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Autore: Aibaf    06/09/2013    3 recensioni
Harry Styles ha sedici anni, una chioma indomabile di capelli ed una imbarazzante cotta per Louis Tomlinson, unico gay dichiarato della Shepherd's Bush High School.
Zayn Malik ha diciassette anni e suona la batteria "perché è facile", guida un motorino contraffatto e non ha intenzione di innamorarsi. Anche se, forse, già lo è.
«Tutti mi dicono di aspettare che la vita mi ridia indietro almeno una parte di quello che le ho dato. E più il tempo passa, mi più rendo conto che forse non vedrò nemmeno una parte di quello che mi ha strappato. Vorrei che tu fossi qui, con me. E invece non sei da nessuna parte.»
[Larry-Ziam/ fem!Liam] [Prompted by Wanki!fic]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Wish you were here

Prologo
 
                                                                                                                                                   
Harry Styles si sveglia sempre con un pezzo nuovo di intonaco fra i capelli e la colpa di ciò è naturalmente assimilabile a sua sorella maggiore, Gemma, che l’ha relegato ad uno stanzino claustrofobico perché «Mamma, non voglio stare in camera con Haz. Lascia la biancheria dappertutto!», «Ma sono solo boxer puliti!», «Sono mutande con i funghetti di Super Mario. Non voglio che le mie amiche vedano».
Per questo vive in pochi metri quadri , giusto lo spazio necessario per una scrivania incastrata in una nicchia, un armadio microscopico a due ante –una delle quali occupata da un poster gigante di Roger Waters- e una brandina leggermente imbarcata verso il centro a furia di tutti i salti che Harry ha dovuto fare, visto lo spazio ridicolamente ridotto, per mettersi a letto.
Non ha nemmeno un comodino, solo una pila di libri dalle copertine completamente consunte che non fa altro che leggere a ripetizione: Harry Potter, Il Ritratto di Dorian Grey, La ragazza con l’orecchino di perla sormontati da una vecchia sveglia abbastanza scheggiata dal continuo gettarla a terra per spegnerla al mattino.
Harry è sempre dell’idea che l’unico modo per mettere davvero a tacere una sveglia sia toglierle le pile e la mattina è solitamente troppo intrattabile e nervoso per poter riuscire a spegnerla esattamente nella maniera in cui ciò è stato progettato: si limita a fissare con occhi sbarrati ed un fastidioso brusio nelle orecchie il soffitto, considerando di quanti centimetri si sia allargata la macchia d’umidità che fa sollevare e sgretolare l’intonaco, chiedendosi in maniera distratta se prima o poi si espanderà sino a bagnare le foto, scontrini fiscali, biglietti della metro dello scorso anno, post-it e poster che rivestono tutte le pareti della camera, dando l’impressione di essere in un gigantesco pozzo. Harry, poi, sedici anni da compiere ed i capelli indomabili, si concede qualche attimo di silenzio per inveire mentalmente contro se stesso ed il mondo, accertarsi che il corridoio sia silenzioso e che nessuno dei suoi parenti sia in giro, per infilare una mano sotto al materasso ed estrarre una delle foto più compromettenti della sua vita: Louis Tomlinson vestito di tutto punto che gioca a calcio. Praticamente il sesso incarnato in un ragazzo di diciassette anni. Alle volte, quando si sente così stanco e talmente penoso da non riuscire più nemmeno a commiserare se stesso, lascia un bacio umido nel punto in cui approssimativamente dovrebbero esserci le sue  labbra ritrovandosi poi a smucinare su tutto il volto del ragazzo.
Continua a guardare quel ritratto di Louis anche mentre si veste e si passa una mano tra i capelli, -pettinarli non rientra nelle sue prime necessità-, fino a quando sente un clacson suonare sotto la finestra; afferra il suo zaino, il sacchetto con il pranzo, saluta sua madre –sempre se è in casa- con un bacio e  un «Oggi sono da Niall!» per poi uscire in giardino e vedere Zayn, che, come ogni mattina, gli porge il casco con quella sigaretta spenta fra le labbra che lo rende tutto fuorché virile.
Vanno a scuola con il motorino di Zayn, dalla indiscutibilmente dubbia provenienza e sicuramente contraffatto, nonostante il variatore in salita faccia capricci e sia sicuramente illegale portarci due persone, ma nessuno dei due si preoccupa, Harry si siede sempre al rovescio, la schiena contro quella di Zayn, le mani aggrappate al sedile ed i piedi che si premurano di coprire al meglio la targa.
 
Lia Payne ha appena sedici anni e un libro da pubblicare –ma prima scrivere- che la porterà all’apice del successo: parla per citazioni di Harry Potter –Ammirevole!- ed è una delle poche a frequentare il corso di francese, avendo la radicata convinzione che qualsiasi cosa tradotta in quella lingua sia meglio dell’inglese e dello spagnolo. Cambierebbe colore ai suoi capelli una volta ogni dieci giorni, ma essendo una indecisa cronica rimangono sempre del suo solito castano chiaro, e il suo umore è estremamente influenzabile dalla sua Dashboard di Tumblr. Ha una cotta per Darren Criss e probabilmente non è omofoba solo perché suo padre ha lasciato sua madre per il sosia del Worcestershire di Ricky Martin e perché ha un sorta di venerazione per Glee.
Ogni mattina Lia aspetta nel corridoio l’arrivo di Harry e Zayn, il suo migliore amico, che le apre sempre l’armadietto con la serratura inceppata: è l’unico che riesce a farlo senza rischiare di sfondare l’anta e Lia trova estremamente adorabile vederlo alzarsi sulle punte –è qualche centimetro più basso di lei- per riuscire a raggiungere un punto approssimativamente vicino alla serratura.
«Oggi non ho lezione di piano» esordisce Lia, con un braccio passato attorno alla vita di Zayn; Harry, accanto a loro, digita furiosamente sul suo Blackberry alla ricerca di un Niall sicuramente scomparso e troppo in ritardo per prendere il suo bus.
«Allora stasera passi da casa mia, dopo le prove? Haz ha la partita di calcio e mia madre cucina il riso!»
«Non vorrei disturbare...» sussurra la ragazza, come di rito: è sin troppo educata per accettare immediatamente un invito, ma le basta il sorriso di Zayn per annuire e «Guardiamo un telefilm?» chiede, alzando appena lo sguardo speranzosa; «No» ribatte l’altro, «Non voglio che inizi a fare strani accoppiamenti e triangoli omossessuali quando ci sono in ballo le mie attrici preferite ».
Lia si concede una lunga risata, alzando le spalle colpevole: «Allora sei pronto ad una delle tue solite sconfitte alla playstation, Malik?»
Zayn borbotta che stavolta potrebbe vincere lui, gonfiando le guance e fingendosi offeso: farsi battere di proposito da Lia sta diventando sempre più difficile, soprattutto perché ultimamente sembra incapace di riuscire a segnare anche quando uno dei suoi giocatori si trova miracolosamente solo davanti alla porta avversaria.
Sta per accendersi una sigaretta per riempire quel silenzio imbarazzante e carico di bugie, sente già le deboli proteste di Lia perché «Andiamo, non siamo nemmeno sulle scale d’emergenza!» quando intravedono un ciuffo biondo farsi largo tra la ressa di studenti che si affrettano verso le proprie aule. Niall Horan è sempre costantemente in ritardo, a discapito di qualunque cosa ci sia in programma e di qualunque sveglia impostata: arriva con passo flemmatico e protesta debolmente per aver dimenticato un terzo dei suoi libri a casa, poi tace affogando nel suo tipico stato comatoso che si affievolisce solamente attorno all’ora di pranzo. È tutto sommato un ragazzo di compagnia, soprattutto se non sei così puntiglioso da contestare qualsiasi sua scelta lessicale, i suoi discorsi infiniti che non hanno né capo né coda e la sua imbarazzante devozione per Justin Bieber. Lia e Niall sono cresciuti insieme, separati sono dall’inferriata che divideva i giardinetti delle loro villette a schiera, entrambi figli di due donne divorziate «che sembrano uscite dal remake di Sex and the City» e hanno un armadio in comune. Indossano la maglietta dei Celtics a settimane alterne.
Niall squadra tutti dall’alto in basso con gli occhi ancora semichiusi e gonfi di sonno, ed è il suo modo di dire buongiorno, perché è così affaticato dalla corsa per arrivare in orario che parlare, respirare, reggersi in piedi e masticare orsetti gommosi contemporaneamente sta diventando una prova veramente troppo insormontabile per se stesso. Perciò tutti si stupiscono e strabuzzano gli occhi quando «Haz» mugugna con la bocca impastata di caramelle, gettandosi poi mollemente al collo del riccio  «Ho novità su C-18» conclude impassibile, tra le risatine isteriche di Zayn. Nessuno sa bene da dove spunti quel soprannome di Louis, ma ha vagamente a che fare con Niall e Zayn ubriachi, un profilo di Ask e domande sulle misure imbarazzanti.
Harry lascia che tutto il corpo sia scosso da una serie di brividi ed i suoi occhi si spalanchino e «Cioè?» lo invita a continuare.
«Tu oggi ha quella partitella a calcio, vero?» Niall soffoca uno sbadiglio parlando contro la scapola dell’altro «Anthony Momsen ha chiesto a Josh di andarlo a vedere, e a quanto pare ci sarà anche lui. Non è fantastico, vero?»
 
Harry si vede già ruzzolare nell’erba, fallire diversi goal e commettere una serie di falli che lo porteranno ad un miserabile 0 a 5 sotto gli occhi di Louis Tomlinson e no, pensa mentre arrossisce, niente di tutto questo è fantastico.
 
 







Le tre righe di Fabia.
Sono…completamente presa dall’emozione: questa è la mia prima long, het e slash insieme, ed essendo shipper sia della Larry che della Ziam, mi sento un po’ in ansia a postare una storia simile.
Ho voluto racchiudere in questo prologo un po’ l’essenza di tutti i personaggi, perché la storia sarà intensa e scoprire il loro carattere a mano a mano avrebbe reso tutto un po’ prolisso! Ma ci sono ancora tante cose che non sapete di Niall, Zayn, Harry e Lia (spero che questo nome vi piaccia), e soprattutto…di Louis (che secondo le mie previsioni avrà una buona parte nel prossimo capitolo!)
Spero che vi piaccia e che qualcuno mi faccia sapere che ne pensa.
Stay tuned!
Banner di mia moglie Alice e un ringraziamento speciale alla Mich (Yvaine0) che mi ha betato il capitolo.
<3
   
 
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