioè… non potevo non inserirlo! *Q*
**Reinnerva: incantesimo usato per far svegliare persone che sono svenute per cause non-magiche o per un incantesimo che non sia uno Schiantesimo. (Per svegliare gli Schiantati esiste ‘Innerva’ che ha lo stesso effetto di ‘Reinnerva’)
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’Autore:
I’m back, bitches. :**
Capitolo moooolto più lungo per farmi perdonare della mia assenza…
Detto ciò: oramai è palese che Liam prova qualcosa per Niall, che logicamente, non può ricambiare… *tossisce* o almeno, non ancora… ;)
Zayn si è comportato da stronzo… tanto da aver vinto il premio per lo Stronzo del Secolo nella mente di Niall. Il quale ha intenzione di dargli del filo da torcere prima di perdonarlo.
Che ruolo ha Harry nella storia? Mh.. lo scopriremo mooolto presto.
Cosa vorrà dire Cowell a Niall? Secret… shhh.
E per quale ragione l’Alohomora di Niall funziona come un Bombarda? Mistero…
Tutto questo, e molto altro ancora solo nel prossimo capitolo!
Che sinceramente non so quando posterò… èwè
 
 
Maaaa per qualsiasi domanda extra TWITTAH IS THE KING: https://twitter.com/missyaaxx
 
P.S.: Ringrazio i 10 che seguono, i 6 che preferiscono e 5 che hanno recensito lo scorso capitolo:
-antoerory  
-cuppycake
-Seli
-Directioner31
-josy1D
E Tessa Scott per aver recensito il prologo. Vi amooooo <3
 
Stavolta mi dileguo con una gif jasfnasjfnasjnkljsan: 

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