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Autore: Vaporeon_92    15/09/2013    6 recensioni
Tratto dalla One-Shot:
-“Sayen non dovevi farlo…”
-“Cosa non dovevo fare?”
-“Leccare in modo così sexy il cucchiaio di legno, mettere la panna nella cioccolata…e addirittura il marshmallow. Ma ora è tardi…”
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'Non ero poi così tanto sicura, che anche io sarei riuscita a controllare le mie emozioni, i miei ormoni in questa ardua sfida.'
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'La sua lingua giocava con i bordi delle mie labbra, disegnando perfettamente delle linee invisibili a occhio nudo; poi pretendendo quel che si chiamava ‘consenso’ entrò dentro la mia bocca e vi trovò la mia lingua che lo attendeva…'
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'Scese a baciare il collo…lasciando evidenti succhiotti, che l’indomani sarebbero diventati piuttosto rossi e violacei.'
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'Continuava a baciarmi le labbra con la stessa foga di prima. Di punto in bianco, mi aprì la camicetta…bottone per bottone, quando quella venne via così facilmente dal mio corpo…accompagnata poi dal reggiseno.'
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'Solo quella sensazione mi mandava in paradiso…riusciva ad eccitarmi, facendomi contorcere dal piacere, che Harry riusciva a farmi provare.'
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'Decisi che era giunto il momento di prendere il controllo...'
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'Ansimavo invece di respirare normalmente, non so per quale strana ragione. Forse avevo paura di accettare i mie sentimenti sul campo del sesso. '
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ero a casa sua quel giorno, precisamente a guardare la televisione in salotto.
Non seduti sul divano, ma bensì sul tappeto…dando le spalle al sofà…
Di fianco avevamo il camino caldo e ardente che riscaldava i nostri corpi quasi freddi; la giornata non era delle migliori per poter andare da qualsiasi parte…pioveva e nevicava.
Cioè aveva smesso di piovere da alcune ore, e il vento aveva asciugato il terreno da poter permettere alla neve, così soffice e gelata di posarvici sopra, come se stesse per diventare un tappetino bianco; e magari intravedere la scritta classica ‘Welcome’. ‘Ahah ma cosa sto dicendo, la scritta non c’era di sicuro ma la neve si…’.
Comunque il clima era uno dei miei preferiti di tutto l’anno…adoravo da sempre l’inverno, dove insieme al tuo fidanzato stavi per ore e ore abbracciati, nella stessa coperta a scaldarvi e riempirvi di coccole.

Mentre i tuoi genitori pensavano che eri dalla tua migliore amica, a studiare.
Non sapevamo più cosa fare, la giornata stava diventando piuttosto noiosa, e le ore sembravano non passare mai, proposi di giocare alla wii a Just Dance ma Harry non aveva voglia, proposi altre cose ma lui non voleva fare niente di ciò che gli proponevo…
Era sfaticato il ragazzo per certe cose; solo di una cosa aveva voglia.
Avevo capito bene di cosa si trattava, ma io non accettavo mai neanche sotto tortura di un tremendo solletico.
Harry aveva un idea in mente così appetitosa, così stuzzicante che voleva che a tutti i costi realizzassi; mentre io mi sforzavo a non cedere alla tentazione…
Mi alzai da terra poco dopo, andai in cucina a preparare due cioccolate calde…accesi la radio e mentre mescolavo il latte per portarlo a ebollizione, ballavo e cantavo; Harry mi cinse per i fianchi e mi disse...

-“Sayen, canti benissimo sai…? Dovresti fare dei provini per un talent show, che ti permetta di fare la cantante…”

‘Si quello era il mio nome. Mi chiamavo Sayen che significa ‘amorevole’ ero per metà Indiana, e per metà Americana.
Mia madre incontrò mio padre a Nuova Delhi, la capitale dell’India dove ella andava come giornalista inviata dalla redazione per cui lavorava…
Li era dove viveva mio padre allora…e dopo essersi osservati varie volte, decisero di conoscersi.
Passarono gli anni, vennero via dall’India come sposi novelli, misero radici in America e dopo alcuni anni oltre a nascere le mie tre sorelle e i miei due fratelli, alla fine eccomi presente. L’ultima figlia ero io.
Ma vabbè questo non interessa a nessuno.
Torniamo piuttosto, al momento delle cioccolate calde.’


Sorrisi hai complimenti che Harold mi aveva fatto, a distanza di pochi minuti.
Sulle guance comparve quel colorito rosa pesca, era più forte di me non riuscire ad arrossire, poi presi il cucchiaio di legno, e iniziai a leccarlo cercando di levare i residui della cioccolata calda, che vi era rimasta attaccata.
Facendo tutto senza considerare che potevo ehm ‘infastidire’ ‘provocare’ Styles stesso.
Ripensai ai complimenti di prima, li trovai spudoratamente falsi non so perché…lo guardai e con la bocca tutta cioccolatosa dissi:

-“Ma smettila chi vuoi prendere in giro eh Harold Edward Styles?”

Rideva silenziosamente, tenendo il suo sguardo duro, eccitato, rude, sensuale…afrodisiaco ed erotico; su il mio corpo, per poi fermarsi sul mio viso, dove concentrò di più l’intensità.
Gli  passai la tazza con il cioccolato fuso, e con dentro un quintale di panna…con un marshmallow rosa sopra.
 Hazza continuava a guardarmi strano…

-“Harry che c’è?”

-“Sayen non dovevi farlo…”

-“Cosa non dovevo fare?”

-“Leccare in modo così sexy il cucchiaio di legno, mettere la panna nella cioccolata…e addirittura il marshmallow. Ma ora è tardi…”

Non riuscì a continuare la frase, che venne velocemente incontro a me…portando le sue labbra sopra le mie.
Mi baciò con passione, e con tanta impazienza sfrenata da non poter controllare.
Non ci riuscì alla fine e Styles, si lasciò andare completamene…
Non ero poi così tanto sicura, che anche io sarei riuscita a controllare le mie emozioni, i miei ormoni in questa ardua sfida.
Dopo il bacio passò a prendermi in braccio…portando il mio bacino contro il suo…sorreggendomi con le sue braccia forti mi fece sbattere la schiena contro al frigorifero…sentì un lieve dolore.
Ma era più forte la passione che aumentava e bruciava dentro il mio corpo…come se volesse uscire, ed essere libera.
La sua lingua giocava con i bordi delle mie labbra, disegnando perfettamente delle linee invisibili a occhio nudo; poi pretendendo quel che si chiamava ‘consenso’ entrò dentro la mia bocca e vi trovò la mia lingua che lo attendeva…

Ogni tanto mordeva il mio labbro, facendo scaturire in me un caos tra emozioni e piacere, la quale non riuscivo più a dominare.
Scese a baciare il collo…lasciando evidenti succhiotti, che l’indomani sarebbero diventati piuttosto rossi e violacei.
Se li avesse visti mio padre mi avrebbe ammazzata e diseredata dalla famiglia.
Dopo aver finito con i succhiotti, si soffermò a leccare il mio seno che si intravedeva dalla scollatura della camicia…
Mi prese e mi portò sul tavolo senza lasciarmi parlare o respirare.
Ero li distesa sul suo tavolo in cui cenavamo spesso insieme quando l’aria familiare diventata troppo stretta per me; mi stese delicatamente sentendo il forte legno del bancone che accoglieva la mia schiena.
Con un movimento rapido Styles venne sopra di me, facendo cascare tutte le cianfrusaglie che vi stavano in ordine li sopra prima che noi invadessimo il ‘loro’ spazio. Harold rideva maliziosamente, mentre io mi mordevo il labbro inferiore dall’agitazione, dalla vergogna, dall’imbarazzo.

Continuava a baciarmi le labbra con la stessa foga di prima.
Di punto in bianco, mi aprì la camicetta…bottone per bottone, quando quella venne via così facilmente dal mio corpo…accompagnata poi dal reggiseno.
Il mio seno in meno di un minuto era libero e in mostra ai suoi occhi verdi muschio; avevo tantissima vergogna nell'animo nel mostrarmi nuda davanti al mio ragazzo.
E soprattutto avevo paura di sbagliare tutto, perché per me era la prima volta…e non sapevo bene come muovermi, cosa fare per non fargli male, per procuragli piacere ecc…Harry sembrava leggermi nel pensiero…

-“Cosa c’è?”

-“Harry ehm…è la prima volta per me. Voglio che sia tutto speciale, e indimenticabile me lo prometti…?”

Baciandomi il collo, mi guardò negli occhi e mi sussurrò…

-“Te lo prometto amore mio…ti avverto che potrai sentire un po’ di dolore non appena penetrerò…ti prego di dirmelo, non voglio che tu senta alcun male. Prometti?”

Annuì con la testa, in segno di si.
Si staccò un attimo da me per levarsi la felpa, la maglia che portava di sotto…e così la parte superiore dei vestiti non c’era più.
Era sparita; aveva lasciato spazio ai numerosi tatuaggi che il suo fisico, ricopriva.
Uno che mi colpì molto, e che vi era posizionato centralmente nel petto era una grandissima falena con le ali spalancate.
Sinceramente mi inquietava molto. Tornò sopra di me nuovamente…oltre a riempirmi di baci stavolta iniziò a muovere le sue mani sopra i miei seni.
Me li toccava…me li leccava, poi prese il capezzolo e iniziò a leccarlo con gusto.
Solo quella sensazione mi mandava in paradiso…riusciva ad eccitarmi, facendomi contorcere dal piacere, che Harry riusciva a farmi provare.
Alla fine vidi Harry togliersi i pantaloni…e rimanere solo in intimo; la mia gonna venne via così rapidamente che non me ne accorsi, dovetti controllare per esserne certa.  

Socchiusi per un attimo gli occhi, e mi ritrovai seduta sul tavolo.
Harold prese a giocare con il bordo dei miei slip, e fece fare le stesse cose alle mie mani con i suoi boxer.
Non arrivai nemmeno al ‘tre’ che ero stata privata delle mie mutandine fuxia.
La sua erezione puntava contro quei boxer celesti.
Decisi che era giunto il momento di prendere il controllo; glieli sfilai dopo poco trovando il suo membro in pieno stato eccitativo.
Sembrava rigido, duro a vedersi. Non mi sbagliai per niente, quando lo sentì entrare dentro la mia parte intima subito dopo la mia riflessione.
Entrò con un colpo secco, deciso intenso, che mi fece produrre un urlo acuto…susseguito da una serie di gemiti più o meno forte come il primo.
Ansimavo invece di respirare normalmente, non so per quale strana ragione.

Forse avevo paura di accettare i mie sentimenti sul campo del sesso.
Forse era così importante per me che non riuscivo a lasciarmi andare.

-“Sayen cosa c’è ti faccio male? Sono troppo ‘aggressivo’. Non è così che vuoi?”

-“Harry…lo voglio, è così che deve essere…ma mi devo solo abituare all’idea che il tuo corpo sia dentro il mio…che io sto facendo l’amore con te!”

-“Ma ti faccio male? Rispondimi sinceramente…”

-“Si mi fai terribilmente male…la mia ‘cavità’ deve abituarsi al tuo membro che si muove dentro, ma mi faresti più male se tu ora smettessi, di rendermi così felice…facendo l’amore con me!”

-“Oh Sayen Ti Amo…”

-“Io di più…”

Continuò ad entrare ed uscire dentro di me velocemente, stando attento al liquido biancastro melmoso che fuoriusciva dal suo membro.
Mi sollevò dal tavolo, mi prese in braccio poggiando le sue mani sul mio sedere…che ovviamente aveva preso a palpeggiare.
Ci dirigemmo nella sua camera da letto.
Chiudemmo la porta a chiave. Mi stese sul letto, mentre lui andava in giro per la camera alla ricerca di qualcosa.
Prese a trafficare in un armadio buttando a terra alcuni vestiti.
Venne a sedersi sul letto accanto a me, gli aprì la mano e vi trovai una bustina rossa.
Capì subito che aveva preso un preservativo per stare attento, ed andare sul sicuro.
Come non detto ripeté le stesse identiche cose che avevo pensato io.
Mi guardava…forse attendeva che…

Al diavolo, presi la bustina, con i denti cercai di aprirla.
Mi ritrovai quel coso tra le mani…mi avvicinai a Harry che sembrava essere divertito della mia vergogna.
Posai il preservativo sopra il suo membro e lo feci scivolare su tutta la lunghezza.
Una volta fatto, lo feci stendere con forza sul materasso, stavolta mi distesi io sopra baciandolo, con passione, con ardore.
Mi muovevo alternando baci sul collo e sulla bocca, mentre la sua erezione era dentro di me che puntava, che spingeva sempre più forte facendomi raggiungere presto l’orgasmo, con un urlo talmente forte che si strozzò ancor prima di essere emesso.
Nell’aria si sentiva qualcosa, che non si era mai sentito prima…la magia che sentivo sfiorare lentamente il mio corpo, rendeva belli quei movimenti così dolci, così semplici.
In quell’istante una passione nuova stava vivendo dentro di me…una passione costretta ad essere repressa fino a quel giorno.
Continuammo a dare sfogo all’amore che avevamo cominciato a fare in cucina.
Ad un certo punto, mi mise seduta su di lui, prese le mie mani e le posizionò sul suo membro.

Titubante lo presi tra i palmi, avvicinai la mia bocca lentamente iniziai a leccarlo sulla punta, lui rideva.
Poi decisi di andare affondo, ero riuscita a fare su e giù come mi aveva spiegato poco prima.
Presi domestichezza con la sua parte intima, e con il ‘lavoro’ da ‘svolgere’.
Continuavo sempre più veloce, le sue mani premevano sulla mia testa, sentivo gli urli che emetteva…a fatica ansimava, a fatica parlava, a momenti venne. Inaspettatamente mi ritrovai il ‘suo sapore’ dentro al palato…non era per niente male, aveva un gusto particolare che non seppi dire a cosa assomigliava precisamente.
Nonostante fosse stata la mia primissima volta lo feci venire, e di conseguenza raggiunse più volte l’orgasmo.
Diciamo che ero meravigliata e al tempo stesso soddisfatta.
Andammo avanti per ore ore…non ci fermammo mai quel giorno, dovemmo recuperare il tempo perso.

Avevo perso troppo tempo, rinunciando a non provare una tale emozione…così bella e così magica che ora dovevo riscattarmi alla grande…
Harry aveva mantenuto la promessa fatta poche ore prima; era stato così perfetto attento ad ogni dettaglio, così delicato ma al tempo stesso energetico.
Era stato fatto così improvvisamente senza essere pianificato; ma forse il bello stava proprio in quello: era quello che lo aveva reso PERFETTO.
Era nato con dei gesti spontanei, amorevoli.

-“Sayen, ti immagini se tuo padre venisse a scoprirlo? Ti diserrerebbe dalla vostra famiglia a causa mia!”

Il riccio si rattristò, ma se nel caso mio padre lo avrebbe fatto, io non temevo più nulla.
Avevo un ragazzo meraviglioso accanto, e di che cosa potevo aver paura io!?!

-“Non mi importa, io voglio stare con te, io voglio te, ho scelto te…appartieni a me…sei mio!”

-“Ma come farai senza la tua famiglia!?”

-“Non lo so, non mi importa la mia famiglia sei tu ora…”

-“E senza la tua dote come sopravvivrai!?”

-“Non lo so…non me ne importa nulla lo vuoi capire!?”

-“E scegli di stare con me, nonostante un giorno potresti perder o perderai tutto!?”

-“Si certo, io l’ho scelto già da un po’…oggi iniziamo il cammino insieme.”

-“Tu sei così maledettamente perfetta Indiana dagli occhi, blu mare…e capelli color corvino…che se non fossimo troppo giovani ti sposerei subito.”

-“Riccio, dagli occhi color muschio…dal sorriso maledettamente sexy, dalla voce così irresistibile. Oggi le nostre anime si sono ‘sposate’ e legate per sempre,
cosa vuoi di più!?”

 -“Voglio te, amo te…”

Finimmo in un bacio intenso, così sentimentalmente vero ed indimenticabile, che alla fine ci addormentammo.
Quel giorno passammo una giornata bellissima, avevo fatto per la prima volta l’amore con il mio Harold, e non mi ero mai sentita così bene in vita mia; adesso io appartenevo del tutto a lui e lui a me….da quel giorno non smettemmo mai di stare insieme li a Holmes Chapel…nessuno era stato capace di dividerci.
E nonostante le mille critiche, nonostante non ero più un membro gradito nella mia famiglia, io continuai ad amare Harry fino alla fine, in tutti gli anni in cui trascorremmo da marito e moglie…fino a quando la vecchiaia non me lo ha portato via, separandoci per davvero e per sempre.


Spazio Autrice:
Salve, ehm lo ammetto ho provato imbarazzo a scrivere questa scena xD. Voi vi starete chiedendo allora perché l'ho scritta non è vero!?! E che volevo mettermi alla prova; cioè se sono capace di scrivere 'decentemente' una scena come questa ecco tutto qui. Forse mi vergogno più io che ho vent'anni a scrivere una cosa così che voi che avete dai tredici anni in su a leggere ahahah xD
Che ne dite di dirmi come è? Se sono stata 'brava' o meno in una recensione!?!
Se volete leggere qualcos'altro di mio ecco i titoli:




-...We Belong Together... (FF sui One Direction su Harry Styles)
-Perché a volte basta solo sperarci un po' di più...(FF sui One Direction su Louis Tomlinson)
-I love you...Always! (One Shot sui One Direction)
-Sei tutto ciò, di cui ho bisogno! (OS sui One Direction)
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Un bacio.
Sara.
   
 
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