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Autore: BabyLolita    13/09/2013    1 recensioni
Non ho una trama per questa storia, anche perché basta leggere il primo capitolo per averla xD quindi non voglio anticiparvi nulla ma lasciarvi la sorpresa!
Vi lascio di seguito una parte del racconto (ma non vi dirò di quale capitolo si tratta xD):
"Prima di continuare mi mette un dito sulle labbra e me le accarezza. So che sta aspettando quella frase che ogni volta le dico, ma che ormai per me non è altro che una menzogna:
- È solo un gioco –
Lei mi sorride e mi bacia ancora, mentre inizio ad unirmi a lei come è diventato usuale fare. Quando finiamo di farlo lei si riveste in fretta ed esce dalla mia tenda, ma prima di farlo mi guarda un’ultima volta negli occhi e mi sussurra:
- Questa è l’ultima volta –
E poi se ne va. Sappiamo entrambi che è una bugia."
Questo è già un assaggio della storia che vi fa già capire che piega prenderà non appena leggerete il primo capitolo. Ma questa probabilmente è una scelta voluta..o forse no? ;) buona lettura =D
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Nathaniel, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV Lucy
Mi dirigo nella mia classe nervosa ed irritata. Sentirmi respinta dal mio ragazzo mi brucia più di quanto non voglia ammettere. La campanella suona nell’esatto momento in cui apro la porta dell’aula. Entro e mi fiondo al mio posto lasciandomi cadere bruscamente sulla sedia spaventando Kim, che si era appisolata:
   «Ehy ehy ehy… ma che modi sono?!»
   «Scusa.» le rispondo secca.
   «Immagino sia successo qualcosa con il signorino.» mi dice lei divertita.
Sbuffo spostandomi un ciuffo di capelli da davanti agli occhi.
   «L’ho portato in biblioteca sperando che si lasciasse andare almeno un po’. Volevo solo giocare. Mi sarei limitata a toccare la “mercanzia”, ma niente. Mi ha bloccata mentre gli slacciavo i pantaloni…»
   «Ma quale ragazzo sano di mente blocca una ragazza desiderosa di lui?!»
   «Il mio, a quanto pare…»
   «Mi dispiace. Di certo, andresti più d’accordo con un depravato come Castiel.»
Un brivido mi percorre la schiena mentre sorrido divertita. Kim sa che ho un certo interesse verso Castiel. Interesse che si limita ad una botta e via. Il professore rientra in classe ed io mi perdo nei miei pensieri, escogitando un piano per far crollare Nathaniel.
 
POV Nathaniel
Mentre torno al mio banco penso a quello che è appena successo. Ho respinto la mia ragazza per l’ennesima volta. Chissà per quanto sopporterà ancora questo mio rifiuto. Castiel entra e mi sorride divertito. Che diavolo gli è preso? Lo osservo arrivare fino al suo posto e sedersi appoggiando come al suo solito i piedi sul banco. La cosa mi innervosisce allora mi rigiro verso la cattedra, non ho proprio voglia di attaccarmi con lui proprio adesso. La lezione inizia ma io penso a Lucy. Prima o poi dovrò lasciarle fare quello che vuole fare o di certo la perderò. Abbiamo 18 anni ed è normale avere certi interessi. Peccato che io, a differenza di mia sorella, sono cresciuto con l’idea di “sesso dopo il matrimonio”. E quindi anche solo l’idea di farlo prima mi mette i brividi. Mi è sempre sembrata la cosa più giusta e sensata da pensare, fino a quando non sono arrivato al liceo. Qui ho avuto un confronto diretto con i miei compagni che mi hanno dimostrato che sono l’unico a pensarla così, ottenendo il nomignolo di “nonno” perché ragiono all’antica. Ancora adesso spesso sento qualcuno che ride chiamandomi in quel modo, ma ho smesso di farci caso. Mi porto le mani alla testa grattandomela nervosamente. Ho bisogno di cambiare mentalità e subito, o rischio di perdere l’unica ragazza che ho mai amato.
 
POV Castiel
Vedere il delegato disperato grattarsi la testa nervosamente non può che farmi divertire ulteriormente. Lui di certo non sa che ho assistito a tutta la scena, e questo gioca ulteriormente a mio favore. Non ci metto molto ad architettare un piano per riavvicinarmi nuovamente a Lucy, e questo mi fa sentire il gran figo che sono. La campanella del secondo intervallo suona ed io esco in fretta e furia andando davanti alla sua classe, aspettandola. Lei poco dopo esce ed incrocia il mio sguardo. Vedo subito la sua espressione sorpresa che cancella subito dopo, dandomi le spalle ed allontanandosi. Inizio a seguirla senza fiatare. Giriamo per i corridoi per parecchio tempo fino a quando non si ferma improvvisamente girandosi furibonda verso di me con un’espressione che non fa che farmi divertire sempre di più.
   «Hai intenzione di seguirmi ancora per molto?!» mi ringhia contro.
   «Fino a quando non ti fermerai.»
   «Senti, io sono innamorata di Nathaniel quindi piantala. Non hai speranze con me.»
   «Ma io non voglio avere una relazione con te. Voglio solo giocare.»
   «Ma guarda un po’. Io no, invece.»
   «Davvero? Eppure ti ho vista uscire parecchio arrabbiata dalla biblioteca.»
Vedo il suo volto sbiancare per un momento, prima di inondarsi nuovamente di rabbia. Mi viene incontro come un toro corre incontro al torero.
   «Tu, tu, tu! Ci stavi spiando non è vero?!»
   «Calma con le accuse ragazzina. Ti ho solo vista uscire dalla biblioteca arrabbiatissima e poco dopo è uscito quel cretino del tuo ragazzo.» Subito si rilassa felice che io non abbia assistito. O almeno, questo è quello che le faccio credere. «Scommetto che ti è andata male! Cos’è, ti ha respinta per caso?»
   «Questi non sono affari che ti riguardano! Ed ora sparisci!» dice allontanandosi.
Prima di vederla sparire le urlo un’ultima frase:
   «Se proprio vuoi, puoi sfogarti con me quando ne senti il bisogno.»
Lei non si ferma e gira l’angolo fingendo di non aver sentito, ma io so bene che sta già abboccando all’amo.
 
POV Lucy
Quando scompaio dalla sua vista corro verso il bagno e mi ci rintano dentro. Il mio volto è ancora rosso di rabbia, anche se ora parte del rossore fa parte dell’imbarazzo per quella sua ultima affermazione. Sfogarmi con te eh? Penso mentre esco dal wc e apro il rubinetto dell’acqua fredda gettandomene un po’ sul volto per rinfrescarmi le idee. Piano piano inizio a capire il suo piano meschino. Vuole portarmi a letto per poi spifferare tutto a Nathaniel, facendolo crollare e vendicandosi del torto subito anni prima. Mi asciugo la faccia con la carta e mi osservo allo specchio. I miei occhi ghiacciati trasmettono sentimenti contrastanti. L’amore che provo per Nathaniel combatte con il desiderio di una sveltina con Castiel. Rido dei miei stessi ridicoli pensieri ed esco dal bagno. Non cederò mai a lui. Io ho Nathaniel, l’unico che voglio far cedere è lui. Uscendo dal bagno sbatto contro al mio ragazzo, che imbarazzatissimo mi guarda e mi sussurra:
   «Senti… ti va di continuare quello che abbiamo… ehm, cioè… ho interrotto prima?»
Lo osservo incredula mentre vedo il suo volto imbarazzatissimo. Capisco che ha fatto uno sforzo enorme e mi avvicino a lui dandogli un bacio sulle labbra, prima di afferrarlo per il braccio e tirarlo dentro il bagno con me. Lo trascino in uno dei wc e mi chiudo dentro con lui. Lui è totalmente a disagio ed io cerco di rilassarlo stringendolo a me e baciandolo appassionatamente. Lui cerca di starmi dietro ma non ce la fa, allora decido di rallentare un po’. Lui ha fatto uno sforzo per me, ed io mi sento in dovere di fare altrettanto. Piano piano si rilassa e quando è del tutto calmo comincio a slacciargli la cravatta facendola scivolare a terra. Poi passo ai bottoni della camicia ed inizio a sbottonarglieli dal basso verso l’alto. Più le mie mani salgono, più sento il suo corpo irrigidirsi. Mi allontano dalle sue labbra e gli sussurro di rilassarsi, mentre con le labbra mi impadronisco del suo collo. Sento che i brividi lo pervadono totalmente e finalmente riesco a sbottonargli tutta la camicia sfilandogliela e gettandola a terra. Mi allontano da lui e lo osservo estasiata. Il suo fisico è lineare e scolpito, ma lui subito si copre imbarazzato. Appoggio le mie mani sulle sue e gliele sposto dolcemente, ma lui oppone resistenza.
   «Per favore… è imbarazzante.» mi dice lui, rosso in volto.
   «E perché? Sei bellissimo. Ti prego, non nasconderti. Non dalla tua ragazza, almeno.»
Lui mi guarda e mi lascia spostargli le braccia, mentre i suoi addominali scolpiti compaiono nuovamente alla mia vista. Passo la mia mano su quel ben di dio mentre una voglia sfrenata di saltargli addosso mi travolge inevitabilmente. Mi avvicino alle sue labbra baciandolo ancora come faccio sempre, non riesco più a trattenermi. Faccio scivolare le mie mani su tutto il suo corpo mentre sono famelica di lui. Gli sfioro l’interno coscia per poi passare la mia mano sopra il suo membro. Questo lo fa sussultare ma io non smetto di toccarlo, e ci metto poco a sentire la sua erezione. Sto per sbottonargli i pantaloni quando la campanella suona, interrompendomi sul più bello. Mi allontano da lui e lo osservo dolcemente. Gli accarezzo la guancia:
   «Grazie. Ti amo.»
Gli dico prima di baciarlo ancora ed uscire dal bagno correndo in classe temendo che, rimanendo li ancora per qualche minuto, non sarei più riuscita a trattenermi. Quando mi siedo al mio posto racconto a Kim quello che mi è appena successo e lei mi guarda incredula mentre io scoppio a ridere, felice del cambiamento di Nathaniel.
 
POV Nathaniel
Mi infilo nuovamente la camicia e l’abbottono in fretta e furia per poi recuperare la cravatta ed indossare anche quella. Ringrazio la campanella per avermi salvato al momento giusto e corro fuori dal bagno controllando che nessuno mi veda e mi dirigo nella mia classe. Quando entro per fortuna il professore non è ancora arrivato. D’istinto controllo Castiel che mi guarda in modo cagnesco ed io, per qualche ragione, gli sorrido vittorioso prima di sedermi nuovamente al mio posto.
 
POV Castiel
Non ci metto molto a capire che tra il delegato e Lucy è successo qualcosa. Mi accorgo subito che ha abbottonato male la camicia, segno che lo ha fatto di fretta ed il suo sorriso non fa che accentuare la mia certezza. Inizio a tirare calci al banco facendolo cadere a terra, in quel momento entra il professore in classe che mi sbatte subito fuori. Tanto meglio, non mi va di restare qui. Esco dall’aula richiudendo la porta alle mie spalle e dirigendomi alle macchinette. Ho bisogno di un caffè. Inserisco le monetine e seleziono un caffè senza zucchero. Osservo la tazzina riempirsi di quel liquido scuro mentre cerco di calmare i nervi. Se tra quei due le cose migliorano, non riuscirò a vendicarmi. Afferro il caffè ed esco in cortile sedendomi sulla mia panchina. Lo bevo tutto d’un sorso e getto il bicchiere a terra, accendendomi una sigaretta. Poco dopo qualcuno si siede accanto a me e mi sorprendo nel vedere che è Lucy. La osservo mentre si accende una sigaretta e fa un tiro prima di iniziare a parlarmi:
   «Sono solo venuta per declinare la tua offerta. Non ho bisogno di nessuno sfogo. Con Nath va tutto alla grande, anzi, va sempre meglio.» mi dice sorridendo prima di fare un altro tiro.
Nascondo la mia irritazione facendo un tiro della mia sigaretta.
   «Sappi che la porta è sempre aperta nel caso in cui cambiassi idea.»
   «Non ce ne sarà bisogno.»
   «È solo per puntualizzare.» concludo gettando a terra la sigaretta ed allontanandomi.
Meglio starle lontano per un po’ ed architettare qualcos’altro o non ne verrò a capo. Più passa il tempo e più mi rendo conto che Lucy è una preda più difficile del previsto. Che Nathaniel si sia accorto del mio piano? No, ne dubito, anche se in parte lo sospetto. Rientro in classe sorprendendo tutti e torno al mio posto. Ho bisogno di pensare.
 
POV Lucy
Finisco la mia sigaretta guardandolo allontanare. Sono felice di aver chiarito le cose con lui, anche se so che tornerà all’attacco in men che non si dica. Getto la sigaretta finita a terra e torno in classe. Meglio sbrigarsi o capiranno che il bagno è stata solo una scusa. Rientro in classe e torno al mio posto. Come mi siedo il mio cellulare vibra. Lo afferro e leggo sul display che c’è un nuovo messaggio da un numero che non conosco. Non so per quale ragione, ma so già che si tratta di lui.
   «Ho pensato che ti sarebbe servito il mio numero, nel caso ti sentissi sola.»
   «Ti ho appena detto che non ho bisogno di te. Cosa non ti è chiaro?»
   «Tutto.»
   «Hai bisogno che te lo ripeta un'altra volta?»
   «Perché no. Che ne dici di fare a casa mia questo pomeriggio?»
   «Che ne dici di andare a farti fottere?»
Spengo il cellulare ed appoggio la testa sul banco e subito Kim mi guarda incuriosita:
   «Castiel ci sta provando con me in modo insistente e lo fa solo per vendicarsi di Nathaniel.»
   «Oddio, ma ce l’ha ancora con lui per quella vecchia storia?»
   «Già… e ora vede in me la sua chance di vendetta.»
   «Che bambino… però, è un gran peccato.»
   «Che cosa?»
   «Che tu stia con Nathaniel. Se fossi single e fossi al tuo posto, io una botta gliela darei. Sai, dicono che sia un dio sotto le lenzuola!»
   «KIM! MISERIACCIA MA TI SEMBRA IL CASO?!»
Kim scoppia a ridere facendo segno che sta scherzando, ma la conosco abbastanza bene da sapere che la sua affermazione è più veritiera di quello che vuole far credere.
L’ultima campanella suona ed esco dalla scuola aspettando che Nathaniel mi raggiunga. Riaccendo il cellulare e subito mi arriva un messaggio. Roteo gli occhi verso l’alto temendo di rivedere nuovamente un suo messaggio, ma non è così. Questa volta è il mio ragazzo che mi ha scritto:
“Scusami ho del lavoro extra da svolgere. Ci vediamo domani mattina, ok? Chiedo perdono. Ti amo.”
Sorrido leggendo il ti amo e mi allontano con aria sognante, troppo sognante, perché mentre scendo i gradini mi inciampo e cado a terra.
 
POV Castiel
Esco dalla classe sorpassando il delegato intento a mandare un messaggio al cellulare e mi dirigo verso l’uscita della scuola. Non appena esco vedo Lucy a terra che si tiene un piede imprecando come una matta. Scendo e mi avvicino a lei che mi fulmina con lo sguardo:
   «Che vuoi?»
   «Ehi ehi, vengo in pace. Che ti sei fatta? Sei per caso caduta dalle scale?»
   «Non sono cose che ti riguardano.»
Mi risponde secca alzandosi e tentando di camminare, ma ricadendo subito a terra. L’afferro al volo e la prendo in braccio portandola in infermeria, mentre lei si dimena tentando di liberarsi.
   «Piantala di fare la capricciosa, non ho intenzione di farti niente. Voglio solo portarti in infermeria.»
Subito si ferma ed abbassa lo sguardo. Mi sibila un grazie ed io sorrido divertito. Entro in infermeria ma non vedo nessuno allora l’appoggio sul letto e cerco delle bende. Lei si guarda intorno come per cercare di distrarsi ed io trovo le garze avvicinandomi nuovamente a lei. Le sfilo la scarpa ed inizio a medicarle il piede. Ho capito subito che si è slogata la caviglia. Non appena finisco l’aiuto ad infilarsi nuovamente la scarpa e lei tenta di alzarsi appoggiandosi a me, fino a quando qualcuno non ci interrompe.
 
POV Nathaniel
Invio il messaggio a Lucy e mi dirigo in sala delegati. Raccolgo alcuni fogli quando mi accorgo di aver lasciato dei moduli nella mia classe. Faccio per aprire la porta ma vedo passare, dal vetro, Castiel che tiene in braccio Lucy. Cerco di uscire per inseguirli ma la dirigente mi chiama trattenendomi per qualche minuto. Non appena finisco corro fuori e mi dirigo verso l’infermeria. Se Lucy era in braccio a Castiel, di certo le è successo qualcosa. Spalanco la porta e vedo che lei è appoggiata a lui e tenta di reggersi in piedi:
   «Che le hai fatto dannato schifoso?!» urlo avvicinandomi furiosamente verso Castiel, ma Lucy si contrappone tra noi due.
   «Sta calmo. Sono caduta dalle scale e mi ha solo accompagnata in infermeria. Non è successo niente, anzi, diversamente da ciò che può sembrare, mi è stato di aiuto.»
   «Sicura che non ti abbia fatto niente?»
   «Certo.» mi risponde accarezzandomi la guancia.
Fulmino Castiel con lo sguardo che mi sorride nel suo solito modo irritante. Lucy tenta di camminare ma mi accorgo subito che non ce la fa e l’afferro al volo prima che cada.
   «Hai una storta alla caviglia, non puoi camminare da sola.» asserisce Castiel divertito dalla cosa.
   «Per quanto mi scocci ammetterlo ha ragione. Vieni, ti porto a casa.»
   «No Nath, hai dei lavori da finire qui. Va pure a casa, mi farò accompagnare da Castiel.»
   «Ma sei impazzita?! Non posso lasciarti da sola con lui!»
   «Hei calmati, so badare a me stessa. Non preoccuparti, ti scrivo non appena sono a casa. Ora vai e fidati di me, andrà tutto bene.»
Tentenno un po’ prima di accettare la sua proposta ed allontanarmi. Purtroppo il mio lavoro di delegato ha la priorità e non posso di certo sparire di punto in bianco, anche se l’idea di lasciarla con Castiel mi irrita da morire.
 
POV Lucy
Mi morsico la lingua vedendo varcare la soglia a Nathaniel. Peccato… speravo di vedere un po’ di gelosia nei confronti di Castiel. In ogni caso, so che non è una buona idea restare sola con lo stronzetto, ma so anche che non posso allontanare il mio ragazzo dal suo lavoro di delegato, ne risentirebbe di sicuro. Osservo Castiel che mi guarda con aria soddisfatta:
   «Non montarti la testa, lo sto facendo solo per lui.»
   «Si certo, certo… allora? Vogliamo andare?»
Mi dice porgendomi un braccio per incitarmi ad attaccarmi.
   «Tzè, pensi davvero che avrò bisogno di te? Non diciamo fesserie.» dico cercando di fare un passo.
Poggio il piede dolorante a terra e quasi immediatamente rischio di ritrovarmi la faccia sul pavimento quando Castiel mi prende al volo, di nuovo. Mi ritrovo appiccicata a lui che mi guarda con aria seria:
   «Adesso smettila di fare la preziosa. Hai una storta e non puoi camminare da sola. Appoggiati a me e finiscila.» dice allontanandomi e proponendomi di nuovo di attaccarmi al suo braccio.
Sbuffo ed ubbidisco, non posso dargli contro questa volta. Attraversiamo la scuola lentamente e non appena siamo fuori iniziamo a camminare nella direzione di casa mia. Sento Castiel sbuffare prima di prendermi improvvisamente in braccio.
   «Che diavolo combini?!» lo aggredisco io.
   «Scema, se andiamo con il tuo passo ci mettiamo due ore per arrivare. Dimmi dove devo andare, ti porto io.»
   «Mettimi subito giù!»
   «Se non ti va di dirmi dove abiti, ti porto a casa mia.» dice sorridendomi.
Gli indico la strada di casa mia sforzandomi di non tirargli un pugno in faccia. Mentre camminiamo restiamo in silenzio ed io sono appoggiata al suo petto. È parecchio piacevole la sensazione del suo calore su di me. Chiudo gli occhi ed annuso il suo profumo che subito mi piace, forse anche più di quello di Nathaniel. Ad un certo punto si ferma ed io riapro gli occhi. Vedo casa mia e scendo dalle sue braccia. Faccio per avvicinarmi ma lui mi blocca al muro:
   «Non mi merito un bacio di ringraziamento?»
   «L’unica cosa che ti meriti sarebbero cinque dita sulla faccia per la tua sfrontatezza. Ora togliti.»
   «Non prima di aver ricevuto qualcosa in cambio.»
   «Che cosa vuoi?»
   «Un appuntamento.»
   «Scordatelo.»
   «Allora un bacio.»
   «Scordati anche questo.»
   «Va bene. Ma sappi che tornerò a rivendicare questo passaggio a scrocco. E non dirmi che non ti è piaciuto stare fra le mie braccia, perché so che non è così.»
   «Vattene immediatamente, stupido.» lui scoppia a ridere prima di affondare la testa sul mio collo ed annusare la mia pelle facendomi venire i brividi su tutto il corpo. Poi si allontana e mi sorride cattivo.
   «È buono anche il tuo di profumo.»
Scoppia a ridere nuovamente e si allontana.
Possibile che se ne sia accorto?
Entro in casa e sbatto la porta alle mie spalle, mentre il mio cuore batte ancora a mille.






Commento dell'autore: Ciao xD ecco il nuovo capitolo xD Castiel sta attuando il suo piano per conquistare Lucy, e di certo lei comincia a risentirne. Per quanto riuscirà a resistere alla tentazione del bullo? E Nathaniel riuscirà a sbloccarsi prima che sia troppo tardi?
   
 
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