Non mi innamoro di uomini che amano altre donne. 

Ho troppa stima di me stessa.

Rose.

Ero sul letto, circondata dalle possenti braccia di Damon. Il dolore era lacerante. Sapevo che questi erano gli ultimi attimi di vita che mi erano rimasti, eppure avvolta in quelle braccia mi sentivo al sicuro, come se la morte, non potesse sottrarmi a quella sensazione di sicurezza che provavo.

-Chi l'avrebbe mai pensato che fossi un bravo ragazzo?.- sussurrai dolorante.

-Non sono bravo. Sono cattivo. Mi piace.- rispose lui con il suo solito sarcasmo.

-Menti.- dissi io sicura delle mie parole.

Sapevo di non sbagliarmi, nessuno aveva mai visto del buono in lui, ma io sapevo che la sua umanità era viva, in fondo al suo cuore, c'era quel buono che nessuno mai aveva percepito. Si mostrava per ciò che non era, un'uomo sicuro di se, con una grande corazza.

-Dormi e basta. Dormi.- mi sussurrò dolcemente.

Chiusi gli occhi e in pochi istanti mi addormentai. Mi risvegliai in una prateria immensa, con dei cavalli bellissimi intorno a me, iniziai a correre in mezzo a tutto quel verde che si poneva dinanzi a me. Mi fermai a coccolare un bellissimo cavallo bianco, sembrava ricambiasse le mie carezze, poco dopo notai Damon seduto sul prato davanti a me, corsi e mi sedetti affianco a lui lasciandomi abbracciare.

-Questo era il mio posto preferito da ragazzina. Come lo sapevi?.- chiesi entusiasta.

-Le voci girano. L'hai detto ad Elena.-

-Sto sognando?.-

Damon non rispose, si limitò a sorridere, sapevo che era un sogno, sapevo di essere vicina alla morte, ma poco mi importava, avevo passato i miei anni da vampira a fuggire da Klaus, forse adesso mi sarei riunita a Trevor e avrei avuto la pace, che credo di meritare.

-Il sole è così caldo. Mi manca. Mi manca essere umana.- confessai osservando il cielo.

-Essere umani non è così divertente.-

-Avevo degli amici. Avevo una famiglia. Ero importante per gli altri.-

-Lo sei ancora.-

-No. Tu lo sei. Ti sei costruito una vita che tu lo voglia ammettere o no. Io ho passato cinquecento anni solo ad esistere.-

-Non avevi scelta, scappavi da Klaus.-

-Si ha sempre una scelta.- affermai sicura.

-Sai, stai rovinando il nostro giorno perfetto con questo tuo strano borbottare filosofico.- disse con umorismo per poi trascinarmi in un dolce e caldo abbraccio.

-Mi piacerebbe godermi l'aria fresca, lo faresti con me?.- gli sussurrai all'orecchio.

-Per un po'.-

Mi poggiai al suo petto lasciandomi stringere dal suo dolce abbraccio, se c'è un posto dove avrei voluto passare i miei ultimi istanti erano proprio le sue braccia, non potevo desiderare qualcosa di meglio, perché lui era il meglio. Sapevo che tutto sarebbe svanito presto, ma era la cosa più giusta anche se per qualche istante ho desiderato di poter vivere ancora al suo fianco, al fianco di quell'uomo che di pietra ha solo i muscoli e non il cuore. Ma sapevo che pur rimanendo in vita, il cuore di Damon apparteneva già ad una donna, ad Elena.

-Grazie.- dissi sorridendo

-Per cosa?.-

-Il dolore è andato via.-

-Sono felice.- sussurrò lui.

-Li vedrò di nuovo? La mia famiglia.- chiesi

-Penso che vedrai chiunque tu voglia vedere.-

-Sarebbe bello. Forse vedrò di nuovo Trevor. Non ho più paura.-

Sembra impossibile che in un momento come questo, sia proprio Damon a stare al mio fianco, quell'uomo tanto definito egoista... Un egoismo che io non percepisco minimamente, non adesso. Mi ha reso serena, la mia paura è andata via, ed è tutto merito suo.

-Facciamo una gara fino agli alberi?.- chiesi alzandomi.

-Beh... Perderai.-

-Sono più vecchia e più veloce.-

-Lo pensi davvero. Beh sono io a creare il sogno, magari barerò.-

-Al tre... Uno... Due...-

Di colpo il sogno svanì, mi ritrovai circondata dal buio più totale, fino a quando una luce mi mostrò la mia famiglia, i miei amici, Trevor... Corsi incontro a quella luce e finalmente abbracciai Trevor, il mio migliore amico, colui che aveva diviso con me ogni cosa per cinquecento anni.

Nonostante io non fossi più viva, rividi Damon che teneva un paletto infilzato al mio cuore, il suo mento era poggiato al mio viso e una lacrima rigava la sua guancia e di conseguenza anche la mia.

-Ti auguro una vita felice, spererò ogni giorno insieme a te che Elena si accorga di quanto tu sia perfetto per lei, di quanto il tuo amore per lei è vero. Sarò sempre al tuo fianco, nei tuoi momenti di sconforto io sarò con te, proprio come hai fatto tu, hai portato luce nel momento più buio, mi hai donato una morte serena, e te ne sono grata. Sarò con te ogni volta che tu mi penserai, sarò proprio accanto a te, tu non potrai vedermi, ma io cercherò di aiutarti anche nella mia assenza. Perché te lo meriti, perché meriti una vita felice, meriti più di chiunque altro tutto ciò che vorresti dalla vita. Non dimenticherò mai quello che hai fatto per me. Grazie mille, Damon.- Sussurrai io vicino al suo viso, sapevo che non poteva vedermi ne tanto meno sentirmi, ma avevo bisogno di dirgli ciò che sentivo in quel momento, ciò che riuscivo a provare grazie a lui.

-Ti voglio bene, Damon.- tornai a sussurrare, consapevole del fatto che quelle parole avrebbero soltanto echeggiato nell'aria e che lui non le avrebbe mai ascoltate.

NDA: Buona sera, eccomi con una nuova OS, questa volta dedicata alla coppia Rose-Damon che io ho amato infinitamente anche se per poco, per il fatto che Rose era l'unica a capire Damon. Ovviamente la trama è quella della 2x22 con l'aggiunta dei pensieri di Rose e di qualche altra piccola cosa.

Che altro dire? spero vi piaccia, buona lettura :3