Ti descrivono come donna.
Bella.
Magnifica.
Terribile.
Giungi armata di falce
strappando l'essenza ai corpi
lasciando cari in lacrime
alleviando sofferenze
recidendo vite.
Giovani.
Vecchi.
Malati.
Sani.
Tu non fai differenze.
Imparziale ti muovi fra i vivi
scegliendo immorale
chi baciare.
Rechi il tuo dono
o il tuo flagello
ad ignari o consapevoli.
Ti fai beffe
dell'amore o del dolore
dell'odio o dell'affetto
del bene o del male.
Eppure so
che anche tu,
splendida dama,
hai un cuore.
Eppure so
che sotto il tuo cappuccio
una lacrima riga il tuo volto
ogni qual volta
sei costretta a condurre via
un'anima pura.
Piangi Morte,
perché altro non puoi fare.
Avendo dovuto.