Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Kengha    08/09/2013    3 recensioni
DALLA STORIA:
- Oddio, che figura ci farò a presentarmi il primo giorno così? - Sbottò il nuovo arrivato, che continuava a portarsi una mano alla testa spaventato dai suoi stessi capelli.
Kurt rovistò nella sua borsa ed estrasse poco dopo una bottiglietta colorata. - Ecco qui! Fortuna che ne ho sempre almeno un tubetto a portata di mano! - Disse con un sorriso porgendo a Blaine il suo gel per capelli e un pettine.
----------
- Finn… - Sussurrò Rachel posando una mano sulla spalla del ragazzo, per consolarlo. Era chiaramente abbattuto e sconvolto, notizie del genere non erano facili da apprendere.
- Lei ha bisogno di te -. Disse con un filo di voce.
- Mi ha mentito! - Urlò improvvisamente il Grifondoro, con gli occhi carichi di rabbia - Mi ha mentito, Rachel! Sulla gravidanza e su tutto, tutto il resto -.
----------
Le arrivò al petto come una coltellata, fredda e tagliente. Rimase a fissarla con le gambe tremanti e gli occhi neri velati dalle lacrime senza rendersi conto di aver irrimediabilmente abbassato la guardia e sciolto l’incantesimo.
Venne spinta contro il muro da un corpo muscoloso e possente mentre la Maledizione Cruciatus echeggiava nell’aria.
- Lopez ma sei impazzita? Che accidenti pensavi di fare, eh? - Sbraitò Puck.
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Finn/Quinn, Finn/Rachel, Quinn/Rachel
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Annunci e Novità

In pochi si erano accorti del calar della sera, solo una volta scesi dal treno fu chiaro il fatto che fosse ora di cena e che la luna stesse rimpiazzando il sole.
La signorina Pillsbury, custode delle chiavi e “guardiacaccia” di Hogwarts, illuminava la strada per le carrozze con una piccola lanterna che teneva con una mano coperta da uno spesso guanto e da un fazzoletto igienico. A nessuno era ben chiaro il motivo della presenza di Emma Pillsbury al castello: soffriva di un gravissimo disturbo ossessivo compulsivo riguardante la pulizia e questo rendeva inevitabile il fatto che passasse intere giornate chiusa nella sua casetta, nel parco del castello, a pulire ogni cosa le capitasse sotto tiro. Si sarebbe occupata di molte più cose non fosse stata per la sua malattia, ma così era praticamente inutile –almeno a detta dei Serpeverde e della loro direttrice- e non faceva altro che accogliere i ragazzi ad inizio anno, accompagnarli ad Hogsmeade per le gite e ascoltarli in caso di necessità. A dirla tutta era lei che doveva essere ascoltata ed aiutata, almeno così avevano capito la professoressa Corcoran e la Holliday, che andavano spesso a trovarla per farle compagnia.
In tanti avevano fatto delle ricerche per scoprire il vero motivo per cui fosse lì, nonostante le chiare difficoltà nel rivestire il proprio compito, ma tutto ciò che si venne a sapere su di lei fu che era stata una Tassorosso e che il cappello parlante l’aveva scambiata per una tale Weasley.
Dopo qualche anno i ragazzi avevano smesso di indagare su di lei e nonostante la curiosità divorasse molti nessuno si era mai permesso di fare ricerche nelle sezioni proibite della biblioteca e rischiare un’espulsione per così poco.
<< Signorina P, come butta? >> Scherzò Puck abbracciandola con enfasi, sapendo che la donna si sarebbe innervosita parecchio a quel genere di contatto.
<< F-felice di… di rivederti, Noah. Ora potresti lasciarmi, per favore? >> Balbettò col cuore a mille, mentre tentava di staccarsi toccando il meno possibile il ragazzo, che non accennava a mollare la presa.
Le venne in aiuto –logicamente per puro egoismo- la fidanzata del Serpeverde che lo strattonò fino a quando questo non fu di nuovo tra le sue braccia a sussurrarle proposte sconce.
<< E’ bello vedere che certe cose non cambiano. Insomma, siamo stati via tre mesi eppure questo posto è identico! E lo è da anni… è come fermo nel tempo >>. Constatò Finn, meravigliato dinnanzi la magnificenza della scuola di stregoneria.
<< Viviamo un periodo di pace, dopo la sconfitta di Tu-Sai-Chi non ci sono stati più problemi… insomma sono passati più di vent’anni dalla Seconda Battaglia di Hogwarts e credo che il mondo magico non sia mai stato più tranquillo di come lo è adesso. Altri tempi, altre gestioni >>. Ribatté Quinn, il cui discorso non faceva una piega.
Nessuno osava più parlare di Voldemort, la paura era ancora tanta e per la maggioranza parlarne era come annunciarne l’imminente ritorno. La verità era che tutti quanti erano sicuri che dei seguaci dell’Oscuro Signore stessero cercando di continuare e concludere il suo progetto incompleto e questo rendeva i maghi decisamente inquieti.
<< Attento! >> Quinn strattonò Finn indietro appena in tempo: un Thestral imbizzarrito aveva appena tagliato loro la strada correndo al galoppo poco prima di spiccare il volo e sparire nel cielo.
La bionda rimase per qualche istante a fissare il punto in cui era scomparsa la creatura per poi venir ricatturata dalla voce del suo ragazzo.
<< Grazie >>. Disse solamente, lasciandole un bacio a fior di labbra. La Fabray si limitò a sorridere, poi con nonchalance salì su una carrozza, seguita dai compagni.
Che Quinn vedesse i Thestral era risultato chiaro dal primo anno, quando tutti erano rimasti meravigliati per via delle carrozze che si muovevano da sole e la bambina aveva insistito sul fatto che fossero trainate da queste enormi creature nere simili a dei cavalli e a dei rettili. Più di qualcuno l’aveva presa per pazza, ma gli adulti e gli studenti più grandi l’avevano guardata con stupore e compassione. La Direttrice Sylvester l’aveva allora presa da parte e le aveva spiegato che i Thestral potevano esser visti solamente da coloro che avevano assistito in persona alla morte di un essere umano . Da allora la ragazza capì che avrebbe fatto meglio a tacere e ad ignorare l’accaduto, cambiando argomento ogni volta che le veniva domandato perché li vedesse.

<< Tu sai chi è il nuovo Direttore dei Grifondoro? >> Domandò Artie a Jesse, con curiosità.
<< Naturalmente! Essere Caposcuola ha questi vantaggi, ma non posso dirtelo, mi dispiace, c’è il segreto professionale.
<< Ma che accidenti stai blaterando, St. James?! Non è da te fare tanto il misterioso! E comunque tra meno di un’ora lo vedremo… puoi anche rivelarcelo, arrivati a questo punto >>. Sbottò Tina, infastidita.
La ragazza era nota per la sua tranquillità e la sua calma, raramente dava di matto e quando lo faceva significava che era arrivata al limite. Ma questa volta lasciò tutti quanti perplessi, vista la superficialità della situazione.
<< Tesoro, sei in quel periodo lì del mese? >> Le domandò bisbigliando Mike, guardandola un attimo comprensivo.
<< Problemi a riguardo?! >> Ringhiò la Cohen-Chang, guardandolo truce.
<< Assolutamente! >> Esclamò il ragazzo alzando le mani in segno di difesa e poi voltandosi a lanciare un’occhiata eloquente ai compagni di casa che, già su una carrozza, vennero presto seguiti dai compagni orientali.

<< Ti stava divorando con gli occhi, te lo dico io! >> Esclamò Rachel entusiasta per il suo migliore amico. Erano appena scesi dall’Hogwarts Express e avevano approfittato dell’assenza di Chandler –che si era allontanato con gli altri- per parlare dell’incontro avuto poco prima col nuovo arrivato.
<< Non saltare a conclusioni così affrettate, non so neanche se  è gay >>. Disse con ovvietà Kurt, sistemandosi la cravatta poco prima di prendere posto su una carrozza.
<< Che lo sia o no ti stava mangiando con lo sguardo >>. Rispose con sicurezza la Berry.
<< Un po’ come tu stavi facendo con Finn quando ti sei affacciata alla cabina dei Serpeverde? >> Domandò con un ghigno il ragazzo, mentre accavallava le gambe e fissava gli occhi azzurri sull’amica che, nel frattempo, era diventata rossa come un peperone.
<< I-io… non lo stavo fissando >>. Disse a voce bassa, evitando lo sguardo di Kurt.
<< Certo Rach, certo >>. La prese in giro il ragazzo dandole due pacche sulla schiena.
La ragazza si ridestò quasi immediatamente e dopo essersi ricomposta si tirò indietro i capelli con fare teatrale e tornò a guardare l’amico con sicurezza.
<< Tornando a te… ti piace? >> Domandò con un sorriso che le arrivava alle orecchie.
<< Ma che discorsi stiamo facendo! L’ho visto sì e no dieci minuti! >>. Sbottò l’Hummel, seccato dalla supposizione più che azzeccata.
<< Ma ti piace >>.
<< Beh, insomma, è carino >>. Disse freddamente, guardando altrove.
<< Aaaah! Lo sapevo! >> Esclamò Rachel improvvisamente allegra.
<< Cos’è tutto quest’entusiasmo? >>
<< Me lo sento Kurt, sono sicura che sia arrivato >>. Disse con sicurezza lei, prendendogli le mani.
<< Che cosa? >> Chiese l’altro, un po’ scosso.
<< Il tuo turno di essere felice >>.

<< Oh, sei tornato normale! >> Esclamò Brittany con un sorriso e un sospiro di sollievo, notando che i capelli del nuovo arrivato fossero nuovamente in ordine.
<< Sì, ma se vuoi posso trasformarmi nuovamente… >>. La spaventò Blaine, ghignando furbo.
<< No, per favore! Sono troppo giovane per diventare una statua da giardino per qualche vecchietto pervertito >>. Disse sconvolta la bionda, affrettandosi a prendere le distanze dal ragazzo e lasciando leggermente perplessi tutti gli altri.
<< Dov’è Sugar? >> Domandò d’un tratto Joe, notando che la ragazza non era scesa con loro.
<< E’ andata a fare amicizia con un altro nuovo arrivato, un tale Flanagan, parla in modo strano! >> Spiegò Chandler, che tra i compagni era stato l’unico a notare quel buffo ragazzo Irlandese.
<< Oh, ho capito chi è. Poverino, già ha ricevuto l’amorevole accoglienza di Satana >>. Aggiunse Sam, come illuminandosi alle parole del Grifondoro.
<< Ragazzi, cosa vi ho chiesto? Quest’anno niente nomignoli  sgradevoli o pregiudizi. Meno nemici avremo più saranno le probabilità di vincere la Coppa delle Case! >> Li riprese prontamente Brittany che, essendo amica praticamente a tutta la scuola, riteneva inutile tutto quell’astio.
<< E’ difficile quando si ha a che fare con certi soggetti >>.Constatò Sam, beccandosi l’occhiataccia dell’amica.
<< E così vi date contro parecchio da queste parti, eh? >> Chiese Blaine, che da subito aveva notato come tutti si basassero sulle apparenze.
<< Non proprio. Cioè, sì. Cavolo, dipende! I Serpeverde sono insopportabili e su questo noi delle Case rivali siamo tutti d’accordo. Non abbiamo veri e propri problemi gli uni con gli altri, se si escludono le Serpi, ovviamente, c’è solamente una giusta dose di competitività  per via dei punteggi >>. Spiegò Chandler.
<< Capisco >>. Asserì Blaine, immagazzinando bene le informazioni.
<< Da voi non era così?  >> Chiese Joe, notando il ragazzo pensieroso.
<< Oh no, assolutamente. Alla Dalton eravamo tutti molto affiatati ed eravamo felici anche quando vincevano le Case rivali. Io facevo parte degli Usignoli e avendo vinto per due anni di fila abbiamo avuto l’onore di tenere la Coppa nella nostra Casa Comune per molto tempo. Ma questo non ha suscitato antipatie negli altri, che a dirla tutta ci guardavano con rispetto e ammirazione >>.
<< Ma da dove diavolo vieni tu? Rainbowlandia? >> Domandò stravolto Chandler a cui la cosa sembrava un’utopia.
<< No, gli Stati Uniti >>. Rispose con una certa ironia ed una scrollata di spalle il nuovo arrivato, suscitando le risate generali.
<< Amico mi piace la tua positività >> Iniziò Sam posandogli una mano sulle spalle << Ma da queste parti non funziona così. O impari a tirar fuori gli artigli… o verrai mangiato >>. Concluse con drammaticità, lasciando scosso e perplesso Blaine.

L’accoglienza fu veloce se fatta esclusione per i ragazzi del primo anno, che erano stati portati dal professor Martinez in un atrio isolato e che stavano ascoltando accuratamente le spiegazioni dell’uomo riguardo orari e materie di studio.
I ragazzi più grandi presero immediatamente posto ai tavoli delle rispettive Case ed iniziarono a chiacchierare in attesa dell’arrivo del preside e degli insegnanti.
<< Rachel, sei con noi? >> Domandò Kurt, notando che l’amica fosse rimasta imbambolata a fissare un determinato punto dall’altro lato del tavolo.
<< Uh, ehm, sì ci sono… >>. Rispose incerta, continuando a lanciare occhiate in direzione di Finn Hudson.
<< Guarda che se fai così non risolvi nulla: non gli parli, lo fissi lasciando che ti creda o una pazza o una stalker e in più vieni presa di mira dalla Fabray che, nonostante tu non l’abbia notato per via del tuo ultimissimo hobby, ti sta fulminando da quando ci siamo seduti >>. Le disse Kurt, ottenendo finalmente la completa attenzione della ragazza.
<< Hai ragione è che… insomma è così carino! >>.
<< Lo so, avevo una cotta per lui al secondo anno >>.  Rivelò il ragazzo lasciando di stucco Rachel che si ritrovò ad impallidire e a sgranare gli occhi in un istante.
<< E’ stato molto tempo fa, tranquilla! >>. La rassicurò con serietà. La Berry annuì e cercò di aprire conversazione per distrarsi.
<< Secondo voi la Lopez si è fatta fare una terza o una quarta? >>. Chiese con fin troppa enfasi, facendo strozzare Chandler con l’acqua. Kurt immediatamente prese a dargli delle pacche sulla schiena, mentre Mercedes la guardava eloquentemente:
<< Ci nascondi qualcosa, Berry? >>. Domandò a bruciapelo.
<< CHE COSA?! Assolutamente no! >> Sbottò la ragazza con un certo fastidio, per poi abbassare notevolmente il tono di voce dopo essersi accorto di aver richiamato numerose attenzioni su di lei.
<< Cercavo solo di parlare di qualcosa… beh, per non passare la serata a fissare Finn >>. Disse con un sussurro, facendo sospirare di sollievo tutti i suoi amici.
<< In ogni caso non ci sarebbe stato nulla di male, Rachel, vogliamo che questo sia chiaro. Ma non Satana, ok? >>. Ci tenne a precisare Chandler, che si era ripreso piuttosto bene.
<< Oddio, ma siete impazziti? Non mi piace quella lì e non sono gay! Era una semplicissima curiosità, per Barbra! >> Rispose con rabbia, ben accorta a non farsi sentire dagli altri nonostante il tono non proprio bassissimo.
<< Va bene, sorvoliamo >>. Sbuffò Mercedes e il silenzio avvolse il gruppo per qualche manciata di secondi.
<< Secondo me una quarta >>. Se ne uscì di punto in bianco Kurt facendo sbiancare tutti quanti e provocando le risate di Rachel.

I due vennero salvati dall’ingresso dei ragazzi del primo anno e dei nuovi arrivati, presto seguito da quello del corpo insegnante e del preside. Tutti i maghi si alzarono in piedi in segno di rispetto e attesero fino a quando tutti i loro professori non si furono accomodati.
<< Buonasera a tutti, giovani maghi e giovani streghe, Hogwarts è lieta di accogliervi! Per alcuni è un benvenuto, per molti altri solo un bentornato >>. Sorrise il preside Figgins, scatenando l’applauso generale degli studenti, felici di iniziare un nuovo anno nella scuola di Magia e Stregoneria più famosa del mondo.
Era riconosciuto da tutti quanti che Figgins fosse un incompetente e un vero e proprio insulto alla memoria dei grandi presidi del passato che, sicuramente, si stavano rivoltando nella tomba, ma per qualche motivo sconosciuto era lì e tutto sommato le sue incapacità avevano anche numerosi vantaggi, visto che non era in grado di farsi valere e che tutti quanti –professori e studenti- finivano per mettergli i piedi in testa e fare ciò che volevano.
<< La prima cosa da fare, questa sera, è accogliere gli studenti del primo anno e smistarli nelle rispettive case di appartenenza. Mi raccomando, siate buoni e ricordate che anche voi siete stati i più piccoli >>. Si raccomandò l’uomo, lasciando poi che il professor Martinez chiamasse uno dopo l’altro gli studenti da smistare. Uno smistamento piuttosto equilibrato e veloce, che lasciò presto il posto a quello dei ragazzi nuovi, che si erano trasferiti ad Hogwarts da altre scuole e che dovevano frequentare un anno differente dal primo. I maghi vennero chiamati in ordine alfabetico e in base alla loro età, dal più giovane al più anziano.
<< Rory Flanagan! >>
Secondi di silenzio vennero interrotti dal grido del Cappello Parlante che con enfasi annunciò:
<< GRIFONDORO! >>
Alcuni sbuffarono, evidentemente erano coloro che non si erano persi la scenetta di Santana, altri invece si ritrovarono a sorridere ed applaudire entusiasti, facendo presto posto al nuovo arrivato che, impacciato, andò a sedere.
<< Blaine Anderson! >>
<< Ecco il tuo Romeo, Giulietta >>. Disse Rachel con una gomitata, attirando in fretta l’attenzione di Kurt che si ritrovò a fissare speranzoso Blaine, a cui era stato appena posato in testa il cappello.
Si ritrovò ad incrociare le dita sotto il tavolo, ma anziché sperare che fosse un Grifondoro come lui pregò una sola cosa: “Fa che non sia un Serpeverde”.
<< TASSOROSSO! >> Esclamò il Cappello Parlante a gran voce, lasciando poi che la stanza fosse invasa dagli applausi. Rachel si ritrovò a guardare l’amico con un pizzico di delusione, che svanì non appena si rese conto che il ragazzo stesse non solo applaudendo, ma anche sorridendo.
<< Sei felice che non sia dei nostri? >> Sussurrò confusa, non appena Hummel fu di nuovo seduto al suo fianco.
<< Sono felice che non sia dei loro >>. Ribatté il ragazzo, indicando il tavolo dove splendeva un arazzo verde e argento e Quinn e Santana stavano facendo le gatte morte con dei ragazzi attorno a loro.
La Berry si ritrovò d’accordo e sorrise.

<< Immagino abbiate fame, quindi perché no-… >>.
La professoressa Holliday si schiarì un paio di volte la voce, interrompendo il preside Figgins, che la guardò in cerca di spiegazioni. L’uomo s’illuminò e parve ricordare improvvisamente di una cosa importante:
<< Quasi dimenticavo! Dopo le numerose lamentele ricevute riguardo il professor Ryderson, il ministero ha deciso di sollevarlo dal proprio incarico e di dare il suo posto di insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure e di Direttore della Casa dei Grifondoro al professor William Schuester >>. Annunciò, facendo che l’attenzione si spostasse su un mago che aveva incuriosito un po’ tutti.
Era alto, magro e con dei muscoli non indifferenti. Aveva i ricci capelli castano chiaro tirati indietro con del gel, gli occhi azzurri ed un mento pronunciato. Indossava una camicia azzurra e un maglioncino beije, un paio di classici pantaloni da cui spuntava un’elaboratissima bacchetta magica e dei mocassini.
L’uomo si fece avanti e dopo aver lanciato l’incantesimo di amplificazione della voce con la bacchetta puntata sul collo iniziò a parlare.
<< Salve a tutti! È un piacere per me essere qui nelle vesti di insegnante ed ancor di più è un onore essere Direttore della Casa a cui io stesso sono appartenuto molto tempo fa. Ho solo una domanda da farvi, Leoni: siete pronti a ruggire? >> Domandò con enfasi, guadagnandosi subito le simpatie della Casa rosso e oro e le antipatie di quella verde-argento. Il professor Schuester tornò al suo posto e Figgins finalmente fece comparire il banchetto, su cui tutti quanti finirono per scagliarsi, affamati.

<< E’ un peccato che Rory non sia dei nostri >>. Si lamentò Sugar, poco prima di addentare con gusto un pezzo di torta.
<< Già, sembra un lepricano simpatico >>. Biascicò Brittany, per poi volgere lo sguardo al ragazzo di fronte a lei e sorridere << Però abbiamo Blaine l’usignolo-Medusa! Insomma, possono tenersi la pentola d’oro quando noi abbiamo il potere dello sguardo di pietra >>. Concluse mandando giù un abbondante boccone di pollo.
Joe lanciò un’occhiata eloquente a Blaine per fargli capire che sarebbe stato meglio lasciare a Brittany la sua illusione.
<< Massì, tutto sommato con i Grifondoro ci sono buoni rapporti. Potrò continuare a frequentarlo! >> Esclamò Sugar allegra, battendo le mani mentre si serviva un bicchiere di succo al lampone.
<< Ma non stavi già uscendo con Artie? >> Chiese Sam, perplesso.
<< E Artie cosa c’entra con Rory? >> Ribatté la ragazza, non capendo.
<< Non puoi comportarti così. Tradire è sbagliato, secondo il credo di mia madre è peccato che… >>
<< Risparmiati la predica, Joe. Io non seguo il credo di tua madre o degli altri babbani, la cosa importante è non far sentire diversi né il nuovo arrivato né quello vecchio solo perché uno parla in modo strano e l’altro è su una sedia a rotelle >>. Spiegò la ragazza, con sicurezza e semplicità.
<< Se lo dici tu… non mangi niente di salato? >> Domandò Sam.
<< Oh no, solo tanto zucchero per iniziare l’anno col piede giusto! >> Esclamò la ragazza ridendo e coinvolgendo anche Brittany.

<< Quel tizio potrebbe darci del filo da torcere >>. Constatò Santana, rivolgendosi a Quinn.
<< A chi ti riferisci? >> Domandò la bionda, senza smettere di lanciare occhiatine a Finn, che la guardava con un certo coinvolgimento.
<< Smettila di scopartelo con lo sguardo e ascoltami! >> Sbottò la Lopez, costringendo l’amica a voltarsi per guardarla.
<< Innanzitutto io non scopo proprio nessuno, Santana. Quella è la tua specialità, non la mia. E poi non hai il diritto di dirmi cosa devo o non devo fare! >> Ribatté la Fabray, seccata.
<< Ne ho tutto il diritto visto che se continui così ci manderai allo sfracello! Sei il capitano della nostra squadra di Quidditch, nonché Cercatrice, in poche parole l’esito di una buona metà delle partite dipende da te e non puoi permetterti che quel bietolone ti distragga mentre il professor Schuester li trasforma da perdenti ad un gruppo quasi decente >>.
<< Ti stai preoccupando seriamente? >> Rise l’altra, a cui la situazione sembrava assurda.
<< Dico solo che è meglio prevenire che curare e che quello lì non mi sembra uno sprovveduto >>. Rispose la mora, indicando con la forchetta il nuovo insegnante.
<< Hai ragione, non è uno sprovveduto, glielo si legge in faccia >>.
<< E com’è che la cosa non ti turba? >>
<< Semplicemente perché l’ha notato anche la professoressa Sylvester >>. Ghignò Quinn, che presto contagiò anche Santana.
Sue Sylvester era Direttrice dei Serpeverde da anni e da buona Purosangue ex-Serpeverde che si rispetti ce l’aveva a morte con i Mezzosangue, i Nati Babbani, e soprattutto con i Grifondoro; la sua squadra di Quidditch, infatti, aveva solo giocatori Purosangue accuratamente scelti.
Ambiva da tempo alla cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure e dalle occhiate omicida che rivolgeva al nuovo arrivato era chiaro che avesse tutte le intenzioni di distruggerlo con le sue stesse mani.

<< Non mi sembra di averlo mai sentito prima d’ora. Perché non ce l’hai detto, Jesse? Tanto nessuno di noi lo conosce >>. Disse Artie, che continuava a guardare il Direttore dei Grifondoro aspettando che gli ricordasse qualcuno.
<< Sinceramente? Nemmeno a me ricorda nessuno, ma la professoressa Corcoran mi aveva espressamente vietato di parlarne e di spargere la voce. Mi sono limitato ad ubbidire >>.
<< Ma che bravo bambino! >> Lo prese in giro Mike, provando ad afferrargli le guance per stringerle.
<< Smettila! >> Rise l’altro, allontanandolo.
<< Dici che dobbiamo preoccuparci? >> Chiese d’un tratto Tina, attirando l’attenzione dei compagni, che si scambiarono un’occhiata eloquente.
<< Non lo so, ma teniamolo d’occhio. Non sappiamo come lavora >>. Rispose il più grande, ricevendo il consenso di tutti.

<< Quello fa sul serio! >> Esclamò Mercedes, colpita ed ammirata dall’audacia del loro nuovo Direttore. << Non mi sorprenderei troppo se fossimo la squadra con il punteggio più altro, a fine anno >>.
<< Aspetta a dirlo, la Sylvester non se ne starà con le mani in mano. Si è fatta sfuggire la coppa l’anno scorso dopo sei anni di vittorie indiscusse… se lo dovesse schedare come nemico ce l’avrà con lui almeno tanto quanto ce l’ha con la professoressa Holliday! >>. S’intromise Chandler, che aveva sentito cose orribili dagli amici Tassorosso.
<< Io terrei d’occhio anche la Corcoran, fossi in lei, quest’anno i Corvonero sembrano belli carichi e la Direttrice con loro >>.  Aggiunse Rachel.
<< Sarà una sfida all’ultimo sangue >>. Concluse Kurt, serissimo.

<< Attenzione! Ora che abbiamo tutti lo stomaco bello pieno direi che è giunto il momento per gli annunci interni. Innanzi tutto ci tengo a specificare che gli studenti del primo anno devono tenere sempre bene a mente che l’accesso alla Foresta Proibita è vietato a tutti gli alunni. E credo dovrebbero ricordarlo anche alcuni dei più anziani >>.
Ci fu un momento di silenzio e tutti gli sguardi si rivolsero verso Brittany che, incurante, accarezzava Lord Tubbington.
<< Le lezioni avranno inizio domani mattina, la sala mensa sarà aperta dalle ore 6.00 alle ore 8.00 per la colazione, dopo la quale gli alunni dovranno recarsi in aula puntuali per la lezione delle 9.00, troverete gli orari nei vostri dormitori. Le uscite ad Hogsmeade saranno concesse solamente ai ragazzi del terzo anno in poi e ci tengo a precisare che sono a puro e unico scopo istruttivo. Non distruttivo, capito signor Puckerman? >>
Il ragazzo con la cresta batté il cinque ad un paio di compagni, mentre qualcuno rideva ricordando le “balde imprese” di Puck a cavallo della sua scopa con la bacchetta in mano..
Non era un genio, anzi era riuscito persino a farsi bocciare (nessuno sapeva di preciso cosa avesse combinato per spingere il corpo insegnanti ad una punizione così severa), ma conosceva alla perfezione tutti gli incantesimi offensivi in grado di trasfigurare o imbarazzare qualcuno.
Figgins sospirò rassegnato e continuò:
<< Da quest’anno ci sarà una novità! Dopo aver ricevuto un solo dissenso >>. E qui guardò Sue << Si è deciso che a fine anno si terrà un ballo scolastico in cui verranno eletti il mago e la strega più promettenti della scuola! >>
Quell’annuncio scatenò qualcosa nella mente di Quinn Fabray. La ragazza era già amata, invidiata e super popolare, ma quale occasione migliore di farsi notare se non quella concessa da un ballo scolastico? Naturalmente aveva la vittoria in tasca e con un cavaliere come Finn –perché sì, le avrebbe fatto certamente da accompagnatore- sarebbe stata la più invidiata della scuola.
Notò solo allora che quella novità non aveva fatto fantasticare solo lei e dunque si rivolse con una certa autorità alla sua amica: << Non ci pensare nemmeno, quel titolo ce l’ho sotto il cuscino! >>.
<< Tu ce l’avrai pure sul letto, ma io ce l’ho nella manica, Fabray >>. Ribatté Santana con gli occhi ridotti a due spilli. Le due si fissarono truci per lunghi istanti, poi la latina allungò una mano.
<< Che vinca la migliore. Cioè io! >> Esclamò con un ghigno.
<< Nei tuoi sogni, Lopez >>. Ringhiò l’altra, afferrando la mano per poi distogliere presto lo sguardo. Del resto, essere la più popolare aveva un suo prezzo… e qualche rivalità interna ci poteva anche stare.

<< La stagione di Quidditch avrà inizio il mese prossimo, fino ad allora i capitani delle squadre potranno indire i provini per cercare dei nuovi giocatori.
Ricordo che la squadra dei Tassorosso necessita di un nuovo Cercatore, la squadra dei Corvonero di un Cacciatore di riserva, la squadra dei Serpeverde di un Battitore e quella dei Grifondoro di un Cercatore e di un Cacciatore. Il capitano dei Tassorosso, la signorina Brittany S. Pierce riceverà dal prossimo martedì; il signor Jesse St. James, capitano dei Corvonero, riceverà il mercoledì; la signorina Quinn Fabray, capitano dei Serpeverde, riceverà –assistita dalla Direttrice Sue Sylvester- il giovedì; infine, il signor Finn Hudson, nuovo capitano dei Grifondoro riceverà il venerdì  >>.
Il preside continuò a parlare ancora per qualche minuto ma ormai le sue parole suonavano vuote e prive di significato, Kurt, Chandler e Mercedes si erano voltati contemporaneamente a guardare Rachel che aveva gli occhi così brillanti da permetter loro di poter quasi vedere il riflesso degli ingranaggi che lavoravano nel suo cervellino da diva.
<< Non lo pensare nemmeno >>. Le disse Mercedes.
<< Infatti non l’ho pensato, l’ho deciso: venerdì pomeriggio andrò a fare l’audizione come Cercatrice per la nostra squadra di Quidditch! >> 


-L'angolo di Kengha-
E finalmente il secondo capitolo è scritto e pubblicato! :D
Anche questo è di "presentazione", la vera storia con gli intrecci e gli intrighi inizierà con i prossimi... questi primi due servivano per presentare i personaggi, i loro caratteri e sistemare ognuno in una Casa. Spero non sia stato deludente e che non ci siano troppi errori di battitura! 
Un grazie a tutti per il gran numero di visualizzazioni, uno agli undici lettori che hanno inserito la storia tra le seguite e alle due lettrici che hanno avuto la premura di recensirmi ♥ 
A presto,
Besos

   
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Kengha