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Autore: Anon__    15/09/2013    1 recensioni
una ragazza italiana, semplice e senza poche pretese, riuscirà a sciogliere il gelido cuore del nostro carissimo syn?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THIS IS JUST THE BEGINNING 

Camminavo per le strade di Huntington Beach. Il caldo era opprimente. Seriamente, faceva più caldo lì che nel deserto del Sarah.  Vagavo. Non sapevo nemmeno io dove stavo andando esattamente. Ma non mi interessava più di tanto. Non avevo le chiavi di casa, i miei erano via fino alla mattina dopo e non mi restava altro che girovagare e trovare un motel aperto. Peccato fosse in pieno agosto e molti andavano in vacanza. Dov’ero rimasta? Ah si, girovagavo per le strade di HB. Ero partita alle 5 del pomeriggio e le converse cominciavano a farmi male. Non ci badai più di tanto. Pensavo ai Queen. Li avevo cominciati ad ascoltare anni fa e ora erano una delle mie band preferite. Mi piaceva la loro musica quindi li ascoltavo volentieri.  Tornai alla realtà e realizzai, un po’ troppo tardi forse, che mi ero persa. Ovvio no? Va sempre così. Tra un po’ spunta Jason con la motosega e mi fa a pezzetti. Finale carino. Era diventato anche buio quindi pensai fosse anche piuttosto tardi. Infatti erano le 10 passate. Non chiedetemi come potevano essere le 10 perché non lo so nemmeno io.  Trovai una panchina in un posto desolato fuori dal mondo dove non c’era un anima viva. Tra l’altro era anche vicino ad un mini cimitero…atmosfera giusta da horror insomma. Mi sdraiai e provai a chiudere gli occhi. Subito sentii delle voci ma sembravano molto lontane quindi non diedi loro peso. Ad un certo punto, la luce del lampione sopra la mia testa si oscurò e aprii gli occhi di soprassalto. Vidi il volto di un ragazzo che mi guardava. L’avevo riconosciuto ma feci finta di non conoscerlo ed evitai di saltargli addosso. Mi alzai di scatto dalla panchina e mi misi a sedere composta. Lo guardai bene: abbastanza alto, robusto, occhi verdi (ma non riuscivo a vederli molto bene), tutto tatuato –e la cosa mi piaceva molto- con i capelli nero corvino abbastanza corti. Si era lui di sicuro. Mantenni tuttavia un’aria piuttosto composta.
-ehi, tutto bene?- mi chiese molto cortesemente
-si grazie- risposi
-come mai qui tutta sola?-
-mi ero incamminata alle 5, ho girato tutta HB in cerca di un motel ma poi mi sono ritrovata qua- ammetto che messa così faceva un po’ paura
-oook. – titubò leggermente. – come mai un motel?-
-perché ho dimenticato le chiavi dentro casa e mi sono chiusa fuori. I miei tornano domani e quindi io devo trovare un posto dove dormire- speravo tanto se ne andasse, così mi alzai ma lui fece altrettanto
-oh, ho capito. Non sei di qui vero?- che cazzo vuole questo?
-no non direi. Sono italiana. Ma a mio papà hanno offerto un posto di lavoro qui e ci siamo trasferiti. Si, ho dovuto lasciare tutti gli amici e tutto quello che ero riuscita a costruire lì in Italia. Confesso che un po’ mi manca la mia terra natale. – non cercavo di creare compassione ma evidentemente lo feci.
- che cosa triste. Ehi senti, io ho un letto in più se ti serve. Puoi venire da me e poi domani mattina te ne vai quando vuoi- ammetto che però era stato gentile
-ehm…non vorrei disturbare.- in realtà speravo di potere andare a casa sua. Era troppo carino.
-no non ti preoccupare. Sono sempre da solo, un po’ di compagnia non farà male-
 
 
-non sei un maniaco che mi vuole stuprare e poi uccidere, vero?- in cuor mio speravo non fosse così
-macchè figurati! Non farei del male ad una mosca.-
-ok, quindi dici che mi posso fidare?- oh signore
-direi di si. Hai paura dei cani?-
-no, anzi. Li adoro-
-ok quindi non devi avere paura di niente-
Gli sorrisi e ci incamminammo verso casa sua.
-comunque sono zacky, piacere
-piacere, Sofia-
-oh, che bel nome-
-grazie. Pensa che i miei volevano chiamarmi virginia. Per fortuna mia zia ha fatto cambiar loro idea.-
-beh, si sinceramente è stata una fortuna. Una botta di culo molto grande-
- tu sei quello dei sevenfold giusto?- colpito e affondato
-si esatto. Sono la chitarra ritmica. Sei una nostra fan?- fan? Solo? Sapevo ogni cosa si potesse sapere sui sevenfold. Sapevo più io di loro che loro su loro stessi.
-beh fan…vi ascolto. Qualche canzone- che bugia! Dovrebbero darmi l’oscar
-ah peccato, se no ti avrei fatto conoscere il resto della band. A syn staresti simpatica- syn? Sul serio? Cervello del cazzo, rispondi!!!!
-ehm….beh anche se me li presenti non è che mi lamento. Ok…lo ammetto. Sono una deathbat. Ma che non si sappia in giro.- perché l’avevo detto? Mi ero ripromessa di non dirlo.
-ah si? Beh, se la metti così allora…andiamo a conoscerli-
Ci avviammo al Johnny’s.  Il mio locale preferito in assoluto solo in cui non avevo mai avuto il coraggio di entrare. Era bello ovunque tranne che nei bagni. Quelli lasciavano un tantino a desiderare. Ma per conoscere syn, questo e molto altro.
-ok. Siamo arrivati. Entriamo. Sta tranquilla non ti mangiano mica sai?- evidentemente ero diventata cadaverica o molto rossa.
-si si..lo so-
 
 
 
Entrammo. Mi guardai attorno velocemente e poi seguii  Zacky in un angolo del bar dove scorsi Shadows e Gates. Stavo per andare letteralmente in tachicardia.
-ok. Sofia, loro sono M. Shadows e Synyster Gates-
-piacere. Sono una vostra grandissima fan. Non sapete quanto vi adoro- matt sorrise ma brian no. Mi fissava e devo dire che non era carino da parte sua. Ho capito che fa parte dell’essere Synyster Gates ma così era  troppo anche per lui. Insomma, rischiava di passare per uno sguardo maniaco.
-E così se una nostra fan? Che cara.. piacere, Matt- che caro. Peccato che con quel taglio di capelli non stesse bene ma….dettagli. sorrisi cortesemente e lui fece altrettanto.
Brian si alzò e se ne andò passandomi vicino il più possibile e facendo “no” non la testa. Non ne capii il motivo.
-Scusalo, deve aver avuto una giornata un po’ burrascosa con sua moglie. Di solito non fa così con le fan anche se è Synyster Gates.- disse Zacky per salvare la situazione. Chiesi dov’era il bagno e per mia grande fortuna era nella direzione che aveva preso Brian prima.
Mi avviai e lo vidi uscire. Così decisi di parlare nel modo più schietto e determinato possibile.
-ehi, hai qualche problema?-
-Io? No. Sono sanissimo, perché lo chiedi?-
-Non lo so, oggi sei più stronzo del solito.-
-Chi cazzo sei per venirmi a parlare in questo modo? Sei solo una fan del cazzo, non la mia migliore amica- dico la verità, non pensavo fosse COSI’ stronzo. Ammetto che mi stava cominciando a dare sui nervi.
-Scusa, per carità. Che non sia mai che offendo Synyster Gates. Chiedo perdono, signore.-
-Ecco brava. Voi italiani, solo capaci a dir su alla gente. E tu non sei da meno- e così se ne andò via lasciandomi completamente spiazzata.
Ok, non sarò stata molto gentile ma non mi sembra il modo di parlare ad una fan che vuole semplicemente conoscere. Se avesse fatto come Matt, tutto questo non sarebbe successo. Che vada a fanculo, lui e anche il suo ego gigantesco. Così mi sedetti al bar e cominciai a bere perdendo poi completamente i sensi. 

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hello everybody. 
ok. quuuesta è la mia primissima fanfiction a capitoli quindi siate clementi e non lapidatemi. ho ancora una vita da vivere. questa fanfiction è dedicata alla mia jaredda che di sicuro l'avrà letta per prima o quasi comunque. grazie a chi la legge. ti voglio bene sofy. tutta per te.
  
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