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Autore: EvgeniaPsyche Rox    11/09/2013    10 recensioni
Le prime pigre piogge, i nuvoloni che si affezionano talmente tanto al cielo da volerci restare sempre più spesso.
«Se dovessi descrivere Settembre con un aggettivo, quale sarebbe?»
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[500 parole.]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hayner, Roxas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Kingdom Hearts II, Contesto generale/vago
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[500 parole, titolo incluso.]

September.

 

Il sapore dell'acqua marina sul palato, la lingua che però intanto si prepara ad assaggiare il primo brivido di freddo.
«Sta per succedere qualcosa.», dice Hayner, mentre Roxas lo guarda senza capire.
Il calore che scivola via dalle mani, la necessità di indossare maglie a maniche lunghe.
Lo zaino nuovo, il diario vuoto, i sospiri pesanti, tu che si senti improvvisamente troppo stretto tra queste giornate così brevi.
Delle orme sulla sabbia ancora calda, abituata alla presenza dei turisti.
Un sole che si spegne; non sei in grado di comprendere se è sempre lo stesso o se addirittura esistono due soli differenti.
«Di cosa stai parlando?»
Chissà se il sole estivo così raggiante e sorridente è il medesimo di Settembre, quello che ti rende malinconico, che ti ruba i colori, che ti strappa piano, pezzo per pezzo.
Ogni anno la speranza che l'estate sia infinita ti invade, ma tutto si infrange non appena senti i primi brividi lungo la schiena.
L'estate ti delude, ti abbandona troppo presto.
Forse sarebbe meglio saltare direttamente alla neve, poiché la malinconia passeggera, quel ponte che collega l'estate all'inverno, è sempre difficile da attraversare.
Troppo difficile.
Paura di cadere da quel ponte, paura che il vento possa rubare i ricordi delle vacanze estive, paura di annegare nella monotonia scolastica.
«Niente, lascia perdere. E' colpa di Settembre.»
«Colpa di Settembre?»
«Sì, sai, è quel mese che ti fa pensare sempre a tante cose.»
I primi giorni di scuola che si trascinano faticosamente, la cartella che sembra troppo pesante, come la sera che arriva troppo presto, maledettamente presto.
E tu ti senti schiacciato, temi di svanire insieme al pomeriggio, al tramonto che se lo porta via.
«Non mi piace per niente Settembre.», mormora piano Roxas.

«Forse è il mese più triste dell'anno.»
Roxas annuisce e Hayner prosegue: «Eppure non riesco ad odiarlo. Non so, Settembre mette la parola fine all'estate e non mi va per niente di tornare a scuola, però... Però forse non è così male. Cioè, magari è pure divertente. E' Settembre che mette in moto tutto il resto dell'anno, anche se per farlo deve interrompere le vacanze estive.»
Roxas sgrana gli occhi; Hayner non aveva mai parlato così tanto. O meglio, non aveva mai parlato in quella maniera.
«Penso che tu abbia ragione.»
Le prime pigre piogge, i nuvoloni che si affezionano talmente tanto al cielo da volerci restare sempre più spesso.
«Se dovessi descrivere Settembre con un aggettivo, quale sarebbe?»
Non troppo freddo, né troppo caldo.
«Mmmh, vediamo...»
Probabilmente Settembre è un mese così particolare da meritarsi una stagione propria.
Non è vero che l'estate termina il 21 Settembre. In realtà finisce prima, molto prima. Eppure quel ''prima'' non può essere considerato nemmeno come autunno.
E' Settembre, ecco.
«Nostalgico.»
«Nostalgico?». Hayner annuisce prima di notare la presenza di Olette e Pence a qualche metro di distanza. «Ah, eccoli.»
Il dolce sapore dei ricordi estivi, il gusto amaro giù per la gola, l'ansia per il ritorno a scuola.
«Sai, Roxas», ricomincia a parlare Hayner mentre si alza, sventolando il braccio verso gli altri due amici che si stanno affrettando a raggiungerli. «se Settembre fosse una persona, io credo che sarebbe proprio come te.»

 

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*Note di Ev'*
Lo so, lo so, ho pubblicato giusto qualche giorno fa ''The deafening sound of the colors'', ma, uhm, come già avevo detto una volta, a quanto pare o mi impallo per un po' o ammasso numerose storie nello stesso periodo.
No, vabbeh, a parte le scemenze, l'ho scritta di getto ieri sera. Sono assai malinconica proprio perché è Settembre e perché, beh, Lunedì tornerò lì dentro.
Tristezza massima proprio. Ma tutto ciò non riguarda esclusivamente la scuola; c'è anche del resto, bbuh, i ricordi dell'anno scorso, insomma, cose di questo genere. E vi assicuro che non è affatto bello, dal momento che in questi giorni sono sensibile da fare schifo. Roba che basta un'immagine, una canzone o un pensiero a farmi salire le lacrime agli occhi. Soprattutto alla sera. Mabbasta, sparatemi.
Quindi niente, ho deciso di vomitare tutto, giusto per sentirmi un po' meglio. Mi è venuto immediatamente l'istinto di pubblicare una Drabble o una FlashFic; ahimè, la prima però l'ho superata in poco tempo. E' veramente difficile cercare di non superare le 110 parole, ma vabbeh, magari un giorno mi impegnerò e ci riuscirò.
Ci tenevo alla presenza del personaggio di Hayner, uh. Il fatto è che... Non lo so, mi piace molto l'amicizia tra lui e Roxas. E magari, boh, tutto ciò succede giusto qualche giorno prima che Pence, Olette e Hayner si dimentichino completamente di Roxas. Depressione assoluta.
Non c'è molto da dire. E' semplicemente una descrizione di alcuni frammenti che caratterizzano il mese di Settembre e buh, speravo di farvi provare... Qualcosa con la frase finale. Non so nemmeno io che cosa, però mi piace, ecco. Hayner solitamente è molto impulsivo, però non credo di essere andata OOC, poiché anche lui, a parer mio, ha i suoi momenti di riflessione. L'ho sempre considerato un bel personaggio, per questo lo utilizzo spesso nei miei racconti.
Non ho altro da aggiungere, credo, poiché la maggior parte delle boiate le ho scritte nella mia ultima storia.


E buh, se avete letto codesta storia, vi prego, vi supplico, vi obbligo, di commentare, dal momento che per me è essenziale conoscere le opinioni altrui, per quanto riguarda i miei scritti. Siamo o non siamo in un sito in cui il confronto è essenziale, uh? E poi è la mia seconda FlashFic, oh.
Detto ciò, posso svanire di scena e ritornare nella mia beata malinconia di Settembre.
A coloro che sono già rientrati a scuola (Ebbene sì, ho scoperto che ci sono dei poveri sfigati delle creature che sono tornate a scuola oggi) auguro... Boh, buon... Non lo so, vi auguro di riabituarvi al ritmo scolastico senza rimanerci secchi (?).
E ancora buona fortuna a quelli come me, che stanno aspettando il peggio, che non hanno ancora comprato il diario, che non hanno ancora fatto un cazzo, che non si ricordano più che scuola frequentano, che... Sì, insomma, le situazioni drastiche, t'òh.
Alla prossima-!
E.P.R.

 

   
 
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