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Autore: PindaPandaGins    08/09/2013    2 recensioni
C’era un ragazzo, chiamato Harold Edward Styles, all’età di 16 anni intraprese una piccola avventura che lo portò ad essere una delle più grandi popstar del mondo; in quegli stessi attimi si innamorò di un altro ragazzo, Louis William Tomlinson.
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro BooBear,
ti ricordi ieri cosa è successo? Siamo andati fuori a cena per festeggiare la fine di un altro concerto andato bene. C’erano i managers, paparazzi e, di conseguenza, Eleonor. Dovevano separarci di nuovo. Mi sarebbe andata anche bene, però finita la cena abbiamo raggiunto l’hotel, Eleanor ha incominciato ad andare avanti senza di te. E tu l’hai raggiunta. Mi sarebbe andato bene, se solo tu mi avessi salutato… non mi hai salutato. Hai preferito andartene con quella. Non ho pianto, troppo stanco. Stanco per i managers che ci separano e che tu mi abbia lasciato andare a piangere in solitudine per poi riprendermi a un mio sogno di resa. Stanco, perché sai che sto male. Così stanco che non ho urlato il “Fanculo. Ti odio.” Che ho pensato di impulso. Perché non è vero che ti odio, anzi. Mentirei se lo dicessi e, punto A, non so dire bugie, punto B, non mi piacciono. Ma quando sono salito in camera, in quella che dovrebbe essere stata nostra. Non mia, non tua. Nostra. Ho pensato questo:

C’era un ragazzo, chiamato Harold Edward Styles, all’età di 16 anni intraprese una piccola avventura che lo portò ad essere una delle più grandi popstar del mondo; in quegli stessi attimi si innamorò di un altro ragazzo, Louis William Tomlinson. Si misero insieme ed erano –sono tutt’ora- una coppia bellissima. Poi divennero famosi e i loro managers non volevano mostrare il loro amore pensando che ciò potesse diminuire i soldi della band. Sì, nella piccola avventura il piccolo Harry venne messo insieme ad altri 4 ragazzi che divennero uno il suo attuale fidanzato e gli altri i suoi migliori amici. Sai, i managers hanno sempre trattato i cinque ragazzi come galline caga soldi. Per non perdere i loro guadagni a causa di tutti i pettegolezzi – o verità- che si erano formati tra alcune fans dei ragazzi, quei mostri affidarono così una copertura, Eleonor Calder, a Louis. Harry incominciò a sentirsi solo. Scrisse una canzone: Don’t let me go.
E il ragazzo dai boccoloni e gli occhi verdi ama, ama tanto quella canzone. Perché è scritta per lui. Quando il suo ragazzo la ascoltò pianse una notte intera. Harry si unì a lui. –Non ti lascerò mai andare Harry, non ti farò più sentire solo!- urlò preso dalla disperazione Louis. Gli promise ciò. Lui gli credette. Tornarono a parlare come prima e mostrare molto di più il loro amore al pubblico, senza fare il coming out. Tomlinson gli aveva promesso che avrebbe “lasciato” molto presto Eleonor. Harry stava lentamente passando il tutto. Soffriva, ma poi Louis tornava da lui; lo coccolava e gli dimostrava quanto lo amava. Tutti e cinque i ragazzi erano molto stanchi in quel periodo. Li stavano spremendo più del solito. Soprattutto lui e mr Tomlinson. Harry usualmente chiedeva aiuto a Tommo, beh, quella volta non chiese nulla a lui. Forse per paura di farlo stare ancora peggio, perché Louis non se la passava altrettanto bene. A Hazza, così chiamato molto spesso da Loulou, gli andava bene così, più o meno. Non sopportava il fatto che una ragazza acida come Eleonor stesse al fianco del suo ragazzo, ma pazienza. E di pazienza Harry ne aveva tanta. Aveva, già. Perché poi una sera stupenda quando lui se ne doveva andare per non insospettire i paparazzi, Louis non lo salutò. Prese ad inseguire Eleonor. Lasciò Harry da solo, con Zayn e Nialler. Due ragazzi deliziosi e fantastici. Ma gli cadde il mondo addosso. Povero Harry, non ce la faceva proprio più! Quella era stata la goccia che fece traboccare il vaso. Decise che non gli avrebbe più parlato. Ma adesso gli sta scrivendo un papiro con cui verrà di nuovo preso per paranoico.

Ti amo Louis William Tomlinson, ma non salutandomi mi hai distrutto. Ti chiedevo solo un “Ciao”, non uno dei nostri baci segreti pieni d’amore dati dietro a una porta di una stanza d’ hotel. Adesso ho bisogno del tempo in solitudine per capire cosa fare in questo.. incubo? Svegliatemi se è un incubo, vi prego. Sono davvero stanco.
Per sempre tuo
Hazza. xx
  
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