Come innamorasi della propria cena

 
 
Savio non era mai stato il tipo che dimostrava il suo affetto in maniera esplicita , no per niente.
Quando qualcuno gli piaceva se lo mangiava ovviamente.
Essendo un serpente le uniche volte che provava affetto per un animale,era quando aveva fame.
Questo però non con lui.
Certo ne avevano passate tante insieme, ormai Savio conosceva Clemson molto bene ma,ancora non aveva capito cos’era quello stano calore che partiva dal cuore e ne invadeva le squame in tutto il corpo quando erano vicini.
“Savioooo!!!”eccolo li quel succulento spuntino nonché suo partner malvagio.
“Che vuoi, piccola palla di pelo?”
Clemson fece finta di non aver sentito il nomignolo ed euforico prese ad illustrare il suo nuovo piano per spodestare re Julien.
Mentre spiegava come lui sarebbe dovuto entrare con un effetto scenico in una situazione non precisa, non si accorse che Savio lo stava guardando rapito dal suo entusiasmo e si chiese come mai non avesse notato prima i bellissimi occhi che aveva.
Pian piano si avvicinò sempre di più al lemure come se fosse in trance, non accorgendosi che quest’ultimo vedendolo avvicinarsi con aria decisamente strana stava immobile dalla paura, e gli si attorcigliò intorno formando un piccolo giaciglio dove ce lo fece sedere.
Con la parte finale della coda cominciò a fargli delle piccole carezze passando su tutto il corpo:testa,petto e schiena.
Tutte quelle attenzioni mandarono in brodo di giuggiole Clemson, che arrossì vistosamente non sapendo cosa dire o fare ma intanto si godeva quelle piccole attenzioni con un sorriso pieno di gratitudine e uno sguardo molto languido.
La punta della coda scorreva su e giù sul suo petto e si sposava sulle guance,sulla schiena mandando Clemson in una voragine di emozioni.
D’un tratto Savio parve risvegliarsi e notando cosa stava “coccolando”, prese a farfugliare frasi sconnesse, diventando di una gradazione simile ad un semaforo rosso: “I-io…a-ah…n-no…s-scu…mh…”
Quando finalmente riprese la parola sibilò:“Tu!Sssssstupido lemure,idiota,vattene ffffuori di qui ssssubito!”
Cercò di mangiarselo, ma quello fuggì via in preda al panico.
Dopo quell’episodio,l’intero pomeriggio passò senza che i due si parlassero o si vedessero.
Ognuno dei due pensava alla stessa cosa ma em…in diversi modi.
Savio
 
“Ma dico cosa mi è preso?Non ero cosciente…a cosa stavo pensando?Ah si certo a quanto fosse carino,magnifico e assolutamente adorabile Clem.
DICO SI Può?!!!
No a me non piace,mi fa schifo e buono solo per essere mangiato.
Se penso alla sua espressione di prima…però…con quegli occhi velati dal piacere,dall’eccitazione e quel sorriso…il rossore…AAAAAARGH!!
Mi stò facendo problemi per niente!!
Lui non mi piace,punto.
Mmm…però era bello vederlo così piccolo e sottomesso sotto i tocchi della mia coda…no…non è possibile io mi stò eccitando?
Per cosa poi?...aiuto
 
Se lo volete sapere continuò così per tutto il pomeriggio.
 
Clemson
 
Lui mi stava coccolando?Ma scusate,sarà stato soprappensiero…forse pensava ad una serpenta…non credo si dica così ma sorvolando…ditemi per favore che non mi è piaciuto mentre lo faceva…oddio…AAAARGH!!
No,no,no,no e poi ancora no.
Io voglio bene a Savio…em…si direi di si ma non come una coppia.
Sono ancora rosso per prima…cavolo però era una così bella sensazione…maledetta coda di quel maledetto serpente,toccava sempre i punti più sensibili.
mmm…che bello…NOOOO!!
Che penso? Che faccio?
Aiuto…non so che fare!!
 
Stessa cosa del serpente di sopra.
Venuta sera Clemson si decise.
L’avrebbe fatto,dopo tutto il pomeriggio passato a pensare hai propri sentimenti per Savio,aveva fatto una scelta.
Entrò piano nell’habitat di Svio,cercando di fare piano.
Lo trovò sveglio su un ramo a cui era attorcigliato,chissà a cosa stava pensando.
Sorrise.
Si mise sotto di lui in modo che potesse vederlo e tese le piccole braccia verso di lui,un po’ rosso in faccia.
Il boa strisciò verso di lui e quando gli fù vicino , con un balzo il lemure gli saltò addosso abbracciandolo.
Savio rimase basito un momento ma poi gli chiese se poteva staccarsi.
Rimase male l’altro ma fu sorpreso di sentire le labbra del boa sulle sue.
Si staccarono e Clemson sussurrò dolci parole all’orecchio del boa che avvampò, se possibile più di prima.
Si guardarono.
Capirono.
Savio prese Clemson e lo mise seduto su quel giaciglio che prima aveva causato tanto scompiglio.
Si coccolarono a vicenda,come prima,solo che adesso anche il lemure toccava il serpente,depositandogli piccoli baci sulla testa e sul collo.
Presi dall’eccitazione cominciarono una danza di corpi,sussurri e baci che fini solo molto dopo.
Tutti e due erano vicini,avvinghiati quasi.
Ed entrambi si scambiarono promesse d’amore quella notte.
Due parole.
Ti amo.
E la felicità di due animali, che nonostante le differenze,si amano.
 
Giorno dopo
 
Riunione degli animali dello zoo di Hoboken
“Bene i programmi di oggi saranno questi: Hans tu cerca di non litigare con Rohnda,Lulù occupati dei visitatori e…per l’amor del cielo caro tricheco finiscila di fare rumore”
“Già mi stresso di mattina…wow giornata spettacolare!”pensò
“Saviooooooooo!!”Clemson gli si buttò al collo
“Cosa c’è?”diventò rosso
“Mi ami?”ancora di più
“…Si,stupido lemure”lo baciò incurante degli sguardi altrui.
Gli altri animali sorrisero,come se non si fossero accorti che ormai da tempo quei due erano una bellissima coppia.
 
Fineeeee
 
Angolo della penitenza:
Che posso dire…che schifo.
La dedico a Syugi(purtroppo è orribile la storia scusami)
ClemsonxSavio
Li adorooooo!
So che ha tutti non potrà piacere ma questo è il mio lavoro Si gradiscono recensioni anche negative Grazie in anticipo Scusate per gli errori d'ortogtafia