08/09/2013
2 recensioniEiyū no ken, Kuoken no Kokoro
(Spada dell’Eroe, Cuore del Guardiano)
(Spada dell’Eroe, Cuore del Guardiano)
Introduzione di KK:
Benvenuti alla prima fanfiction italiana che riunisce due generi complessi come Fate/Stay Night e Kishin Houkou Demonbane (più una o due altre serie che ‘daranno una mano’) in una sola storia, ideata dal sottoscritto e pazzoide KillKenny e co−autorata da Justice Gundam.
Ora, cercherò di far sì che i personaggi di entrambe le serie rimangano il più possibile IC, ma alle volte mi prenderò delle licenze poetiche, specialmente se la Trama richiederà determinate situazioni.
Fan delle morti atroci di Tiberius (il personaggio più ‘mostruoso’ della serie Demonbane, talmente disgustoso che persino i suoi stessi complici lo guardano male), GIOITE! I vostri desideri saranno qua esauditi!
Fan di Zouken, GIOTE! Poichè in questa storia il vecchio mostro avrà dei Momenti Eroici degni di tale nome!
(Intro di JG)
Introduzione di JG:
E benvenuti anche da parte mia! E’ un vero piacere poter dare una mano a scrivere un crossover di due serie che adoro, e sarà certamente un progetto di ampio respiro e particolarmente epico!
Anch’io cercherò di fare in modo che i personaggi originali vengano rispettati, anche se alcune interazioni tra i personaggi delle due serie potrebbero portare a risultati… beh, diciamo alquanto inattesi!
Ringrazio chi mi ha fatto conoscere il mondo del Nasuverse e di Demonbane, e mi impegno a fare del mio meglio per rendere questa storia quanto più emozionante possibile.
E ad infilarci dentro qualche momento… interessante, per così dire, tra il nostro detective squattrinato preferito e la nostra loli-grimorio preferita! Oh, e se c’è da far prendere a mazzate Vespasianus, contate pure su di me!
Grazie dell’attenzione, e buona lettura!
Prologo:
Kigen
(Origini)
Kigen
(Origini)
Su un treno, in viaggio per una destinazione anomala, un giovane dai capelli rossi osservava il panorama che scorreva davanti a lui, lo sguardo perso nei ricordi, una mano a carezzare i capelli nero−violacei della sua compagna di viaggio, che al momento stava usando le sue gambe a mò di cuscino.
Il viaggio che stava facendo era solo una parte del cammino che lui seguiva per mantenere una promessa fatta tempo addietro ad una persona a lui molto cara. Lei lo stava aspettando, e lui l’avrebbe cercata, senza mai arrendersi.
−0−
In un prato senza inizio e senza fine, sotto un cielo limpido e calmo, una figura femminile biancovestita, capelli biondi liberi nel vento ed occhi smeraldini riposava dopo un’esistenza di prove e fatiche.
Aspettava l’arrivo della persona per lei più importante. Avrebbe aspettato anche un’eternità, conscia che prima o poi lui l’avrebbe lì raggiunta.
−0−
In una città piena di misteri, un giovane dai capelli corvini riposava, la mente persa in un passato che cercava disperatamente di dimenticare, un futuro incerto ed un presente…
*GROOOOOOOOOUUUURGHHHHHHHHH!!!!*
…*gocc* affamato, a giudicare dai rumori inquietanti emessi dal suo bassoventre.
Il telefono dell’appartamento stava squillando. Il moro(so) abitante non lo sapeva, ma quella telefonata avrebbe cambiato per sempre la sua vita.
−0−
Nella villa più grande e più lussuosa della città, una ragazzina dall’elegante vestito rosso e dai lunghi capelli castani guardava con ansia le immagini sullo schermo davanti a sé, affiancata dal suo stoico maggiordomo. Sullo schermo si vedeva un grande hangar, in cui stava in piedi un gigante di metallo, ultima speranza contro le forze oscure che avanzavano sempre più…
-0-
Nei cieli al di sopra della città, mentre la maggior parte della popolazione dormiva senza sospettare nulla, una piccola figura dai lunghi capelli violetti, vestita di un grazioso abitino bianco, con dei nastrini rossi tra i capelli, balzava agilmente da un tetto all’altro, guardandosi attorno alla ricerca di ogni possibile pericolo.
Il suo viaggio secolare l’aveva condotta lì, in quel luogo dove percepiva oscure presenze, per adempiere al suo compito e cercare una persona degna di legarsi a lei.
Lei non immaginava che avrebbe trovato quello che cercava, e anche quello che da quando era nata, secoli prima, aveva desiderato senza mai davvero sperarci.
-0-
In un luogo sconosciuto a tutti gli abitanti della grande metropoli, una mente contorta quanto geniale osservava con orgoglio i frutti del suo progetto, dando ogni tanto una strimpellata ad una chitarra elettrica che teneva tra le mani.
Presto, la sua invenzione più brillante sarebbe stata ultimata, e tutti avrebbero dovuto riconoscere il suo genio!
-0-
Poco lontano, in una sala del trono adibita anche a tempio, una ragazzina dai lunghi capelli rossi scuri, con freddi occhi azzurri, vestita da gothic lolita, attendeva accovacciata ai piedi di un grande trono di granito sul quale era assiso il suo Master, che le accarezzava i capelli con aria distratta.
Era quasi venuto il momento, ancora una volta… e ancora una volta, stava pensando con un misto di rabbia, invidia e tristezza, non sarebbe stata lei a poter sostenere l’odio del suo Master…
-0-
Ed infine, in mezzo ad un mare di stelle, due figure combattevano un duello senza fine.
Avrebbero combattuto l’uno contro l’altro per un’eternità senza tempo, prigionieri del Fato manipolato da entità antiche quanto e forse più dell’Universo stesso.
O forse no…
Forse… forse qualcosa, qualcosa che nessuno avrebbe potuto prevedere od immaginare, avrebbe cambiato la loro situazione.
Cominciano ora le avventure di Eiyū no ken, Kuoken no Kokoro!!!