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Autore: Tigre Rossa    11/09/2013    2 recensioni
'Un gruppo di infermieri guardano il corpo ormai freddo di un bambino, disteso in una pozza di sangue scarlatto sul pavimento della sua cameretta.'
Una storia contro la violenza sui bambini. Dedicata a tutti i poveri angeli che il mondo ignora e dimentica.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Riposa in pace, piccolo angelo


 
 
 
“Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli”
(Matteo 18,1-5.10)
 


Un gruppo di infermieri guardano il corpo ormai freddo di un bambino, disteso in una pozza di sangue scarlatto sul pavimento della sua cameretta.
È piccolo, quel corpicino, più piccolo di quanto lo sia normalmente quello di un bimbo di nove anni. È gracile e minuto, ma grazioso, anche se la dolcezza di quel corpo è oscurata dai numerosi lividi e tagli che ne ricoprono ogni singola parte.
“Sono ferite vecchie” dice un infermiere, il più anziano del gruppo. Ha visto molti casi simili a questo e ormai il suo cuore non piange più lacrime di sangue alla vista di corpi così giovani ed innocenti senza più vita. Non più come una volta, almeno. “Il padre picchiava questo bambino quotidianamente, molto probabilmente.”.
“Ma allora perché nessuno ha mai visto o sentito niente?” domanda scioccata una ragazza. È una novellina fresca fresca d’università e questa è la prima volta che si trova davanti a una morte così giovane ed ingiusta. “Perché nessuno ha mai chiamato la polizia, prima d’ora? Avrebbero potuto salvarlo, dargli una vita felice e sicura, dargli un futuro!”.
Il suo sguardo cade sui grandi occhi azzurri del bambino. Sono aperti, ma non possono più vedere. E non vedranno mai più niente.
“Non tutti hanno il coraggio di combattere per ciò che è giusto.” le risponde il più vecchio, mentre solleva il piccolo da terra e lo posa su una barella “La gente ha paura o, più semplicemente, se ne frega di ciò che succede agli altri. Il nostro è un mondo formato da egoisti e da menefreghisti. A pochi importa più delle persona più deboli e sole, purtroppo.”
Un altro infermiere, più esperto della ragazza, gli domanda “Come si chiamava?”.
Il vecchio sospira “Si chiamava Angelo Donati e aveva nove anni. Sua madre è morta due mesi fa per un incidente domestico, anche se i suoi familiari sostenevano che in realtà fosse stato il marito, un uomo violento amante del alcol, ad ucciderla. Così hanno chiesto l’affidamento del bambino, ma il giudice non glielo ha concesso. Ed è successo quello che è successo.”
L’infermiera sospira “Povero piccolo” pensa tristemente “Poteva essere salvato e nessuno è venuto in suo soccorso. Non è giusto. Non è per niente giusto.”
“Amata, coprilo con un lenzuolo, che lo portiamo via.” le dice il vecchio.
La ragazza si avvicina al piccolo corpicino e il suo sguardo cade su una piccola collanina che pende dal collo del bambino. È semplice e poco preziosa, ma il ciondolo rappresenta un piccolo angelo custode. La giovane donna non resiste alla tentazione e gira il ciondolo. Dietro c’è una dedica “Che Dio di protegga sempre, mio piccolo angelo. Mamma”.
Una lacrima scivola sulla guancia dell’infermiera, ma lei non ci fa caso. Rigira il ciondolo e guarda i grandi occhi aperti del piccolo. Con due dita glieli chiude, dolcemente, e poi posa sulla fronte del bimbo un bacio d’addio.
Si alza e copre il corpicino con un lenzuolo, mormorando a bassa voce “Riposa in pace, piccolo angelo. Adesso nessuno potrà più farti del male.”
Improvvisamente la donna sente una risata di bambino, limpida ed argentina, liberarsi nell’aria. Si volta e, per un attimo, scorge il piccolo Angelo in piedi, accanto alla porta di casa, felice e senza più nessun livido o ferita. Il bambino la guarda e la saluta con la mano, regalandole un dolce sorriso, ma poi scompare, lasciando per sempre questa terra.
Amata sa che, in quel momento, sua madre lo sta aspettando in Paradiso, pronta ad accoglierlo tra le sue braccia.
  
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