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Autore: JessYuki    11/09/2013    2 recensioni
Finalmente Gwen e Jack troveranno una serata da trascorrere insieme, ma entrambi hanno da confessare uno, all'atra un importante segreto...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Gwen Cooper, Jack Harkness
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A tarda serata, dopo una giornata intere passata a sconfiggere gli  alieni per salvare la Terra,  Jack decise che era arrivato il momento per mandare tutti i suoi colleghi a casa… Infondo, un po’ di riposo se lo meritavano anche loro.  Intanto Gwen,  stava studiando alcuni  dati riferiti alla fessura che Toshiko le aveva chiesto di controllare, quando, però,  fu interrotta dalla voce di Jack che diceva loro che potevano andare a casa . Nel volto di Gwen la stanchezza si faceva sempre più evidente e non vedeva l’ora di farsi una sana dormita. Salutò Toshiko, Owen e Ianto e subito dopo sistemò  il suo ufficio. Una volta finito il tutto,  salutò Jack ed usci dalla base.

Rimasto solo alla base, Jack si mise a rileggere alcuni vecchi appunti che aveva preso in prestito durante uno dei suoi viaggi nel tempo. Ancora non si arrendeva all’evidenza che sarebbe rimasto un’immortale per sempre, incapace di morire, ma costretto a vedere  chi amava, morire uno dopo l’altro. Ci doveva essere una soluzione a tutto questo…
Mentre il Capitano cercava di scacciare questo terribile pensiero, Gwen in realtà non era, ancora  uscita dalla base, ma era rimasta nel corridoio,  perché anche lei ebbe uno strano pensiero. Avrebbe voluto trascorrere una serata sola con Jack. Non quella in cui si parlava di lavoro, ma ben si una specie di appuntamento. Perché le era venuta questa ridicola idea? Lei è fidanzata con Rhys e sa bene che tra lei e Jack non potrebbe esserci mai niente, ma infondo, provare non costa.

Intanto che la donna cercava una risposta al motivo del suo strano pensiero, Jack decise di prendersi una piccola pausa dalla lettura e andò a prepararsi una buona tazza di caffè. Mentre aspettavo senti dei rumori,… Era Gwen che decise di fare dietro front .  Convinto che qualche nemico fosse riuscito a superare indenne i loro sistemi di difesa  il Capitano estrasse la pistola. Aspettò paziente e immobile, ma quando la porta si apri abbassò l’arma e fece un sorriso vedendo la collega.

“e tu che ci fai qui?”

“Volevo farti compagnia, Jack…”

Rispose con tranquillità e ricambiò il sorriso. Per la prima volta si resero conto di come nell’aria c’era qualcosa di diverso. Forse era il fatto che alla base erano soli o forse era lo stupore nel volto di Jack, ma  questa nuova aria a loro,  piaceva.

“Non sia mai che io rifiuti la compagnia di una bella donna, forza entra e accomodati pure, stavo facendo il caffè ne vuoi una tazza?”

Abbassò la pistola e l’appoggiò sul tavolino,  tornando, poi, a porgere la sua attenzione allo sbuffare della macchinetta, segno che il caffè era pronto.  Gli  dava una strana sensazione restare solo con Gwen, visto che  il lavoro che svolgevano, non dava molti  momenti per restare soli, in realtà erano  quasi inesistenti…  

Gwen sorrise e accettò il caffè. Mentre aspettava Jack con la tazza si guardò intorno. Le sembrava che la base di Torchwood fosse diversa, forse perché poteva vederla con più tranquillità e questo le sembrava assurdo. Dopo circa due minuti alle sue spalle senti la voce di Jack che la invitò a sedersi vicino a lui nel divanetto. Fece come chiesto e prese la tazza di caffè bollente tra le mani.

“Allora, è un po’ di tempo che non restiamo soli io e te, dimmi, come stai? La tua vita fuori di qui procede come volevi tu?”

“Già, molto tempo… La cosa mi sembra molto assurda…”

Ridacchiò, ma subito riprese il discorso tornando seria e sospirando.

“Procede come vorrei? Non lo so nemmeno io, Jack… Ho molta confusione per la testa…”

Si aspettava che Jack la riempisse di domande, il che è normale dato che dopotutto erano amici. Aspettò che Jack le disse qualcosa mentre il suo sguardo si rivolse verso la tazzina. Non riusciva a capire perché volesse evitare lo sguardo del capitano. Si vergognava di farsi vedere cosi giù di morale e cosi confusa?

“Volevi una vita normale,  adesso non ne sei più convinta? Prima o poi dovrai scegliere tra Torchwood e una vita come l’hanno le persone che stanno fuori da questo posto, inconsapevoli del pericolo che la Terra corre ogni giorno…”

“Io non riuscirei più a tornare alla vita che avevo un tempo… Jack, non ce la farei… Torchwood è diventato tutto per me…”

Non si aspettava che jack la capisse, ma era la pura verità… Non riusciva più a pensare ad altro.
Per Jack era strano ritrovarsi a parlare da solo con Gwen, ed era  sempre riuscito ad evitarlo. Sapeva che la ragazza provava qualcosa per lui, ma per quanto ne fosse lusingato. lui non potevo legarsi, ne a lei, ne a nessun’altro.

“Torchwood non è nulla in confronto a tutto quello che ti aspetta la fuori, potresti essere finalmente felice, sposarti, avere una vera casa e perché no? persino dei figli. Restando qui ci sarà solo guerra e morte, è davvero ciò che vuoi? il. tempo è prezioso, vorrei soltanto evitare che tu un giorno ripensando al tuo passato e alle tue scelte, non rimpianga qualcosa. Ti voglio bene, lo sai? tu e gli altri della squadra siete la mia famiglia ormai è compito mio occuparmi di voi....”

“Jack, a me adesso importa questo!”

si alzò dal divano con ancora la tazzina di caffè, che ormai si era raffreddato, nella mano destra e si mise difronte a Jack:

“Io una vita ce l'ho... ho Rhys... ma adesso mi importa di più Torchwood.... Lo so che sbaglio, ma è cosi!”

Non gli lasciò il tempo di ribattere e aggiunse altre cose al suo discorso mentre inizio a gesticolare.

“E' vero, ci sono state volte in cui ti ho voluto morto... Ma ora darei la mia vita per salvarti, lo capisci?”

Lo squadrò e mentre aspettava una sua risposta, bevve un sorso di caffè e appoggiò la tazza sul tavolo.

“se mi vuoi morto accomodati pure”

Disse lui indicando la pistola che era ancora sul tavolo.

“tanto lo sai già che la mia sarebbe una morte breve...”

 Jack era davvero stanco di vivere questa situazione; non aveva chiesto  lui di essere ciò che era, e darebbe tutto pur di avere la possibilità di tornare normale..

“sei ancora troppo giovane per capire, il tuo problema è il tempo, non ne hai molto a disposizione per fare la scelta giusta.”

“Non intendevo questo, Jack!”

Alzò la voce. Perchè  gli aveva detto cosi? Era confusa, forse aveva fatto male a volere quella chiacchierata e di li a poco avrebbe rivelato all'amico quello che provava per lui, pur sapendo che non sarebbe stata ricambiata.

“Scusa... Ho un periodo pessimo a casa, quindi sono un po' nervosa...”

Cercò di calmarsi e sistemare l'aria forte che si era creata tra i due. Era davvero dispiaciuta e nervosa perchè voleva dire tutto a Jack, ma forse il fatto che lei aveva Rhys la bloccava.

“Non ti preoccupare, puoi sfogarti con me, se hai paura di essere giudicata questo non accadrà...”

Il Capitano rimase fermo a guardarla, c'era qualcosa che voleva dirgli, ma era come bloccata e lui non sapeva come aiutarla. Il suo carattere non gli permetteva di stare troppo vicino alle persone. Avvolte gli era, persino, incomprensibile come riuscissero a complicarsi la vita con poco...

“parla Gwen!  dimmi quello che devi dirmi!”

Come previsto, Jack aveva capito che Gwen gli doveva dire qualcosa. Lei non era brava a nascondere i suoi sentimenti perciò se lo aspettava dall'inizio. Si avvicinò a lui arrivando a pochi passi e lo guardò profondamente, senza dire una parola. Sapeva che stava per fare e dire una cosa che da quella sera Jack avrebbe visto la donna in modo diverso, forse nel peggiore dei casi sarebbe arrivato ad odiarla rimangiandosi tutto quello che il capitano le aveva detto in precedenza. Notò Un po' di preoccupazione e curiosità negli occhi di Jack e capi di quanto fosse spaventata nel dirglielo. Ma di cosa aveva paura? Aveva paura che Jack non ricambiasse? beh, questo se lo aspettava già; Jack non poteva morire e sicuramente gli avrebbe fatto male vedere Gwen, una volta invecchiata, morire sapendo che non avrebbe potuto fare niente. Questo pensiero la face rattristare, ma la voglia di rivelargli tutto fece scacciare questo pensiero dalla sua testa. Forse, però, non era solo questo; Aveva paura di perdere Rhys. Non poteva averli entrambi e presto avrebbe dovuto scegliere e la cosa le sarebbe stata difficile. Rimase immobile, come pietrificata e guardò Jack attentamente come se cercasse aiuto. Aiuto per cosa? Era lei che doveva parlare non di certo un'altra persona.
Nel frattempo Jack continuava a fissarla e ad aspettare… Sapevo che c'era qualcosa di importante che Gwen doveva dirgli,. Lei era sempre stata schietta con lui e, invece, adesso qualcosa era cambiato...

“non ti fidi di me dopo tutto questo tempo passato insieme? non hai mai avuto problemi a parlare, cos'è cambiato adesso?”

Vedendo la preoccupazione negli occhi di Jack capi che c'era qualcosa che in lei era cambiato. L'amico aveva ragione. Lei Era sempre stata schietta, ma adesso era cambiata. Non voleva che nessuno la vedesse debole e fragile perchè lei non è mai stata cosi e non vorrebbe mai farsi vedere cosi. Non disse nulla ma lentamente si avvicinò a Jack. Appena fu vicinissima a lui, lo guardò intensamente negli occhi come se volesse dirgli qualcosa, ma non voleva dirgli assolutamente nulla. Appena vide che Jack separò le labbra come se volesse dire qualcosa, Gwen mise il suo indice sulle sue labbra,  per zittirlo, ed infine gli diede un dolce bacio assaporando il sapore delle sue labbra.

Jack avevo capito le sue intenzioni da come lo  guardava. Sapeva quello che stava per fare. Una parte di lui voleva che succedesse ma l'altra era fortemente contraria… Non fece in tempo a dire una sola parola che
Si  ritrovò le labbra di Gwen che baciavano le sue… Fu un attimo che il suo cervello si scollegò completamente…La strinse a se e ricambiai il bacio....
Voleva tutto questo con ogni fibra del suo essere, ma sapeva che era sbagliato. Lentamente si staccò da lei e la guardò con infinita tristezza...

“Ciò che mi chiedi non te lo posso dare, lo sai che non c'è alcun modo per noi due di stare insieme...”

Appena senti che le labbra di Jack si erano allontanate provò una tristezza insolita. Mentre lui parlava lo guardò negli occhi e si accorse che in lui c'era qualcosa che in Jack non aveva mai visto... La tristezza. Si era aspettata dall'inizio quelle parole, ma sentirgliele pronunciare la fecero diventare più triste del solito. Una volta che Jack si era allontanato da lei, Gwen rimase immobile cercando di farsi vedere forte come sempre, anche se non era affatto facile. Cosa sarebbe successo adesso? Jack l'avrebbe vista come sempre? Jack non era una di quelle persone che sarebbe andata a spettegolare in giro ogni cosa, quindi sapeva bene che sarebbe rimasta una cosa tra loro due. Non sapeva ne cosa fare e tanto meno cosa dire, cosi rimase li, immobile aspettando che Jack facesse o dicesse qualcosa per interrompere quell'odioso silenzio che si era creato tra i due.
Il silenzio si faceva via via sempre più pesante e  fu allora che Jack prese la sua decisione, l'unica giusta da prendere.  Prese un'enorme respiro e si stampò il miglior sorriso di sempre sul viso.

“waoh chi l'avrebbe detto, insieme a te il tempo sembra volare, non sarà meglio se torni a casa? Una bella ragazza come te non può permettersi di ritrovarsi alla mattina con delle occhiaie spaventose se no non troverai mai nessuno disposto a sposarti....”

Si era la scelta giusta. Quel bacio non era mai accaduto, sarebbe rimasto per sempre rilegato in un posto buio delle loro menti.

Sentendo quelle parole, Gwen guardò Jack un po' contrariata e stupita. Conoscendolo si immaginava che avrebbe potuto dirlo.

“Hai ragione... Ci vediamo domani, Jack.”

Quella frase usci con severità dalla sua bocca e sapeva che Jack avrebbe pensato che Gwen se la sarebbe presa, ma non era cosi... Forse non completamente. Lo salutò e usci di fretta dalla base salendo infine in macchina, promettendo a se stessa che quel bacio sarebbe rimasto un segreto tra lei e Jack..

Mentre Jack era rimasto solo alla base, decise di rimettersi a tradurre gli appunti che aveva riportato dal suoi viaggi e si fece,  nuovamente un'altra tazza di caffè e, poi,  tornò al lavoro. Tanto fra non poco di quattro ore, torchwood avrebbe ripreso vita,  con tutta la sua squadra che usciva ed entrava dalla porta principale.
  
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