Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
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Autore: lovezsmjles    10/09/2013    0 recensioni
Demetria Devonne Lovato è una ragazza come le altre, che soffre più delle altre.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
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FUORI DALLA CENERE STO BRUCIANDO COME UN FUOCO.

 
Out of the ashes, I’m burning like a fire.
You can save your apologies,
you’re nothing but a liar.

I’ve got shame, I’ve got scars
That I will never show.
Demi Lovato - Warrior.



 
Lo aveva rifatto. Ancora e ancora, nonostante si fosse ripromessa di smettere. ‘Tu non sei nessuno’. Taglio. ‘Non hai mai fatto nulla di buono’. Taglio. ‘Pensi ancora che qualcuno possa innamorarsi di te?!’ Taglio. Dopotutto lei era solo Demetria, chi poteva essere? Si tagliava, cosa aveva mai fatto di buono? Era single in mezzo a coppie felici che pomiciavano di continuo, chi mai avrebbe potuto innamorarsi di lei? Il sangue colava dalle ennesime ferite provocate da una stupida lametta. Si scioglieva sulle sue braccia, come le sue lacrime si scioglievano sul suo volto. Un volto che, secondo lei e secondo tutti gli altri, nessuno avrebbe mai guardato assopito da tanta bellezza. Con labbra mai baciate, con occhi che sapevano solo piangere. Perché lei non era abbastanza? Perché tutte le ragazze della sua età avevano un peso perfetto, capelli biondi sempre ben piastrati, trucco waterproof di marca e unghie sempre ben curate? Era sola in mezzo al mondo, la gente la isolava, le sue coetanee ridacchaivano quando lei passava con qualche chilo di troppo, i capelli castani mossi ribelli, struccata e con unghie semplici; in una città piena di gente lei si sentiva sola, a guardare sempre lo stesso ragazzo pur sapendo che lui non l’avrebbe mai nemmeno notata. Questo le faceva schifo, eppure sentiva come di meritarselo. Non riusciva a immaginare la sua vita come quella delle altre ragazze. Solo la lametta la perseguitava. Costretta a rifugiarsi nelle sue ferite, a piangerci su e a crearne di nuove, cicatrice mai mostrate, polsi sempre coperti e paura di uscire in estate. In estate? Sempre! Non passava secondo senza che lei si sentisse insicura nel varcare la soglia di casa sua. Demetria scoppiò in singhiozzi. Voleva anche lei sentirsi amata come le altre, ma lei non era neanche lontanamente “come le altre” lei aveva problemi, vergogna, tutto nascosto; le altre ragazze tenevano segreti i loro amori, lei teneva segreta la sua vita. O meglio, ciò che doveva esserne rimasto. Era andata in pezzi qualche anno fa ormai, quando in preda alla depressione e alla paura di non essere mai abbastanza, aveva preso un coltellino e senza esitare aveva tagliato. Un momento talmente orribile da rimanere impresso nella sua mente. Gli insulti di tutti, come dimenticarli? Erano così tanti che impossibili da contare, ma lei non ne dimenticava uno. Spesso le dicevano che non ci stava a fare nulla al mondo. E lei sorrideva debolmente senza rispondere, ma appena poteva piangeva, chiedendosi se non fosse solo la pura verità. Lei era terribile. Un errore, non esistevano cose giuste in Demetria Devonne Lovato. Si costrinse a finirla per oggi, il sangue quasi nero colava e lei non potè far altro che fissarlo. Così affascinata, e così dolorante. Lacrime che laceravano quel viso che non vedeva l’allegria da troppo tempo, ma che lei non sentiva. Era abituata a piangere, ormai non se ne accorgeva neanche più.
Corse in bagno e lì rimase per molto tempo, asciugando il sangue provocato dai tagli. “Mi vergogno” pensò. Se lo ripeteva ogni volta che si ripuliva di quel liquido rosso.
Però, non smetteva mai di rifarlo.


 
Note d'Autore: Bene, come capitolo è molto corto ma è solo il primo. Sembra più "depressivo" di ciò che è realmente comunque. Recensite e mi migliorerò.
  
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